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Autore: kamy    04/03/2014    2 recensioni
[Wtf].
E se Jack avesse incontrato Pitch Black prima di essere guardiano? Un differente primo incontro tra i due.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
-Jack Frost, Pitch Black
Prompt: eppure anche lui aveva gli incubi, ma nessuno lo poteva confortare.
Genere: Dark, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jack Frost, Pitch
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.
E poi boh. Scopri che Pitch lo fa Jude Law, l’attore di Watson e Calmoniglio lo fa Hugh Jackman e capisci perché è un coniglio Wolverine … cough, volevo dire d’azione xD.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
-Jack Frost, Pitch Black
Prompt: eppure anche lui aveva gli incubi, ma nessuno lo poteva confortare.

FREDDA OSCURITA'



Cap.1 Un dolce incubo

Jack conficcò il bastone per terra, vi si arrampicò fino alla punta e si piegò in avanti. Rimase aggrappato al legno con le mani, strofinando contro di esso i piedi nudi, le ciocche argentee gli sferzavano il viso pallido. Jack chinò il capo e guardò il letto sfondato, socchiuse gli occhi osservando le assi spezzate e si leccò le labbra.

“Nessuno vede questo posto come nessuno vede me” sussurrò. Un agglomerato oscuro si formò dietro di lui. Una mano grigiastra si appoggiò sulle sue labbra premendo e un’altra gli passò sotto la maglia azzurra accarezzandogli il ventre. Jack tirò una testata all’indietro colpendo un viso allungato e si sfilò il cappuccio della sua giacca della tuta, lasciandogli la testa scoperta. Jack si girò e saltò nella voragine, nel buco al centro del letto marcito e precipitò, atterrò su un terreno di roccia sgranando gli occhi, afferrò il bastone e lo sollevò.

“Vattene! E, se non vuoi che ti uccida, non fare mai più una cosa del genere!” gridò Frost.

“Non puoi sconfiggere la paura, Jack” sussurrò Pitch. Le iridi nere brillarono e della sabbia nera si allargò sotto di loro.

“Io non ho paura di te! Neanche ti conosco” sibilò Frost. Alzò il bastone e lanciò un attacco di energia biancastra. Dei fiocchi di neve schizzarono tutt’intorno e comparve una mano di ghiaccio, dagli spuntoni aguzzi lunghi quanto il ragazzino.

“Perché tu ti conosci? Sai per caso come mai sei qui?” domandò Black. Sorrise mostrando una chiostra di denti aguzzi e guardò il ragazzino rabbrividire.

"No. Perché sono qui e quale sia il mio scopo non l'ho mai saputo e una parte di me si chiede se lo saprò mai…" bisbigliò con voce inudibile Jack. Ansimò, il respiro gli divenne irregolare e le iridi azzurre liquide. L’oscurità s’insinuò nella costruzione di ghiaccio che divenne ghiaccio nero.

“Permettimi che mi presenti. Io sono l’incubo, io sono la paura, io sono il terrore che ti assale quando non sai cosa c’è sotto il letto. Sono colui che vuole che i bei sogni finiscano per vendetta” spiegò Black. Allargò le braccia smunte, l’abito nero aderiva al suo corpo ossuto e le frange finali tremavano mosse dal vento.

“Jack, tutti ridono, si divertono e si dimenticano di noi. E invece guarda!” gridò. Indicò la costruzione con una mano, le dita esili e grigie furono scosse da tremiti.

“Guarda che mondo potrebbero creare l’oscurità e il freddo insieme. Un tempo dominavo questo mondo, ma mi mancavi tu” sussurrò Pitch. Avanzò, Jack indietreggiò, le gambe sbatterono contro il fianco del letto, cadde all’indietro e precipitò nella voragine con un urlo. Atterrò sul terreno con un gemito, tossì un po’ di polvere nera e batté le palpebre. Indietreggiò strisciando aderendo con la schiena e si diede la spinta con i piedi nudi. Delle gabbie ondeggiavano sul tetto della caverna, alle sue spalle, tintinnando con suoni metallici. Pitch Black atterrò davanti a Jack, afferrò il bastone di Frost precipitato sul pavimento e se lo appoggiò sulla spalla. Apparve alle spalle di Jack, in ginocchio e gli avvicinò le labbra all’orecchio.

“Anche noi soffriamo, come loro, ma non abbiamo chi ci sta accanto. Anche io ho gl’incubi, ma nessuno mi ha mai potuto consolare. Con te, però, persino i miei incubi sarebbero dolci” sussurrò. Jack strinse i pugni voltandosi di scatto, ghignò e scosse il capo.

"E io che pensavo che i pazzi fossero tutti rinchiusi in manicomio" disse ironico.

  
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