Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: K_POPforlife    04/03/2014    2 recensioni
Charlot stava passeggiando per le vie della sua città natale [...] Era spensierata, ma c’era qualcosa che la turbava, aveva un brutto presentimento: quel giorno sarebbe successo qualcosa, qualcosa di estremamente brutto!
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una chiamata, era l’unica cosa di cui aveva bisogno. Non una qualunque, da una qualsiasi persona: voleva la sua chiamata. Non si erano mai visti, né sentiti. Non avevano mai ascoltato uno la voce dell’altro eppure si volevano e, inconsciamente, si amavano e quindi si avevano anche. Perché allora non stavano ancora insieme? Bella domanda!

Charlot, la ragazza, stava passeggiando per le vie della sua città natale, quella dov’era cresciuta, dove aveva conosciuto i suoi amici e dove avrebbe costruito il suo futuro. Guardava il cielo: si divertiva a capire le forme delle nuvole e associarle ad un oggetto, un animale o, addirittura, una persona. Era spensierata, ma c’era qualcosa che la turbava, aveva un brutto presentimento; quel giorno sarebbe successo qualcosa, qualcosa di estremamente brutto!

Daniel, il ragazzo, invece, non era così sereno. Si trovava in una nuova città, completamente sconosciuta, tutto solo. Vagava per quelle misteriose strade e cercava una sola persona, un solo volto in mezzo a tanti altri. Correva e continuava a correre. Non gli importava che i suoi polmoni fossero in fiamme, che le sue gambe non rispondessero più ai suoi comandi, che la sua mente fosse completamente impazzita. Doveva vedere quella persona almeno una volta, doveva sentire la sua voce e doveva confessarle i suoi sentimenti. Voleva incontrare lei, Charlot.

«Dove aveva detto di abitare? Dannazione, non ricordo più nulla!» si maledì continuando imperterrito a cercarla.

“Fammi pensare: oggi è Giovedì, giusto? Quindi dovrebbe essere a …” pensò e quando rammentò la risposta, urlò: «Pallavolo! Palestra della scuola Anna Frank!»

Cambiò direzione, chiese in giro e arrivò, con un po’ di intoppi, alla destinazione desiderata. Erano, esattamente, le 18.30 di una fresca sera di primavera, l’aria era pulita e soffiava il vento, non forte, ma nemmeno troppo piano. Il cielo era ancora chiaro, ma si stava tingendo di un arancione quasi rosso che creava un’atmosfera romantica, da film. Peccato che quello che stava per fare Daniel non era proprio una cosa bella, come quelle che si vedono nelle fiction.

Arrivò alla porta della palestra, sostò un attimo davanti, riprese fiato e la aprì. Una sensazione di chiuso lo invase, gli venne un leggero capogiro che si fermò qualche istante dopo. Guardò ogni ragazza negli occhi, chi era la sua?

«Ragazzo, non si può assistere agli allenamenti, aspetta fuori!» una donna sulla trentina gli si avvicinò: di sicuro quella non era la ragazza che stava cercando.

Una di loro sembrò scossa dalla vista di Daniel, era Charlot, ma quello lui non lo sapeva ancora.

«Scusa, potrei sembrarti pazza, ma tu sei Daniel?» chiese avvicinandosi a lui timidamente.

«Si, si, si e ancora si! Sono io e tu sei Charlot, la mia Charlot!» la prese per i fianchi e la portò a se abbracciandola.

Entrambi avevano aspettato quel momento da tantissimo tempo e finalmente era arrivato. Ma tutto quello era la cosa giusta? Non si erano mai parlati, se non per messaggio, un amore così poteva essere reale? Non avrebbero avuto il tempo per scoprirlo, Daniel stava per compiere un gesto avventato e straziante.

Si staccò da Charlot, la guardò negli occhi e si liberò di quelle parole tanto dolci, ma piene di tristezza: «Ti amo, l’ho sempre fatto e sempre lo farò, non dimenticarti di me, per favore!»

«Daniel, perché mi stai dicendo questo? Ti ho appena trovato e voglio stare con te, per sempre!»

«Piccola, non potremo mai farlo, capiscimi e perdonami!» sorrise tristemente.

«Cosa significa tutto questo? Cosa hai intenzione di fare? Sai che non posso vivere senza di te!»

«Si che puoi e lo farai per me, vero?» le diede un leggero bacio sulla fronte e si allontanò.

«Non posso garantirtelo …» sussurrò, Daniel non la sentì.

Lo vide allontanarsi nel chiarore di quel tramonto. Tutto sembrava essersi velato di una sofferenza infinita, che penetrava nelle ossa e si impossessava di te. Charlot sapeva quali erano le intenzioni di Daniel, ma non lo fermò, lo avrebbe seguito. Sapeva cosa aveva passato ed era consapevole che, in quel modo, non sarebbe resistito a lungo. Salutò le sue compagne e la sua allenatrice e lo seguì da lontano, stando attenta a non farsi vedere.

Lo guardò salire sul tetto di un palazzo qualunque, scelto a caso. Il ragazzo si sporse leggermente dal cornicione, guardò giù e, infine, si mise seduto. Il vento, che era diventato più forte e insistente, gli scompigliava i lunghi capelli biondi, gli occhi nocciola si riempirono di lacrime e tutto il dolore trattenuto fino a quel momento uscì. Anche la ragazza pianse con lui, in un angolo, da sola. Vide il suo primo e ultimo amore togliersi la vita perché degli stupidi gliela rendevano impossibile, percepì la sua disperazione e lo seguì.

Si affacciò anche lei, guardò giù. Il corpo del ragazzo giaceva a terra in una chiazza di sangue. Saltò, provò l’ebbrezza di volare e poi non sentì più niente: il suo mondo si era spento, improvvisamente tutto era diventato buio e silezioso.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: K_POPforlife