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Autore: flashmary97    13/03/2014    1 recensioni
[Altri attori/telefilm]
Crossower tra tutti i principali personaggi interpretati da Zachary Levi
Genere: Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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nda: Storia classificata 4° al contest "Incontri/Scontri improbabili"


Zachary stava camminando per le fredde vie di New York. La pesante giacca di piumino blu, il paraorecchie grigio, i cappelli castano scuro imbiancati dai fiocchi di neve. Erano mesi che percorreva quella stessa strada ma questa volta era diverso. Anche quella avventura era finita. Aveva ancora gli occhi lucidi dall'ultima volta che aveva salutato il pubblico in quella sala, l’ultima volta che era uscito dalla stagedoor con Krysta e gli altri; ridendo, scherzando e ballando aveva condiviso la sua gioia con i fans. Camminava. Lentamente. Camminava e ripensava a quella prima volta, quando a sei anni era salito su un palco; il teatro e la recitazione non lo avevano più abbandonato poi... Amava poter rendere felice la gente che lo osservava mentre faceva il gioco più bello del modo. Ripensava alla scuola, poi al debutto in televisione, a ventidue anni, in quella strana serie, Perfetti ma non troppo. Per anni il set era stato il suo mondo: Chuck, che gli aveva dato la spinta, Rapunzel, Thor, Alvin Superstar e poi… Poi, dopo undici anni il teatro era tornato da lui. Broadway:  quel sogno di bambino, dare tutto in un momento, l’improvvisazione, l’emozione… Tutti i suoi sogni si stavano avverando. Arrivò all'hotel, aprì la porta, poi si buttò sul letto. Con la mente ripercorreva tutti quei momenti, quelli che ti ricordi per sempre. Chiuse un occhio, poi l’altro. Di sicuro avere uno show ogni giorno era più faticoso che stare sul set…



Keap come al solito si era addormentato nel suo ufficio, al ventiduesimo piano del grattacielo della GNB. I piedi sulla scrivania, il capo chino, le braccia conserte sul petto. Ad un tratto un rumore metallico lo svegliò di soprassalto. Aprì bruscamente gli occhi mentre muoveva freneticamente la testa per controllare che Jeb non lo avesse beccato. Nulla. Il ventiduesimo piano era stranamente vuoto e silenzioso. Di nuovo quel rumore. Keap si alzò velocemente dalla sedia, superò la parete in plexiglas e tentò di individuare da dove venisse quel tintinnio fastidioso che gli impediva di fare il suo pisolino.


-Buongiorno Sir sa dirmi dove ci troviamo?-
Keap si voltò spaventato. Un enorme omone dai capelli e baffi biondi lo stava fissando, ma cosa ancor più strana, indossava una lucente armatura medievale con tanto di spada.
Occhi spalancati, bocca aperta. Keap velocemente arretrò balbettando.
-Claude, Owen, Ramona chiunque tu sia sappi che questa volta state esagerando, suvvia siete poco credibili! Lydiaaaa!! Guarda come si sono conciati Claude e quei suoi amici idioti del quarto piano! Sperano di spaventarmi… Lydiaaaaa dove sei??-
La porta dell’ascensore si aprì. Lydia uscì, come al solito senza rendersi conto di quel che accadeva e guardando le unghie.
-Keap… che vuoi? Muoviti che devo andare a fare un sacco di shopping per prendere a Jeb una cravatta. Se raggiungo 1000 punti in profumi e creme di bellezza me la regalano!-
Immediatamente un nuovo strano personaggio sbucò all'improvviso. Si avventò su Lydia e le si inginocchiò davanti. Aveva occhi e capelli castani, un sorriso smagliante, portava camicia bianca sotto un gilet azzurro, una pensante cintura, calzoni lunghi beige e alti stivali di pelle.
-Keap che diavolo…?-
-Buongiorno Madam! Non faccia caso a quegli uomini laggiù, in particolare a quello magrolino che strilla come una gallina.-
-Oooh-
Lydia subito si lasciò corteggiare dallo strano uomo apparso.
-Il mio nome è Flyn Rider mia dama, al suo servizio.-
L’uomo con l’armatura si avvicinò.
-E il mio nome è Fandral mio signora. Miglior spadaccino di Asgard appartenente all'esercito del Dio Odino, amico e braccio destro di suo figlio Thor, nonché membro dei Tre Guerrieri.-
Si annunciò facendo un inchino.
-Ehi che fai?? Questa l’ho vista prima io! Torna da quel tipo vestito strano di là!-
-Non osare metterti contro di me se non vuoi assaggiare la mia lama-
-Vediamo che sai fare spadaccino di Asgard… Ti sfido a duello!-
-Non avresti dovuto farlo ladruncolo da quattro soldi! Fatti sotto!-
I due sfoderarono le relative spade mentre Lydia ammirava con occhi illuminati i due uomini battersi per lei.


