Do un bacio alla Morte

Quella mattina ero gia a Londra, dai nonni. Fortunatamente la giornata precedente ero riuscita a convincere Amos e Carter a lasciarmi il weekend libero e ovviamente ad avere la meglio ero stata io. Oh, giusto: Sono Sadie Kane, tanto per precisarlo.
Ritornando a noi, quel giorno sarebbe dovuto essere indimenticabile: Dopo tanti mesi avrei rivisto Liz ed Emma e sicuramente avremmo fatto un bel po' di shopping prima che io riprendessi il mio viaggio e la lotta contro il Caos. Mi precipitai nel mio armadio ed indossai un paio di jeans schiariti, il mio adorato paio di anfibi ed una maglietta nera attillata, accompagnata da un giacchetto di pelle, tanto per rimanere in tema "giornata libera".
Scesi di sotto, dove incontrai mia nonna mentre apparecchiava per la colazione. Afferrai una tazza di the ed inghiottii un piccolo pancake.
- Buonissimo, grazie nonna. - Mormorai allargando il sorriso e spostandomi i capelli color caramello su un solo lato.
- Vai di gia? - Mi chiese mia nonna, che aveva appena afferrato un giornale e si era messa seduta sulla sedia di legno.
- Si, devo vedermi con le ragazze. - Dissi ed uscii dalla porta. Quando fui certa di essere sola (per il semplice motivo che avevo bisogno della massima concentrazione) aprii il Duat. Quando finalmente riuscii ad aprirlo (e si parla di circa dieci minuti di concentrazione totale) afferrai una borsetta che la sera prima avevo buttato li dentro per la giornata che mi si presentava davanti. Sembrava tutto perfetto, tralasciando il fatto che la mia maglietta si incastrò su un ramo quando fui gia scesa, ma per il resto tutto filava liscio, esattamente come volevo che andasse. Eppure, un qualcosa - e chissà cosa - mi tormentava, infastidendomi nello stomaco.
Finalmente incontrai Liz ed Emma che gia tenevano in mano un paio di buste ciascuna. Alzai gli occhi al cielo, chiedendomi se questa fosse davvero la normalità, ma stando a quello che era successo nella mia vita, diciamo che ormai non so neanche piu cosa significhi questa parola.
- Ehy, ragazze! - Urlai. Le due non fecero in tempo a girarsi che gia me le ritrovai addosso, che mi abbracciavano. Liz mi stava bucando la guancia, tanto mi stringeva spingendomi gli angoli dei suoi Ray Ban neri su di essa.
Quando tutto finì, le due iniziarono a sussurrare qualcosa di completamente incomprensibile. Inarcai un sopracciglio, ma tutti quegli strani versi si bloccarono quando passò accanto a noi un ragazzo biondo. Le due fecero un urletto come se avessero appena comprato un biglietto per il concerto di Justin Bieber.
- Chi è quel figone? - Chiese Emma. Gli stavano entrambe letteralmente sbavando dietro, ma poi si resero conto, una seconda volta, della mia presenza.
- Ehy, Sadie, sarebbe perfetto per te, che dici? - Liz mi diede una gomitata sulla spalla. Io sorrisi, facendo disegnare ai miei occhi un cerchio.
- Io non perdo tempo con i ragazzi, e voi lo sapete! - Le ammonii.
- Si, si certo. Tanto per non parlare del tizio morto, lì... - Mormorò Emma. Avvampai e le scoccai un'occhiata fulminante.
La giornata passò perfettamente, con lo stesso fastidio allo stomaco che mi tormentava da questa mattina. 
Quando calò la sera, dovetti avviarmi verso casa. Gia sentivo la mancanza di qualche cosa di movimentato, o delle scemenze di Carter... Oppure il bel volto di Walt, certo, questo non era da escludere.
- Ehy, come va? - Chiese una voce dietro di me. La conoscevo abbastanza bene e non so spiegare se in quel momento mi sentii sopraffare dalla rabbia, dalla nostalgia o addirittura dalla felicità. Mi girai di scatto, ritrovandomi la figura di Anubi... Bhe, diciamo non letteralmente: Non aveva la faccia da cane, piuttosto sembrava un sedicenne ribelle, esattamente come l'avevo visto le volte precedenti. Quel fastidioso peso che mi torturava lo stomaco sembrò affievolirsi.
- Bene... Ma che ci fai... - Cercai di dire "che ci fai qui", ma mi persi letteralmente nei suoi occhi nocciola, che fissavano i miei.
- Niente, ho solo pensato di... Venire a trovarti. Credevo fossi occupata con un serpente che minaccia il tuo mondo. - Disse, passandosi una mano sui capelli neri. Aggrottai la fronte, mettendo in risalto i miei occhi che questa volta, sembravano irritati.
- Senti, è anche il tuo di mondo, ma se sei qui per farmi infastidire, puoi anche ritornare dai tuoi morti. - Sbottai.
- Daccordo, manteniamo la calma Sadie. Allora... - Iniziò il sedicenne-Dio, facendo comparire un sorriso. Cavolo se era bello quando sorrideva. Mi costrinsi a togliere lo sguardo dalle sue labbra, che andò a finire su un cespuglio che si faceva muovere dal vento.
- Allora? - Incalzai. Anubi si avvicinò a me, tanto che riuscii a sentire il suo respiro accarezzarmi la pelle; Dopo di che, le nostre labbra si toccarono ed allora tutto si fermò attorno a me. Persino la fresca aria estiva era scomparsa in quell'istante che sembrò durare secoli. Solo allora mi resi conto che provavo ancora qualcosa per il Dio dell'Oltetomba. Quando fummo di nuovo distanti il Dio riprese a sorridere in modo smagliante (alquanto strano per colui che governa i morti).
- Volevo fare solo questo. - Mormorò a bassa voce.
- Gli Dei possono innamorarsi? - Chiesi perplessa. Solo dopo averlo detto mi resi conto di quanto fosse stupida la mia domanda e, soprattutto, della mia espressione ebete. Lui si sforzò di non scoppiare a ridere ed annuì.
- I mortali possono innamorarsi degli Dei? - Chiese a mia volta. Ricambiai il sorriso e mi girai, per tornare a casa non appena il Dio scomparve dai miei occhi, lasciando il suo profumo impossessarsi dell'aria fresca, mentre la sua immagine rimase fissa nella mia mente per minimo tutta la notte. 






Angolo authoooor ^.^

Eccomi che vengo a contaminare anche questa sezione xD Però mi giustifico: Shippo troppo questa coppia *W*
Bhe, questo è il prodotto della mia mente ritardata, perciò spero che qualcuno recensisca e... Grazie a tutti quelli che leggono la mia Fanfiction 
Baci Baci
TokyLoVe