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Autore: jawaad93    06/03/2014    2 recensioni
"Sei matta Rose,sei matta" Continuava a ripetere tra un bacio e l'altro.
"Salti tu,salto io..giusto?"Risposi sorridendo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N.B Questa One Shot è ispirata a Titanic,quindi ci sono passaggi che sono molto simili. Detto ciò spero vi piaccia C: 


Tutti i giornali della Gran Bretagna ,dell'intero pianeta,parlavano dell'imminente viaggio del Titanic,la nave più grande mai costruita,capace di attraversare l'Atlantico,capace d'affrontare un viaggio,un viaggio che mi avrebbe portata alla morte.
La mia famiglia era in rovina,mio padre morto ci aveva lasciate,me e mia madre,sommerse di debiti.Avevo solo 17 anni,mia madre era troppo snob,non apprezzava chi lavorava...chi , per portare del cibo in tavola ,faceva dei veri e propri sacrifici,per lei erano solo schiavi,gente che non meritava di esistere.Ecco perchè,per ripagare i debiti,mia madre aveva pensato di farmi sposare Harry Styles,ricco figlio di un defunto magnate dell'acciaio di Pittsburgh,che per ricevere i suoi milioni doveva sposarsi.Ero disgustata da tutto ciò,da tutta questa superficialità che mi circondava.

Era il 1912 ,quando fu annunciato il grande viaggio,noi ovviamente avremmo fatto parte della prima classe,secondo mia madre -mai mischiarsi con i plebei-la odiavo.
La nave era ricoperta dal lusso,o almeno la prima classe lo era.
Era il secondo giorno di navigazione,io ero seduta al tavolo col le varie donne dell'alta società.Mia madre straparlava di inutili ricchezze perdute,il mio presunto fidanzato,uomo che odiavo,era nella sala fumatori con i vari signorotti del tempo.Non sopportavo più tutto ciò,non sopportavo quell'inutile matrimonio,non che Harry fosse brutto,era davvero un uomo di bella presenza.Capelli ricci,portati all'indietro, da troppo gel,occhi verde smeraldo e fisico possente...qualsiasi ragazza di 17 anni si sarebbe innamorata di lui,ma io no.Non accettavo il fatto di doverlo sposare senza amarlo solo perchè mio padre era stato un'incosciente ubriacone e mia madre una snob troppo impegnata a pensare ai soldi per cercarsi un lavoro.Io non volevo vivere in quel mondo,ero stanca.

