Rose scese lentamente la lunga scalinata, il cuore in gola.
Quella sera avrebbe dimostrato che chiunque può cambiare.
Scorpius salì con lunghe falcate le scale che portavano alla Sala Grande, il battito cardiaco a mille.
In quel ballo avrebbe finalmente mostrato a tutta la scuola, a tutto il mondo che lui, Scorpius Hyperion Malfoy, non era un Mangiamorte, non aspirava a distruggere l’umanità né a sopprimerla; a guidarla, forse, d'altronde l’ambizione era una delle virtù Slytherin, ma quello non era importante.
Che chiunque, se ne ha l’occasione, può dimostrarsi migliore.