Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: Just a Shapeshifter    05/03/2014    5 recensioni
“E-ehi ehi ehi... non dovevamo andare, n-noi? A-abbiamo quella so-sottospecie di mostra e...” Un bacio famelico tappò le parole senza senso di Scott, mentre la lingua dell'ispanico entrava come se niente fosse tra le sue labbra, superando i denti e correndo a cercare la sua. Lo tenne bloccato, giocò con lui fino a quando non ebbe più fiato, per poi staccarsi finalmente e pulirsi le labbra col dorso della mano libera, sorridendo maliziosamente.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Spinta, piacere che mano a mano sale, labbra che vengono morse da affilati denti.

Spinta, labbra socchiuse, respiro concentrato che va a farsi sempre più irregolare, dita che incidono lunghi graffi sulle lenzuola.

Spinta, l'ennesimo affondo; occhi che da chiusi si spalancano, la schiena si inarca, come per dargli più spazio, come per sentirsi ancora più unito a lui, mentre i gemiti vagano per la stanza, fondendosi con i suoi...

Un ultimo ruotamento di fianchi e sentì arpionarsi le spalle, feroci unghie si conficcarono nella pelle lentigginosa, mentre il corpo arrivava al climax, insieme al suo... “A-Al...”

E ti sembrò di toccare il paradiso, lontano da tutti, dal tuo vecchio, da Zanna, da quello schifo di stanzino in cui vi trovavate... ti parve di essere in un mondo a parte, lui come tuo unico compagno.

***

“Scott muoviti...” Un assonnato rosso rispose a quel richiamo con un piccolo mugugno, girandosi in tutta risposta dall'altra parte del letto. Si portò le coperte fin sotto il naso, giusto per essere protetto e sfuggire al suo sguardo, giusto per isolarsi ancora di più dal mondo.
Senti solo dei passi, poi più nulla, fino a quando non riaprì gli occhi poco dopo ritrovandosi supino, con le mani bloccate da un unica mano del tuo assalitore, le teneva entrambe per il polso, bloccate sulla testa della Iena... sgranò gli occhi, ma si ricompose subito ed un piccolo ghigno fece capolino tra le sue labbra.
“Che c'è, non ti basto mai?” Come risposta ricevette un morso sul collo, che si trasformò pochi istanti dopo in un succhiotto, letale e bello quasi come la persona che glielo aveva inflitto. Il più piccolo guardò negli occhi color smeraldo l'altro, si ritrovò a deglutire alla sola vista di quello sguardo sadico e perverso.
“E-ehi ehi ehi... non dovevamo andare, n-noi? A-abbiamo quella so-sottospecie di mostra e...” Un bacio famelico tappò le parole senza senso di Scott, mentre la lingua dell'ispanico entrava come se niente fosse tra le sue labbra, superando i denti e correndo a cercare la sua. Lo tenne bloccato, giocò con lui fino a quando non ebbe più fiato, per poi staccarsi finalmente e pulirsi le labbra col dorso della mano libera, sorridendo maliziosamente. “Primero... non é una mostra ma un'inaugurazione, Scott... secondo, sarà solo in pomeriggio, e qui é ancora mañana, tarda mattinata ma... pur sempre mañana.” Scott sapeva benissimo dove voleva andare a parare, eppure non riusciva a distogliere lo sguardo da quel viso o distrarsi da quella voce, mentre la mano libera ora era finita sotto la maglietta a mezze maniche del rosso, ed iniziava ad accarezzare o graffiare leggermente la pelle.
Scott deglutì nuovamente, realizzando la situazione... non sorrise, anche se avrebbe voluto farlo, ma farlo tanto... con un morso sul labbro smorzò quel sorriso sul nascere e lo nascose alla perfezione con un ghigno, riuscendo ancora una volta a portare la situazione a proprio favore. Rovesciò l'ispanico su un fianco, liberando uno dei polsi dalla sua stretta e portandosi sopra di lui:
Entrambi sdraiati nell'immenso letto, Alejandro disteso supino questa volta e Scott sopra di lui, le gambe dei due s'intrecciavano perfettamente le une nelle altre, mentre nella stanza si potette udire solo il respiro dei ragazzi oramai uomini, mentre il grigio perla andava a fondersi col verde smeraldo, in un gioco di colori mozzafiato. Molte le cose che avevano in comune, entrambi subdoli e meschini, entrambi rinchiusi in una trappola mortale da McLean, entrambi con fascino... uno lo sfruttava alla grande durante le gare, ammaliando a più non posso, l'altro aveva anche lui si fascino, ma preferiva usare altre strategie per vincere...
Stavolta fu il rosso ad arpionare la lingua dell'altro, riscoprendo ancora una volta quanto fosse dannatamente bravo a baciare. Certo, era un latin lover, sapeva o almeno aveva intuivo fin da subito che Alejandro di donne ne aveva conquistate ed anche parecchie in passato... questi pensieri gli fecero perdere ancora una volta il trono da dominante, la corona cadde per poi sollevarsi e andare a posarsi nuovamente sul capo del castano. “Merda...”
Sussurrò confondendo quelle parole ad un mugolio appena si rese conto di dove Alejandro stesse andando. Le dita arpionarono il letto ancor prima di sentirlo lavorare, cazzo Scott, il tuo corpo oramai reagiva da solo, mandandoti al manicomio ogni volta che sentivi il suo respiro sulla pelle.

