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Autore: LittleDefender    12/03/2014    4 recensioni
"La cosa buffa di tutta quella faccenda era che nonostante stessi davvero male per quello che era successo, non ero riuscito a versare neanche una lacrima. "
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Onew, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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I'M SORRY...

Capitolo 1


Amare così tanto una persona da non riuscire a dirle addio anche nei momenti più dolorosi. Starle accanto, cercare in ogni modo di soddisfarla strappandole così anche solo un semplice sorriso. Questo era quello che facevo ogni giorno da quando l'avevo conosciuto, da quando mi rapì il cuore con un solo sguardo nell'atrio della SM. Ero arrivato li solo con il mio sogno, quello di sfondare, diventare qualcuno , diventare un cantante di successo. Quello era il mio piano, il mio obbiettivo, ma quando i nostri sguardi si incrociarono tutti quei sogni e quelle speranze sembravano del tutto futili, senza importanza ma nonostante ciò continuai a lavorare sodo e quando quel giorno arrivo, pensai per un secondo che il mio cuore si fermasse. Ero riuscito a entrare in un gruppo, ero stato scelto per farne parte, e cosa ancora più bella, quel ragazzo che all'apparenza poteva sembrare solo muscoli e niente cervello era anch'esso un componente.


**

 

Con molta fatica e tanta ma tanta perseveranza diventai il suo migliore amico. So che poteva sembrare strano essere suo amico con i sentimenti che provavo per lui, ma solo sapere che in fin dei conti io per Jonghyun ero qualcuno di importante e di cui si poteva fidare mi faceva sentire speciale. Ovviamente proprio a causa di questi sentimenti non riuscivo mai a dirgli di no, in nessuna occasione. Questo poteva portare a cose positive come stare accoccolai sul divano a guardare film di vario genere ridendo e scherzando o a fare un giro per negozi insieme, ma poteva anche portare cose negative come lavare i suoi vestiti, fargli commissioni o riportarlo a casa dopo l'ennesima sbronza in un locale, dopo essersela spassata con una ragazza, che il suo radar da ubriaco reputava carina ma che per me, persona sobria, sembrava solamente la solita sgualdrina da quattro soldi. Ed era proprio in quei momenti che il mio cervello mi mandava segnali d'allarme avvisandomi che potevo uscirne solo ferito da tutta questa storia. Ma facevo finta di niente, andavo avanti senza ascoltare quella vocina perché io amavo Jonghyun.

 

**

 

Era una sera come tante. Jongie aveva trascinato tutto il gruppo in un locale aperto da poco ma già con una buona reputazione. Entrati dentro l'edificio venni inondato dalla musica. Sembrava di essere in un altra dimensione, una dimensione inesistente, forse era proprio per questa atmosfera che il locale era chiamato Neverland. Jonghyun si lanciò subito al bancone del bar recuperando così da bere per tutto il tavolo. La serata continuò allegra, si ballava si scherzava e si beveva. Ero in pista quando venni afferrato per un polso e portato via, in un angolo buio del locale. Jongie mi stava guardando intensamente negli occhi, con uno sguardo scherzoso misto al peccaminoso, si avvicinava sempre di più al mio viso non interrompendo mai il contatto visivo. Cercai di scostarmi ma fini con l'essere intrappolato tra lui e la parete fredda.

“Jong cosa stai facendo? Ti prego spostati, non è divertente”

Ero convinto che se entro dieci secondi il suo corpo non fosse stato lontano da me sarei potuto entrare in una delle mie tante crisi isteriche.

“Non lo vedi cosa sto facendo? Mi pare ovvio tesoro, voglio provare nuove esperienze. Voglio sentire cosa si prova a stare con uno del mio stesso sesso per una sera, e non andare con le solite ragazze. Che ne dici vuoi provare?”

In quel momento sbiancai. Quello doveva essere uno scherzo non è vero?

“ Jonghyun smettila di scherzare, non è divertente.”

Cercai di spingerlo via ma lui mi blocco i polsi sopra alla testa.

“Lo so che lo vuoi,so che ti piaccio, ormai lo so da tempo, quindi ammettilo. Poi che ti costa, al massimo se non sentiremo niente faremo finta che nulla sia mai successo. Ti prego fammi provare, in fondo siamo migliori amici, non è vero Bummie?”

Non mi lascio neanche il tempo di rispondere, di cercare di spiegare i sentimenti che provavo per lui che si avvento sulle mie labbra, strappandomi così un bacio. In quel momento ero eccitato e non credevo a ciò che stava succedendo. Quello che speravo da anni, stava accadendo proprio in quel locale. Le sue labbra si muovevano esperte sulle mie mandandomi scosse di piacere su tutto il corpo. Ero in estasi. Iniziai a ricambiare il bacio e in poco tempo le nostre lingue iniziarono a giocare insieme, Tutto era perfetto. Continuammo per un po, poi lui si fermò. Mi guardo per un istante poi si fece più distante.

