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Autore: Slayer87    09/03/2014    5 recensioni
Punto primo, quella mattina aveva dormito fino a tardi.
Punto secondo, non si ricordava di aver baciato Draco, e Harry era stupido, ma non tanto da non ricordarsi quando baciava il suo ragazzo.
Punto terzo, perché diavolo si era scelto Draco come ragazzo?
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
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Titolo: Conseguenze Impreviste.
Autore: Slayer87
Fandom: Harry Potter
Pairing: Drarry
Rating: Pg
Note: della serie "a volte ritornano". Non finirò mai di ringraziare Rach per aver ispirato questo quadretto. Spero che vi piaccia. Magari non scrivo tante drarry come una volta, ma la prima OTP non si scorda mai.
Enjoy.

Conseguenze Impreviste. 
Harry si sentiva osservato. Era tutto il giorno che si sentiva osservato.
Tutta la sala lo stava guardando, e a ragione, visto che Draco l'aveva bloccato appena entrato, gli aveva messo due metri di lingua in bocca, per poi esordire a voce molto alta:

“Ti odio Potter”.
“Ti odio anche io, ma questo non spiega perché mi hai baciato”, rispose Harry.
“Ti ho baciato perché ti odio e lo sapevo che mi avresti fatto soffrire”.

Ora Harry era ufficialmente confuso.

“Ok, Draco. Che sta succedendo?” Via le maschere, ne aveva abbastanza. Avevano parlato e deciso di tenere la cosa tra di loro per il momento, ma chiaramente qualcosa non stava andando per il verso giusto.

“Succede che sei uno stronzo e ti odio”.

Dio, quanto lo innervosiva quando Draco si comportava in quella maniera.

“Perché?”
“Perché stamattina ti ho baciato e sei scappato via.”
“Eh? No Draco, ci deve essere un errore... io stamattina...”
“Non fare finta di nulla”, disse Draco, quasi isterico. “Se non volevi stare con me potevi dirmelo”.

Harry si stava scaldando.
Punto primo, quella mattina aveva dormito fino a tardi.
Punto secondo, non si ricordava di aver baciato Draco, e Harry era stupido, ma non tanto da non ricordarsi quando baciava il suo ragazzo.
Punto terzo, perché diavolo si era scelto Draco come ragazzo?

“Draco, non che mi piaccia raccontare i fatti miei alla intera Sala Grande, ma dato che ti conosco e so che non ci schioderemo da qui presto, maledetto te e le tue sceneggiate, vorresti almeno dirmi che diavolo ho fatto?”

Harry era impressionato da se stesso. Era quasi calmo. Quasi.

“Stamattina, ti ho visto uscire dal ritratto della Signora Grassa. Mi sono guardato attorno per assicurarmi che non ci fosse nessuno e poi ti ho dato il bacio del buongiorno, come tutte le mattine. E tu sei diventato bianco, come se avessi la nausea, e sei scappato dentro la tua Sala Comune, senza dirmi una parola.”

Harry non era uscito dalla Sala Comune fino a un quarto d'ora prima. C'era decisamente qualcosa che non quadrava.

“Draco, so che non mi crederai mai, ma oggi sono uscito dal dormitorio non più di quindici minuti fa. Ron stava male, continuava a borbottare qualcosa su un bac-”

Harry in quel momento sbiancò.
Ma decise rapidamente sul da farsi.
Priorità, innanzitutto.

“Ecco, vedi. Eri esattamente così stamattina. Lo sapevo. Lo sapevo. Farmi coinvolgere da un Grifondoro. Che stupido che sono st-”, Harry bloccò quella sfuriata con un bacio mozzafiato che avrebbe fatto risorgere perfino Voldemort.

“Ti amo, stupido Serpeverde. Ora scusa, ma devo andare ad uccidere il mio migliore amico che testa i nuovi prodotti per il negozio di famiglia”.

Harry si voltò e andò dritto verso il suo dormitorio, lasciando Draco a metabolizzare le parole appena pronunciate.

Negozio di famiglia. Prodotti. Migliore amico.
No. Non poteva essere. Non era possibile.
Non era assolutamente possibile.
Doveva raggiungere Harry. Doveva sapere.

Draco andò di corsa verso il ritratto della Signora Grassa.
Ringraziò mentalmente le nuove disposizioni di Hogwarts in favore dell'unione delle case che prevedevano una parola d'ordine unica per tutti i dormitori, collaborazione.
La voce di Harry arrivava fin dall'ingresso.

