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Autore: Macbeth nella Nebbia    05/03/2014    4 recensioni
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER!
ATTENZIONE STORIA COMPLETAMENTE CENTRATA SU ONLY LOVERS LEFT ALIVE.
PER CHI NON HA VISTO IL FILM E' CONSIGLIATO DI NON APRIRE LO SCRITTO QUI PRESENTE.
“Oh Eve, mi sei mancata.”
“Adam...Oh, mio dolce dolce Adam.”
Eve accarezzò i capelli del suo amato, il vampiro che ha sempre amato ogni giorno. Per decenni, secoli.
Lasciò scorrere le sue pallide dita tra quei capelli lunghi neri come la pece.
Le sue gambe erano a penzoloni sul petto di Adam. Le lenzuola scure coprivano a malapena i loro corpi nudi dalla pelle diafana.
Genere: Dark, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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DISCLAIMER: la storia qui presente è un completo spoiler al film "Only Lovers Left Alive"
non essendoci una sezione ancora, ho optato per pubblicarla in questa di Tom, dato che lui ha impersonato il protagonista Adam.
se non avete ancora visto il film(in Italia uscirà in primavera nei nostri cinema), per il vostro bene vi chiedo di chiudere questa pagina, non voglio essere presa a brutte parole perché magari non ho avvertito abbastanza.
mi sembra di aver avvertito anche troppo!

buona lettura a chi leggerà.
rainsofcastamere













 
dedicata a Ninfetta che mi ha pregata e spinta a scrivere qualcosa riguardante questa meraviglia di film.
e a Nemsi che mi ha gentilmente creato il banner.
a loro due che sono le mie maestre per le mie storie.
e anche al mio ragazzo Francesco, perchè legge e mi fa sapere sempre se apprezza o no ciò che scrivo, senza peli sulla lingua. ti amo, per questo ma anche per tantissime altre cose.





 




 

 

“Oh Eve, mi sei mancata.”
“Adam...Oh, mio dolce dolce Adam.”
Eve accarezzò i capelli del suo amato, il vampiro che ha sempre amato ogni giorno. Per decenni, secoli.
Lasciò scorrere le sue pallide dita tra quei capelli lunghi neri come la pece.
Le sue gambe erano a penzoloni sul petto di Adam. Le lenzuola scure coprivano a malapena i loro corpi nudi dalla pelle diafana.
I loro occhi risplendevano nel buio della camera di Eve. Alcuni raggi di luce giallastra dei lampioni al di fuori della finestra che dava sulla strada illuminavano le decine di pile di libri che Eve, gelosamente, custodiva da secoli in quel suo piccolo covo.
Erano rimasti pochi vampiri puri come loro. C’erano lei ed Adam, la sorella di Eve di nome Eva e Christopher Marlow.



“Tangeri è così rumorosa.” si lamentò Adam rivolgendo lo sguardo ad Eve dietro di sé.
Prese uno dei tanti cuscini presenti sul letto e lo portò al volto per coprirlo ed ovattare i suoni.
Eve fece scivolare sulle lenzuola le sue gambe e ritirò la sua mano dai capelli di Adam.
Scese dal letto a baldacchino e tra i suoi libri arrivò nella piccola cucina lì a fianco.
Tornò sul letto poco dopo con in mano due ghiaccioli.
“Adam, togli il cuscino per cortesia.”
Un mugolio di dissenso da parte di Adam. Il suo petto si alzava regolarmente con il respiro, gli avambracci tenevano fermo il cuscino sul volto.
“Dai Adam, ho qualcosa per te.” disse Eve avvicinandosi alle braccia dell’uomo e lasciando un bacio sul gomito.
Adam allora spostò il cuscino dal volto.
“Surprise.” esclamò Eve con un marcato accento francese sorridendo ad Adam.
Lui non le sorrise e prese con riluttanza il ghiacciolo in mano.
“Cos’è? Vuoi uccidermi?”
“E’ un ghiacciolo di 0 RH negativo. Nulla di più.”
“E’ roba buona?”
“E’ del medico francese Adam. Li ho già provati, quando in questa città infernale c’erano 45°C. E sono ancora qui.”
Eve prese tra le labbra il ghiacciolo completamente rosso e avidamente succhiò il liquido. Le colorò le labbra pallide in una maniera inquietante. Adam la osservava, restio dall’assaggiare quella creazione.
“Sono ancora qui.” sussurrò Eve raccogliendo con un dito una goccia del liquido che scorreva verso il suo mento.
Portò sulle labbra di Adam quel dito e senza aspettarselo, l’uomo succhiò avido la falange cosparsa di sangue.
Sorrise poco dopo, cominciando a gustarsi anche lui quel ghiacciolo.



