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Autore: saramik    10/03/2014    0 recensioni
[coffee prince]
Liz è una ragazza per metà italiana e per metà coreana, ha perso la madre e decide di tornare nella terra di suo padre per trovare suo fratello...ma troverà solo lui? Si sa l'amore è sempre dietro l'angolo...Tra litigi e intrecci cercherà di capire chi è realmente e di conquistare l'uomo che ama...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CERCASI BETA PER QUESTA STORIA DISPERATAMENTE!!! 

L'italia e il suo modo di vivere non mi erano mai appertenuti. Appartenevo a quello che la gente definisce "altà società" solo per il cognome che portavo, ma non sapevano che la mia vita non era tutta rosa e fiori. Da quando morì mia madre, pochi anni prima la mia vita era completamente cambiata, addio scuole private addio privilegi addio tutto.
Mio zio che era anche il mio tutore legale diceva che se volevo vivere in casa sua dovevo lavorare, che nessuno mi regala nulla e che una figlia illegittima come me non meritava il cognome che portava, per questo mi spaccavo la schiena come barista tutti i giorni dopo scuola in una delle sue attività.
Mia madre prima che io nascessi si era trasferità a Seoul per seguire alcuni affari di famiglia li aveva conosciuto un uomo e aveva concepito me, peccato che l'uomo in questione fosse sposato e avesse gia un figlio, lui le disse di abortire ma lei scappo tornando a casa sua, anche se questo avrebbe significato il disonore per la famiglia. 
 Appena entrata in possesso della mia eredità decisi di tornare a Seoul, per fortuna conoscevo la lingua visto che mia madre aveva tenuto a farmela apprendere.
 I soldi non mi mancavano, come da testamento ricevevo mensilmente un assegno per le azioni che  mi aveva lasciato,e comunque avevo gia l'appartamento che era di mia madre cosi non avrei dovuto arrangiarmi almeno per i primi periodi. Quello che avevo scoperto di mio padre è che non solo aveva abbandonato me ma anche un altro figlio molti anni prima e avevo deciso di conoscere proprio quest'ultimo. Di lui avevo solo qualche informazione sapevo che era fidanzato e che apparteneva ad una ricca famiglia.
Mi trovavo di fronte alla caffetteria che gestiva mio fratello, mi tremavano le mani. Non volevo imporgli la mia presenza ma conoscerlo e dirgli che aveva una sorella. Io sono la tipica ragazza mediteranea anche se di costituzione minuta, diceva mia madre che avevo preso da mio padre. Nessuno avrebbe mai detto che sono metà coreana. Entrai e trovai subito un ambiente cordiale. Non c'era quasi nessun cliente, forse perchè era ancora presto. Mi sedetti ad un tavolo e aspettai che uno dei camerieri venisse a prendere la mia ordinazione.
- Benvenuta! cosa posso portarle?- mi chiese una ragazza carina, con i capelli non molto lunghi un pò spettinati.
- buongiorno..- dissi io subito in italiano e poi ricordandomi che ero in Corea iniziai con il coreano - scusami, buongiorno potresti portarmi un capuccino per favore?- chiesi sorridendole.
- Romana?- mi chiese lei.
- si ma come...? - risposi io stupita.
- sono stata in italia per due anni a studiare...a io sono Go Eun Chan molto piacere - e mi porse la mano.
- Piacere mio io sono Elisabeth Enne ma tutti mi chiamano Liz- le strinsi la mano, lei doveva essere secondo le mie informazioni la fidanzata di mio fratello.
- il tuo capuccino arriva subito- disse lei allontanandosi.
Proprio in quel momento arrivò un ragazzo, doveva essere tornato da delle consegne. 
- ehi Eun Chan allora si è presentato nessuno per il colloquio?- chiese lui rivolgendosi alla ragazza.
- no tesoro..sembra che nessuno voglia quel posto..- disse lei sorridendogli. Quello doveva essere mio fratello Han Kyul . Era veramente un bel ragazzo. Cercai di guardarlo meglio, chissà se lui assomigliava a nostro padre? 
- ecco qui..- fu la voce di Eun Chan a risvegliarmi dai miei pensieri.