“Non li.”

“Dio Al ti prego, vai li...”

Non sapeva dove aveva imparato okay? Non ne aveva la ben che minima idea... non era il primo a farlo godere in quel modo con bocca e lingua, diverse ragazze avevano avuto l'onore di passare una notte di fuoco col Barone Scott il Grande e di dimostrare al rosso la loro bravura a letto, ma nessuna poteva eguagliare il ragazzo che ora lo deliziava con perverse e a volte un tantino sadiche cure.
Ma non potevi farci nulla, se non maciullarti il labbro di morsi per non urlare dal piacere e dargliela vinta e stringere ciocche di suoi capelli tra le tue dita, insultandolo come per farlo sentire una merda, fallendo miseramente ogni volta. Era bravo. Dannatamente bravo.
E gemiti partivano per la stanza e mentre la tua eccitazione era libera da qualunque tipo di tessuto o intralcio, il desiderio di Alejandro di possederti si faceva mano a mano più visibile, mentre premeva contro gli indumenti...

Come c'eravate finiti così, Scott? Eravate entrambi categoricamente etero, in adolescenza arrivavi perfino a pestarli i gay, così... per divertimento: ora eri uno di loro. Da quasi sei anni eri uno di loro, la domanda era una sola, un'unica incognita che ancora l'umanità a volte si poneva... come avevate fatto a cambiare scelta come se niente fosse?
Più volte ti eri posto quella domanda, e più volte due smeraldi vivi ti avevano tolto da quei malsani pensieri, desiderando solo di poter passare un'altra notte con lui, beandoti del suo odore. Chi meglio di lui poteva capire l'umiliazione, la rabbia e il dolore dell'essere rinchiusi tra quattro pareti di metallo, a farti compagnia solo i fantasmi del passato che venivano a perseguitarti nei sogni?
Nessuno, eccola la risposta, Scott... nessuno poteva capirti meglio di Alejandro.

Un lungo brivido ti percorse la schiena e ti ritrovasti prono questa volta, il latino sopra di te, mentre ti abbracciava come per chiederti scusa del piccolo dolore che ti avrebbe causato da li a poco, mentre posava baci sulla tua pelle piena di piccole macchiette, mentre sorrideva nell'annusare il tuo fantastico odore tra i capelli rossi, il tuo segno di riconoscimento.
Proprio non riuscivi a capire...

Eravate finiti in una delle stupide stagioni di Chris, tanto per cambiare... e beh, diciamo che un robot che si trovava su una scogliera e un ragazzo col terrore degli squali fecero iniziare tutto. Lightning cercava in tutti i modi di staccare la Iena dal masso a cui si era aggrappata, mentre un Duncan piuttosto alterato incitava uno e rimproverava l'altro. Il fulmine riuscì si a staccarti, ma non fosti tu a cadere tra le zanne affilate del tuo nemico...
Un robot precipitò giù, dritto nella baia, dritto nel mare... dritto in acqua. Zanna e i suoi amici cercarono di banchettare con lui, ma invano e dal robot uscì colui che é il tuo attuale ragazzo.