Mi alzai senza salutare nessuno,una volta fuori iniziai a correre,volevo porre fine alla mia
sofferenza,volevo sentirmi libera.
Arrivai alla poppa della nave,fermandomi alla ringhiera bianca.Guardai giù,nel mare scuro.Iniziai a respirare a fatica,risalendo un passo alla volta la ringhiera che mi divideva dalla mia libertà.Riuscii a scavalcarla,bastava un salto e sarei stata libera.
"Non l'ho farei, fossi in lei."Mi voltai,quasi perdendo l'equilibrio.Un ragazzo dai capelli non troppo scuri e ne troppo chiari per esser definiti castani ,era li che mi fissava con i suoi occhi color nocciola.Aveva una camicia bianca a fasciargli il busto muscoloso e dei pantaloni di seconda mano a definire le sue gambe,anch'esse alquanto toniche.Tra le labbra una mezza sigaretta.
"Lei non dovrebbe esser qui.Se ne vada."Risposi accigliata.Stava impedendo il mio scopo.
"Neanche lei .Eppure eccoci qua."Disse avvicinandosi per buttare la sigaretta ormai finita.Si tolse le scarpe,iniziando a sbottonarsi i pantaloni.
"Cosa fa?.Stia indietro."
"Sa è fredda l'acqua,ha mai nuotato in acque cosi gelide?.
"Lo guardai confusa,cosa voleva da me?Si avvicinò sempre più,affacciandosi alla ringhiera.
"Da piccolo ho nuotato in acque cosi,il corpo non risponde più ai tuoi sensi.E' una sensazione bruttissima."Ero rimasta li a fissarlo,totalmente immersa nel suo racconto.C'era una luce in quel ragazzo,un qualcosa che mi fece afferrare la sua mano.Una speranza.
"Si tenga a me,l'aiuto a risalire.Liam Payne." Mi disse il suo nome,un leggerà sorriso s'impossessò delle mie labbra.
" Rose De Witt Bukater."
"Credo che dovrò scrivermelo il suo nome."
Sorrise,un sorriso che mi scaldò il cuore.
Iniziai a risalire la ringhiera,quando all'improvviso il mio vestito mi fece scivolare.Mi aggrappai con tutte le forze a Liam,cercando di non cadere.
"Non mi lasci." Gridavo impaurita.
"La tengo,non la lascio." Mi rispose e pian piano cercò di tirami su,fin quando non caddi addosso a lui.
Sorpresi dalle urla i vari marinai che sorvegliavano il ponte,arrivarono trovandoci uno addosso all'altro e con le mie gambe scoperte.Non  ci lasciarono neppure spiegare,che arrivò la polizia di bordo e subito dopo il mio "amato" fidanzato.
"Stai bene?."Chiese ,fingendo di voler sapere la risposta,Harry.Annuii nella mia coperta,offerta gentilmente dal suo tirapiedi,Louis Tomlinson,un vecchio poliziotto americano.Un uomo di bella presenza,capelli castani portati un pò troppo lunghi per gli uomini di quel tempo e occhi color ghiaccio,occhi che avrebbero messo paura a chiunque.
"Perchè le manette? Harry non serve tutto ciò."Dissi avvicinandomi all'ufficiale che stava ammanettando Liam,manco fosse un criminale.
"Le cose non sono andate come credi,il signor Payne...è un'eroe."Harry lo guardò con disprezzo per poi guardare me in segno di spiegazioni.
"Mi sono sporta troppo per vedere l'eliche e il signor Payne mi ha salvata."
"Beh,ragazzo le cose sono andate cosi?.
"Chiese l'ufficiale.Liam mi guardò confuso con un mezzo sorriso annuii.
"Allora il ragazzo è un'eroe."Disse il poliziotto,liberando Liam dalle strette manette.
Sentii Harry dire al suo tirapiedi di pagare Liam.
"E' questo il prezzo della donna che ami?."Dissi intromettendomi.
"Rose è insoddisfatta.Cosa possiamo fare per farla contenta?-era cosi viscido e meschino-Signor Payne domani sera,a cena,sarà nostro ospite."Liam sorrise,falsamente al mio ragazzo.
Harry avvolse il suo braccio attorno le mie spalle ed io mi voltai per l'ultima volta,fissando quegli occhi nei quali avrei voluto annegare.

***

Il mattino seguente,mi ritrovai a passeggiare sul ponte della prima classe,con Liam.Avevo scoperto tante cose di lui.Era sul Titanic grazie una partita di poker andata a buon fine,viaggiava spesso pur non avendo soldi,viveva alla giornata.
"Ha vissuto una vita davvero intensa,pur essendo un uomo con scarsi mezzi."
"Lo dica pure,un poveraccio."
Disse sorridendo,mentre io morivo di vergogna.
"Vorrei esser come lei,viaggiare...sentirsi liberi."
"Può farlo,se vuole tutto è possibile.Lo ama?."
"Come scusi?."
Non poteva avermelo chiesto davvero.
"Le ho chiesto se lo ama."
"Ma come si permette.Signor Payne è stato un piacere,ma io vado."
Dissi stringendo la sua mano.
"Non la facevo cosi suscettibile."Le nostre mani continuavano a stringersi.
"Lei è...un maleducato.Se ne vada questa è la mia classe."Risposi freddamente ma senza lasciare la sua mano.Lui fissò le nostre mani intrecciate cosi imbarazzata afferrai un porta-fogli che aveva con se.
"Cos'è quest'oggetto che porta con se?."Chiesi iniziando a sfogliarlo.Era pieno di disegni,soprattutto di donne nude.Erano bellissimi,cosi pieni di dettagli.
"E' un'artista.Sono stupendi Liam."Iniziò a raccontare le varie storie delle donne che aveva ritratto.Quel ragazzo mi affascinava sempre più.
"Un giorno anch'io vedrò e farò cose nuove.Come sputare,sputare come gli uomini."
"Al collegio femminile non te l'hanno insegnato.? Vieni."
Disse prendendomi per mano e portandomi ad uno dei vari "balconi" del ponte.
"E' facile,basta che respiri e incanali tutto il muco in gola-respirò profondamente tirando quanto più possibile-poi sputi."Detto fatto,sputò giù dal balcone.
"Ora prova tu."
"Sei matto? Qui?.
"Lui annuii,sorrisi.Feci come aveva fatto lui e poi sputai un leggero sputo innocente.
"Sbagli il mondo,devi  tirare di più."E mentre lui tirava quanto muco possibile,mia madre,la vipera,arrivò insieme  al suo gruppo di amiche.Liam fu costretto ad ingoiare il suo stesso muco per poi presentarsi a tutte.Le altre erano affascinate da lui,mia madre lo guardava con disprezzo,quasi fosse una malattia disgustosa.