- grazie..- risposi subito - scusa se ti sembro impertinente ma per quale incarico cercate un impiegato?- non so cosa mi era passato per la testa mi era uscita di getto la domanda.
- guarda noi cerchiamo un cameriere/ barista...purtroppo due dei nostri posso solo part-time e nelle ore di punta abbiamo dei problemi visto che l'afflunza è decisamente troppa per i camerieri che abbiamo...poi l'altro maneger si è dovuto assentare per motivi di famiglia...- disse lei portandosi una mano alla fronte.
- Immagino...se vi serve urgentemente io ho esperienza e sono diplomanta all'albergherio proprio come sala/barista..e poi avrei proprio bisogno di lavorare..- dissi io supplicandola quasi.
- guarda aspetta un attimo..- e corse di la.
La vidi riapparire pochi istanti dopo seguita da mio fratello, finalmente avrei avuto l'opportunità di parlargli, certo forse avrei dovuto aspettare di conoscerlo meglio ma io non ero un tipo che sapeva mantenere bene i segreti.
-Allora tesoro lei è Liz la ragazza che mi ha chiesto per quel lavoro....Lui è il Manager Choi..- disse Chan presentadoci.
- E' un piacere conoscerla..- dissi io subito porgendogli la mano.
- si si il piacere è mio se vuole seguirmi andiamo a parlare un attimo di sopra..- disse lui indicandomi la strada.
- certo..- e cosi lo segui mentre Chan ci guardava sorridendo.
- Allora Chan mi diceva che aveva gia esperienza come barista e cameriera..- disse lui iniziando.
- si fin da quando avevo 16 anni ho lavorato per mantermi...- dissi io pasandogli il mio curriculum che portavo sempre dietro.
- vedo che è molto giovane 21 anni..- disse lui guardandolo - e se posso una domanda cosa l'ha portata a Seoul da Roma?- chiedeva curioso.
- vede io ormai non avevo nessuna ragione per rimane li e quindi sono venuta nel paese di origine di mio padre...- dissi solamente.
- ahh allora è metà coreana..ok allora io direi che può iniziare domani...facciamo una settimana di prova e vediamo come va...- disse lui passandomi un modulo da compilare.
-ok grazie mille di questa opportunità!- dissi io sorridendo, ero contentissima di questa oppurtunità, anche perchè cosi avrei potuto conoscerlo piano piano e poi dirgli tutto.
Ero emozionata, quel giorno tutto girava bene, mi aveva chiamata un agenzia, dove avevo lasciato il mio curriculum per dirmi che cercano immediatamente una ragazza che si prendesse cura di un cane, fortunatamente la casa dove dovevo andare era abbastanza vicina alla mia e quindi accettai. Mi avevano spiegato che il proprietario era partito tempo fa per lavoro, dopo la morte della moglie, e che quindi non sapendo a chi lasciare il cane si era affidato a loro, il ragazzo che se ne occupava aveva dato le dimissioni e avevano quindi chiamato me , dovevo solo passare a dargli da mangiare e controllare che non mancasse nulla, e ogni tanto portarlo a correre.
Il giorno dopo mi alzai di buona mattina, mi feci una lunga doccia e dopo aver fatto colazione e essermi preparata presi la bicicletta e mi avviai verso quella casa. Mi avevano consegnato le chiavi la sera prima e appena entrai notai che il giardino era in uno stato pietoso, cosi decisi di riodinare un  pò mentre il cagnolone Terry mangiava. Non mi azzardai ad entrare in casa, avrei dato un occhiata la sera stessa.
- ehi sei gia qui!- mi disse Chan affacciata dalla terazza del piano di sopra.
- eh si..buongiorno..- dissi io timidamente.
- dai entra che ti presento gli altri...- mi disse lei per poi scomparire.
Entrata trovai alcuni ragazzi che gia sistemavano.
- Allora ragazzi lei è Liz la nuova barista...- disse Chan ad alta voce, attirando l'attenzione dei presenti.
- piacere io sono Han Rim e ho 29 anni...- disse lui squadrandomi.