“Niente”

Cosa? Cosa era quel niente che era uscito dalla sua bocca? Cosa significava quel NIENTE?

“Sc..scusami?” balbettai.

“Non ho sentito niente, ma non essere triste Bummie vedrai che troverai un altro omaccione pronto a soddisfarti, quindi niente rancore okay? Ancora amici?”

Iniziai a tremare, iniziai a sentire male all'altezza del cuore. Quello che aveva appena detto non poteva essere vero, giusto? Questo era solo un incubo.

“ Ehi Kibum te la sei presa? Ci sono tanti ragazzi pronti a stare con te. Ora non prendertela solo perché ho voluto provare a fare questo con te? Rilassati okay? Vuoi qualcosa da bere?”

Stavo singhiozzando ma a causa dalle rabbia neanche una lacrima riusciva ad uscire. Volevo solo sparire e non rivederlo mai più. Ma non potevo farlo in fondo dovevo restare almeno per il resto della band.

“Sta zitto”

“Cosa Bummie?”

“NON CHIAMARMI COSI! SEI SOLO UNO STRONZO!”

E detto quello lo scansai uscendo dal locale senza voltarmi.

 

**

 

Erano passate due settimane da quel giorno, ormai ero diventato una specie di eremita. Uscivo dalla camera esclusivamente per le questioni che riguardavano la band, e in quei momenti tiravo fuori tutta la mia abilità di attore solo per cercare di non far notare alle mie fan l'enorme voragine che c'era al altezza del mio cuore. A causa di questo mio comportamento strano Onew, da buon leader quale è, aveva iniziato a tenermi sotto controllo cercando di capire quale era il mio problema, continuava a fare domande e a intromettersi in tutto quello che facevo. Era snervante, ma almeno quel suo comportamento mi portava a non pensare a Jonghyun. La cosa buffa di tutta quella faccenda era che nonostante stessi davvero male per quello che era successo, non ero riuscito a versare neanche una lacrima. Forse perché alla fine una parte di me non si aspettava niente di niente. Non si aspettava nessuna cosa positiva da quel bacio e sapeva già cosa sarebbe successo dopo.

 

**

 

Tre settimane e mezzo dall' "incidente”, era sera, tutti erano in soggiorno seduti sul divano a guardare un film mente io ero in camera ad ascoltare musica e guardare il soffitto. Avevo sete, tanta sete ma non avevo voglia di uscire. Non volevo incontrare il suo sguardo, ma avevo davvero bisogno di bere. Decisi di alzarmi dopo alcuni momenti di indecisione. Socchiusi la porta e prima di uscire controllai che tutti fossero distratti in modo da passare inosservato. Come immaginavo stavano chiacchierando seduti comodamente sul divano ingurgitando cibo spazzatura mentre facevano zapping con il telecomando. Mi diressi in cucina e mi versai dell'acqua riponendo in seguito la bottiglia nel frigorifero. Camminai verso la mia stanza con il bicchiere in mano quando intercettai il discorso dei miei compagni.

 

“ Ragazzi, dobbiamo fare qualcosa con Kibum, inizio a preoccuparmi seriamente. Non so cosa sia successo ma è da un paio di settimane che si comporta in modo strano. Non parla molto, se ne sta sempre in camera e mangia poco, troppo poco. Avete qualche idea di cosa può essere successo per ridurlo così?”

“ Sarà solo un piccolo momento di crisi non ti preoccupare Onew vedrai che gli passerà.” questo era Minho seguito a ruota da Taemin che confermava ciò che il più grande aveva detto poco prima.

Iniziarono così un discorso incentrato su di me. Parlando delle loro preoccupazioni e di come volevano aiutarmi. Una cosa carina ma allo stesso tempo stupida da parte loro. Jonghyun non aveva ancora aperto bocca e questo mi spaventava.

“Jong tu cosa ne pensi? Sei un po' troppo zitto, in fondo è il tuo migliore amico.” Disse Tae.

Jonghyun sospirò, un ghigno si dipinse sul suo volto e portandosi una mano ai capelli iniziò a parlare.

“ Cosa volete che dica? Non è colpa mia se quello li ha le palle girate e ce l'ha con tutto il mondo. Solo perché è un po' strano voi vi preoccupate, ma non capite che la sua è solo una stupida recita da checca mestruata? Ma in fondo è proprio quello che è. Una checca. Volete sapere perché sta così? Beh semplice.. perché l'ho respinto. A lui piacevo e io per non illuderlo più ho troncato la cosa sul nascere. Ma vi immaginate? Io e lui stare insieme? Un uomo con un altro uomo? Ma non fatemi ridere. Questa cosa è disgustosa, lui è disgustoso. Comunque non vi preoccupate vedrete che prima o poi gli passera e uscirà da quella stanza omaggiandoci della sua presenza. Perché in fondo quel ragazzo è una diva, e si sa che le dive vivono solo per ricevere attenzioni. Finito di dire questo basta parlare di quel frocio.”