-Quello magrolino che strilla come una gallina! Quel tipo vestito strano!- ripetè Keap contrariato mentre si allontanava  –sarete voi quelli vestiti normali, ma per carità! Siamo nel ventunesimo secolo!- tornò alla sua scrivania e vide due ragazzi seduti al suo posto davanti al pc.


-Ehi voi due! Che ci fate qua? Quello è il mio posto! Non avete visto la parete in plexiglas? Solo la gente importante può superare quella parete, non chiunque! Forza! Via, via!-
-Shh!! silenzio per favore è un momento critico! Usa il martello!- disse il primo senza staccare gli occhi dallo schermo.
-Ma che sei fuori? Contro i troll devi usare il coltellaccio, non ce la farai mai con il martello!-
-ma smettila! Spostati, lascia fare a me, questo gioco l’ho già terminato venti volte!-
-E io ne ho programmato pure una mia versione personale mentre studiavo alla Stanford! Che vuoi capire tu?-
-Ehi… scusate… lo vedete cosa c’è scritto lì? Keap Streadman! Credo nessuno di voi due si chiami Keap Streadman, perché io sono Keap Streadam! Avete capito? Keap Streadman! Cioè io! Non voi!-
-Ssshhh!!! Taci per favore!- esclamarono in coro.
-Potreste almeno dirmi chi siete?!-
-Chuck- -Toby- risposero entrambi velocemente.


Keap se ne andò nuovamente.
-Vorrei capire cosa sta succedendo qui... Devo prendermi una bella vacanza! E devo lamentarmi con il personale! Non è possibile che facciano entrare chiunque qua dentro!-
Poi vide un uomo che vagava tra le scrivanie guardandosi intorno goffamente, come se stesse cercando qualcosa.


-Ehi tu! Sapresti spiegarmi dove mi trovo? Sai io lavoravo alla Nasa, mi chiamo Gus,  poi ho avuto dei problemi, un aneurisma, non ricordo nulla… sai spiegarmi cosa ci faccio qui? Che giorno è oggi? È passata la cometa? Si vede Venere stanotte?-
-Non è possibile- disse Keap disperato –Un altro! Ascoltami, non lo so perché sei qui, vorrei saperlo tanto anche io, come vorrei sapere chi sono questi pazzi, probabilmente anche tu sei finito qua per chissà quale motivo!-


Qualcuno gli toccò la spalla.
-Ehi! Che diamine… Lasciami! Che vuoi? Ehi! Ti ho detto di staccarti non sono la tua fidanzata!-
Il ragazzo si staccò.
-Ciao amico! Sono Ben! Dimmi… come ti sembro? Ti piace il mio fisico?-


Keap si voltò disgustato e ne trovò un altro.
-Buongiorno! Il mio nome è Aaron, ho prenotato per due… dov'è il tavolo? La ragazza è già arrivata? Mi scusi è il mio primo appuntamento, sono un po’ agitato…- Chiese mentre si muoveva nervosamente.-


Non lo ascoltò e continuò ad allontanarsi mentre si guardava in giro: Un uomo in armatura stava litigando per Lydia assieme a un altro vestito da mascalzone medievale, avevano detto di chiamarsi Fandral e Flyn... 
Nel frattempo c’erano due ragazzi, Chuck e Toby, che stavano litigando per uno strano gioco sul suo computer, un uomo senza memoria vagava per l’ufficio guardando il cielo dalle finestre seguito da Aaron che ancora cercava tra le scrivanie la sua donna e...
E Ben continuava a seguirlo ovunque, non c’era modo di scollarselo.