“Ronald Bilius Weasley. Hai baciato il mio ragazzo?”
“Il tuo ragazzo? Da quando hai un ragazzo? Chi è?”

Ecco la Granger in difesa del suo prossimo – defunto – marito, perché Weasley era un uomo morto, quello era sicuro.

“Ron rispondimi”, urlò Harry.

Hermione alzò gli occhi al cielo, parecchio indispettita, e poi posò gli occhi su Draco, che si era districato nel dormitorio Grifondoro seguendo solo la voce di Harry come richiamo.

“Malfoy che ci fai qua?”

Harry si girò di scatto a quelle parole.

“Draco.”
“Draco?” disse Hermione, guardando ripetutamente Harry e Draco, osservando il loro comportamento e arrivando alla sola conclusione possibile.

“Oh”, disse solamente la ragazza.
“Eh già. Oh. Visto che ormai lo sa il mondo, posso anche dirlo a voi. Io e Draco stiamo assieme. E il tuo ragazzo ha baciato il mio ragazzo stamattina.”
“E perché?”
“Stava provando la Polisucco Rapida dei Tiri Vispi Weasley.”
“No.”
“Sì.”
“No.”
“Sì. E ora io lo ammazzerò con le mie mani”, affermò Harry deciso.

Ron era diventando verde nel frattempo. E Draco, Draco stava cercando di non svenire.
Draco. Aveva. Baciato. Un. Weasley.
Senza contare che aveva appena rivelato la sua relazione con Harry all'intera Sala Grande
La tensione nella stanza si stava accumulando in maniera palpabile.
Hermione si mise in mezzo ai ragazzi, non volendo rimanere vedova e orfana di migliore amico prima del tempo.

“Mi state dicendo che Ron, volendo provare la Polisucco Rapida dei Tiri Vispi Weasley, si è finto te ed è uscito, e Draco l'ha baciato, credendo fosse te, e adesso tu Harry stai facendo il geloso per questa cosa?”

Hermione stava tentando di non scoppiare a ridere per l'assurdità della cosa.

“Non sto facendo il geloso, 'Mione. Sono incazzato. Perché Draco, pensando che lo volessi lasciare, mi ha appena fatto una scenata da Guinness dei Primati in Sala Grande, e ora il mondo sa di noi, e io di certo non voglio lasciarlo solo perchè il tuo ragazzo ha pensato fosse carino essere me per un po' e non volevo si sapesse di noi così”.

Hermione non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere.
Harry la guardò storto per un attimo. Poi si rese conto di come stavano davvero le cose e inziò a ridere anche lui. Non c'era verso di farli smettere. Ormai erano dieci minuti che continuavano a ridere, i due, sotto le occhiate stupefatte di Draco e Ron.

“Io prendo il mio, tu prendi il tuo, ottima scelta comunque Harry”.

Hermione prese Ron per la collottola portandolo via, e lasciando Harry da solo con Draco.

“Draco.”
“No Potter. No. Non lo posso accettare.”
“Scusami. Non lo sapevo.”
“Un Weasley ti rendi conto?”
“Scusa Draco.”
“Ti rendi conto che dovrò ringraziare quel Weasley fino al resto dei miei giorni.”
“Ti ho chiesto scusa Draco.”

Harry realizzò un secondo dopo cosa avesse effettivamente detto il suo ragazzo.

“Eh?”
“Senza di lui non avremmo mai potuto venire allo scoperto con quella scenata grandiosa. Meraviglioso. Hai ammesso davanti all'intera Sala Grande che mi ami. In che altro modo sarebbe mai potuto succedere?”

Harry aveva rinunciato da un pezzo a capire con che razza di pazzo si fosse invischiato. Così fece come faceva molte volte. Lasciò perdere.

“Non sei arrabbiato quindi?”
“Baciami Potter. Toglimi il sapore di lentiggini dalla bocca.”
“Draco...”
“Stai zitto. Avresti dovuto ucciderlo. Ora non si riprenderà mai dallo shock di aver baciato il Grande Draco Malfoy. Non è facile gestirmi.”
“Stai zitto”
“No, stai zitto te.”

Si baciarono, assaporando il reciproco sapore, quello giusto questa volta, mentre nella Sala Comune dei Grifondoro si udiva la risata di Hermione e Ron, ancora verde, che prometteva a se stesso a voce molto alta, che non avrebbe mai più fatto da cavia agli esperimenti di George.

The End.
   
 
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