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Autore: CrisNialler    03/03/2014    3 recensioni
Sharon Evelett, vampira nel mondo dei licantropi di Beacon Hills
Come sarà questa convivenza?
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Le solite cose Scott, quelle da film: crocifissi, aglio, legno. Niente di concreto.”
“Non so come fare, dobbiamo parlarle, capire cosa vuole..”
“Per me vuole semplicemente andare a scuola, insomma era nella nostra stessa aula e non ha detto tante cosa sulla vostra presenza...”
“Eravamo in classe, e ne eravamo tre, non si sarebbe mai messa contro di noi!” Ribatté il moro.
“Dovresti parlarne con Isaac e i gemelli..” Suggerì Stiles.
Scott sbruffò.
“Davvero? Isaac? Sta con Allison non-“
“Non sta con Allison..” Scott lo fuminò “Ok, ma non ufficialmente.” Finì.
“Potrei chiedere a Derek, potrebbe sapere qualcosa in più sull’argomento.”
“Già, andiamo.”
 
Si avviarono insieme nel particolare appartamento di Derek, fecero scorrere la grande porta e trovarono Peter ad accoglierli.
“Il mio alfa preferito e venuto a farci visita.” Disse serio il lupo seduto su una comoda sedia.
Da un angolo arrivò Derek, era sorpreso dalla visita dei due ma anche preoccupato.
“Dimmi.” Si rivolse a Scott, mentre si poggiava ad una colonna del salotto.
Raccontò l’incontro nel bosco, l’arrivo nella sua classe d’inglese, la descrisse come meglio poteva, ma si bloccò.
“Derek..?” Gli occhi del moro si erano colorati di celeste.
“Vampiri.. Nostri nemici, prima dei cacciatori, prima dello strozzalupo!”
“Cosa? Pensavo non esistessero.. O meglio non ne sapevo niente!”
“Non serviva saperlo, Scott! Non qui non nel nostro territorio.” Quasi ringhiò avvicinandosi allo zio, dall’altra parte del salone. “Beacon Hills è sempre stata territorio dei lupi, è una minaccia, vuole distruggerci, star-“
“Calmo nipote, da come l’ha descritta Scott, sembra una ragazza a posto, avrebbe origliato, si sarebbe subito presentata, non sembra che voglia problemi. Forse non sapeva che in questa città c’eravamo noi, è da sola.” Peter cercò di far ragionare il nipote, con risultati ottimi, secondo lui.
“Concordo!” si intromise Stiles, imbarazzato. Derek lo fulminò.
“Parlale Scott, anche tu, umano. Cercate di capire se ha un branco, una comunità di vampiri, non so come si fanno chiamare.” Finì il maggiore degli Hale.
Derek si dileguò, avrebbe parlato con lo zio dopo.
 
Tornato a casa, Scott si addormentò, senza fare ricerche e senza pensare troppo al nuovo pericolo.
 
La mattina cominciò tranquilla, sia per la vampira che per il licantropo. Quest'ultimo si incontrò come d'accordo con i suoi amici pochi metri fuori il portone della scuola: doveva per forza passere da lì.
"Senti niente?" 
"Niente." Rispose arrabbiato Scott alla domanda di Lydia.
Si stava facendo tardi, pochi minuti alla chiusura del portone, quando arrivarono i due gemelli, su due moto nere che ringhiavano.
"A cosa fate la guardia? Alla scuola?" 
Stiles cercò di ribattere alla stupida frase di Aiden, ma fu bloccato dallo sguardo serio di Allison.
"O alla vampira.." ridacchiò Ethan togliendo il grosso casco.
"Che cos- come fate a saperlo?!" Sbottò Scott incredulo.
I due gemelli si toccarono le orecchie, avvicinandosi al gruppo.
"Non dovevate farlo!" Si difese Scott, non sapendo più quale carta giocare.
I due sbuffarono divertiti.
"Per qualsiasi cosa siamo con voi." Riprese Aiden serio.
Scott stava per dire qualcosa, ma si bloccò a guardare una ragazza che entrava a scuola.
"Lei!" Tutti si voltarono a guardarla.
"Ma come? Non l’ho vista!”
"Ovvio, andava troppo veloce per vederla."
 
