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Autore: Yvaine_    15/03/2014    5 recensioni
Quando i pesci piangono, nessuno vede le loro lacrime.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avviso: la storia seguente partecipa al Frasette Ganze Contest indetto da Princess L su EFP Forum.
Ispirazione: Ghost Wisperer; stagione 3, episodio 6: Doppia Esposizione
                  Judee, Dormivano segretamente nell'azzurro mare dei sogni, cap.5


Respiri d'acqua

Il sole tramonta all'orizzonte creando una tenue luce arancione. Gli ultimi bagnanti raccolgono le proprie cose e tornano verso le auto o si avviano a piedi chiacchierando e ridendo. Quando anche le ultime voci scemano rimane solo lo sciabordio tranquillo delle onde ad arrivare alle orecchie della ragazza che, immobile, osserva il mare mentre il vento le scompiglia i lunghi capelli castani. Indossa solo dei pantaloncini jeans e una leggera cannottiera bianca. Rabbrividisce per un'improvvisa folata di vento più violenta delle altre. Fa un passo sulla sabbia, i piedi fasciati in un paio di Converse blu. Lentamente continua a camminare verso l'acqua e ogni tre o quattro passi si sveste, sfilando prima le scarpe, poi la cannottiera ed infine i pantaloncini, rimanendo così in biancheria intima. La faccia è rossa e gonfia, gli occhi lucidi. Non si ferma, le lacrime le rigano le guance e ogni passo è una pugnalata, una delle frasi che lui le ha urlato contro solo un'ora prima.
Sei una persona orribile.
Una lacrima, una nuova ferita nel suo cuore già dilaniato.
Spregevole.
Altro passo, altro squarcio. L'acqua le lambisce le caviglie e quando l'onda si ritira rabbrividisce ancora.
Il crepuscolo porta con sé freddo e buio; buio che però non riesce a sconfiggere del tutto la luce del sole morente.
Davvero, non so cosa cazzo ci ho visto in te.
L'acqua le arriva alle ginocchia, il vento diventa più forte, inizia a tremare e il respiro si fa sempre più veloce.
Santo cielo, sei ridicola.
Un singhiozzo scuote il petto immerso nell'acqua. Prende un respiro profondo e s'immerge. È tutto più tranquillo lì sotto. Più silenzioso. Con le guance gonfie apre gli occhi sul blu liquido.  Cerca di rimanere il più ferma possibile per farsi cullare dalle correnti, le gambe leggermente piegate, le braccia che salgono verso la superficie e i capelli che ondeggiano liberi come quelli di Medusa.
Quando i polmoni cominciano a bruciarle soffia fuori tutta l'aria che si trasforma in enormi bolle deformate e sale sfiorandole la faccia e i capelli. Con una debole gambata comincia a risalire e spinge le braccia verso il corpo per riemergere. Chiudendo gli occhi si sdraia sulla schiena e un sorriso triste nasce sulle sue labbra. Le lacrime salate si mischiano alle gocce sulla sua faccia per poi cadere e perdersi. Dietro le palpebre rivede ancora il suo volto deformato dalla rabbia e dal disgusto.
Sei una cretina.
Si sente leggera, quasi libera.
Il mare le è sempre piaciuto, è sempre stato suo amico: l'aiuterà anche stavolta.
Si lascia cullare ancora un po', ma poi si gira e spinge sotto la testa. Una volta che tutto il corpo è sott'acqua apre gli occhi, fa qualche bracciata a rana, delle brevi trottole orizzontali e poi verticali per risalire. Gioca ancora con l'acqua: gira su sé stessa, apre le braccia, le alza e le schiaffeggia contro la superficie, schizza, s'immerge verticalmente fino a toccare il fondale coi piedi o con le mani mentre altre frasi le volteggiano in testa.
Oddio, quanto sei infantile. Piccola. Stupida.
Il suo cuore sanguina sempre di più ad ogni battito e con il respiro rotto dai singhiozzi cerca d'immagazzinare un po' d'aria e s'immerge ancora una volta. È una brava nuotatrice lei e quindi il suo corpo si rifiuta di farle respirare l'acqua. Ancora una volta è costretta a risalire, ma torna giù subito... Ed eccola, la frase peggiore, l'ultima che le ha rivolto, carica di disprezzo, ecco le si stampa sulla retina, incancellabile. Insopportabile.
Tutto ciò che sei, tutto ciò che pensi… è sbagliato.
Spalanca gli occhi ed inspira.
All'orizzonte nuvoloni neri si accavallano l'uno sull'altro e avanzano veloci. Da quella massa minacciosa compare un enorme fulmine che illumina per un attimo i vestiti sparsi come briciole sulla spiaggia.



Nicchia dell'autrice
Salve a tutti! Spero che qualcuno sia arrivato fin quaggiù. Questa storiella non è nulla di che: l'ispirazione mi è venuta nove giorni prima della data di scadenza del contest e sono molto soddisfatta di quello che ne è uscito. Spero che anche a voi sia piaciuta!
A presto su questi schermi
Yvaine_

  
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