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Autore: fulmineo    10/03/2014    1 recensioni
Dopo aver perduto la sua amata Skylar, Nina non vuole più saperne dell'amore, tante sono le delusione che ha causato al suo povero cuore. Ma qualcuno è pronto a farle battere di nuovo il cuore, mentre qualcun'altro dovrà fare chiarezza nei propri sentimenti.
Nina/Rachel, Nina/OC, Hicks/Dany, Bill/Jinny e accenni di Nina/Skylar.
Genere: Azione, Erotico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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Dal salvataggio di Nina passarono quasi sette mesi, durante i quali la mora e Rachel svolsero tutti i dovuti preparativi per le nozze ed assistettero anche alla condanna di Scipio e Dumphy, uccisi a Binghelton, il penitenziario degli Alphas.

Le nozze, tenutesi dopo una settimana dall'esecuzione, furono sontuose e le due ragazze si scambiarono bellissime promesse d'amore e fedeltà eterne, suggellandole con un bacio bellissimo e poi via, partirono verso la meta del loro viaggio di nozze, che si sarebbe tenuto alle paradisiache Hawaii.

La luna di miele durò ben quindici giorni, che le giovani si godettero fino alla fine, minuto per minuto, imparando anche la Hula e, quando fecero ritorno a NY, scoprirono che la settimana seguente sarebbero state le damigelle d'onore di Dani assieme a Kat, visto che la bionda Rosen e Cameron si sarebbero sposati.

Ma ora, dopo appunto sette mesi, le due mogli aspettavano con ansia la nascita del loro primogenito, avendo Rachel scoperto che portava in grembo un maschietto e, mentre Rachel stessa era in sala parto, Nina era fuori con gli altri e stava consumando il pavimento, a furia di fare avanti e indietro.

"Nina, mi stai facendo venire il mal di mare!" Disse Hicks.

"Scusa, ma non riesco a farne a meno!"

"E' inutile essere nervosi. Vedrai che andrà tutto bene!"

"Lo so, Dottor Rosen. Solo che... Che avrei voluto essere dentro con lei!"

"Dovresti dare la colpa all'influenza! L'hai appena finita ed anche io ho dovuto stare fuori, quando mia moglie ha partorito." Disse Bill, rammentando però la grande gioia provata quando gli fecero tenere in braccio la sua piccola Rosie.

"E' vero, hai ragione!" Ribadì la mora, sedendosi tra Dani e Bill stesso "Ma io ci tenevo così tanto..."

"Lo so, ma sono anche certo che non sarà l'ultimo, vero?"

"Puoi scommetterci!" Rispose Nina, regalando all'Agente di colore uno dei suoi bellissimi sorrisi.

E dopo altre due ore di snervante attesa, nel corso della quale Rosen era andato a prendere del caffè per tutti, una delle infermiere uscì dalla sala parto con un pargoletto che urlava la sua voglia di vivere al mondo tra le braccia. Subito Nina s'alzò in piedi, commossa, avvicinandosi alla donna.

"Lei è l'altra madre di questo giovanotto?"

"S-Si, sono proprio io!"

"Per quanto lo trovi innaturale, le faccio i miei migliori auguri!" Disse la donna, mentre passava il piccolo a Nina, che lo prese ed iniziò a cullarlo.

Anche gli altri s'avvicinarono alla mora per vedere il bimbo, poi Nina lo porse all'infermiera, che doveva misurarlo e pesarlo "E' stupendo, somiglia moltissimo ad entrambe!" Disse Dani, abbracciando la mora, che fece altrettanto.

"Concordo! E' bellissimo e sono certo che da grande diventerà un rubacuori."

"Beh, Bill, spero però che mi faccia diventare nonna il più tardi possibile!" Ammise Nina e tutti sorrisero, prima che costei fissasse Rosen "Vorrei che lei, Dottore, oltre ad essere suo nonno, sia anche il suo Padrino!"

"Ne sarei molto felice, grazie!" Rispose il buon'uomo, abbracciando Nina, come se fosse anch'ella sua figlia.

"E Rachel sarà la madrina del nostro piccolo, quando nascerà! Sei d'accordo?" Chiese Dani, anch'essa incinta di sette mesi, al suo Cameron, che le sorrise.

"Si, certo che sono d'accordo. Non potevamo trovare Madrina migliore!"

"Ed io sarò la zia preferita di tutti i piccoli!" Ammise Kat, gioviale come sempre, prima che un medico le chiedesse di calmarsi, dato che erano pur sempre in un'ospedale e non al parco giochi.

Pochi minuti dopo, la stessa infermiera che aveva portato fuori il piccolo portò Nina e gli altri alla stanza ove era appena stata portata Rachel ed ovviamente fu Nina la prima ad entrare. Rachel avrebbe voluto vedere prima lei, il suo amore.

Rachel stava riposando e Nina si sedette sulla seggiola accanto al letto, posando la mano destra su quella della compagna, che si svegliò poco dopo "Ciao." La salutò la castana, regalandole un sorriso tenero e stanco.

"Ciao a te! Come ti senti?"

"Molto bene. Hai visto il piccolo?"

"Si e credimi, è bellissimo! Ti somiglia molto." Sorrise la mora.

"Davvero? Ma scommetto che sarà anche bello come te."

"E' bello come te ed intelligente come me. Oppure il contrario, come preferisci!"

"Per me è uguale! Basta essere con entrambi e vivere felice tutti i giorni che ci restano!"

"Sono d'accordo. Ti amo tantissimo, Rachel!"

"Anch'io, moltissimo! Ma come chiamiamo il nostro piccolo?"

"Che ne pensi di Drew? Oppure James, Steven, Paul... Quale preferisci?"

"Paul mi piace moltissimo! Paul Pirzad-Theroux... Suona bene! Non trovi?"

"Altrochè! E così sia." Sorrise la mora e, qualche minuto dopo, arrivò l'infermiera col piccolo nella sua culla, alla quale le due dissero il nome che avevano scelto per il loro primogenito e la robusta donna se ne andò per scrivere il nome sulla cartella del bimbo.

Rachel abbassò le spalline della camicetta da notte e si preparò ad allattare il piccolo per la prima volta, con Nina che osservava la compagna "Perchè mi fissi? Qualcosa non va?"

"Sei già un'ottima madre! Chissà se diventerò brava come te."

"Ne sono certa! Saremo insieme, io farò ciò che non farai tu e viceversa."

"Affare fatto. Sperando che la notte sia tutta nostra."

"Per un po' dovremo limitarci ai baci e Paul ci terrà molto sveglie, di notte! Ma recupereremo il tempo perduto."

Nina le sorrise, avvicinandosi poi alla moglie per regalarle un dolce bacio sulle labbra e posare un tenero bacetto sulla fronte a Paul, consapevoli che il loro amore sarebbe durato per sempre. E poi, non si sarebbero di certo fermate ad un figlio solo.

  
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