Come ha gia anticipato la mia socia, melancholia, la fic è dedicata alla nostra meravigliosa beta Narcissa63 e al suo bimbo. E io mi permetto di dedicarla alla mia socia stessa, perchè so che ama i bambini e sono convinta che tutte e tre saremo d'accordo sul dire che i bambini sono la cosa più preziosa al mondo, sono il nostro futuro e ogni loro sorriso è un raggio di sole, ogni risata una sinfonia ^^
Non so se ho fatto un lavoro degno di melancholia, ma spero di si. Perchè la fic che ha scritto è veramente splendida (Quasi non riuscivo a betarla per i lucciconi a gli occhi) e mi ha fatto davvero piacere il suo invito a completarla!
Ti metti seduto, osservando torvamente il posto vuoto tra le
lenzuola di seta color avorio, frutto dell’accordo di una delle vostre mille
piccole discussioni.
Abbandoni il letto, pienamente cosciente che sino a che non
lo stringerai nuovamente tra le braccia non riuscirai a dormire.
Compi quei tre passi che separano la vostra stanza dalla
cameretta accanto e rimani lì, bloccato sulla cornice della porta dalla più
meravigliosa delle visioni.
Sì, perché il tuo amore è lì, circondato dai muri di quel
delicato azzurro pastello e da montagne di giochi magici e babbani, davanti
alla culla bianca e regge tra le braccia il vostro
bambino.
E sembra che il cuore sia diventato enorme, espandendosi e
divorando tutto lo spazio del tuo torace.
Ti chiedi cosa hai fatto per meritarti un tale dono.
Ti chiedi quale dio ti abbia fatto un simile regalo e, nel
dubbio, li ringrazi tutti.
Consumi la distanza che vi separa in pochi passi silenziosi
e stringi il tuo uomo tra le braccia. Lo senti abbandonarsi a quella stretta
come fa solo con te e, per questo, lo ricompensi con un delicato bacio sulla
guancia.
Il viso di quella creaturina meravigliosa s’illumina quando
i vostri occhi, identici, si incontrano e tu gli sorridi. Con quel sorriso che
mostri solo a loro due. Vivo e pregno di felicità.
Gli offri un dito, che lui afferra con la sua piccola mano,
come ha fatto con l’altra che stringe il dito del tuo amore. Stringe forte,
come a rassicurarsi che voi siate là e non lo lascerete mai.
E tu sai che per quel bimbo daresti la tua vita. Che le
persone che stringi tra le braccia SONO la tua vita. E tu appartieni a loro,
corpo, cuore e anima.
Le due manine si avvicinano tra loro, trascinando le vostre
dita sino a farle toccare. Un sorriso luminoso come il sole appare su quel
piccolo viso e tu guardi rapito quella fossetta che si forma sulla guancia
destra e che – anche se il tuo uomo probabilmente non se ne rende conto – è
identica a quella di tuo marito.
Il tuo compagno trattiene il fiato a quel semplice contatto,
incapace di distogliere lo sguardo da quell’intreccio di mani piccole e grandi.
Esiste qualcosa di più perfetto?
Poi vedi il bimbo corrugare la fronte, concentrato, e
dischiudere le labbra. Due sillabe irrompono delicatamente, spezzando il
silenzio:
“Papà…”
E poi una risata dolce, cristallina e orgogliosa nella sua
innocenza.
Che ti fa battere il cuore tanto forte da far quasi male,
facendo eco a quello del tuo sposo davanti a te.
Un sorriso si apre sul tuo volto e sai con certezza che il
suo gemello è dipinto su quello dell’amore della tua vita.
“Famiglia…” Sospira morbidamente lui.
E, con la certezza che ogni passo che hai compiuto da quando
eri poco più grande del tuo bimbo ti abbia portato esattamente lì, a quel
momento, lo stringi ancora di più a te e annuisci contro la sua spalla. Perché
sai che quell’istante, l’hai atteso per tutta la vita.
Poggi le labbra al suo orecchio:
“La nostra
famiglia, Harry…”
Lo senti rabbrividire leggermente a quelle parole.
Un silenzio cala tra voi, ma non è pesante o imbarazzante…è
intimo, è sicuro, è vostro.
Poi senti il tuo amore muoversi lievemente tra le tue
braccia, quel che gli basta per guardarti negli occhi.
“Draco, amore, sono finiti i pannolini. Gli hai ricomprati
vero?”
Resti in silenzio per qualche secondo, poi mormori:
“Ops…!”
FINE.