Un tonfo, rumore di vetri rotti misto a lo spezzarsi ancora di più del mio cuore. Tutti si girarono verso la mia direzione. E non resistetti ai loro sguardi, al suo sguardo. Corsi in camera e chiusi la porta dietro di me.

 

“Key.. Key.. Dannazione Key!”

 

**

 

“Key! Apri questa dannata porta! Voglio solo parlare apri” Onew stava battendo convulsamente il pugno sulla superficie di legno. Presi un respiro profondo.

“Scusa Jinki ora non mi pare il momento adatto per parlare, sono un po stanco vado a dormire buonanotte.”

“Kim Kibum non farmi incazzare, apri subito questa porta o giuro su Dio che la sfondo.”

 

Non sapevo cosa fare. Non volevo dare spiegazioni e non volevo neanche sentire delle stupide frasi di conforto. Ma di sicuro non pote non aprire. In fondo lui era il leader del gruppo e non si può disubbidire a lui. Decisi di sistemarmi il minimo indispensabile. Feci scattare la serratura e mi diressi come un fulmine verso la parte opposta della stanza cercando disperatamente qualcosa da fare. La porta si apri per poi richiudersi dietro lo sgradito ospite.

 

“Key? Stai bene?” no ti prego non farmi questo.

Presi dei vestiti a caso sulla sedia e iniziai a piegarli.

“ Si, si sto benone. Perché me lo chiedi? Sono solo un po stanco e vorrei andare a dormire, quindi se non ti dispiace..” Continuai a tirare quegli indumenti già senza pieghe in modo maniacale.

“Kibum, voltati ti prego.”

Mi girai puntando il mio sguardo verso il suo.

“Jinki sto bene davvero” Dissi con il tono più sicuro che possedevo.

“Davvero? E allora perché stai piangendo?”

Io non stavo piangendo. Non ho mai pianto per questa situazione perché dovrei piangere adesso. Mi porto una mano sul viso e rimango stupito quando lo sentii bagnato. Non potevo crederci, avevo pianto per tutto quel tempo senza accorgermene perché le lacrime erano niente a confronto del male che provavo.

“Onew lasciami solo ti prego”

“Key non credo sia il caso in questo momento”

“LASCIAMI SOLO!”

E così se ne andò.

 

Cosa potevo fare adesso? Ero ridicolo. Probabilmente agli occhi dei ragazzi ero una persona orrenda, una persona da cui stare lontani. La persona che amavo mi odiava, ero disgustoso e tutto quello che avevamo passato era solo un illusione. Dicono che piangendo il dolore esca fuori e quando si ha finito tutto va un po meglio. Allora perché io sono ancora qui e sto ancora male? Troppo male? Mi allungo verso il comodino e tiro fuori le scatole di sonniferi e antidolorifici che tengo li in caso non riesca a dormire o che non stia tanto bene. Riposarsi facendosi una bella dormita è la cosa migliore, questo era quello che pensavo.

Aprii le confezioni estraendo così i blister dei medicinale. In fondo non stavo facendo nulla di male, volevo riposare solo per un po'. Mi portai alle labbra le compresse e le ingerii senza l'aiuto di acqua. Le avevo prese da pochi secondi ma ero sicuro che non avrebbero fatto effetto così ne presi altre tre. La stanza inizio a farsi sfuocata, facevo fatica a respirare ma questo non mi impedì di ingoiarne un altra. Volevo solo riposare, volevo stare in pace e non sentirmi più una persona orribile. Iniziai a tossire in modo convulsivo, mi accasciai a terra e presi dei respiri profondi prima di chiudere completamente gli occhi e addormentarmi. L'ultima cosa che sentii, fu qualcuno che mi scuoteva chiedendo aiuto con la voce spezzata.

 

Mi dispiace, mi ero ripromesso di starti accanto come amico nonostante tutto ma non ce l'ho fatta.  


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Nota di LittleDefender: Salve a tutti ^^ Questa è la mia prima FF in assoluto. Chiedo scusa per eventuali errori/sviste ecc. Ringrazzio chi è arrivato a leggere fino qui e ora si stà sorbendo il discorso di questa povera pazza che non ha ben chiaro cosa scrivere. Se vi è piaciuta ( o se vi ha fatto schifo) lasciate un commento. Sarò felice di leggere opinioni, critiche, consigli e via dicendo. Grazie ancora e che la forza sia con voi :).

  
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