“Sai, mio caro Adam, c’è un posto qui a Tangeri, un hammam. Potremmo andarci questa notte.”
“Un’altra diavoleria come i ghiaccioli?”
“Perché continui a non fidarti di me?”
“Perché per decenni sei stata lontana da me, senza darmi notizie ed ora ritorni nella mia vita, a Detroit, poi mi porti via dalle mie chitarre facendomi stare qui. L’unica cosa positiva è l’essere con te, qui, ora.”
Eve rimase silenziosa a guardarlo. Lo guardò e superando il tavolo che divideva i due si sedette sulle gambe di Adam. Appoggiò la guancia sulla fronte dell’amato e lasciò un lieve bacio sussurrando delle scuse.
Lui poggiò le mani sui fianchi della donna coperti dalla vestaglia nera con ricami dorati e baciò la clavicola di lei.



L’hammam era sulla punta della città, in uno stretto vicolo dove non c’era nessun’anima.
Le luci giallastre dei lampioni vicini alle case bianche di Tangeri rendevano la notte in città meno oscura e tenebrosa.
“Siamo quasi arrivati Adam.” disse Eve facendo gli ultimi passi per poi fermarsi davanti ad una piccola porta in legno scuro.
Picchiettò il battente sulla porta per quattro volte e pochi attimi dopo una ragazza le chiese qualcosa in arabo.
Lei rispose e la ragazza fece cenno di entrare ad entrambi.
Eve prese Adam per la mano e lo guidò all’interno della casa.
Motivi arabeschi e mosaici ricoprivano le mura, tonalità calde mischiate al blu scuro della notte la facevano da padrone in quel posto deserto.
“Solo per noi.” disse Eve sottovoce seguendo la ragazza in una delle stanze con le vasche.
Prese degli asciugamani neri e ne porse uno ad Adam. Cominciò a spogliarsi, l’uomo la guardò incantato dalla sua disinvoltura, non facendo caso alla vasca a fianco.
“Non sei cambiata col tempo. Sempre esibizionista ed eccitante.”
Lei sorrise e si avvicinò famelica al vampiro. Accarezzò il collo scoperto dalla maglietta e poi tolse velocemente il giubbotto.
Lui silenzioso la lasciava fare.
Si lasciò spogliare dalle mani della sua amata, dalla sua Eve.



“Questa è pazzia, Eve.” esclamò Adam vedendo la donna entrare nella vasca. Osservò attentamente la pelle diafana della donna, i capelli chiarissimi prendere il colore del sangue.
Lei si immerse completamente, nuotando fino all’altra parte della vasca. Quando riemerse dal liquido, si leccò le labbra e i due canini scintillarono alla luce delle flebili candele.
Adam scese gli scalini della vasca e si immerse completamente nudo in quel sangue, quello 0 RH positivo che regalava ad entrambi la gioia eterna ad ogni goccia.
Sembrava un sogno, aveva tutto il diritto di esserlo, ma il tocco di Eve sulle spalle lo fece ritornare con la mente in quell’hammam.
“L’ho custodito gelosamente. Per noi due.”
Adam si girò, per incontrare gli occhi di Eve. La pelle rossa della donna lo fece sorridere, ma decise di lasciarle un bacio sulla fronte, per poi leccarsi le labbra a godersi quel nettare pregiato.
Raramente Adam si concedeva un sorriso, o ne concedeva ad altri. Per secoli aveva evitato di sorridere.
Portava solo guai sorridere.





storia disponibile anche su wattpad:
http://www.wattpad.com/story/13710284-the-taste-of-blood

 


avrei dovuto pubblicare prima.
ma mi sono incantata a guardare alla tv per la terza volta La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino.
adesso dovrei anche staccare, fra poco suona la sveglia e il ritorno a scuola sarà così traumatico. ç_ç
spero possiate apprezzare questa piccola cosa che ho scritto. era un'idea nata subito dopo la visione del film e parlando con alcune amiche (le due sopra citate soprattutto) ho preso carta e penna ed ho buttato giù questo.
Jarmusch starà facendo degli incubi enormi nel suo letto. spero abbia un orsacchiotto da abbracciare per consolarsi. ;)

un bacio e buonanotte,
rains.

   
 
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