Ad un tratto si accese l’altoparlante dell'edificio ed iniziò a parlare.
-Buongiorno! Finalmente ci siete tutti! Keap, Fandral, Flyn, Chuck, Toby, Gus, Ben, Aaron siete stati portati in questo luogo tutti assieme perché dovrete compiere una missione speciale. Voi tutti, sebbene diversi per molti aspetti, dovrete collaborare. Avete infatti qualcosa in comune, siete la stessa persona, tanti personaggi interpretati da una stessa persona. Nessuno di voi nella sua vita ha avuto a che fare con un’associazione chiamata Operation Smile eppure scommetto conosciate benissimo di cosa si tratta non è vero?-
Tutti annuirono meravigliati alle parole dell’altoparlante. Non capivano come ma a ognuno di loro quella parola era familiare.Era un’associazione benefica che si preoccupava di curare alcune deformazioni al viso di bambini nati in paesi poveri, dove non potevano permettersi l’operazione.
-Ebbene, l’associazione ha bisogno di una grande somma di denaro entro le prossime ventiquattro ore per salvare un bambino che ha avuto una complicazione durante l’operazione. Sarete voi che dovrete collaborare per ottenere una somma il più alto possibile. Avete caratteri, abitudini, pregi e difetti differenti ma tutti voi avete lo stesso cuore, un cuore buono e generoso. Sappiamo che non fallirete! Al lavoro!-


Tutti si guardarono stupiti. Ci furono lunghi minuti di silenzio. Poi ad un tratto Fandral prese la parola.
-Coraggio ragazzi! Questo è il nostro compito e non falliremo! Tu! Strano uomo ruba-fanciulle, vieni con me! Andiamo a cercare qualche lavoretto che fa al caso nostro!-
-Perfetto ti seguo! Hai in mente qualche facile saccheggio? Faremo un ottimo gioco di squadra! Tu distrai e io arraffo!-
-Ma no! Cos'hai capito? Certamente non mi metterò a rubare alla gente! Io sono un guerriero! Io lotto per la giustizia!-
-Oh bene, mister “lotto per la giustizia” e come pensi di ottenere del denaro in questo modo?-
-Aiuteremo delle fanciulle indifese nella speranza di una loro ricompensa! E magari anche qualcos'altro …- Disse facendo l’occhiolino.
Flyn ci pensò un attimo. Poi rispose.
-Ok! Andata! Ma sappi che non riuscirai a beccare le più belle sei troppo scarso! Non hai speranze con me al tuo fianco! E poi… io posso sempre sfoggiare “The Smoulder”! – Esclamò facendo una smorfia tenera e coccolosa. Poi corse fuori.
-Questo è da vedere ladruconcolo da quattro soldi!- rispose Fandral correndogli dietro.


-Forza tutti al lavoro! Toby vieni qui! Diffondiamo velocemente un annuncio online per qualsiasi riparazione elettronica che necessiti supporto tecnico immediato!- Esclamò Chuck tornando al computer e iniziando a smanettare velocemente sulla tastiera. Toby si mise alla scrivania a fianco e iniziò a fare lo stesso. Due nerd di quel rango all'opera insieme avrebbero potuto sistemare qualsiasi cosa in poco tempo.