***

Prima di cena,Harry entrò nella mia cabina.
"Sai ho una cosa per te."Lo guardai stranita.Erano mesi che stavamo insieme e non mi aveva fatto mai nessun regalo.Prese una scatola nera dalla sua cassaforte,l'apri.Un collier,precisamente il famoso "cuore dell'oceano" era li davanti i miei occhi.
"E' per te Rose,io ti amo." Disse allacciandolo al mio collo.Era davvero bello,ma io l'amavo?

Eravamo pronti per la cena,cosi,come sempre,Harry scortò mia madre mentre io li seguivo silenziosamente .Per arrivare alla sala da cena dovevamo scendere delle grandi scale di legno,arrivai al grande orologio in cima alle scale e lo vidi.Era li in uno smoking nero,una camicia bianca e i capelli tirati all'indietro da gel,di solito li portava in modo molto più "selvaggio" .
Iniziai a scendere le scale,osservando ogni suo movimento minuziosamente,si voltò sorridendomi.Arrivata al suo fianco,mi offri il suo braccio,come un perfetto gentil uomo.
"Signorina."Disse baciando la mia mano,gli sorrisi.
"Harry,ricordi il Signor Payne?."Si voltò,quasi sbalordito...in realtà Liam si era immedesimato bene nel suo ruolo.
"Certo,quasi irriconoscibile."Disse stringendo la mano al ragazzo dagli occhi nocciola.

Iniziai a raccontare,a Liam, la storia dei vari signori che incontravamo in sala.Chi ricco da generazioni,chi con storie losche alle spalle.Tutti su quella nave per cercare qualcosa di nuovo,tutti che volevano sperimentare la sua potenza.
Ci sedemmo,io dovetti sedermi accanto Harry e mia madre,ma Liam si accomodò a pochi posti da me.
Iniziarono a parlare dei soliti discorsi futili e insulsi,ma i miei occhi erano solo ed esclusivamente per Liam.Restammo minuti a fissarci,fin quando mia madre non ruppe quella magia.
"Allora Signor Payne,come sono gli alloggi di terza classe?."Mia madre era il male,ma lui non si fece scoraggiare.
"Piuttosto comodi,qualche topo qui e la,ma ci si fa l'abitudine."
"Beh è un giovanotto in  gamba."Dissi il signor Jons,un vecchio uomo,proprietario di una ditta di legname in Oklahoma.
"Ho quello che mi occorre proprio qui con me ,proprio l' altra notte riflettevo sulla mia vita ed ora eccomi qui a parlare con persone come voi.La vita va vissuta a pieno,ogni giorno ha il suo valore."Rispose Liam sorridendomi.
"Al valore di ogni singolo giorno." Dissi alzando il  bicchiere di vino,tutti seguirono il mio esempio.

La cena si era conclusa , tutti gli uomini si sarebbero riuniti nella sala fumatori per parlare di affari e bere brandy.
"Signor Payne si unisce  a noi?."
"No grazie,credo sia ora di tornare nei miei alloggi."
Disse gentilmente al signor Jons.
Lo vidi avvicinarsi,prese la mia mano e la baciò.Si allontanò,lasciandomi un bigliettino -"Ti aspetto all'orologio"-. Mi guardai intorno per evitare di essere seguita e lo raggiunsi.
"Allora vuoi andare ad una vera festa?." Disse afferrando la mia mano.

