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Autore: Alexia96    03/03/2014    6 recensioni
Storia partecipante al contest "All you need is love" di S.Elric_
In un mondo magico che non ha conosciuto Voldemort, c'è persino il tempo di vedersi un bel film come Titanic!
Cosa succederà durante la proiezione?
Dalla storia:
“James Cameron è un mago?!” stavolta era Harry quello sconvolto “Ma è uno dei migliori registi al mondo, come Steven Spielberg…”
“Grifondoro”.
“… o Tim Burton…”
“Tassorosso”.
“… ma come fai a sapere anche questo genere di cose?” chiese Harry sempre più sbigottito.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Ma che cos’è un film?

 
 

19 dicembre 1997, Hogwarts

 
 
La Sala Grande era ricolma di studenti, ognuno intento a finire la propria colazione, in modo da potersi godere al meglio la giornata nel vicino villaggio, Hogsmeade.
O meglio, quasi tutti stavano facendo colazione.
Hermione Granger, infatti, stava leggendo La Gazzetta del Profeta, lasciando al suo amico Ron Weasley, seduto accanto a lei, il compito di mangiare anche la sua parte di cibo.
“Il cibo non scappa, Ron, te lo assicuro” gli disse la sorella, Ginny, seduta proprio di fronte a lui.
“Ma… mi defo spricare a finife” rispose Ron, con la bocca piena di salsicce. “Così possiamo andare subito a Hogsmeade” aggiunse, dopo aver faticosamente inghiottito tutto.
“Anche Hogsmeade non scappa” disse Ginny.
Accanto a Ginny sedeva Harry Potter, fidanzato di quest’ultima e miglior amico di Ron e Hermione. Harry rise, divertito dal battibecco dei due Weasley, ma poi concentrò la sua attenzione su Hermione, che aveva finalmente abbassato il giornale: il suo sguardo si era illuminato, e lo fissava entusiasta.
“Oggi al Tre Manici di Scopa verrà proiettato un film!” esclamò contenta Hermione.
“Davvero?!” disse Harry incredulo. Era strano trovare qualcosa da Babbani in un villaggio di soli maghi.
“Forte!” disse Ron. Dopo qualche attimo, però, divenne perplesso “Ma che cos’è un film?”
Ginny sbuffò, roteando gli occhi “A volte mi chiedo come facciamo a essere fratelli, noi due”.
Ron la fissò con astio “Ricordati che se non fosse stato per me e la mia amicizia con Harry, probabilmente non ti saresti mai fidanzata con lui”.
Ginny gli fece la linguaccia e si voltò verso Harry.
“Cos’è un film?” domandò Ginny al ragazzo.
“Un film è un insieme di immagini in movimento… come le foto dei maghi” cercò di spiegare Harry “Solo… molto più lungo, e le voci e i rumori si possono sentire”
“E cosa si vede nei film?” chiese Ron, che non sembrava aver capito del tutto.
“Beh, dipende, può parlare di tutto: del passato, del futuro, di un matrimonio…”.
“Anche di Hogwarts?” disse Ron.
“Non essere ridicolo, Ronald, non faranno mai un film ambientato a Hogwarts” disse Hermione, immettendosi così nella discussione “Comunque, il film di oggi parla di una nave affondata nel 1912 chiamata…”.
“Titanic!” esclamò Ginny.
“La nave con cui si era fissato papà?” disse Ron “Era così famosa?”
“A quei tempi era la più grande nave da crociera mai costruita, ed era stata soprannominata L’Inaffondabile” rispose Hermione “Ma sfortunatamente affondò durante il suo primo viaggio”.
“Proprio come il modellino di papà” disse Ginny. “Rimase così male che il giorno dopo si dimenticò di andare a lavoro”.
“Ok, ma perché lo proiettano a Hogsmeade?” domandò Ron “Insomma, i Babbani non hanno un posto dove far vedere i film… tipo un filmatorio?”
“Sì, e si chiama cinema” rispose Hermione. “Ma il regista-quello che ha fatto il film” aggiunse per essere sicura di essere capita “è un mago”.
“Cosa?!” esclamò Ginny sconvolta.
“Si chiama James Cameron, ed era un Corvonero, qui a Hogwarts” lesse Hermione dal giornale.
“James Cameron è un mago?!” stavolta era Harry quello sconvolto “Ma è uno dei migliori registi al mondo, come Steven Spielberg…”
“Grifondoro”.
“… o Tim Burton…”
“Tassorosso”.
“… ma come fai a sapere anche questo genere di cose?” chiese Harry sempre più sbigottito.
“Ho letto Da studenti di Hogwarts a stelle di Hollywood, un libro che parla di loro e altri maghi che, attratti dal mondo dello spettacolo, hanno usato le loro bacchette per creare, anziché incantesimi, effetti speciali fuori dal comune”.
“Sono senza parole” disse infine Harry.
“Sentite” disse Hermione, e prese a leggere il giornale “ ‘Questo sarà il più grande film di tutti i tempi, tanto grande da non poter non essere visto anche dai maghi’ ha detto il signor Cameron. Madama Rosmerta, all’inizio scettica, ha infine accettato di offrire il proprio pub come sala cinematografica (per chiarimenti vedere l’articolo Cos’è il cinema a pagina 30). Questo evento avvicinerà il mondo babbano al nostro? Sicuramente vi farà passare un pomeriggio in maniera diversa.’”