Keap si guardò intorno ancora disorientato. Poi si avviò verso l’uscita. L’unica cosa che sapeva era che voleva prendersi una boccata d’aria, quella giornata diventava sempre più assurda. Poi magari camminando per le strade gli sarebbe venuta in mente qualche idea per raccogliere un po’ di denaro.
Scese in strada e si accorse che gli altri tre rimasti lo stavano seguendo.
-Hei! Ma che fate? Per favore lasciatemi in pace! Voi non avete avuto nessuna ideuccia carina per togliervi di torno e rendervi utili?-

Non ricevette alcuna risposta e sconsolato riprese a camminare con il suo gruppetto al seguito, mentre Ben gli lanciava continuamente strane occhiate.
Ad un certo punto passarono davanti a un museo aerospaziale e Aaron, senza pensarci due volte, vi si infilò interessato. Conosceva a memoria qualsiasi cosa avrebbe potuto esserci scritta su quei pannelli ma rivedere quelle macchine incredibili, in grado di bucare l’atmosfera e giungere in orbita, rivedere quei giganti telescopi che ogni giorno, fino ad un anno prima, era abituato ad usare quotidianamente per il suo lavoro, gli colmavano il cuore di gioia e i suoi occhi si illuminavano come quelli di un bambino ogni volta che la parola "spazio" veniva anche solo nominata.


Keap colse l’occasione per scappare prima che questi cambiasse idea e si riunisse al gruppo. Non sapeva come ma prima o poi sarebbe riuscito a scollarsi quella gente di dosso.
 
Flyn e Fandral si erano lanciati per le strade intenti ad aiutare e corteggiare qualsiasi donzella si trovassero di fronte. Portavano la spesa, salvavano gattini, rincorrevano giovani scippatori nella metropolitana e in cambio ricevevano generose ricompense. Ogni tanto poi ricevevano anche il numero telefonico di qualche dolce fanciulla.


Chuck e Toby erano tutti impegnati a riparare computer, videogiochi e console di ogni tipo che arrivavano in continuazione bisognose di riparazioni veloci. Un videogame preferito rottosi appena prima della partenza per un lungo viaggio, un pc da lavoro guastatosi il giorno dell'importante presentazione, una televisione andata in corto proprio quando la figlia avrebbe fatto il suo debutto... Il nome che si erano dati, "Speed Nerd Center", aveva velocemente fatto il giro della rete e in molti si erano recati in quel luogo per la riparazione che avrebbe salvato la giornata.


Keap stava ancora passeggiando per le strade quando un cartello fuori di un bar attirò la sua attenzione.
“Concorso di canto e ballo! 100'000 al vincitore!” annunciava.
Keap colse al volo l’occasione. Non era un esperto ma gli era sempre piaciuto cantare e stare al centro dell’attenzione. Forse quella era l’occasione buona per sfoggiare la sua persona e guadagnare qualcosa.
-Non so cosa abbiate intenzione di fare voi due- disse rivolto agli altri –ma io ho deciso che tenterò questo concorso! Voi fate quel che volete… Anzi  fareste meglio a trovare qualcosa da fare anche voi…-
-Ma io l’ho già trovato!- rispose Aaron.
-Come? E cosa sarebbe? Mi sei stato appiccicato tutto questo tempo e sapevi già cosa fare??-
-No! L’ho deciso ora! Partecipo anche io!-
-Oh no! Ti prego!- si lamentò Keap, che vide nuovamente sfumare il suo piano di gloria solitaria. –Almeno sai cantare?-
-Certo! Potremmo fare un duo!- Rispose Aaron eccitato.
-E va bene! Basta che fai in modo che questo qui mi stia lontano …- concluse Keap con una smorfia indicando Ben.
Così, mentre gli altri continuavano con le loro opere, si iscrissero al concorso e si sedettero nel Bar in attesa del loro turno.



Nel frattempo, nel museo aerospaziale, Gus aveva radunato attorno a se una gran folla, gente di ogni età, grandi e piccoli, giovani e vecchi, tutti intenti ad ascoltare meravigliati le sue spiegazioni, che aveva casualmente iniziato alla domanda di un anziano signore, e che avevano velocemente attirato tutti quelli che stavano nell'edificio, guide e guardie comprese. Stava trasmettendo tutta la sua passione e, parlando della cosa che più gli piaceva al modo, sarebbe addirittura riuscito a guadagnare qualcosa, essendo che decine di persone continuavano ad entrare incuriosite dalla folla e questo avrebbe portato certamente guadagni all'esposizione.