“A-aspetta.” Alejandro inarcó un sopracciglio, entrambi erano eccitati e il piú piccolo gli aveva dato da un pezzo l'okay per cominciare a muoversi... sembrava andare tutto bene, entrambi godevano; cosa turbava Scott? “Perché io?”
“Perché tu cosa?”
La Iena girò il collo, giusto per vederlo con la coda dell'occhio, reprimendo a stento un ulteriore brivido di piacere. “Stavi con Heather, perché sei passato al... ehm... altra sponda?” Un sonoro sbuffo e uno schiocco di bacio ed Alejandro riprese a farlo suo, a spingere in lui ghignando quasi ad ogni urlo di piacere che riusciva a strappargli dalla gola, sapeva bene che Scott li tratteneva, giusto per non dargli soddisfazioni... quindi ogni gemito era come una conquista per il latino.
Perché aveva lasciato Heather? Lo sapeva benissimo, lo sapevano benissimo... persino la stampa oramai lo sapeva. E l'ispanico essere consapevole anche del perché il suo ragazzo se ne usciva con certe domande nei momenti meno idonei. Aveva vissuto in una fattoria, contando solo su se stesso e sulle proprie forze. Aveva sempre vissuto pensando come un unica mente, una famiglia composta da uno: aveva sviluppato una forma di odio represso verso il mondo e le persone, sociopatico... e questa fissa che si era sviluppato e che gli era rimasta in mente aveva fatto un grave danno all'inconscio di Scott, rendendolo insicuro, incapace di avere una relazione seria.
Certo, all'inizio poteva sembrare impacciato, quasi dolce ma a lungo andare non sapeva tenere in piedi una relazione ed ogni motivo era buono per litigare e rinfacciare all'altra tutto, pur di rompere con la relazione. Diverse le donne che aveva avuto, tutte storie durate massimo due settimane. Anche se non lo ammetteva aveva paura di restare coinvolto in una cosa ben più grande di lui, aveva paura di “pensare con due teste”... Alejandro lo sapeva bene e nel tempo aveva sviluppato quasi un talento naturale nel zittirlo e farlo calmare, chissà... forse aveva solo bisogno di una figura di riferimento, che mai aveva avuto.
Dal canto suo la sua apparente storia con Heather aveva affascinato migliaia di fan, i due subdoli calcolatori trovano l'amore e vivono malvagiamente e perfidamente contenti...

Cazzata.

Heather da amante si era trasformata in una persona odiosa; certo lo era sempre stata, con le stilettate e le battutine pungenti alle quali il ragazzo rispondeva a tono, per poi chiarire tutto nel migliore dei modi, ovvero sotto coperte di raso rosso... ma mano a mano era diventata sempre piú insopportabile e Alejandro aveva detto basta, l'aveva mollata così come l'aveva incontrata...
E l'odio divenuto amore si trasformò di nuovo in odio.
Ora stava con José, suo fratello, il suo odiato fratello spaccone che sapeva fare tutto e che ogni occasione era buona per sbeffeggiarlo. Un altro inutile e patetico tentativo per farlo ingelosire... ma oramai non c'era più nulla che legava la calcolatrice e il super cattivo se non un reciproco odio.

“Sai com'è andata a finire tra me e quella donna impossibile.” Si limitò a dire una volta finito, entrambi col fiatone, che cercavano di regolare il fiato.
“Potevi trovartene un'altra.”
“Ed invece ho trovato te in un lurido stanzino, solo... com'è strana la vita eh? Perché eri rinchiuso in quello che una volta era il confessionale?”

Scott sbuffò, alzandosi a mezzo busto e girando la testa verso destra, lanciando un'occhiataccia al latino che d'altro canto sogghignava con le mani poggiate bellamente dietro la testa. “Odio le stupide feste, me ne stavo semplicemente li perché odiavo e odio ogni singolo concorrente di quel fottuto reality show da quattro soldi.” Sgranò gli occhi nel ritrovarsi ancora una volta con le labbra attaccate a quelle di Alejandro e il corpo sul suo, cercando di non far caso al suo membro a riposo che sfiorava la sua coscia. “Peccato che uno di questi concorrenti che tanto odi ti abbia deflorato per l'ennesima volta e la regia mi informa che ti é piaciuto da morire.” Il pugno in pieno stomaco che ricevette Alejandro confermò la rabbia della Iena. I due si guardarono e un ghignò fece capolino ad entrambi, mentre si sfidavano con lo sguardo.
“Zitto asino morto” “Mh, magari dopo, essere troppo acido che nemmeno uno squalo osa digerire per paura di danneggiarsi lo stomaco.” Un altro ghigno da parte di entrambi e ripresero ad amarsi, stavolta però Scott governava i giochi.
Forse era la voglia di vedere un maschio sottomesso, forse era solo la monotonia di sentire sempre gli stessi, acuti e vuoti gemiti delle ragazze... o forse era solo il fatto che Scott alla fine si era veramente innamorato dell'ispanico... finì che tra un bacio e un morso, che tra una spinta e dieci unghie conficcare nella pelle i due si guardarono.
Grigio perla e smeraldo.
Nient'altro.


Angolo della yaoista malata M:
Buooooooona sera popolo di EFP :3 Stamattina sono rimasta a casa per colpa dei trasporti pubblici e degli scioperi, quindi ho avuto tempo per me e tra un pisolino e l'altro in stile gatto obeso, mi sono svegliata con questa malsana idea.
Ora vi sfido a trovare un crack pairing più crack di così :'D
Beh... se devo essere sincera...

HO ADORATO SCRIVERE QUESTA "COSA" DALLA MIA MENTE PARTORITA IN TARDA MATTINATA *~*

La smetto di stressarvi, con amore, Me.

~M

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Just a Shapeshifter