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Autore: AlexEinfall    10/03/2014    4 recensioni
Tre testamenti per tre voci.
Angel: Guardo il suo corpo e vedo le mie ali angeliche insanguinate cadere come uccelli implumi dal nido.
Death: Urlando mi getto dal terrazzo e svanisco in una nuvola, mentre l'eco lontana dei sogni dei bambini mi scalfisce la mente.
Vampire: Una volta ero umano anch'io. Una volta...
[Partecipante al contest "Just an Emotional Drabble" indetto da YourLove_AllINeed sul forum di EFP]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ballata dei tre Testamenti


Angel
 
  Si dibatte come un pesce nella morsa dell'orso, irrigidendosi nell'ultimo spasmo.
 Assisto silenzioso al suo perdere colore e calore, floscio come un panno sbattuto dal vento. Nell'ultimo attimo di vita, gli occhi si sono spalancati. Mi fissano giudicanti, mi urlano tutta la furia dell'odio che č stato il suo ultimo sentimento.
   Lo amavo. Non poteva vivere, non poteva sorridermi e baciarmi e fare di me un uomo reale. Come ha osato ostacolare la mia ascesa al divino? Come ha osato entrarmi dentro, allontanandomi dal cielo?
   Guardo il suo corpo e vedo le mie ali angeliche insanguinate cadere come uccelli implumi dal nido.


Death
 
   Il respiro č un rantolo nauseante: sa di carne, sangue e ogni umano effluvio. Nel buio beve vino. Le pillole illuminate dalla luna sono disperse sul letto.
   Negli occhi c'č il beffardo ghigno di chi vince la morte.
   Gli alito sul volto e lo vedo irrigidirsi, gli occhi spalancati dal terrore innominabile. Sorrido, mentre il fuoco dell'inferno mi brucia dentro.
   Anche stavolta quest'essere insulso si č sottratto a me. Quanto bramo poterne scuoiare l'anima per trascinarla nell'oblio!
   Stringo la falce tra le dita scheletriche.
   Urlando mi getto dal terrazzo e svanisco in una nuvola, mentre l'eco lontana dei sogni dei bambini mi scalfisce la mente.


Vampire

   Emersi dalla pancia del mondo, demoni dagli occhi vitrei ghignano ai miei piedi, mentre le urla umane rimbombano. Cadaveri sanguinolenti sono giā stesi al suolo, i brandelli di carne indossati dai mostri come vestiti della domenica. La frenesia della vittoria mi esplode dentro.
   Un mio urlo e l'armata si smuove come un'onda d'alta marea.
   Con gli occhi lucidi, assaporo ogni grido, ogni rumore viscerale di membra straziate.
   Non sono un mostro: ho amato il sorriso dei bambini e i baci degli uomini. Prima che loro mi cacciassero, prima che i miei denti divenissero aguzzi e il sole un nemico.
   Una volta ero umano anch'io. Una volta...
   


Note: Hallo! Cos'č? Una cosa cosė. Sto tentando di tornare in carreggiata, chissā che non sia il mio posto.
Senza pretese, ma con amore.
Alex.
  
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