Finalmente giunse il momento del duo canoro, i concorrenti precedenti erano stati molto bravi e non sarebbe stato facile batterli. Portarono Ben dietro le quinte e gli dissero di non muoversi, poi preparano i microfoni e diedero il via al loro show. L’inizio non fu male, entrambi avevano voci stupende e melodiose che si fondevano meravigliosamente.


Fandral  e Flyn, ormai stanchi, sentendo la musica, entrarono anche loro nel locale e ben presto furono raggiunti da Chuck, Toby e Aaron che, dopo aver riscosso i pagamenti dei loro lavori giunti ormai al termine, erano andati alla ricerca degli altri.


Vedendo tutta quella gente di sua conoscenza però, Aaron iniziò ad emozionarsi ed essendo molto timido abbassò il tono di voce. Keap, che non aspettava altro, diede sfoggio di sé stesso e quell'unità armoniosa iniziale, che stava ammaliando il pubblico, iniziò pian piano a sfumare mettendo a rischio il risultato. Fortunatamente però, arrivò un lungo pezzo di stacco musicale. Gli amici dal pubblico li incitarono e proprio sul più bello, da dietro le quinte, Ben entrò in scena in scivolata e iniziò a ballare lasciando tutti sbalorditi. Sembrava non avesse fatto altro per tutta la vita, un talento naturale che recuperò l'attenzione del pubblico. Aaron riprese coraggio e Keap capì che solo l’unità avrebbe permesso loro di vincere, si stava accorgendo che non sempre era in grado di fare tutto da solo e che anche la persona più inaspettata poteva avere un talento unico. Così, quando ricominciarono a cantare, un esplosione di emozioni raggiunse il pubblico tramite le loro voci, unite in una sola. Quando la canzone finì tutti si alzarono in piedi ad applaudire.
Ce l’avevano fatta! Avevano vinto!


Tutti si radunarono nuovamente al ventiduesimo piano del grattacielo per unire il denaro raccolto.
-Ragazzi ma è fantastico!- esclamò Chuck –Abbiamo raggiunto la somma di 215'000 dollari!!-


L’altoparlante prese nuovamente la parola.
-Complimenti! Avete raccolto una somma di denaro più che sufficiente, lavorando assieme e superando i vostri difetti. La vostra missione è conclusa, presto ognuno di voi tornerà da dove è venuto…-


Zachary si svegliò dopo un lungo sonno. Aveva fatto proprio un strano sogno. Si alzò e andò verso l’armadio. Poi prese una valigia.
Era ora di prepararsi ed andare. Anche quest’anno il NerdHQ lo aspettava ed era sicuro che sarebbe stato ancora meglio degli anni precedenti. Tutta la sua vita e ciò che aveva fatto, ognuno dei personaggi che aveva interpretato, gli avevano permesso di arrivare dov'era ora. Gli avevano permesso di raggiungere la gente che, ogni anno più numerosa, giungeva a quell'evento che aveva ideato per supportare Operation Smile. Nulla c'è di più forte di tanta gente unita per uno scopo e quel sogno glielo aveva dimostrato. Quest'anno, decise, saranno i fan a fare la differenza. Faremo una raccolta fondi e, in questo modo, proprio loro saranno la base di quell'evento che, da tre estati fino ad ora, li ha riuniti e ha permesso loro di incontrare i propri idoli! Loro credono in me, io credo in loro. Insieme, faremo qualcosa grande!


N.d.a: Questo è il primo crossower che scrivo... non è stato facile, spero di aver scritto qualcosa di perlomeno leggibile. L'idea è quella di un sogno fatto da Zachary dopo il suo ultimo show a Broadway nel quale tutti i personaggi più importanti da lui interpretati si incontrano. Nella conclusione faccio riferimento alla raccolta fondi dei fan, ideata da quest'anno da Zachary e immagino che sia stato il sogno a suggerirgli questo lavoro di collaborazione.
  
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