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Autore: Luxus99chan    04/03/2014    3 recensioni
Salve! Come spiegherò più avanti nella nota personale del primo capitolo, è una raccolta di one-shot a tema HitsuKarin! Non so né quando né SE aggiornerò u.u" ve lo dico subito xD
E' la prima fanfic a sfondo Bleach, siate buoni :3 Buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hitsugaya Toushirou, Kurosaki Karin
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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  Karin guardò spaventata l'Hollow mastodontico che le stava davanti. Intorno a lei le persone camminavano ignare del pericolo, mentre la ragazza poteva vedere benissimo quel mostro gigante con il corpo di una rana viola.
Stava già valutando la possibilità di scappare, ma in quel modo probabilmente non avrebbe fatto altro che attirare ancora di più l'attenzione di quell'essere. Accidenti, dov'era Ichigo quando serviva?! Ah già, in allenamento speciale con Rukia.
L'Hollow si guardava intorno, come per fiutare l'aria. Karin sapeva che erano attratti da persone con Reiatsu alti come il suo, dunque doveva essere lì per lei. Per fortuna che la ridda di persone che camminavano incuranti la coprivano per bene. Cercò di arretrare piano, per accodarsi ad un gruppo di turisti americani. Ma il mostro percepì lo spostamento del suo agognato spuntino e riuscì ad individuarla.
Karin abbandonò ogni ritegno e cominciò a correre, travolgendo per sbaglio due dei turisti. Dietro di lei, l'Hollow la seguiva a grandi salti, emettendo uno strano sibilo.
La ragazza continuò a correre, fino a ritrovarsi in una zona deserta. Si guardò intorno alla ricerca frenetica di qualcuno nelle vicinanze, ma era sola.
L'Hollow si esibì in un ghigno, prima di scagliarsi su di lei con un ringhio.
Karin si preparò ad essere colpita, ma sentì soltanto il rumore di una lama che tagliava la carne.
Aprì gli occhi. Davanti a lei troneggiava Toshiro Hitsugaya, che lei sapeva essere il comandante della decima divisione della Soul Society. Dell'Hollow invece non c'era più traccia, "purificato".
Il ragazzo si girò verso di lei, tendendole una mano.
-Stai bene?-
-Si grazie.- rispose Karin. Non era neppure la prima volta che le capitava qualcosa del genere, anzi, era la terza! E tutte e tre le volte era stato Toshiro a salvarla all'ultimo secondo.
-Che ci fai da queste parti?- chiese un po' fredda, come al solito. Lui non fu da meno, rispondendo:- Ero da Urahara, a farmi dare delle anime in pillole nuove.-
-Capisco.-
-Beh, ora penso di dover andare.- esordì Toshiro, rinfoderando la spada.
-Aspetta!- esclamò Karin -Non ti ho neanche potuto ringraziare bene! Che ne dici di fermarti a pranzo?-
Il ragazzo rabbrividì: l'ultima volta che era andato dai Kurosaki su richiesta di Karin, aveva quasi rischiato di farsi uccidere da Ichigo. Però la ragazza lo guardò sorridente, speranzosa. E alla fine accettò. Come poteva dirle di no? Era così carina!
Karin si trascinò lo Shinigami a casa, che aveva equipaggiato al volo il corpo finto dove alloggiava in casi come quelli.
Aprì la porta, chiamando a gran voce la sorella.
Dopo qualche secondo però ancora non rispondeva nessuno. Toshiro le indicò un biglietto sul tavolo.
"Spesa! -Yuzu-"
-Ah.- disse Karin -Speravo di poterti offrire qualcosa da mangiare, ma fra le due è Yuzu il talento culinario.-
-Non fa niente. Tanto non ho fame.-
Poi andarono in salotto, sedendosi comodi sul pavimento. Karin si avvicinò a Toshiro, picchiettando piano il suo braccio:- Ma è un corpo del tutto finto?-
Hitsugaya annuì, lasciando fare la ragazza. -Però lo sento come un corpo vero.-
Karin gli sorrise, spiazzandolo:- Mi piacerebbe uscire dal mio corpo come fa Ichigo!-
-Stai cercando di convincermi a farlo?-
-Sto solo dicendo che deve essere strano vedere il proprio corpo dal di fuori!-
Toshiro ridacchiò dell'infantilità dei pensieri della ragazza. Poi si ricordò, e uscì dalla tasca le pastiglie che aveva comprato da Urahara. La ragazza le guardò da vicino.
-Sono le anime in pillole?- Hitsugaya annuì. -Ma è pericoloso uscire dal proprio corpo. Se tu ti allontanassi troppo, diventeresti un Hollow.-
-E allora?-
-Come allora?-
-Tanto ci saresti tu a salvarmi no?- poi arrossì da sola.
Toshiro arrossì lievemente:- Sei tu che ti cacci sempre nei guai!-
-Non ti ho chiesto io di salvarmi.- replicò dura Karin.
-Però l'ho fatto comunque.-
-E perché? Perché è dovere di uno Shinigami?-
-No. Perché ti... voglio bene. Sei pur sempre una mia... amica.-
Entrambi arrossirono in un colpo solo, distogliendo lo sguardo. Calò uno strano silenzio pesante, ma Karin si accomodò meglio, appoggiandosi con la schiena sul divano, le gambe distese. Toshiro prese la stessa posizione, pentendosi di quello che aveva detto.
-Potremmo farlo davvero.- disse ad un certo punto.
-Cosa?-
-Ti proteggerei io comunque.-
Kurosaki capì a cosa si riferiva Toshiro, e si allargò in un sorriso a trentadue denti, come faceva molto raramente.
 
