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Autore: Madness in me    11/03/2014    3 recensioni
Chris e Joshua.
Joshua e Chris.
Dipendenti l'uno dall'altro, legati da un amore definito da loro stessi "malato".
Una serata andata un po' male che finisce per il meglio.
Un paradiso nascosto in un inferno che solo Joshua riesce a vedere.
Genere: Generale, Horror, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Finito il concerto, ti toccherà correre.” Mi sussurrò, ridendo ed avvicinandosi, Ricky.
“Vaffanculo” dissi e ripresi a suonare.
Buttai una veloce occhiata a Chris che si muoveva per il palco furioso e pregai che non si voltasse ma, ovviamente, si girò e puntò i suoi occhi rossi su di me.
Non abbassai lo sguardo, anzi, gli mostrai i canini affilatissimi e lo vidi infuriarsi ancora di più e tornare a prendersela col suo povero microfono.
Poche ore prima avevamo litigato, come al solito, per una cazzata.
Ero uscito a fare una passeggiata per sgranchirmi le gambe dopo quattro ore di viaggio in autobus e mi ero imbattuto in tre ragazze che si erano fermate a chiacchierare con me, chiedermi autografi e fare delle foto.
Chris mi aveva chiamato varie volte ma non avevo sentito il telefono.
Ero tornato nel backstage e Chris era furioso ed esageratamente preoccupato, da bravo ossessivo e dopo una scenata di venti minuti che non mi avrebbe fatto neanche mia madre quando avevo diciassette anni, dopo tutti i miei “SEI PESANTE! LASCIAMI RESPIRARE!” e i suoi insulti in risposta, stavo per andarmene e lasciarlo li ad urlare contro se stesso ma mi bloccò.
Notò qualcosa che io non avevo notato quando ero rientrato, il segno di un bacio fatto con il rossetto appena accennato sulla guancia, vicino al labbro.
Chris aveva iniziato ad urla e trasformarsi, senza controllo.
Avevo provato inutilmente a calmarlo per spiegargli che era stata una fan mentre ci facevamo una foto ma lui continuava ad urlare così ero salito sul palco gridandogli “SONO ADULTO E VACCINATO E SCOPO CON CHI VOGLIO”, mossa più che sbagliata.
Eravamo una band di demoni, nel vero senso della parola.
Potevamo trasformarci in bestie terribili.
Non squartavamo la gente per mangiare i loro organi o bere il loro sangue, come molti pensavano, ma rimaneva comunque pericoloso far incazzare uno di noi, specialmente Chris ed io ci ero riuscito a pieno, come mio solito.
Ormai io e Chris stavamo insieme da anni ed io riuscivo ancora a mantenere il primato di “Quello che più di tutti fa imbestialire Chris” e delle volte ne andavo fiero, perché significava che teneva a me più di ogni altra cosa, ma altre volte me ne pentivo.
Quella era una delle “altre volte”.
Appena finimmo di suonare le note dell’ultima canzone del concerto non diedi a Chris neanche il tempo di girarsi.
Mi voltai ed attaccai a correre, uscii dal backstage e mi trasformai per poter essere più veloce.
In quel paesino sperduto, di notte, non correvo nessun rischio che qualcuno mi vede trasformato e si traumatizzasse.
Cominciai ad infilarmi in piccoli vicoli e le stradine cominciavano a ricordarmi sempre di più un labirinto e ben presto me ne pentii.
Chris, trasformato, poteva tranquillamente ritrovarmi seguendo il mio odore ed io ero appena finito in un vicolo cieco e, ad occhio e croce, Chris distava da me circa una trentina di metri.
Ero fottuto.
Poggiai, sconsolato, la fronte contro il muro e sospirai.
“Scappi, Joshua Balz ?” sentii dire da una voce fin troppo familiare –e fin troppo sexy- proveniente dalle mie spalle.
Feci appena in tempo a voltarmi e una mano mi afferrò alla gola, attaccandomi con la schiena al muro.
“Mi ricorda il nostro primo incontro” sussurrai, a corto di voce vedendo un enorme sorriso da perfetto psicopatico spuntare sul volto del mio ragazzo.
“Perché ti diverti a prendermi a calci quel poco di cuore che mi è rimasto, Joshua ?” disse poi, tornando serio.
“Io non prendo a calci nulla, sei tu che mi tratti come fossi un oggetto.” Dissi, scocciato e la presa sulla mia gola si strinse.
“Non ti piace come ti tratto, Joshua ?” continuò lui, avvicinandosi di più al mio volto.
“A volte no e smettila di chiamarmi, ricordo come mi chiamo.” Dissi io, cercando di trattenere una risata.
Chris sorrise “E allora dimmi come ti piacerebbe essere trattato, Joshua.” Disse poi.
“Mi piacerebbe che cominciassi a fidarti veramente di me, Christopher.” Dissi, cominciando ad arrabbiarmi.