“Attacchiamola!” propose Aiden.
“No. Assolutamente, forse è innocua, attaccandola ci creeremo solo nuovi nemici.”
“E se invece non è innocua? Se sta osservando i nostri movimenti, per sconfiggerci con il suo branco di vampiri?” continuò il gemello cercando di far ragionare Scott.
“C’è solo lei, sento solo il suo odore.. Voi proprio non sentite nulla, è un odore forte, mi fa ancora venire i brividi.”
“Niente, Scott. Forse perché tu sei un Alfa Originale.”
“Comunque dobbiamo parlarle…”
Ecco il suono dell’ultima campanella, era ora di riunirsi e cercarla.
 
“Niente, assolutamente niente!” Sbuffò Scott.
“Non vuole essere trovata, e non ne ha tutti i torti.” Finì Lydia, sistemandosi i capelli rossi dietro l’orecchio.
“Andiamocene, sono stufo.”
Il gruppo si divise.
“Scott calmo, non sta succedendo niente..” cominciò Stiles vedendo l’amico disorientato e frustrato.
“E se è davvero venuta qui per combattere contro di noi?”
“Da quando dai importanza a quei due?”
“Da quando potrebbero avere ragione.”
 
"Il coach non mi vuole in squadra!"
"Beh Stiles, non lo biasimo."
"Ah è così che la pensi... FRATELLO?!"
Scoppiarono a ridere, e continuarono così per un bel po’, invece di iniziare i compiti del quarto anno.
Il cellulare di Scott vibrò, lesse il messaggio, da parte di Lydia.
Diceva semplicemente.
"È nel bosco. 
Ci vediamo lì."

Scott rispose mentre era sul pick-up del suo amico, digitò un "Ok." agitato, e in pochi minuti furono fuori dalla radura, dove si incontravano sempre.
C'erano tutti: Allison, Isaac e Lydia.
Sentirono il rombo di due moto avvicinarsi.
"Pensavo che avessimo bisogno di rinforzi." Si scusò Lydia.
In un attimo i due gemelli gli furono accanto.
"Non sono sicurissima che sia qui, ma ho avuto quella sensazione; ho pensato a lei e ho sentito il rumore del vento tra le foglie, e proveniva da qui."
Tutti si domandavano cosa fosse Lydia, cosa esattamente volesse dire essere una "Banshee".
"Dividiamoci. Ethan, Lydia con noi." Cominciò Scott pronto a cercare la ragazza.
"Avete sentito?" Lydia si guardò intorno, concentrandosi su un punto non ben definito della foresta.
"Cosa senti?" Chiese Stiles cercando di seguire lo sguardo della ragazza, senza vedere niente.
Tutti e quattro i lupi mannari si concentrarono, e percepirono dei passi a una distanza di trecento metri.
"Andiamo."

Sharon era davvero lì, si stava nutrendo con un piccolo di cerbiatto. Le dispiaceva, non aveva mai amato la vista del sangue, anzi nel era sempre stata impressionata. Ora invece era il suo nutrimento, il suo nettare vitale.
Non faceva distinzioni tra gli animali, ma gli esseri umani avevano il sangue migliore. Ne aveva dissanguati diversi, purtroppo era uno sfizio che non poteva più concedersi se voleva vivere in mezzo a loro, se voleva avere una vita apparentemente normale.
Curò il corpo dell’animale solo per vederlo scappare impaurito. Si alzò pulendo la bocca insanguinata.
 