- io sono Liz piacere ne ho 21..- dissi io.
- io sono Sun Kin l'adetto alle cialde...- disse il ragazzo dietro la cucina.
- e io sono Min Yeop..- disse il gigante vicino a me.
- è un piacere conoscervi spero che lavoreremo bene insieme...- risposi.
La mattinata trascorse tranquillamente,Chan mi spiegava quello che c'era da sapere e i ragazzi mi trattavano con gentilezza, feci anche la conoscenza della sorella di Chan, una ragazza un pò bizzarra che aveva una relazione con Min Yeop. Mio fratello si fece vivo solo per la fine della giornata visto che era impegnato anche nella società di famiglia, era venuto a prendere la sua ragazza per riportarla a casa.
- ehi hai fatto un buon lavoro veramente...-mi disse Chan, mentre riordinavamo la dispensa.
- davvero? ero cosi preoccupata..- dissi io facendo un sospiro di sollievo.
- davvero! dovevi vedere me i primi tempi rompevo un sacco di piatti e facevo mille disastri..- disse lei ridendo.
- e mi facevi uscire di testa!- dissi Han Kyul prendendoci di sorpresa.
Mentre stavamo chiudendo per andare via Han rim propose di andare a mangiare qualcosa tutti insiemi.
- Mi dispiace io devo passare ho purtroppo da fare e non posso proprio!- non potevo proprio andare visto che dovevo accudire Terry.
- cos'è hai un fidanzato e non ce l'hai detto?- chiese Han Rim curioso.
- si si un fidanzato molto peloso che mi aspetta...dai scherzo ho un secondo lavoro e non posso proprio non andare...ci vediamo domani divertitevi!- dissi io prendendo la mia bicicletta e andando via. 
La casa del padrone di Terry era piena di polvere cosi decisi di pulire un pò, amava la musica o lavorava con questa si  vedeva dalla multitudine di cd, dischi e strumenti che erano presenti. La cosa che notai erano le foto che erano appoggiate al pianoforte, ritraevano una giovane coppia felice il giorno del loro matrimonio. Dovevano essere stati felici. La tentazione era forte e non riusci a resistere, apri il coperchio dei tasti e inizia a suonare come non facevo più da anni. Mi fermai una mezz'ora dopo ricordandomi che non ero li per divertirmi ma per lavorare, dopo aver riordinato un pò decisi che era l'ora di andare a casa e che la mattina seguente avrei portato il cane a fare una bella corsa durante il mio allenamento.
Correre mi schiariva le idee ormai erano passati alcune settimane da quando avevo iniziato a lavorare al Coffee Prince e tutto procedeva alla grande, il padrone di Terry non era ancora tornato anche se dall'agenzia mi avevano fatto sapere che non mancava molto al suo ritorno. 
Ormai mancavano pochi giorni alle nozze di mio fratello e Chan mi aveva chiesto di accompagnarla a vedere un abito da sposa. Avevamo legato molto noi due e tornando verso la caffetteria mi aveva raccontanto la loro storia d'amore . Io non avevo mai conosciuto il vero amore troppo presa con i miei problemi e poi con la malattia di mia madre.
Rientrate notammo un aria abbastanza strana tra i dipendenti.
-ehi Chan meno male che sei qui!- disse Han Rim.
- cos'è successo?- chiese preoccupatissima lei.
- Han Kyul ha un aria strana...subito dopo aver ricevuto una visita ha cambiato umore...era un uomo che si chiamava .. Na Myun Ryul..-  disse lui.
Io diventai bianca e mi sentii mancare l'area,non era possibile mio padre era stato li a pochi passi da me, diventò tutto buio e svenni.
pov esterno.
Tutti si accalcarono per vedere cosa era successo, Liz era svenuta sul freddo pavimento del giardino esterno, davanti agli occhi di Chan e Han Rim, Han Kyul avendo sentito le grida della fidanzata scese , vedendo il corpo della ragazza inerme per terra la prese in braccio e la porto dentro appongiandolo sul divanetto che avevano all'entrata.
- si può sapere cosa è successo?- chiese Han Kyul preoccupato.