***

Ero nella terza classe,c'erano fiumi di birra,persone che ballavano a ritmo di musica irlandese.Non avevo mai visto cosi tanto divertimento,ero seduta a sorseggiare della birra scura,mentre Liam faceva danzare una piccola bambina.
Al cambio della musica,Liam fece accomodare la bambina,prendendo me.
"No,non conosco i passi?."
"Neanch'io,segui solo la musica."
Iniziammo a ballare,non mi divertivo cosi da anni.Finalmente mi sentivo la ragazza 17 enne che ero e non la donna che mi costringevano ad essere.
Conobbi i suoi amici,Zayn un siciliano,che si era imbarcato grazie ai biglietti vinti da Liam e Niall un'irlandese davvero alla mano.Entrambi bravi ragazzi,entrambi con la voglia di vivere.
Ballammo fino allo sfinimento,con Liam riuscivo a provare cose che neanch'io credevo fosse possibile provare.Cose che avevo letto solo nei vecchi libri di mia madre.

***

La serata trascorse troppo in fretta e la mattina dopo mi ritrovai a far colazione con Harry.
"Dove sei stata ieri?."
"Non sono un tuo dipendente,sono la tua ragazza.
"Dissi senza alzare il volto dalla mia colazione.Si alzò scaraventando il tavolo atterra.
"Ora sei la mia ragazza? Ieri mentre ballavi con quel morto di fame,cos'eri?.Non tollero che mi si manchi di rispetto Rose." Disse a denti stretti a pochi centimetri dal mio volto impaurito e rosso.Le lacrime non esitarono a cadere.Una volta andato via,la nostra cameriera,Trudy,mi aiutò a risistemare il tutto.

Quella mattina avremmo fatto un giro per la nave con l'architetto Donovan.
"Queste scialuppe salverebbero metà delle persone,che ora alloggiano qui ."
"La metà che conta.
"Disse con un ghigno sul volto,l'uomo che avrei dovuto sposare.Odiavo tutto ciò.
Mi sentii tirare,ritrovandomi in una stanza vuota con un uomo coperto in volto.
"Shh sono io." 
"Non posso stare qui,se Harry ti vede..
."Dissi cercando di allontanarmi.
"Non posso lasciarti andare,loro ti uccideranno Rose.Lo stanno già facendo,devi reagire.Accendi la luce che è in te."Disse tenendo il mio volto tra le sue grandi mani.I miei capelli rossi coprivano i suoi pollici,mentre i miei occhi castani,quasi neri,entravano in perfetta connessione con i suoi. Non gli risposi,semplicemente uscii lasciandolo li,in quella stanza illuminata dal sole.
Ero nella mia cabina,quando stufa di pensare,stufa di comportarmi sempre bene,uscii per andarlo a cercare. 
Lo trovai li,affacciato alla ringhiera della prua.Si voltò. quasi come se mi avesse sentita.
"Vieni e chiudi gli occhi."Disse allungandomi la mano e aiutandomi a salire sulla ringhiera bianca.
"Ti fidi di me?."Sussurrò al mio orecchio.
"Mi fido."Riuscii a dire mentre le mie braccia si allargavano insieme alle sue.
"Apri gli occhi Rose."Lo feci senza esitare.L'oceano Atlantico si apriva davanti i miei occhi,il sole che tramontava nell'acqua e quella sensazione di libertà non l'avrei mai dimenticata.
"Liam,sto volando."Dissi con le lacrime a gli occhi,incredula di ciò che stavo provando.
Liam iniziò a cantare una vecchia ninna nanna,mi voltai appena trovando le nostre labbra a pochi centimetri.Il suo respiro caldo si poggiava lievemente sulle mie labbra,vidi il suo volto avvicinarsi sempre più al mio.Le nostre labbra si sfiorarono fino a creare un vero e proprio bacio.Mi voltai per baciarlo con maggior trasporto,con un semplice bacio mi aveva riportato in vita,ero una persona nuova se lui era al mio fianco.