Chris mi lasciò la gola e poggiò le mani ai lati della mia testa, rimanendomi attaccato al viso.
“Che indenti ?” chiese, diventando serio.
“Ogni volta che esco senza di te, mi chiami milioni di volte. Pensi veramente, Chris, che potrei mai andare con qualcun altro ? Non ti accorgi davvero dell’amore malato che provo per te ?” dissi, poggiando una mano sulla sua guancia e vedendolo chiudere gli occhi per un istante.
Sospirò e poi poggiò la sua fronte alla mia, poggiando anche le mani sulle mie guance.
“Ho solo paura di perderti, come ho perso tutti finora nella mia vita..” sussurrò, ad un millimetro dalle mie labbra ed il suo respiro caldo mi scatenò un enorme brivido che percorse tutta la mia schiena.
“Non sono ‘tutti’, ancora non l’hai capito ? Dopo tutto questo tempo ancora ti ostini a pensare che ci sia un posto o una persona, al di fuori di te, che possa attirarmi ?” sbuffai “Guardami” e detto ciò, Chris puntò i suoi enormi occhi contro i miei ed io mi sentii mancare, ma non dovevo cedere, dovevo resistere perché quello poteva essere proprio il momento buono che aspettavo da anni.
Il momento perfetto per fargli capire, una volta per tutte, cosa significasse lui per me.
Presi fiato e continuai “Mi hai raccolto da quel vicolo buio, quella notte, mentre me ne stavo rannicchiato e cercavo di strapparmi le vene dalle braccia con i denti e tutto perché volevo morire, perché mi faceva schifo l’essere che ero diventato. Te lo ricordi ? Io me lo ricordo bene, ricordo ogni respiro, ogni movimento, ogni parola. Ricordo i tuoi enormi occhi puntati nei miei e ricordo la tua mano testa verso di me. Ricordo quando mi portasti a casa tua e cominciasti e ricucire tutti gli sfregi che mi ero fatto; ricordo tutta la notte passata tra le tue braccia; ricordo il “non sono qui per caso, Joshua Balz. Sapevo di trovarti qui, sapevo di doverti cercare e ora che ti ho trovato, non ti lascio più.” Ed io mi sono fidato, da subito, dalla prima notte. Allora perché tu non riesci a fidarti di me ?” presi un’enorme boccata d’aria e continuai, senza smettere di sostenere il suo sguardo, stupendomi di me stesso “Non andrò via, Chris. Non sparirò nella notte. Non ti sveglierai una mattina trovando il letto al tuo fianco vuoto. Mai più. Sono qui per rimanere perché mi hai promesso che non mi lascerai mai più ed è tutto quel che potevo desiderare dalla vita. Chiaro ?” conclusi.
Chris non disse niente.
Strinse la presa sulle mie guance e mi baciò.
Passionale, come sempre ma anche di più.
Con foga, una foga che mi fece quasi paura.
Portò in fretta le sue mani sotto le mie natiche e mi tirò su, attaccandomi ancora di più al muro ed io mi aggrappai alle sue spalle.
Cominciò a passare la lingua nella mia bocca, intrecciandola con la mia con sempre più passione, mordendomi freneticamente ogni lembo di pelle che riusciva a catturare con quei suoi fottuti canini fin troppo affilati.
Ansimavo in cerca d’aria ma non volevo che smettesse, sarei rimasto lì così in eterno, noncurante del freddo e dello schifo che mi circondavano.
Ero tra le braccia di Chris, le mie labbra fuse con le sue e non poteva esistere in nessun universo nulla di più perfetto.
La foga del bacio andò via via scemando finché non rimanemmo entrambi fermi, ansimanti, con le labbra socchiuse appoggiate le une contro le altre.
Il suo respiro si infrangeva sulle mie labbra continuando a provocarmi brividi ghiacciati dietro la schiena.
“Non ti lasciò più.” Sussurrò, arrancando in cerca d’aria.
“Non chiedo di meglio.” Risposi, tornando ad aprire gli occhi che avevo chiuso per godermi a pieno quel momento ed incrociai i suoi fissi su di me.
Mi strinsi a lui che mi prese in braccio staccandomi dal muro ed iniziò a camminare, canticchiando qualcosa sottovoce che non riconobbi.
Come possono definire infernale qualcosa così ?
Come possono odiarlo e temerlo ?
Continuo a non capire.
Stare tra le sue braccia è mille volte meglio del paradiso.
Ma da una parte sono felice.
Finché non capisco la bellezza che c’è in lui, sarà solo mio e non dovrò combattere più di tanto per averlo.
Va bene così, è il mio paradiso nascosto nell’inferno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi qui, zanzanzan.
Sì, shippo da fare schifo la coppia Chris-Joshua, eheh.
Questo scempio è stato scatenato da un mix assurdo: Devil's Night più immagini molto sesso di Chris e Joshua.
Abbiate pietà.
Somuchlove,
Sah. 

  
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