Gli uccelli quella mattina cinguettavano tranquilli mentre sorvolavano liberamente la mia città. Quanto li invidiavo. Guardai fuori la finestra, situata proprio di fronte a me, con la testa completamente altrove. Vedere quegli uccelli volare liberi, quel sole splendere in alto nel cielo e miei amici divertirsi al parco abbandonato, non migliorava la situazione… -Nobita, hai finito i compiti?- Chiese Doraemon stufo. –Per colpa tua non sono potuto andare all’appuntamento con Mi-chan!- Disse piagnucolando. –Si lo so, ma non è mica colpa mia se mamma ti ha chiesto di sorvegliarmi!- Gli urlai in faccia. –Se tu facessi i compiti tutti i giorni non sarebbe successo, sai?!- Mi rispose arrabbiato. –E’ così che la pensi? Bene, va pure al tuo appuntamento! Io me ne vado!- Presi il Copter dalla tasca e lo appoggiai sulla mia testa. –Tu non vai da nessuna parte, signorino!- Doraemon aprì le braccia, posizionandosi di fronte alla finestra. –Non mi fermerai di certo tu. Pronti… partenza… via!- Feci un salto e il Copter cominciò a far girare l’elica, facendomi volare. Uscì dalla finestra spingendo Doraemon, così da farlo cadere nel giardino. –Scusa amico, a dopo!- Urlai ridacchiando, mentre mi scappò una linguaccia. –Io e te faremo i conti più tardi!- Mi minacciò. –Risi e girai la testa verso il cielo che stavo osservando. Ero anche io libero finalmente. Dopo più di due ore con la testa sui libri, ero esausto. –Ehi Nobita!- Delle voci familiari mi chiamarono, provenivano dal parco abbandonato. Abbassai la testa e guardai sotto di me: erano Giant, Suneo e Shizuka. –Ehi ragazzi!- Sorrisi e scesi lentamente. Quando toccai il terreno, tolsi il Copter e lo infilai di nuovo nella tasca destra del mio pantalone. Fatto questo, alzai la testa e diedi una veloce occhiata a tutti e tre. Suneo come sempre aveva una faccia simile a quella di una volpe, Giant a quella di un gorilla e… Shizuka a quella di un angelo. Scossi la testa per togliere quel pensiero. –Come mai mi avete chiamato?- Chiesi curioso. –C’è una cosa che vorremmo raccontarti. - Rispose Shizuka preoccupata. –Di che si tratta?- Chiesi nuovamente. –Stavamo tranquillamente giocando a pallavolo, quando improvvisamente il cielo è diventato nero!- Suneo indicò il cielo, che in quel momento però era azzurro. –Poi improvvisamente, abbiamo sentito una voce che siamo sicuri era quella di un robot- Continuò. –C-Che ha detto?- Cominciai a tremare. Queste cose mi spaventavano. –“Presto avrò la mia vendetta”- Concluse Giant. -M-Ma io non ho visto niente dalla finestra della mia cameretta!- Dissi balbettando. –Quanto tempo fa è accaduto?- Chiesi. –Circa dieci minuti fa. Sai, stavamo proprio venendo a casa tua per raccontartelo. Forse Doraemon ne sa qualcosa, essendo un Robot proveniente dal futuro- Disse Suneo preoccupato. Smisi di tremare e presi il mio Copter dalla tasca. –D-D’accordo, andiamo da Doraemon e risolviamo questo mistero- Anche gli altri annuirono e presero i loro Copter. Li posizionammo tutti sulle nostre teste e li accendemmo. Ci alzammo in volo, diretti verso casa mia.
 

-Angolo autore-
Ciao, sono Spighy e sono ritornato! (?) Non che ero scomparso, ma bho… comunque. Ho deciso di dedicare un’altra Fan Fiction al fantastico gattone del futuro, questa volta a capitoli! Recensite in tanti e fatemi sapere cosa ne pensate, anche se la “trama” vera e propria comincerà dal prossimo capitolo. Alla prossima!