Tornammo alla mia cabina,volevo farmi ritrarre da lui.Volevo esser tra quelle donne che lui stesso aveva disegnato.Andai in bagno,infilai la collana,il cuore dell'oceano,indossai una semplice vestaglia ed uscii.
"Voglio che tu mi ritragga.Con solo questo addosso."Dissi togliendo la vestaglia e mostrandomi nuda a lui.Lo vidi arrossire,per poi annuire.
"Ehm...ok siediti pure."Disse cercando di ricomporsi.
"Metti il braccio sopra la testa,si cosi...l'altro un pò più giu,ecco brava.Ora occhi a me."

Restai li ferma a fissarlo in tutta la sua bellezza,era cosi concentrato.Avrei lasciato il disegno ad Harry per fargli capire cosa non avrebbe mai avuto,io appartenevo a Liam ora.
Finito il disegno feci riporre  a Liam il diamante nelle cassaforte mentre  lasciavo un biglietto d'addio ad Harry.Senti la porta scattare,di li a poco sarebbe entrato qualcuno ,cosi presi per mano Liam ed uscimmo dalla porta che dava su un'altro ponte.
Ci voltammo per vedere chi fosse a seguirci,Louis,il tirapiedi di Harry.Iniziammo a correre con la convinzione di seminarlo.Riuscimmo ad infilarci in ascensore, seminandolo per un paio di minuti.Purtroppo era peggio di un mastino,ci ritrovammo chiusi in una stanza,cosi l'unica via d'uscita era la sala caldaie.Attraversammo l'intero posto fino ad arrivare nella stiva,un luogo dove conservavano le cose che le persone non potevano portare con se.C'era una macchina,le tipiche macchine dell'epoca.Liam apri la portiera per farmi salire e lui si mise al posto di giuda.Abbassai il vetro che ci teneva separati.
"Dove la porto signorina?."
"Su una stella."
Risposi tirandolo attraverso il vetro per farlo sedere al mio fianco.Ci ritrovammo nuovamente vicini.Sentivo il suo respiro accelerare,scostai le ciocche ribelli dal suo volto.
"Toccami Liam,tutta."Sussurrai prendendo la sua mano e portandola sul mio seno.Non esitò a baciarmi,baciarmi con foga,passione.Amore.
Quella notte,in quella macchina noi due facemmo l'amore.Per la prima volta venivo toccata da un'uomo,un'uomo che amavo.L'intero abitacolo si riempi dei nostri ansimi,dei nostri sussurri.Sapeva farmi sentire amata,sapeva toccarmi.Liam poggiò la sua testa al mio petto,mentre i accarezzavo i suoi capelli.Tremava,aveva freddo cosi lo strinsi a me,emanandogli quanto più calore possibile.

***

Riuscimmo ad uscire attraverso una piccola porta,arrivammo su un ponte.
"Quando attraccheremo io scenderò con te ."Prese il mio volto baciando più volte le labbra.All'improvviso la nave si mosse fin troppo bruscamente e allontanandoci vedemmo cadere un pezzo di iceberg.La nave aveva colpito un gigantesco iceberg,ma d'altronde era una nave indistruttibile,o no?
Mano nella mano ritornammo in cabina,per avvisare Harry e mia madre.
C'era la polizia ad aspettarci.
"Sono scomparse due mie care cose,ora che una è stata trovata-guardò me con un ghigno-credo di sapere dov'è l'altra.Perquisitelo."
"Harry sei impazzito?."
Urlai.
"E' questo ciò che cercava?."Disse ufficiale,tirando fuori il diamante,il cuore dell'oceano dalla tasca di Liam.Lo guardai sconvolta ,non avrebbe potuto averlo.
"Me l'hanno messo loro in tasca Rose.Sai che non sono stato io."Urlava mentre veniva portato via ed io rimanevo li ferma.