Neanche cinque minuti dopo, i due ragazzi volteggiavano sopra i tetti delle case vicine all'ospedale Kurosaki. Karin era leggera, quindi Hitsugaya poteva permettersi di portarsela con sé nei suoi balzi vertiginosi da un tetto all'altro, tenendola per mano.
Nonostante si trovassero ad almeno dieci metri di altezza dal suolo, lei rideva felice, con lo sguardo puntato sulla schiena del ragazzo davanti a lei.
Il suo coraggio era la cosa che più Toshiro amava di lei.
Amava? Intendeva dire apprezzava.
La lunga catena di Karin ondeggiava, tenendola legata al suo corpo, giù a terra.
Lei però non se ne aveva a male dell'impedimento della catena, anche se le impediva di allontanarsi molto.
Pensava più che altro a guardare estasiata le case sotto di lei, sospesa a mezz'aria grazie ai poteri da Shinigami di Toshiro.
Lui però si fermò di colpo, guardando con preoccupazione la catena già tesa di Karin:- Basta così, torniamo indietro.-
-Cosa? E perché?-
-Potrebbe essere pericoloso restare troppo a lungo fuori dal tuo corpo.- rispose freddo il ragazzo.
-Sono forte, lo sai bene! Non sono debole, posso riuscire a resistere un altro po'!-
-Qui non si tratta di resistere. Si tratta di perdere il proprio corpo e diventare un Hollow.-
Karin rabbrividì leggermente, ma non si diede per vinta, testarda com'era:- Smettila! Io faccio quello che voglio! Anche se diventassi un Hollow ci saresti tu a fermarmi, no? Hai detto che mi avresti sempre protetto!-
-È proprio per questo che devi tornare indietro. Andiamo.- concluse il ragazzo trascinandosela via a forza.
Karin capitolò e lo seguì, arrabbiata. Rientrò nel proprio corpo, e si allontanò subito da Hitsugaya.
Toshiro si spazientì un po': perché non riusciva a capire?!
-Smettila di fare così! Non voglio che ti possa succedere niente che...- lasciò la frase a metà con la gola secca. Karin si avvicinò a lui, con uno sguardo implorante:- Avevi detto che mi avresti protetta. E ci credevo. Ma se la tua idea di protezione è tarpare le ali e...-
-Ma non capisci? Hai idea di come mi sarei sentito se tu ti fossi trasformata in un Hollow? Sarei stato costretto a colpirti, FERIRTI!-
Karin strabuzzò gli occhi: non l'aveva messa sotto questo aspetto. Si diede mentalmente della stupida, poi prese un bel respiro e abbracciò a sorpresa Toshiro, facendolo ammutolire.
-Mi dispiace.- sussurrò- Il fatto è che Ichi-nii è uno Shinigami, tu sei uno Shinigami, papà è uno Shinigami. Tutte le persone a cui voglio bene sono persone straordinarie, mentre io riesco a malapena a vedere gli spiriti. Mi sento inutile, proprio come stamattina.-
Toshiro rimase un po' sorpreso dalle parole della ragazza, soprattutto per il fatto che era stato incluso nella lista delle persone a cui voleva bene, ma alla fine sorrise, come non faceva quasi mai, e ricambiò l'abbraccio.
-Sei una delle persone più speciali e forti che ho mai conosciuto, ricordalo. Ero preoccupato per te, perché non avrei mai voluto vederti in pericolo o trasformata in un Hollow.
Sei probabilmente la prima persona a cui lo dico, ma sei speciale.-
Karin lo strinse ancora più forte, affondando il naso nei capelli di Toshiro, che era rientrato nel suo corpo fittizio.
Toshiro era persona così fredda! Probabilmente non abbracciava quasi mai nessuno! Però anche se poteva essere una persona fredda come il ghiaccio, sapeva trasmetterle calore come nessun altro. Non avrebbe voluto trovarsi da nessun'altra parte in quel momento!
-Grazie Hitsugaya.-
-Chiamami pure Toshiro. Ma puoi farlo solo tu.-
 
*Nota personale*
Ta daaaa! *Partono i fuochi d'artificio*
Lo so dovrei essere a scrivere altro in questo momento, tipo la mia fan-fic che non aggiorno da quasi due settimane ma sono occupatissimo con un cross-over che sto scrivendo u.u" e nel frattempo mi è venuta in mente questa cagat... ehm oggetto non identificato meglio noto come one-shot (?) qua. u.u"'
Nelle mie intenzioni vorrei fare più capitoli, tutti autoconclusivi, senza alcuna connessione logica fra di loro quando mai i miei capitoli hanno connessione logica?  Ah, e non so nemmeno quando aggiornerò, perché le idee nella mia testa seguono un percorso tutto loro! (E tanti saluti al cervello)
È scritta tutta su telefono, quindi scusate gli errori/orrori grammaticali, e se i cambiamenti di scena sono troppo veloci >.<"
Corro via, alla prossima! Un bacione! :3
 
  
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