“Che cosa ci facciamo ancora qua?” esclamò Ginny. “Andiamo subito a Hogsmeade!”
“Ora chi è ad avere fretta?” disse Ron sorridendo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 Il Tre Manici di Scopa non era mai stato così affollato: tra spettatori, tecnici e semplici curiosi, era quasi impossibile avanzare nel locale. Harry, Ron, Hermione e Ginny si misero in coda verso Madama Rosmerta, seduta vicino a una piccola cassa.
“Salve, ragazzi” li salutò la donna quando arrivarono di fronte a lei. “Siete qui per il film?”
I quattro ragazzi annuirono. Batté alla cassa, e uscirono quattro biglietti.
“Sono quattro falci e dieci zellini” disse.
“Per quattro biglietti è un buon prezzo” costatò Hermione.
“No, tesoro” la corresse dolcemente Madama Rosmerta “ Sono quattro falci e dieci zellini a testa”.
Le orecchie di Ron si tinsero di rosso, mentre Harry prendeva alcune monete dal suo borsellino.
“Io pago anche il biglietto di Ginny” disse Harry, e prima che la rossa potesse parlare, diede i suoi soldi.
“Non dovevi farlo” gli disse Ginny fintamente offesa.
“E invece sì. Sono il tuo ragazzo e ti offro il biglietto”.
Harry e Ginny si allontanarono, lasciando Ron e Hermione davanti alla cassa.
Hermione scosse la testa divertita. “Mi sa che non li vedremo molto, quei due”.
Diede i suoi soldi a Madama Rosmerta, e prese uno dei biglietti rimasti.
“Senti, ci vediamo quando finisce il film, va bene?” disse debolmente Ron, il capo chino verso il pavimento.
“Cosa? Perché?” domandò Hermione sorpresa.
“Non mi va di vedere questo film” rispose Ron senza alzare lo sguardo. Ma non serviva guardarlo negli occhi per capire che stava mentendo.
“Dì la verità” lo guardò seriamente Hermione.
Ron divenne, se possibile, ancora più rosso: il volto era diventato più scuro dei suoi capelli.
“Non ho abbastanza soldi per il biglietto” disse Ron, mostrando a Hermione il proprio palmo, dove si contavano solo una falce e dieci zellini.
La gente in fila dietro di loro incominciò a spazientirsi, ma Hermione non ci fece caso.
“Ma perché non lo hai detto subito?” disse Hermione sorridendo “Posso prestarti i soldi che ti mancano, così…”
“NO!” sbottò Ron “Non voglio che mi paghi il biglietto” aggiunse meno violento.
“Si tratta di qualche falce, Ron”
“La falce ve la do in testa, se non vi sbrigate!” esclamò un uomo dalla fila.
“Cafone” mormorò indignata Hermione.
“Che sta succedendo qui?”.
Tutti si voltarono. Accanto a Madama Rosmerta era sbucato un uomo dai capelli brizzolati, un leggero strato di barba e uno smoking tipicamente babbano.
“Oh, James, tranquillo, solo una scaramuccia tra ragazzini” disse Madama Rosmerta, arrossendo leggermente per la sola presenza dell’uomo.
“Beh, se stanno litigando per lo spettacolo, possono anche smettere, perché non ci sarà nessun film” disse tranquillamente.
La folla incominciò a lamentarsi, sempre più rumorosamente. Alcuni individui stavano pensando di creare più rumore Schiantando qualcuno. Possibilmente quell’uomo, ma si sarebbero accontentati anche dei ragazzi alla cassa.
James Cameron fece segno con le mani di calmarsi. “Non serve a niente agitarsi, questo non porterà fra noi il macchinista” Il regista abbassò il capo e chiuse gli occhi, mesto.
Hermione portò le mani alla bocca.
“Cos’è successo al macchinista?” chiese preoccupata.
“Casa sua è circondata dagli gnomi, non può proprio lasciarla in quelle condizioni!” disse ovvio l’uomo. “Se solo ci fosse qualcuno che sappia almeno come accendere un computer…” mise la mano sulla fronte, teatralmente.
“Mio padre mi ha parlato di quelle scatole Babbane, i fonputer!” esclamò Ron.
Computer, Ron, si dice computer” lo corresse Hermione.
“Mi pare di capire che vi offrite volontariamente come sostituti!” disse allegro James Cameron “Eccellente!”.
Passò le sue braccia sopra le spalle dei due ragazzi e li strinse calorosamente.
“Grazie a voi due il film vedrà la luce - o forse è meglio dire il buio – della sala!”.
Tutti i presenti li applaudirono, e Hermione sentì qualcuno gridare quella è mia figlia, per poi incominciare a vantarsi delle sue conoscenze sui Babbani, soprattutto riguardo all’epletticità.
“Quello è davvero tuo padre?” sussurrò il regista a Hermione mentre si allontanavano.
“Quant’è vero che casa mia è piena di fonputer” gli rispose lei.
 