I camerieri vennero ad avvisarci di infilare i vari giubbotti di salvataggio e di raggiungere il ponte più vicino.La nave sarebbe affondata e parecchie persone sarebbero morte.
Facevano salire sulle scialuppe solo donne e bambini,mia madre sali.
"Vieni Rose,c'è posto."Io la guardavo con disprezzo.
"Forza cara,cosa aspetta.?"Mi chiese una donna.La scialuppa iniziò a calare.
"Addio mamma."Dissi semplicemente.
"Dove diavolo vai? Da lui? A fare la puttana di un topo da fogna?."
"Meglio essere la sua puttana che tua moglie.
"Risposi,ma lui non mi lasciava...continuava a strattonarmi.Cosi feci l'unica cosa che mi venne in mente,sputai sul suo bel faccino.
Scappai iniziando a cercare il Signor Donovan,era l'unico che sapeva dove si trovasse Liam.
"Signor Donovan,che dio la benedica,quando un ufficiale arresta una persona dove la porta?."
"Rose cosa ci fa ancora qui,vada di sopra e si metta in salvo.
"Mi rispose dolcemente.
"No signore,devo fare questa cosa, con il vostro aiuto o senza."
"Scenda al ponte E,arrivi fino ad un corridoio con scritto equipaggio e poi volti a destra."
"Grazie Signor Donovan."
"Buona fortuna.
"Disse allontanandosi.

***

Riuscii a trovare quel dannato corridoio,iniziai ad urlare il suo nome,ma nessuna risposta.Stavo quasi per abbandonare quando sentii un debole "Rose".Seguii quel richiamo,aprii un porta e lo trovai ,ammanettato ad un palo.
L'acqua ormai arrivava sopra al ginocchio,dovevamo sbrigarci.
"Scusa,scusa."Ripetei avvicinandomi a lui e baciandolo più volte.
"Come l'hai scoperto?."
"L'ho sempre saputo.
"Risposi baciandolo nuovamente.Mi sorrise.
"Cerca una chiave piccola e argentata."Iniziai a cercare ovunque,nei cassetti in una piccola cristalliera,ma nulla...di quella dannata chiave neanche l'ombra.
"Sono tutte di ottone,non c'è...non c'è."
"D'accordo calmati,vieni qui
-mi avvicinai a lui,ormai l'acqua arrivava alla pancia-va a cercare aiuto." Io annuii baciandolo.
Il corridoio era allagato,dovetti nuotare per raggiungere il corridoio al piano successo,ma tutto era deserto.Trovai un'uomo ma non parlava la mia lingua,la corrente iniziava a mancare cosi presa dal panico trovai un'ascia.Ruppi il vetro di protezione e iniziai a correre verso la porta dove era rinchiuso Liam.
"Ho trovato questo,potrebbe andare?."Chiesi mostrando l'ascia.Lui annui impaurito,cosi io presi la mira.
"Aspetta prova a dare un paio di colpi li."Mi disse indicando un mobile li vicino.Sferrai il primo colpo.
"Brava ora prova a colpire lo stesso punto."Sferrai il secondo colpo,ma era totalmente sbagliato,tutt'altra parte.
"Sta rilassata e distanzia un pò le mani...e Rose, io mi fido di te."Impugnai bene l'ascia e sferrai il colpo,un rumore metallico mi fece aprire gli occhi,Liam era libero.Mi afferrò baciandomi più volte.
L'acqua ormai arrivava al collo,  arrivammo  al piano successivo,eravamo negli alloggi della terza classe,tantissime persone erano in fila,aspettando che i vari addetti aprissero i cancelli.
"Liam" Era Zayn,corse ad abbracciarlo.
"Da qui non si esce."Rispose Zayn alla domanda non detta di Liam.
"Ragazzi,venite proviamo di qua." Anche Niall ci aveva raggiunti cosi insieme ci dirigemmo ad un'altra scala.Arrivati li,i camerieri non volevano farci passare.
"Apri questo cancello."Urlò Liam.
"Signore stia indietro."Rispose impaurito l'ufficiale.
"Cristo santo apri questo fottuto cancello."Urlò scuotendo il cancello di ferro.Furioso si voltò e vide una panchina di legno,le si avvicinò iniziando a tirare. Fu chiaro a tutti quale erano le sue intenzioni cosi io feci allontanare le persone che erano li,mentre Zayn e Niall l'aiutavano a sradicare la panchina.Riuscirono a buttar giù il cancello e correndo a perdi fiato riuscimmo a raggiungere il ponte superiore.
"Dobbiamo cercare delle scialuppe,veloci ragazzi." Io e Liam iniziammo a cercare verso sinistra mentre Niall e Zayn corsero verso destra.
Riuscimmo a trovare scialuppe ancora libere,ma per il momento facevano salire solo donne e bambini,sarei dovuta andare senza Liam.
"No,io non ti lascio.Non ci vado da sola."
"Rose,ti prego va. Io me la caverò.
"Scossi la testa,non potevo andar via.
"Oh eccoti-Harry si avvicinò a noi con falsa dolcezza-Rose quasi non ti riconoscevo."Disse offrendomi il suo cappotto.
"Liam io non vado." Sussurrai evitando totalmente Harry.
"Rose non essere sciocca."
"Si Rose va,io e Liam ci salveremo. Ho un'accordo con un'ufficiale dall'altro lato della nave,riusciremo a metterci in salvo."
Disse Harry .
"Visto Rose,ora va."Mi disse Liam ,con occhi sinceri e pieni d'amore.Mi lasciai trascinare sulla scialuppa.
Mentre mi sedevo,non staccavo i miei occhi da quelli di Liam. La scialuppa iniziò a calare,e i miei occhi,la mia anima erano li a fissare inerme l'uomo che amavo.Era cosi bello con i capelli che gli cadevano sulla fronte,gli occhi che mi fissavano come se fossi la cosa più bella al mondo.Eravamo cosi giovani,cosi innamorati ed io non potevo permettere di esser divisi. Con uno slancio mi gettai dalla scialuppa,aggrappandomi al balcone della nave. "Rose" sentii e poi iniziai a correre per raggiungere la mia unica ragione di  vita.Ci incontrammo a metà strada,proprio alle scale che ci avevano portati a cena qualche sera prima.Afferrò il mio volto riempiendo le mie labbra di baci.
"Sei matta Rose,sei matta" Continuava a ripetere tra un bacio e l'altro.
"Salti tu,salto io..giusto?"Risposi sorridendo.

