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Autore: _Marlee_    16/03/2014    0 recensioni
Quando avere il cuore di una persona letteralmente in mano ti fa sentire padrone del suo futuro, io glie l'ho fatto ripartire perche volevo che quel suo futuro lo vivesse con me.
-Cristina Yang
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cristina Yang, Owen Hunt
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Qui al Seattle Grace le giornate passano veloce, con Meredith Izzie e George, le mie operazioni a cuore aperto, da quando è andato via Preston, non è ancora arrivato un cardio chirurgo che sia in grado di insegnarmi, fin'ora sono sempre io la migliore, e sono ancora una specializzanda.
"Yang in pronto soccorso, presunto tamponamento cardiaco in arrivo" mi urla la Bailey mentre corre verso il pronto soccorso. Oh che bello, finalmente un intervento bello.
"Owen Hunt, uomo, 39 anni, tamponamento caridaco"
Hunt, il militare figo, con il fisico massiccio e i capelli ramati. Cristina lui sta morendo, pensa a salvarlo.
Dopo 6 ore in sala operatoria, dopo 3 chiamate al cerca persone del mio superiore, ho dovuto fare tutto da sola, una procedura da quinto anno io l'ho fatta al terzo.
Lo faccio portare in terapia intensiva, speriamo in una ripresa completa. Il dottor Hunt era gia stato al Seattle Grace per insegnare delle procedure d'emergenza, e gia l'avevo notato, gia si era fatto notare.
Io non ero di turno, ma ero rimasta in saletta di guardia in caso succedesse qualcosa al mio paziente, in piena notte mi arriva una chiamata al cerca persone, un 911 in terapia intensiva, ti prego fa che non sia, fa che non sia lui. Arrivo di corsa nella sua stanza, ma non è cambiato nulla, lui ancora non si è svegliato, dietro di me sento qualcuno ridere.
"Ti sembrano scherzi da fare? Dopo 6 ore di intervento ti metti a farmi correre esattamente alle 3 di notte? Sei meschino sai.." guardo Alex Karev dietro di me mentre riprendo fiato.
"Ho pensato che se ero sveglio io avresti dovuto esserlo anche tu." mi disse lui con quel sorrisetto sarcastico, che in questo momento vorrei non vedere.
"Allora, tu hai bisogno di una ragazza alla quale puoi fare questi scherzi, con me non attacca, aspettati la vendetta Karev". In quel momento dalla stanza di Owen arriva un continuo bip bip bip, troppo veloce per i miei gusti, mi avvicino, è in fibrillazione, dopo la giusta dose di farmaci e un paio di scariche, non cambia la situazione, in quel momento mi ritorna in mente Ellis Grey, che mi consigliò il massaggio carotideo, senza pensarci due volte, applico la procedura al mio paziente e in pochi secondi il cuore tornò a battere in modo regolare.
La mattina seguente, mi svegliai, ero seduta sulla sedia della stanza di Hunt, non so perche mi sono addormentata li, poche ore dopo, lui si svegliò, era un po assente, ma è normale per il post operatorio.
"Buon giorno dottor Hunt, come si sente?" gli chiesi mentre facevo i controlli di routine.
"Molto meglio di quando sono arrivato" disse lui accennando un sorriso "chi mi ha operato?" mi chiese curioso, "Io signore, la procedura l'ho svolta io" dissi sicura, io sono sempre sicura, "Ha fatto un ottimo lavoro dottoressa Yang" credo di essere diventata un po rossa, non mi capita mai, ma lui ha questo ascendente strano su di me, che mi rende diversa.
Una settimana dopo, quando ho dimesso il mio paziente lui mi sorprese con una domanda, forse fuori luogo "Dottoressa Yang, stasera le va di uscire con me?"
"Sono di turno stasera, non posso, ma grazie della proposta" riuscì a liquidarlo cosi, io non sono il tipo.
La sera stessa, mentre ero in sala di guardia con Meredith, bussarono la porta, strano Izzie e George non bussano mai "E' aperto" urla Meredith. In quel momento entra Owen, non so come abbia fatto avere il permesso.
"Lascio la stanza senza un motivo apparente" dice Meredith sentendosi la terza in comodo.
"Come mai sei qui?" chiesi a Owen "Volevo vederti, se hai il turno e l'unico modo è venire qui è chiedere il permesso al capo, lo faccio" sorrise e io con lui. Si avvicina a me, ma io indietreggio "Cosa stai facendo?" chiedo, imbarazzata, "Sto cercando di baciarti" mi prende per mano e mi porta infondo al corridoio, in una porta che io non avevo mai varcato in tre anni.