- stavamo parlando, stavo dicendo a Chan che era arrivato Na Myun Ryul e lei appena sentito questo nome è svenuta...- disse Han Rim riassumendo cosa fosse accaduto.
- adesso l'importante è farla rinvenire...- disse Han Kyul cercando di far riprendere conoscenza alla ragazza. 
- c'è qualcuno che dobbiamo avvisare?- chiese Chan preoccupata.
- guarda sulla sua scheda è nel cassetto! ci dovrebbe essere anche le sue generalità...- disse Han Kyul. 
Chan prese la scheda ma quello che lesse la lasciò colpita.
- qui non c'è nulla...- disse lei.
- come nulla?? ci sarà il numero di qualcuno che dobbiamo avvisare? - chiese Han Kyul.
- no non c'è..-  disse Liz riprendendo i sensi in un sussuro.
pov Liz
- ehi ti sei ripresa..- mi disse Chan avvicinandosi subito a me.
- vuoi che ti accompagno a casa?- disse Han Kyul più tranquillo.
- grazie forse sarebbe il caso...- dissi cercando di ricordare cosa era successo.
In macchina eravamo io e mio fratello, gli spiegai solamente la via e poi diventai taciturna, era il mio modo di riflettere, cosa avrei fatto se mi fossi trovata davanti mio padre? come l'avrebbe presa Han Kyul sapendo che ero sua sorella?
Arrivati a casa gli chiesi se volesse entrare, dovevo parlare con lui non riuscivo più a tenermi tutto dentro, lui si stupì della bellezza della casa.
- ehi che bella casa!- disse lui entrando.
- grazie...ma prego acomodati... vuoi qualcosa da bere?- chiesi io con fare gentile.
- si grazie...e vivi qui tutta sola?- lui stava cercando di estorgermi qualche informazione.
- si vivo tutta sola...questa era la casa di mia madre quando veniva a Seoul per affarri e poi l'ha lasciata a me...- dissi io con un velo di tristezza.
- e tuo padre che fa?- eccola la domanda che tanto temevo.
- non lo so- dissi io sedendomi sul divano davanti a Han Kyul.
- mi spieghi oggi cos'è successo?- chiese poi subito dopo.
- ma nulla che vuoi che sia successo sarà un calo di zuccheri..- codarda dicevo tra me e me.
- non ci credo...mi vuoi dire perchè quando hai sentito il nome Na Myun Ryul sei svenuta? lo conosci?- chiese lui adesso un pò alterato.
- cosa vuoi che ti dica? ok si lo conosco va bene ...- dissi io alterandomi a mia volta.
- e come se mi è consentito? sei per caso una delle sue amanti?- disse lui schifato.
- fuori da casa mia adesso...- dissi io alzando ancora di più la voce.
- si si me ne vado...e tu domani non ti preoccupare di tornare al locale sei licenziata...- disse lui sbattendo la porta.
Odiavo la situazione che si era creata, non avevo avuto il coraggio di dire a mio fratello chi ero veramente e lui era giunto alla conclusione che ero l'amante di nostro padre, ma perchè doveva essere sempre cosi impulsivo..
Ormai si era fatta sera e avevo riufiutato le mille chiamate di Chan solo per non sentirmi dire anche da lei che l'avevo presa in giro. Mi recai come d'abbitudine da Terry, e li presa dallo sconforto inizia a suonare al pianoforte finche non mi addormentai.
A svegliarmi alle prime luci dell'alba fu il rumore della porta di casa che veniva chiusa, che fosse entrato un ladro? pensai subito. Cosi presi la prima cosa che mi capitò in mano da usare come arma. Davanti a me comparve un ragazzo non doveva avere più di 32 / 33 anni e trascinava un enorme valigia.
- eh tu chi sei? cosa ci fai qui?- chiese subito.
- io cosa ci faccio qui? lei piuttosto?- risposi a tono io.
- io sono Choi Han Sung il padrone di casa tu saresti?- disse lui in modo gentile.
- oddio mi scusi io sono Liz Enne la ragazza che bada a Terry...mi dispiace che lei mi abbia trovato qui...me ne vado subito..- dissi io imbarazzatissima.