 
 
 
 
 
 
 
Dalla sala di proiezione, Ron vide parecchie coppiette, tra cui Cedric Diggory e Cho Chang, venuti proprio per la proiezione del film. Seamus e Neville erano concentrati ad ascoltare Dean Thomas, che probabilmente stava dando informazioni sul cinema, come aveva fatto Harry con loro; il suo migliore amico, invece, era seduto accanto a Ginny, e poco ci mancava che la sorella si sedesse sulle sue gambe – cosa che mandava Ron in bestia.
Nel frattempo, Hermione prendeva mentalmente nota delle istruzioni del signor Cameron.
“… e alla fine del film dovete semplicemente premere questo pulsante” indicò un interruttore rosso sotto il proiettore “Potete lasciare la pellicola dentro, tanto dovremo comunque venire qua a smontare tutto”.
Batté le mani fragorosamente, attirando l’attenzione di Ron, che si voltò a osservarlo.
“Ci sono domande?”
“Io ne ho una” rispose Ron “Se sa come funzionano i macchinari, perché non fa lei il macchinista, per questa volta?”
“Ron!” esclamò Hermione “Dovresti essere un po’ più garbato!”
“Oh, stai tranquilla, a me piace la verità” disse James Cameron pacatamente.
“Sì, ma la verità è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con cautela”
“Sagge parole!” disse il regista “Ma in fondo non ha detto nulla di sgradevole. E per risponderti” disse rivolto a Ron “io sono atteso alla prima Babbana. Se non c’è altro…”.
Fece un saluto con la mano, e scomparì con un leggero pop.
“Cos’è la ‘Prima Babbana’, un cinema?” domandò Ron confuso.
“La ‘prima’ è un evento in cui viene proiettato il film – per l’appunto, per la prima volta. Ci saranno un sacco di giornalisti, il regista non può mancare” spiegò Hermione.
Ron annuì. La sala ormai era piena, e tutti gli spettatori sedevano al loro posto, impazienti.
“Penso che possiamo iniziare” disse Hermione “Ron, fai spegnere le luci”.
Ron mandò un segnale a Madama Rosmerta, che con un colpo di bacchetta fece calare il buio nel locale. Molti si spaventarono, ma poi tutti si concentrarono sul grande schermo bianco, dove erano spuntate le prime immagini del film. Dopo un attimo di stupore generale, tutti si zittirono, lasciando parlare i personaggi.
“Da qui possiamo vedere il film anche noi!” costatò Ron allegro.
“Credo che fosse proprio quello che voleva il signor Cameron” disse Hermione. “Deve aver sentito la nostra discussione, e ha voluto aiutarci”.
“Oh” disse Ron mesto. “Fantastico, ti ho costretto a lavorare invece di farti stare comodamente seduta nella sala”.
“Non è colpa tua” disse Hermione. “In più ho sempre voluto vedere come funzionano le cineprese dei cinema”.
“Davvero?” esclamò Ron.
Hermione annuì. Ron, decisamente più sereno, si affacciò dalla finestra della camera di proiezione, e incominciò a vedere il film.
“Certo che quel James Cameron è un gran mago” disse Ron dopo qualche minuto. “Sai che incantesimo ha usato per far uscire le voci e legare tutte queste foto?”
Hermione rifletté sulla risposta da dare.
“No, non lo so”. Era meglio dire una piccola bugia, piuttosto che dover spiegare tutta la storia del cinema, dai fratelli Lumière al suono Dolby Surround.
Nello schermo un’anziana signora stava iniziando a raccontare il suo viaggio sulla nave. Ron era così concentrato a guardare lo schermo che non si accorse che Hermione era accanto a lui finché non lo urtò leggermente con il gomito. Si guardarono leggermente imbarazzati, per poi tornare a osservare lo schermo.
Il film proseguì tranquillo tra risate e sospiri, finché sullo schermo non apparve una scritta:
 