All'improvviso un colpo di pistola,era Harry che furioso iniziò a seguirci.Iniziammo a correre mentre lui continuava a spararci addosso,riuscimmo a seminarlo,ritrovandoci nuovamente agli alloggi di terza classe.Una porta fu buttata giù dalla forte acqua,fummo cosi travolti,riuscimmo ad arrivare ad una scala,ma purtroppo il passaggio era bloccato da un cancello chiuso. Iniziammo ad urlare aiuto e per fortuna un cameriere passò di corsa.
"Ci aiuti la prego."Implorai il buon uomo il quale esitante si avvicinò cercando di aprire il cancello. Le chiavi le caddero in acqua ed impaurito scappò mimando un debole "mi dispiace".Liam si tuffò,riusci ad afferrare le chiavi.
"Rose qual'è tra queste.?"
"Prova quella piccola,quella piccola."

Riuscimmo a liberarci e non trovando una via d'uscita,Liam a furia di calci buttò giù una parete della nave.
"Lo sapete che dovete pagarne i danni." Urlò un inserviente della nave.
"Sta zitto."Urlammo entrambi raggiungendo nuovamente il ponte superiore.
"Non ci sono più scialuppe."
"Colonnello ci sono scialuppe di la?."
"No signorina,ma provi verso destra,dovrebbe esserci qualcosa."
Purtroppo di scialuppe non ce n'ero più e l'acqua ormai aveva raggiunto il piano superiore.
Sentimmo uno sparo,era la confusione totale. Scoprimmo che un'ufficiale in preda al delirio aveva sparato Niall per poi togliersi la vita lui stesso.
Noi due nel frattempo correvamo per raggiungere la poppa della nave,la parte più alta,visto che la nave si stava inclinando. I condotti del vapore,enormi colossi di ferro iniziarono a staccarsi e un'altra vittima,Zayn il caro amico di Liam,ne fu vittima.
Raggiungemmo la ringhiera tenendoci forte,stretti l'un l'altro.
"Liam è qui che ci siamo incontrati."Lui mi sorrise per poi baciarmi la fronte e stringermi a se.
La nave ormai era in una forma verticale di li a poco saremmo precipitati,cosi scavalcammo la ringhiera.
"Al mio via,trattieni quanto più aria puoi."Mi disse stringendo la mia mano,annuii.
La nave iniziò a precipitare,vedevo l'acqua sempre più vicina.
"Ora." Urlò Liam,per poi immergerci in acqua.La corrente troppo forte ci portò a separarci,milioni di persone erano li a chiedere aiuto io non riuscivo più a trovare Liam.Un uomo mi usò come salvagente,rischiai di affogare,fin quando Liam riusci a liberarmi da quell'uomo e mi portò con se.
"Nuota Rose,devi nuotare." Lo seguii fino ad un pezzo,abbastanza grande,della nave.
"Sali qui sopra-provammo a salirci entrambi,ma riusciva a mantenere solo una persona-ok restaci tu."Mi disse aiutandomi a salire.
"Vedrai mentre organizzano le scialuppe e tornano a prenderci."
"Ho freddo Liam,troppo."
"Resisti Rose.Ci vorranno un paio di minuti per organizzare le barche
-respirava a fatica,l'acqua era troppo gelida-non so tu ma io ho intenzione di scrivere una vibrante lettera di protesta alla "White-star" riguardo l'accaduto."
"Ti amo Liam."
"Non farlo,non dire addio,non ancora. Mi hai capito?"