- no non ti preoccupare....comunque è un piacere conoscerti e grazie per esserti presa cura di Terry...- disse lui avvicinandosi e porgendomi la mano 
-devo essermi addormentata...- dissi io stringendola. Lui aveva un bellissimo sorriso e non riuscivo a non guardarlo.
- senti ti faccio una proposta...perchè non rimani e mi aiuti a mettere un pò in ordine...certo ovviamente ti darò un extra per il lavoro in più..- disse lui guardandomi dolcemente.
- ok ma nessun extra...infondo ieri le ho occupato casa...-dissi io.
- ok ma basta con questo lei...approposito hai avvertito che saresti rimasta fuori? sei molto giovane e i tuoi saranno preoccupati?- chiese lui cercando qualcosa nella dispensa.
- io non ho nessuno...sono da poco qui in Corea e non ho amici o parenti a cui rendere conto- dissi io un pò tristemente.
- ah capisco....senti  ti dispiace se prima andiamo a fare un pò di spesa? sto morendo di fame ed è quasi ora di colazione..- disse lui.
Cosi uscimmo a fare spese, comprammo anche diversi scatoloni, mi aveva raccontato che aveva perso la moglie anni prima e adesso voleva mettere via tutte le sue cose.
Avevamo passato la giornata a ripulire casa ad ascoltare musica e a scherzare, poi mi aveva invitato la sera a rimanere per una pizza e io dopo una doccia fatta a casa mia ero di nuovo li.
- Allora mi vuoi raccontare ieri cos'è successo ieri?- era come se fossimo amici da una vita.
- vedi sono venuta qui a SEoul per conoscere mio fratello, dopo la morte di mia madre ho cercato notizie su mio padre e ho scoperto che non solo ha abbandonato me ma anche un altro figlio molti anni prima, la fortuna è stata dalla mia parte l'ho trovato subito e tutto è andato bene fino a ieri, anche se lui ancora non sa che sono sua sorella ero comunque diventata sua amica, sta per sposarsi e non voglio rovinargli questo momento...poi ieri abbiamo avuto una brutta discusione e adesso non mi vuole più vedere..- dissi io con le lacrime agli occhi ripensando a ieri, lui mi strinse a se e mi cullò
- vedrai che a tutto c'è una soluzione..- e cosi dicendo mi baciò la fronte.
Ci addormentamo sul divano, tutto il lavoro della giornata precedente e forse qualche bicchiere di vino di troppo ci avevano fatto crollare. 
I giorni passavano e la mia amicizia con Han Sung crebbe, io mi stavo innamorando di quell'uomo, e non sapevo se per lui era lo stesso, se mi vedeva solo come una dolce ragazzina a cui badare oppure se ci tenesse davvero a me. Lui in passato aveva sofferto molto mi aveva raccontato che la moglie era morta in seguito ad un incidente, che però adesso aveva capito che doveva rifarsi una vita perchè era quello che avrebbe voluto lei.
Spesso andavo nei pressi del Coffee Prince solo per cercare di vedere se mio fratello stesse bene, certo da lui non mi facevo vedere ma lo guardavo da lontano, forse apparire nella sua vita non era stata una cosa molto sensata da fare, era questa l'idea che mi girava in testa da alcuni giorni.
Il giorno del suo matrimonio era arrivato, certo mi sarebbe piaciuto andarci ma ero una codarda e non potevo rovinargli anche il momento più bello della sua vita.  Quel giorno rimasi a casa l'intera giornata visto che anche Han Sung aveva un impegno di famiglia. Verso il pomeriggio sentii citofanare e quindi risposi.
- si chi è?- chiesi io.
- sono Na Myun Ryul forse lei non mi conosce ma ho bisogno di parlarle...- disse mio padre. Ero stupita come poteva presentarsi qui? Decisi comunque di rimanere calma.
- si prego venga...- risposi. Forse aveva parlato con Han Kyul?
Quando me lo trovai di fronte non sapevo cosa dire, le mani mi tremavano, un pò aveva aspettato tutta la vita questo momento, sapere che faccia avesse avuto mio padre. Appena ci fummo accomodati sul divano iniziamo subito a parlare.