"Cos'è questo posto?" sono molto spaesata, non sono abituata.
"E' un posto speciale, un posto che ti libera da tutti i pensieri" dice lui molto convito, mi prende il braccio e mi posiziona sopra una specie di tombino gigante. Pochi secondi dopo sentì una folata di vapore dal basso verso l'alto, che fa alzare la maglia e fa volare i capelli, aveva ragione, libera i pensieri. Poco dopo un altra folata, alzo il viso e la mia bocca è vicinissima alla sua, e lui decide di annullare la distanza, io non mi tiro indietro, anzi approfondisco, poco dopo lui smette di baciarmi e mi guarda negli occhi, io mi perdo nei suoi occhi azzurri, cosa che non mi è mai successa.
"Tornerai la in guerra?" domandai senza staccare i miei occhi dai suoi "Non lo so, sento il dovere di andare li a salvare le persone che ci permettono di dormire sogni tranquilli ogni notte, forse dovrei tornare" mi disse lui, io calai lo sguardo, fissando il pavimento, e aspettando un'altra folata per far scivolare via la tristezza di quelle parole. Lo so che non sembro piu neanche io, ma il suo sguardo, il legame che ci ha unito in quella sala operatoria, quando gli ho fatto ripartire il cuore, letteralmente, mi ha cambiato il modo di vederlo.
"Ti prego non tornare, potresti morire" non so nemmeno come mi è uscita questa frase, anche lui ne è rimasto stupito.
Dopo due mesi di convalscienza per il tamponamento, è arrivato il momento di scegliere se ritornare a salvare vite al campo o se rimanere qui con me, che in due mesi abbiamo costruito qualcosa di bellissimo e nuovo, neanche con Preston mi sentivo cosi nel posto giusto al momento giusto come con Owen.
"Non ti prometto niente, non voglio illuderti, non voglio farti credere che non partirò quando invece ci sto seriamente pensando, io non posso lasciare la mia vita, non posso abbandonare quei ragazzi che li mi aspettano, sono uno dei piu bravi medici di campo, glie lo devo" mi sussurra lui all'orecchio mentre siamo nel mio letto. "Ma a me non ci pensi? Non pensi che in due mesi mi hai fatto innamorare di te, e che adesso non riesco neanche a respirare se tu sei lontano, come faccio se tu sei in Iraq?" dissi io con gli occhi pieni di lacrime, un'altra cosa che non mi era mai successa.
"Godiamoci questa notte, non sarà di certo l'ultima, ma la voglio assaporare per portarla con me"
"Allora hai deciso sul serio?" non dice niente, si avvicina a me e mi bacia, in modo dolce, passionale, e la mia lacrima bagna la sua guancia, lui l'asciuga e per tutta la notte ci perdiamo l'uno nell'altra.
Il mattino dopo, quando mi svegliai lui non c'era, mi alzai di scatto, ma sentii dei rumori in cucina.
"Buongiorno dottoressa Yang, ben svegliata" dice con un sorriso a 32 denti, mentre regge un vassoio con un cappuccino e una brioche, ero felice di vederlo ancora a casa, ma quella sua divisa verde con quella meravigliosa scritta “U.S ARMY” vicino al cuore che pochi mesi fa ho fatto ripartire con le mie stesse mani mi mette tristezza, mi fa tornare a letto e mi posa il vassoio nelle gambe, poi torna da me con una rosa rossa. Aveva deciso di partire, tra poche ore ci sarà l'aereo e un intero oceano mi terrà lontano da lui.
"Questa rosa tienila nel comodino, mi avrai vicino ogni notte e ogni mattina, e io porterò con me il tuo profumo che mi accompagnerà nella prossima missione" ormai le lacrime si sono impossessate del mio viso "Lo so che non posso dire niente per impedirti di andare, tutti abbiamo fatto un giuramento e giustamente lo seguiamo, ma almeno promettimi che non tornerai in ambulanza, perche non so se sarò in grado ancora di operare l'uomo che amo, quindi ti prego torna tutto intero" lo accompagno in aeroporto, ma vederlo partire mi spezzerebbe il cuore e l'unica e ultima cosa che gli dissi fu "Ti mancherò, mi mancherai, ma pensiamo a quando tornerai e io metterò una rosa nuova nel comodino e tu potrai risentire il mio profumo, ti amo Owen Hunt" lo baciai "Ti amo Cristina Yang" 

  
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