Intervallo
Tra quindici minuti ricomincerà il film
 
“Non è ancora finito?” disse Ron stropicciandosi gli occhi. La luce improvvisamente accesa da Madama Rosmerta lo aveva accecato.
“Già, è strano che non sia ancora finito” rifletté Hermione mentre sistemava la pellicola per il secondo tempo. Si girò verso Ron e lo vide stropicciarsi gli occhi. “Non ti sta piacendo il film?”
“Cosa? Oh, sì, mi sta piacendo molto” rispose Ron chiarendo il suo gesto. “È la prima volta che vedo una ragazza sputare”
Hermione stava per dire qualcosa, quando d’un tratto Harry entrò nella stanzetta, con in mano due bicchierini di Whiskey Incendiario.
“Madama Rosmerta vi manda questi” disse Harry. I due ragazzi presero i boccali e bevvero in un sorso la bevanda.
“Dov’è Ginny?” chiese Ron gettando lo sguardo dietro al suo amico “Non era con te?
“È andata un attimo in bagno” rispose Harry “A voi sta piacendo il film?”
Hermione annuì raggiante.
“Non è il primo film di Cameron che vedo, ma qui ha superato sé stesso!” esclamò “L’ultima scena è stata semplicemente stupenda, con Jack e Rose sulla prua della nave”
“Anche a Ginny è piaciuta molto” disse Harry “Io però non lo sto trovando così entusiasmante. Insomma, il romantico non è il mio genere”
“E tu, Ron?”
Ron, che stava giocherellando con il suo bicchierino, alzò lo sguardo al sentirsi nominare.
“Io cosa?” chiese confuso.
Hermione sbuffò.
“Sei sempre con la testa fra le nuvole” sentenziò Hermione “Cosa ne pensi di questo film?”
Ron tentennò a dare una risposta. Il film gli stava piacendo molto: quel ragazzo carismatico, pieno di gioia e voglia di avventura gli ricordava un po’ lui. Non erano esattamente uguali, ma quella voglia di raggiungere l’America era identica alla sua voglia di raggiungere Hogwarts, e questo glielo faceva sentire vicino. E poi c’era Rose, che come Hermione era stata salvata da un Troll per mano di un ragazzo povero in canna ma ricco di bontà, e che dopo si era dimostrata la migliore amica che si possa mai desiderare, e anche qualcosa in più.
Come poteva riassumere tutto questo?
“È forte!” disse Ron, e ridiede il bicchierino a Harry.
Madama Rosmerta entrò nella sala di proiezione e si rivolse a Hermione: “Tra due minuti ricominciamo la proiezione. Avete sistemato tutto?”
“Sì, Madama Rosmerta” disse Ron “Hermione ha sistemato tutto alla perfezione”
La donna sorrise soddisfatta verso Hermione, e uscì. Subito dopo uscì anche Harry, salutando i suoi amici.
“Sei stato molto carino a darmi tutto il merito” disse Hermione in un sussurro.
“Era vero, per quale motivo dovrei prendermi il merito?” disse sorridendo.
Dopo qualche minuto, il film riprese da dove era finito. E la sala incominciò a rumoreggiare. Fischi, sospiri indignati e schiaffi venivano prodotti a causa del film, e di Rose in particolare, che si mostrava completamente nuda sdraiata su un divano.
Ron era totalmente rosso per l’imbarazzo, e sentì il bisogno impellente di prendere un po’ d’aria, dell’acqua o qualsiasi altra cosa fredda.
“Ron, che succede?” disse Hermione, anche lei leggermente rossa in viso.
“C-cosa?” balbettò Ron.
Per pronunciare quella semplice parolina Ron si era dovuto voltare verso la ragazza, e questo provocò un grande problema.