- Allora vede sono qui per cercare di capire perchè lei va dicendo in giro di essere la mia amante? quando sappiamo entrambi che non è vero..- disse lui in modo molto diretto.
- per prima cosa io non vado a dire in giro di essere una sua amante, quello è un malinteso che si è creato con Han Kyul, poi con che diritto lei è venuto in casa mia? - dissi io adirata.
- Mi dispiace del malinteso creatosi, ma vede io sto cercando di ricucire con mio figlio un rapporto e non vorrei che qualcuno ci mettesse i bastoni fra le ruote..- spiego lui calmo.
- ah e cosi dopo averlo abbandonato cerca di ricucire un rapporto? bhe complimenti ma mi dica una cosa lei tiene cosi tanto ai suoi figli?- chiesi io fredda.
- certo è vero non sono stato per lui il padre ideale, e adesso mi pento degli errori commessi ma non posso tornare indietro...ma cercare di essere un buon padre adesso si è quello che voglio..- disse lui guardandomi dritto, era sincero.
- ok, mettiamo che le creda...ma ho una cosa da domandarle circa il suo passato non le ricorda nulla questa casa?- dissi io, volevo vedere se si ricordava di mia madre.
- si si e questo è il secondo punto per cui sono qui, chi sei? - mi chiese.
- chi sono? forse un altro errore della tua vita, quel frutto dell'amore con mia madre Maria Enne...te la ricordi? Gli avevi detto di abortire ma lei è scappata no?? e adesso eccomi qui..- dissi io con le lacrime agli occhi.
- no non può essere...- disse lui prendendosi la testa fra le mani.
- si può essere, mia madre era contro l'aborto e cosi ha deciso di tenermi...adesso per favore se ne vada..- dissi io.
- no che non me ne vado, mi dispiace per quello che le dissi ma ero stato preso di sorpresa e non volevo che la mia famiglia andasse a rotoli...devi capirmi...- disse lui prendendomi le mani.
- che strano erano le stesse parole che mi diceva sempre mia madre...anche prima di morire lei mi disse " non avercela con tuo padre...aveva solo paura..."- e li iniziai a piangere.
- è morta?- mi chiese lui stupito.
- si 5 anni fa ormai..- dissi io.
- mi dispiace...ma adesso che cosa facciamo?- chiese lui.
- per il momento non dire nulla ad Han Kyul, oggi è il giorno del suo matrimonio e voglio che sia felice, tu non ti preoccupare poi me la vedo io con lui...- dissi cercando di sorridergli, forse dovevo veramente perdonarlo.
- ok farò come vuoi tu...anche se lui era molto stupito che io non ti conoscessi...comunque adesso io e te dobbiamo recuperare...- disse lui.
E cosi tra un chiarimento e raccontarci delle nostre vite rimanemmo a parlare fino a sera inoltrata.
Il giorno seguente andai da Han Sung per chiedergli un consiglio su tutta questa storia e lui mi disse che avevo fatto bene a chiarire con mio padre e che con mio fratello le cose si sarebberò risolte.
Era passata una settimana da quel giorno, e Han Sung mi aveva invitato a cena a casa sua per festeggiare il mio compleanno. Era stato cosi dolce a prepare il tutto, la casa era piena di palloncini e la cena era stata deliziosa, ci trovavamo seduti sul divano quando lui mi chiese.
- non ti arrabbi se adesso faccio una cosa?- disse avvicinandosi a me.
- no..- dissi io titubante.
E allora mi baciò il nostro primo bacio, era dolce e passionale allo stesso tempo, mi prese dopo poco di peso e mi fece mettere a cavalcioni su di lui non riuscivo a staccarmi da quelle labbra cosi morbide e dolci.. solo quando fummo tutti e due senza fiato ci fermammo..
- mi sto innamorando di te...ti prego non andare anche tu via...- disse lui stringendomi al suo petto.
- no non andrò mai via...- dissi io in un sussuro.
Era stato il compleanno migliore di sempre, quella sera dormimmo abbracciati e lui mi fece scordare tutti i miei problemi.
  
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