Lydia, a capo del gruppo, si muoveva egregiamente nonostante il fogliame secco sotto i suoi tacchi alti.
Si fermò seguendo i passi veloci di qualcosa che si avvicinava: era il daino che fuggiva impaurito, con il collo, già guarito, sporco del proprio sangue.
Il gruppo si guardò preoccupato.
“Stavamo seguendo un daino?” chiese Isaac.
“Shh!” lo ammonì Lydia.
Continuarono a camminare per diversi metri si fermarono solo quando la videro.
I lupi avanzarono facendo fermare gli umani.
 
Purtroppo la vampira si accorse troppo tardi del pericolo alle sue spalle, doveva combattere. Sentì quell’odore, lo percepiva più forte che mai.
Si girò con gli occhi già rossi e canini sguainati.
Quattro contro uno. Sapeva già che avrebbe perso.
I primi ad attaccare furono un ricciolino e due ragazzi molto simili.
Sharon avanzò e decise in quel momento di non mordere perché non sapeva quali ripercussioni ci potessero essere per lei azzannando la carne di lupo.
La sua trasformazione le aveva donato agilità e forza sovraumana ma niente artigli affilati come quelli dei suoi avversari.
Lei però non poteva stancarsi, si era appena nutrita, avrebbe potuto combattere per 24 ore senza sentire il bisogno di riposare: un punto a suo vantaggio.
Attaccò per primo uno dei due biondi ma con un agile mossa lo scaraventò verso quello che doveva essere suo fratello gemello.
Aspettò che l’altro si avvicinasse solo per farlo cadere ai suoi piedi forse con qualche costola rotta.
La ragazza si girò dove avrebbero dovuto esserci i due fratelli, ma trovò solo una bestia il doppio di lei.
Impossibile. Constatò incredula.
Avanzò con un ghigno sulle labbra, ma non sapeva proprio muoversi contro un essere di quel genere.
La ragazza attaccò come meglio poteva e notò che la sua velocità e agilità confondevano il lupo mannaro per questo ne approfittò: saltò prendendolo per il collo e da un altezza di cinque metri lo scaraventò sul suolo secco, facendolo tornare alla sua forma originale: Aiden e Ethan.
La vampira soddisfatta, si mosse agilmente tra le sue tre “vittime”: Isaac ancora a terra, si lamentava per il dolore alle costole che tardavano a tornare a posto, i due fratelli si muovevano appena.
 