Il suo cervello, ubriaco d’amore,ormoni giovanili e Whiskey, gli mandò un’immagine di Hermione così com’era Rose, ma senza il Cuore dell’Oceano addosso. E il suo corpo non mancò di apprezzare l’immagine passata.
Hermione si accorse prima di lui della situazione, e le sue guance si infiammarono all’istante.
“Ron!” esclamò Hermione imbarazzata. E aggiunse una frase senza neanche rendersene conto: “Cos’è, è la prima volta che vedi una donna nuda?”
Ron, che ancora vedeva Hermione senza veli, e ricordava l’immagine appena vista, diede una risposta poco pensata.
“Be’, tecnicamente no…”
Hermione interpretò la risposta come poteva, senza sapere cosa passava in testa al suo amico; e cercando di controllare le sue emozioni, si voltò, dando le spalle a Ron.
“Allora esci, prima che ti faccia una doccia fredda” disse seccamente Hermione.
Ron si rese conto di quello che aveva appena detto, e cercò di formulare delle spiegazioni.
“NO! Non intendevo quello che ho detto! Io..” farfugliò Ron, ma più parlava, più Hermione si innervosiva.
“Non devi darmi nessuna spiegazione” disse con tono sempre più freddo “non è affar mio quello che hai fatto con Lavanda o con qualsiasi altra ragazza dopo di lei”
Ron si irritò a sentir pronunciare il nome della sua ex-ragazza.
“Non ho mai visto una ragazza nuda, né ho voglia!” gridò Ron istintivamente.
Hermione aggrottò le sopracciglia, confusa. Poi spalancò gli occhi, boccheggiando.
“Cioè… tu sei…” balbettò Hermione, sempre in imbarazzo.
Ron si accorse che aveva di nuovo formulato i suoi pensieri in modo ambiguo.
“Non è che non voglio vedere il corpo di una donna” disse frettolosamente “Solo non mi interessa vedere una donna qualsiasi, ma una come te”
Si accorse troppo tardi di ciò che aveva detto.
Miseriaccia, che mi succede oggi? pensò Ron. Sperò con tutto il cuore che lasciasse correre, ma Hermione riuscì a formulare una domanda, dopo svariati minuti.
“In che senso una come me?”
Ron prese un grosso respiro. Il suo corpo era tornato in condizioni normali (e il sangue finalmente gli arrivava al cervello), e sapeva esattamente cosa dire.
“Nel senso che non voglio vedere il corpo di una donna che non ammiro” disse Ron seriamente “Voglio poter abbracciare una donna forte, intelligente, coraggiosa e leale. Voglio poter baciare delle labbra da cui escono parole sagge e amichevoli.”
Hermione seguiva ogni sillaba del discorso di Ron, e ogni parola appannava i suoi occhi un po’ di più.
“Voglio poter fare l’amore con qualcuno che amo, cioè tu” concluse Ron.
Non parlarono per diversi minuti, ma nessuno dei due staccava i suoi occhi da quelli dell’altro. Alla fine Ron decise di uscire dalla stanza, troppo demoralizzato per rimanere nella stessa stanza con Hermione.
Stava per oltrepassare la porta, quando sentì delle braccia stringersi sul suo addome.
“Anch’io voglio poter abbracciare un uomo leale, coraggioso e astuto” disse Hermione contro la sua schiena.
Ron si rigirò in quell’abbraccio finché non vide gli occhi di Hermione lucidi per l’emozione.
“E anch’io voglio poter baciare delle labbra da cui escono parole confortanti e divertenti”
Forse Hermione avrebbe aggiunto che anche lei avrebbe voluto fare l’amore con qualcuno che ama, ma Ron non volle saperlo, non in quel momento. Ci sarebbero stati un momento e un luogo per questo; ora sapeva che doveva solo baciarla.
E così fece.
 
