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Autore: MeiyoMakoto    11/03/2014    2 recensioni
Un po' di contesto per capire la storia: il Maestro è appena stato sconfitto per la prima volta e Martha Jones ha deciso di non voler più accompagnare il Dottore per stare con la sua famiglia. Anche Jack Harkness ha scelto di rimanere sulla Terra e proteggerla dall'interno. Ciliegina sulla torta, l'ultimo Signore del Tempo è morto tra le braccia del Dottore.
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Due uomini immortali in un mondo infinito. Perché no?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Doctor - 10, Jack Harkness
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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'Cosa fa, mamma?’
‘Non puntare il dito, Rhydian, è da maleducati.’
La signora Coventry gettò un’occhiata furtiva allo strano ragazzo, ma lui sembrava non essersi accorto di niente. Prese il figlio per mano e cercò di tirarlo via, ma il bambino non demordeva.
‘Ma mamma, è sdraiato in mezzo alla piazza! Per terra!’
‘Rhydian, per l’amor del cielo, abbassa la voce!’
‘Stia tranquilla, signora.’, ammiccò Jack puntellandosi sui gomiti. ‘Non mi dà nessun fastidio. Volete venire a guardare le stelle con me? Il cielo è così limpido stanotte…’
Le rivolse un sorriso disarmante e aggiunse:
‘Io sono il capitano Jack Harkness, comunque.’
‘Piacere.’, rispose la signora Coventry, arrossendo leggermente mentre sorrideva di rimando (Dio, quant’era bello… Pazzo da legare, ma bello come il sole…). ‘Mi rincresce, signor Harkness, ma è tardi e mio marito ci aspetta a casa.’
‘Capisco.’, sorrise un’ultima volta Jack, sdraiandosi di nuovo.
Tanto aveva voglia di stare solo.
Saggia mammina, rifletté amaramente. Non insegnare a tuo figlio a guardare le stelle, perché non potrà mai arrivarci. E se invece ci arriva è ancora peggio.
Cardiff non gli era mancata affatto: gli dava una sensazione di soffocamento, e ora più che mai. Ora che non aveva più neanche la speranza di tornare in quella piccola cabina blu.
Il suo sguardo saettò dal cielo spruzzato di stelle all’orologio digitale che lampeggiava all’entrata della farmacia: le ventidue e trentasei.
Il Dottore lo aveva abbandonato da tredici ore e venticinque minuti.
O meglio, lui aveva abbandonato il Dottore.
Ma la sensazione era quella opposta.