"Sento tanto freddo." Sentivo il mio corpo cedere.
"Senti Rose,tu te la caverai.Andrai avanti,con la tua vita e avrai molti bambini.Li vedrai crescere e morirai quando sarai vecchia al calduccio,nel tuo letto.Non qui,non stanotte,non cosi.Sono stato chiaro.
"Non mi sento più il mio corpo."
Mormorai.
"Vincere quel biglietto è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata,mi ha portato a te-disse sorridendomi-e gliene sono grato Rose.Devi promettermi che sopravviverai,che non ti arrenderai,qualunque cosa accada,per quanto disperata sia la situazione.Promettimelo adesso Rose e non dimenticare mai questa promessa."
"Lo prometto."


I minuti passavano e ormai le urla non si sentivano quasi più,molte persone erano morte ed io ero li legata a Liam attraverso le nostre mani. Sentii una scialuppa avvicinarsi ,cosi mi voltai per richiamare l'attenzione di Liam.
"Liam,sono venuti a prenderci-dissi muovendo la mano che ci teneva legati-Liam,ehi sono qui." Nulla,non rispondeva.Iniziai a piangere,non riuscivo a crederci,lui l'uomo che amavo,era morto.Niente più occhi castani a guardarmi,niente più baci rubati,niente più amore sussurrato.Niente più Liam.
"Te lo prometto."Dissi baciando la sua mano gelida e lasciandolo andare.L'avrei sempre amato.

1500 persone finirono in mare ,quando il Titanic spari sotto i nostri piedi. C'erano 20 scialuppe nelle vicinanze,solo una di loro tornò indietro.Una. Sei persone furono salvate dall'acqua,una di queste ero io, 6 su 1500. 
In seguito le 700 persone  sulle scialuppe,non poterono far altro che aspettare,aspettare di morire,aspettare di vivere,aspettare un perdono che non sarebbe mai arrivato.

***

Era il 1996 ed io ero ancora viva,il cacciatore statunitense di tesori Brock Lovett ,aveva ritrovato il mio dipinto,quello svolto da Liam. In tv riconobbi il dipinto ecco perchè mi trovavo ora su quella nave a raccontare la mia storia.
"Non abbiamo mai trovato niente su Liam."
"Certo che no e come potrebbe esserci,non ho mai parlato di lui sino ad oggi,con nessuno. Neanche con tuo nonno-
dissi a mia nipote che era li,era venuta con me per farmi compagnia,avevo 86 anni ora-il cuore di una donna è un profondo oceano di segreti. Ma ora sapete che c'era un'uomo di nome Liam Payne e che lui mi ha salvato in tutti i modi in cui una persona può essere salvata. Non ho nemmeno una sua foto,non ho niente di lui,vive solo nei miei ricordi."


Rose mori quella notte,sognando il suo amato Liam.


Spazio Autrice*
Salve sono qui con una nuova os us Liam xD
Questa volta è un'os basata interamente sul film Titanic,spero vi piaccia. Io personalmente amo il banner fatto da lei,la mia migliore amica @holkay :3 Grazie come sempre lina <3
Perdonate eventuali errori ,alla prossima xxx

 
  
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