 
 
 
 
 
 

5 aprile 2012

 
 
“…Ed è per questo motivo che tu ti chiami Rose” disse Hermione alla bambina seduta accanto a lei.
“Uao!” disse Rose sognante “Com’è romantico papi”
“Già” disse Hermione sorridendo.
“Stavate parlando di me?”
Ron entrò nel salotto con in braccio il piccolo Hugo, suo figlio, mezzo addormentato.
“Mamma mi ha spiegato perché mi chiamo Rose” disse la bambina raggiante.
“Davvero?” disse Ron stranito “Hai raccontato alla nostra bambina tutto quello che è successo?” aggiunse a voce più bassa.
“Certamente no” lo rassicurò Hermione “Ma visto che domani andremo a vedere Titanic coi bambini mi sembrava carino raccontare un po’ della nostra storia”
Ron annuì con vigore, tanto da far svegliare Hugo.
“Sarà bello vedere tutto il film, finalmente” disse Ron, senza rendersi conto del danno recato al bambino; il quale, da bravo erede, se ne uscì con la seguente frase:
“Ma che cos’è un film?”
 
     
   
  
     Nome su forum e su EFP: Alexia96 Titolo. Ma che cos'è un film? Rating: Giallo Coppia e Tipo di coppia: Het-Ron/Hermione Lunghezza storia: 3123 parole Pacchetto:Sectumsempra Avvertimenti:Nessuno Note autore: Adoro Ron e Hermione, così come adoro il cinema: potevo non unirli?
  
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