Gli altri quattro guardavano sbalorditi la bravura di quella ragazza.
Scotto avanzò: muso leggermente allungato, artigli affilati pronti ad uccidere e occhi rosso fuoco. La ragazza non si tirò indietro.
Il lupo ringhiò e si scontrò con la vampira, iniziando così una lotta tra graffi, pugni e spinte.
Vedendo che Scott avrebbe avuto la meglio su di lei, si difese prendendo il ragazzo ricciolino: lo fece inginocchiare poggiando le mani ai lati del cranio.
“Lo uccido. Giuro che lo faccio.”
Isaac si ribellava debolmente, ma la vampira sentiva le sue costole ricostruirsi.
Riusciva a vedere sia i due fratelli, prontamente in piedi, sia il ragazzo dagli occhi rossi.
Dietro di lui avanzò una ragazza mora.
“Lascialo andare! Cosa vuoi?”
La vampira sgranò gli occhi, abbastanza infastidita.
“I-io? Siete voi che mi avete attaccata senza motivo! Ok, sapete cosa sono, se vi da fastidio non mi nutrirò più qui, cercherò altrove.” Quasi urlava la ragazza cercando di non allentare la presa da Isaac.
Scott tornò normale.
“Quindi sei davvero un vampiro?”
“Sì, lo sono. E voi cosa siete esattamente?”
“Licantropi.” Bisbigliò il ragazzo ai suoi piedi.
"Noi non vogliamo farti del male, vogliamo parlare e chia-"
"Parlare davvero?! Non si attaccano le persone semplicemente per parlare.." si erano avvicinati anche una ragazza dai capelli ramati estremamente elegante per quella situazione, e un ragazzo dai capelli castani.
".. fate la mia stessa scuola, giusto?" Non attese risposta e continuò " non potevate semplicemente chiamarmi per parlare?" Stava urlando, e non ne capiva bene il motivo, forse per la paura, forse per lo svantaggio numerico nella quale si è ritrovata.
La stretta sul capo del ricciolino aumentò facendolo gemere. 
"Solo.. lascialo andare." Quasi pregò la ragazza che si era preoccupata inizialmente per il ragazzo.
"Mai." Rispose secca la vampira "Siamo quattro contro uno, non sono stupida." 
"Perché sei qui?" Ricominciò Scott non perdendo di vista lo scopo della "visita".
"Mi sono trasferita con la mia famiglia."
"La tua famiglia-branco o famiglia umana?"
"Umana.. i gruppi di vampiri preferiscono chiamarsi clan."
Le risposte della vampira al lupo Alfa erano dirette e fredde.
"I tuo genitori sanno di te?" Si intromise l'altro ragazzo dalla pelle più chiara.
Anche se a diversi metri di distanza, sentiva il battito del suo cuore, il sangue scorrere nelle vene, e quasi fu tentata di berlo.
"Sì, sono stati loro a farmi diventare quello che sono adesso." Si ricompose.
"Perché?" Continuò il ragazzo dalla pelle chiara.
"Perché mi hanno fatto trasformare? Affari miei."
Si rabbuiò, e Stiles tacque.
"Invece dobbiamo saperlo." Incalzò uno dei due gemelli avanzando, mostrando le lunghe zanne e gli occhi tinti di azzurro.
“Aiden.. no..” mugugnò Isaac che sentiva in cranio esplodergli.
Scott ringhiò come un vero Alfa e solo quel richiamò fermò il gemello dall’ attaccare Sharon.
“Quindi il capo sei tu..” si rivolse direttamente a Scott. “cosa vuoi sapere?”
“Sei solo tu, o ce ne sono altri?”
“Io sono da sola, se ce ne sono altri, non sono miei conoscenti.”
“Va bene, ti crediamo.”
“E’ la verità.” Si guardarono intensamente, entrambi con occhi “umani”.
“Devi sapere che questo è territorio dei licantropi, noi non vogliamo farti del male, ma non siamo tutti così, altri ti vorrebbero morta, devi stare attenta..”
“Come vedete posso badare a me stessa senza problemi!” si pavoneggiò ironica la ragazza, sentendo il sarcasmo come sua unica difesa.
“Non siamo venuti qui per uccidere, ma altri potrebbero farlo..”  continuò Allison.
Sharon guardò Isaac ai suoi piedi lo alzò, e si sentii estremamente in colpa per i gemiti di dolore del ragazzo.
“No, ti prego..” sussurrò sull’orlo di un pianto Allison.
“Tutto ok?” chiese la vampira al licantropo ferito.
Lui inizialmente non le rispose, ma nonostante tutto si fidò di quei profondi occhi marroni.
“S-sì.”
“Scusa…”
Il ragazzo si incamminò tremolante verso il suo gruppo, e anche i due gemelli tornarono dietro Scott.
“Quindi posso andare a casa ora?”
 
La vampira si girò e la sua figura svanì sollevando foglie sul percorso compiuto.
Stiles non capiva perché l’avevano trattata così male. Scott, Aiden, Ethan e Isaac erano lupi mannari. Lydia era una Banshee e Allison aveva sangue di cacciatrice. Il vampiro mancava all’elenco, ma infondo era come loro, un essere sovrannaturale, nulla di più.
Non era minacciosa, lo vedeva da come attaccava i nemici: poteva benissimo ucciderli ma non lo faceva.
Avrebbe fatto di tutto per non lasciarla sola, l’avrebbe aiutata a superare le avversità della città, perché ce ne sarebbero state.
“Stiles?” lo chiamò Scott.
“S-sì andiamo.”



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perchè ciò che penso non è come ciò che scrivo?
se vi piace recenite :)
cris
  
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