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Autore: VicGranger    11/03/2014    2 recensioni
Mini è 'la ragazza dal nome romano che porta i caffé'. La ragazza che ha deciso di lasciare gli studi per accettare una proposta di lavoro. Una proposta di lavoro alla BBC. Mini è la ragazza che incontrò David Tennant. La ragazza che realizzò che tutto, quel fatidico giorno, sarebbe potuto cambiare.
Genere: Erotico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Catherine Tate, David Tennant, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hello.


Correva ogni giorno. Correva per i corridoi, per le stanze e per gli ascensori. Talvolta reggendo caffé, altre volte con montagne di fogli in bilico tra le braccia, altre volte ancora con pesanti borse sulle spalle. 
-Guarda il lato positivo, Mini! Lavorerai e farai palestra nello stesso tempo!- 
Sbuffò ripesando alle parole di Emily, la sua migliore amica. Chiamò frenetica l'ascensore, picchiettando con la punta del piede contro il pavimento perfettamente lucido. Quel giorno portava con sé un vassoio nero con delle tazze di the.
-David Tennant ama il the.- le aveva detto Winston, il suo capo, prima di congedarla con un veloce gesto della mano.
-Chi è David Tennat?- aveva chiesto la ragazza.
-Il nuovo Dottore! Chi sennò?- la voce di Liv, la sua compagna di lavoro aveva preceduto la risposta di Winston.
-Oh.- fu tutto quello che disse Mini.
Ed ora eccola lì, ad aspettare un ascensore troppo lento con delle tazze di the troppo calde sopra un vassoio troppo grande. Si voltò attorno e pensò di non aver mai visto la BBC così sottosopra. Le persone correvano frenetiche, i telefoni squillavano ad intervalli sempre più irregolari e dovunque si sentivano frasi come Sì, siamo pronti a girare! o Ma certo! Il signor Tennant sarà qui a momenti!
Tutto quel pandemonio era scatenato da un solo uomo. 
Dal Dottore, vorrai dire, la corresse la sua vena di fan. Sorrise tra sé e sé. Doveva ammetterlo: anche lei non vedeva l'ora di incontrare il nuovo Dottore. Era entrata a far parte di quel mondo dopo la dipartita di Christopher Eccleston, ma aveva sempre amato quella serie. Doctor Who era stato ed era tuttora una parte importante della sua vita, anche se spesso le risultava difficile anche solo dire a se stessa Io lavoro dietro le quinte del mio telefilm preferito
Non che le sue mansioni in quei mesi avessero subìto dei cambiamenti. Aveva iniziato con l'essere 'la ragazza dal nome romano che porta i caffé', come l'aveva definita Stacy, la spocchiosa del suo ufficio, e tale era rimasta. Ma a lei non dispiaceva affatto quel lavoro. Che cosa poteva chiedere di più dalla vita?
Il telefono nella tasca dei jeans cominciò a strillare, riportandola alla realtà per ricordandole che, in effetti, c'era qualcosa che poteva chiedere: che l'ascensore si muovesse.
-Winston?- 
-Mini, dove diavolo sei? Tra due minuti si inizia! Qui sono tutti in agitazione e io..-
-Winston, rilassati!- esclamò Mini infilando il telefono tra l'orecchio e la spalla -Sono da te tra un lampo!-
-Ci conto, eh!- 
Chiuse la chiamata e rimise il cellulare nella tasca posteriore dei jeans e, senza guardare, si infilò nell'ascensore finalmente arrivato.
-Ciao.-
Mini non si era accorta che ci fosse qualcuno insieme a lei. Alzò lo sguardo dalle tazze in equilibrio ancora precario sul vassoio e guardò l'uomo di fronte a lei. Era alto e magro, il bel viso tempestato di lentiggini. E i suoi occhi, così grandi, la stavano guardando di rimando.
-Ciao.- rispose la ragazza.
-
Posso chiederti un favore?- le chiese l'uomo.
Mini annuì, selezionando il piano con la mano libera.