‘Ti prenderai una polmonite.’, disse a un tratto una voce alle sue spalle.
L’orologio digitale segnava le ventitré e quaranta, ma Jack non lo sapeva, né gli sarebbe importato. Resistette all’impulso di voltarsi.
‘Come siamo pessimisti.’, rispose con un ghigno. 'Ho un buon sistema immunitario, Dottore.'
'Il migliore di tutti.'
Il Dottore si sdraiò accanto a lui, incrociando le braccia sul petto. Jack non reagì.
‘Ogni tanto penso che da lontano siano più belle.’, sentenziò l’altro. ‘Ma quando ti avvicini comincia il divertimento.’
‘Sì, è stato tutto molto divertente.’, ribatté Jack massaggiandosi i polsi, feriti da un anno intero in catene.
‘Martha se n’è andata.’, disse il Dottore di punto in bianco.
Jack si girò verso di lui: la sua espressione era di pietra, lo sguardo fisso sul cielo.
‘Se n’è accorta anche lei, eh?’, fece Jack. ‘Che per te c’è solo Rose.’
‘Sembra che oggi mi abbandonino tutti.’
Jack non rispose. Trattenne il respiro, cercando di mantenere il più perfetto silenzio. Dopo qualche istante riuscì a sentire il battito dei suoi due cuori. Chissà se anche lui aveva ascoltato i battiti del Padrone farsi sempre più fievoli. Era stata la prima volta che Jack l’aveva visto piangere.
E poi Jack e Martha, uno dopo l’altro… Faccende da sbrigare sulla Terra, “responsabilità”. Chissà se anche Martha aveva usato la stessa patetica scusa.
Gli diede una pacca solidale sulla spalla, e lui si voltò a guardarlo col suo solito sorriso stralunato.
‘Dunque mi trovo a corto di un compagno. Che ne dici, capitano?’
Si accorse dell’errore un istante troppo tardi. Jack scattò in piedi inviperito, ma il suo sorriso non s'incrinò di una virgola.
‘Abbiamo due concezioni diverse di compagno, Dottore.’
Anche l’altro si alzò.
‘Oh, io ne ho parecchie... Compagno di viaggio, compagno d'avventure… Compagno di vita.’
Jack alzò un sopracciglio.
‘Compagno di vita.’, ripeté lentamente il Dottore. ‘E che vita. Novecento anni… Martha non ha la minima idea di cosa voglia dire. Io e te, invece... Potremmo durare per sempre. Ci sono ancora così tante cose da esplorare... Così tante avventure... Così tante donzelle in pericolo da salvare, Capitano Jack. Che ne dici?'
L'angolo della bocca si arricciò in un sorrisetto a malapena trattenuto. I due uomini si fissarono per qualche istante; il Dottore si sciolse finalmente in un sorriso.
Jack fece un passo verso di lui.
Lui incrociò le braccia dietro la schiena e fece un passo verso di Jack -un passo di danza.
Jack non sorrideva.
Lui ghignava.
Jack s'irrigidì.
Lui si piazzò davanti a Jack a gambe incrociate, le mani ancora dietro la schiena, dondolandosi da tacco a punta.
Tacco-punta-tacco-punta-tacco-punta.
Poi basta.
Sembrava in attesa.
Si aspettava un sì.
Jack decise di sorprenderlo.
Balzò verso di lui e gli afferrò la nuca prima che potesse reagire. Lo baciò. Affondò le mani nei suoi capelli, più per trattenerlo che per altro. Il Dottore teneva le sue in tasca.
Sorridevano tutti e due quando si staccarono, ma c'era una rigidità imbarazzata nell'espressione del Dottore.
'Tu vuoi proprio complicarmi la vita, Jack Harkness.'
'Come sempre.'
'La mia vita è già abbastanza complicata così com'è.', il sorriso si sciolse. 'Voglio solo un amico.'
Jack si strinse nelle spalle.
'Allora alla prossima, Dottore.'
'Alla prossima, Capitano.'
Si incamminò verso il TARDIS. Jack lo guardò aprire la porta e sgusciarci dentro. Intravide uno squarcio di quell'enorme piccolo mondo. Il Dottore si voltò verso di lui con un nuovo sorriso, decisamente più caloroso.
'Ah, Jack...?'
'Dimmi.'
'You're brilliant.'
'Lo so. E sono anche un bel ragazzo, non trovi?'
Il Dottore scosse la testa alzando gli occhi al cielo e chiuse la porta. Jack lo guardò scomparire agitando la mano.
Sì, era proprio un bel ragazzo, e il Dottore era d’accordo. Ne era sicuro. Forse un giorno avrebbe perfino ricambiato un bacio senza il fantasma di Rose nei suoi pensieri. Forse un giorno sarebbero stati davvero compagni d’avventure.
Per loro due, c’era tutto il tempo del mondo.






NDA:
La mia prima, e probabilmente ultima, storia 'romantica'. Però questa coppia mi va molto a genio, più che altro perché c'è da chiedersi: perché no? Jack vivrà praticamente per sempre, non può essere ucciso, è sveglio e pronto all'azione quanto tutti gli altri compagni, è sempre in cerca di avventure. Per di più è mezzo innamorato del Dottore, e anche se la cosa non è necessariamente reciproca, perché non dovrebbe accompagnarlo? Martha l'ha seguito per così tanto tempo, perché Jack non può fare lo stesso?
  
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