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Autore: demetriasplush    06/03/2014    2 recensioni
E se Starcrossed, libro di J.Angelini, venisse reinterpretato per un finale diverso? Se la storia cambiasse radicalmente, cancellando ciò che viene dopo il primo libro, ovvero ciò che succede in Dreamless e Goddess? Leggete questa FF per vedere come ho voluto reinterpretare la bellissima storia in un modo tutto mio, lasciandomi trasportare solo dalla fantasia.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Helen, Lucas, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Dopo l'attacco della signora misteriosa sferrato contro Kate, Helen decide di andare verso la residenza Delos per parlare con Lucas. Lo deve avvertire che non ha detto alla polizia della sua presenza, inoltre deve far luce su parecchie cose convinta che Lucas abbia più risposte di lei.

 

A causa della nebbia Helen doveva aguzzare la vista. Nella luce fioca che procedeva l'alba, ormai entrata nella proprietà privata, Helen non era sicura di dove iniziasse il vialetto di accesso. Accostò e scese dall'auto, dirigendosi a piedi verso il rumore dell'oceano. Finora aveva visto quella strana abitazione solo dalla spiaggia, e adesso, arrivando dalla direzione opposta, stava provando a ccercare un punto di riferimento riconoscibile. Poi da dietro le arrivò un rumore sordo, un qualcuno che incespicava. Si girò di scatto e notò Lucas che veniva verso di lei a passi da gigante, quasi di corsa.

-Cosa diavolo ci fai qui, Hamilton?- lo disse cercando di tenere la voce bassa.

-Mi stavi pedinando Delos?- rispose Helen in tono accusatorio. Forse sarebbe riuscita a non sembrare in torto nonostante avesse appena violato la proprietà privata della residenza e nonostante si fosse deliberatamente andata a cacciare in territorio "nemico".

-Certo...tutto questo è ridicolo, cosa ci fai nella mia proprietà?-

Helen aveva esagerato piombandogli in casa e pensò che forse era arrivato il momento di ristabilire l'ordine nell'isola. Piegò lentamente le ginocchia senza darlo troppo a vedere e si preparò per saltare al collo di Lucas. I due rantolarono sulla ghiaia graffiandosi e sporcandosi di terra, ma senza abbandonare la lotta. Lucas aveva avuto la meglio e ora Helen si ritrovava bloccata a terra senza minima possibilità di scampo.

-Non si attacca mai per primi se non si hanno possibilità di riuscita- lei gli sputò in faccia.

-Mi avevano detto che non eri una tipa molto femminile, ma la saliva è davvero troppo-

Cercando di non perdere la presa su Helen, Lucas si alzò tirandosi dietro la ragazza che continua a dimenarsi cercando di sfuggire dalla sua presa.

-Ora vieni via con me, prima che qualcuno in casa ci senta e venga fuori per ucciderti.

-Dove mi stai portando? Ehi non hai il diritto di obbligarmi a venire con te, si chiama sequestro di persona ed è un reato.

-Disse quella che aveva appena infranto qualcosa come sei leggi sulla proprietà privata-

Punto per Lucas; ora Helen era obbligata a seguirlo. Lui la fece salire il macchina e si premurò di chiudere a chiave le portiere, così che Helen non potesse nemmeno buttarsi fuori dalla macchina in corsa.

-Le portiere potevi anche non chiuderle, non ho intenzione di lasciarci la vita.

-Non si può mai sapere con una come te.

-Dove andiamo?

Lucas sbuffò alzando gli occhi al cielo, poi accese la radio al massimo come per contrastare la voce di lei, che continuava a parlare a macchinetta pregando che lui le rispondesse.

-E va bene, va bene! Adesso tappati quella bocca. Ti sto semplicemente riportando a casa.

-Potevo benissimo tornarmene da sola, non sono una bambina.

-E' inutile che fai la difficile, devo ricordarti che ti hanno appena attaccata? Se non ci fossi stato io lì probabilmente Kate sarebbe morta e il tuo futuro ora non sarebbe di certo rose e fiori.

Altro punto per Lucas, quella sera Helen non poteva contraddirlo in nulla.

-Siamo arrivati, scendi e non farti vedere per un pò. E' arrivato Hector dalla Spagna e sono sicuro che non ti piacerebbe avere con lui un incontro ravvicinato.

-E' una minaccia per caso?- chiese Helen scendendo dalla macchina

-No, è un dato di fatto-

Helen chiuse con forza la portiera e si girò per entrare in casa rossa in viso. Ma con chi credeva di parlare? Non era una bambina lei e di certo Lucas non sapeva cos'era meglio per lei.

Una volta in casa Helen lasciò andare il fiato; non si era accorta che lo stava trattenendo e mentre ci rifletteva su un pensiero le balenò in testa: almeno Lucas non aveva cercato di ucciderla.





Angolo Autore-
Non ho molto altro da spiegarvi, per ora vi serve sapere solo ciò che c'è scritto nell'intro. Sono partita nel riprendere la storia da metà circa del capitolo 4 del primo libro.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, lasciatemi qualche recensione e il prima possibile, continuerò. Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio.

  
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