-Non prendermi in giro, ok? Ma, ecco.. mi sono perso. Qui è tutto nuovo per me, e non sono ancora bravo ad orientarmi e così mi chiedevo se potessi farmi da guida.- 
Mini sorrise allo sconosciuto ed annuì.
-Ma certo. Sarò il suo Cicerone!-
-Fantastico!- esclamò l'uomo -Ma dammi pure del tu, ti prego!-
Aveva un sottile accento scozzese e un bel sorriso.
-Prima però devo portare queste tazze ad una riunione, se non le dispiace.- precisò Mini.
-Oh, ma certo. Nessun problema.- rispose l'uomo.
Cominciò a dondolare il corpo da un piede all'altro, canticchiando una vecchia canzone.
-Io sono David, comunque.- si presentò poco dopo.
-Mini.- rispose la ragazza stringendogli la mano.
-Diminutivo di Minerva, suppongo.- affermò David.
-Esatto.- rispose lei sorridendogli.
L'ascensore arrivò a destinazione, aprendosi su un grande atrio lucente. 
-Torno subito.- disse Mini voltandosi verso di lui -Se vuoi aspettarmi qui.-
-Oh, mi farebbe piacere venire a dare un'occhiata con te.- rispose David sorridendole divertito.
-Questa area non è aperta al pubblico e se scoprono che sei qui, passerei dei seri guai.- 
Lo fermò poggiando una mano sul suo petto, e gli lanciò un'occhiata eloquente.
-Sarò silenzioso, lo prometto.- gli sussurrò David facendole l'occhiolino.
Mini alzò un sopracciglio ed alzò un angolo delle labbra.
-Oh, e va bene!- esclamò cominciando a correre lungo il corridoio.
David la seguì fino a quando non si ritrovarono davanti all'ufficio di Winston. Mini bussò alla porta e si voltò nuovamente verso di lui.
-Entra pure, Mini!- sentì dire dal suo capo.
La ragazza si portò un dito alle labbra e lanciò a David uno sguardo complice. Lui, per tutta risposta, sorrise divertito. 
-Chiedo scusa per il ritardo, signori.- disse Mini non appena entrò.
I produttori e gli sceneggiatori seduti al tavolo al centro della stanza le rivolsero delle risposte gentili, in particolare Russell T. Davies che si divertì nello stilare un accurato e divertente anedotto sulla lentezza degli ascensori. 
-E' già arrivato?- chiese Mini in un sussurro, rivolgendosi a Winston.
Lui, per tutta risposta, alzò gli occhi al cielo e scosse la testa.
-Forse si è perso.- disse prima di voltarsi verso gli altri presenti.
Mini si ricordò di David, ancora fuori dalla porta. O almeno, sperava che fosse ancora lì.
-Ehm, Winston, io dovrei.. uscire perchè.. ehm, ho dimenticato che..- 
Ma il suo balbettante tenantivo di congedarsi venne interrotto dallo squillo del telefono sulla scrivania di Winston.
-Soltanto un attimo, Mini.- le disse prima di rispondere.
-Sì? Oh, davvero? Grazie, Stacy! Grazie davvero. Sì, certo! Fallo entrare!- 
Dopo aver riagganciato, Winston rivolse un ampio sorriso ai presenti.
-Il Dottore è qui!- esclamò con tono più rilassato.
-Winston, io devo..- ripeté Mini avvicinandosi. 
-Oh, giusto! Vai pure, non preoccuparti.- le disse il capo.
-Non puoi perderti il nuovo Dottore, Minerva!- la ammonì Davies divertito.
-Avrò tutto il tempo per vederlo di nuovo, non si preoccupi.- le rispose Mini aprendo la porta. 
Davies le rispose con un sorriso. Lo stesso che rivolse all'uomo dall'altra parte dell'uscio. 
-Che cosa fai ancora qui?- esclamò la ragazza vedendo David.
-Spero davvero che potremo rivederci in futuro!- le rispose lui con un sorriso divertito -Hello! I'm the Doctor.-




 

Buonasera a tutti! 
Ok, voglio essere sincera con tutti. Questa è la prima FF che pubblico su un personaggio reale, per questo sono molto agitata! Come primo capitolo non è granché, lo so, ma non volevo che l'inizio si caricasse di troppe informazioni! Nei prossimi capitoli prometto di essere più dettagliata. ;)
Ad ogni modo, che ne pensate? Spero di averi incuriosito abbastanza da indurvi a leggere il seguito! In ogni caso, fatemelo sapere tramite una recensione.
Ciao a tutti quanti!
VicGranger
  
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