Anime & Manga > Hikaru no Go
Ricorda la storia  |      
Autore: ISI    30/06/2008    2 recensioni
-Ho perso…grazie per la partita- chino il capo e rimetto a posto le pietre bianche nella loro ciotola, mentre tu mi guardi sbigottito. In fondo avrei anche potuto vincere. Ma che vado dicendo? Contro di te, io non potrei mai vincere, neppure tra un milione di anni. Non perché io non mi impegni nel go, ma semplicemente perché il go non è la mia strada.
HIKARU NO GO.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
MY WAY

MY WAY

 

Non sono mai riuscito a dirti quello che veramente penso, ma stavolta voglio, devo farlo, è stato difficile trovare il coraggio, ma adesso non ho intenzione di tirarmi indietro, voglio prendermi le mie responsabilità e parlare con te a quattr’occhi.

Non voglio deluderti, non ho intenzione di farlo, ma non credo che ci sia un altro modo per raggiungere il mio scopo, per seguire la mia vera strada. Forse ti sembrerò un egoista, ma questa è la mia vita e proprio perché è mia devo decidere io. Se continuassi so così per certo che soffrirei, soffrirei terribilmente.

Tu sei davanti a me, tutt’intorno c’è uno strano silenzio rotto improvvisamente dallo sbattere di una delle tue pietre nere sul goban. Dal tuo volto non traspare alcuna emozione, il tuo sguardo è serio da far paura.

Ormai credevo di essermi abituato a questo tuo modo di fare così freddo, così distaccato, e invece mi sbagliavo.

Prendo una delle mie pietre bianche, rispondo alla tua mossa e mi maledico ancora una volta per la mia codardia.

Non è questa lamia strada, non è questo il mio futuro, lo so benissimo, ma consolati perché quando lo saprai non sarai l’unico a star male. Poni un'altra pietra sul goban, io faccio per imitare nuovamente il tuo gesto, ma poi mi fermo. A che servirebbe? In fondo è scontato che sia tu a vincere.

-Ho perso…grazie per la partita- chino il capo e rimetto a posto le pietre bianche nella loro ciotola, mentre tu mi guardi sbigottito. In fondo avrei anche potuto vincere. Ma che vado dicendo? Contro di te, io non potrei mai vincere, neppure tra un milione di anni. Non perché io non mi impegni nel go, ma semplicemente perché il go non è la mia strada.

Me ne sono reso conto solo ora, ma fortunatamente non è troppo tardi.

Non voglio deluderti papà.

Ma non posso fare altrimenti.

Credi che potrai perdonarmi?

-C’è qualcosa che non va, vero Akira?- sembri piuttosto preoccupato.

Le tue parole riescono quasi a sorprendermi, non hai mai avuto un grande istinto paterno, eppure stavolta sei riuscito a vedere oltre la maschera che ha sempre nascosto il mio vero io, forse è un bene che sia stato tu ad iniziare questo discorso, dato che io non ne avrei avuto il coraggio.

-Si papà e ad essere sinceri era da un po’ che volevo parlartene …- sono riuscito a risponderti e ora scopro di riuscire a sostenere il tuo sguardo.

Sto inequivocabilmente facendo progressi.

-Parla, allora…sai bene che a me puoi dire qualsiasi cosa- il tuo tono rassicurante dovrebbe indurmi a confessare tutte le preoccupazioni che mi affliggono, ma in realtà sortisce l’effetto contrario.

Un nodo mi chiude lo stomaco e il coraggio inizia a scemare, ma continuo con il mio discorso perché so che, o te lo dico ora, o non te lo dirò mai più.

-Ormai sono quasi dieci anni che gioco a go, dato che me lo insegnasti quando avevo appena due anni…- annuisci ma non ti è chiaro il problema, quindi mi fai cenno di continuare.

-Credevo di aver trovato la mia strada poi, però, mi sono accorto di aver commesso un grave errore di valutazione- tra noi cala di nuovo quel maledetto silenzio che mi fa paura, ora come quando ero più piccolo. Quello stesso silenzio che seguiva i miei errori o le mie stupidaggini di bambino, quel silenzio che per me era la prova certa di averti deluso.

Sorridi e mi poggi una mano sulla spalla.

Rimango piuttosto shockato dalla tua reazione, così calma e serena.

Non credo che tu stia fingendo, non lo faresti, anche perché proprio come me non ne sei in grado.

-Ogni uomo deve seguire la propria strada, Akira…- ti fermi un secondo, giusto il tempo di spiare una qualche mia reazione –Credi di avermi deluso? Invece, ancora una volta, mi hai reso fiero di te, perché ci vuole parecchio coraggio per dire una cosa del genere …o mi sbaglio?- no non ti sbagli papà, e più difficile di quanto tu possa credere.

-Qualunque sia la tua strada, qualunque sia il tuo futuro spero che tu possa goderti ogni momento della tua vita fino in fondo, senza alcun rimpianto-.

Devo ammettere che non ti facevo così filosofico.

Alle volte mi sembra addirittura di non conoscerti, un estraneo in un mare di perfetti sconosciuti.

Ma stavolta è diverso.

Ho scoperto un’altra parte del tuo carattere e forse, poco a poco riuscirò a comprenderti e a capirti, ma prima voglio capire me stesso. Ora sorrido anch’io insieme a te.

Ero sicuro di averti deluso, ma fortunatamente mi sbagliavo.

Seguirò la mia strada fino in fondo, lo farò per me, per potermi guardare soddisfatto allo specchio, lo farò per te che, anche se agli altri non sembra, hai sempre creduto in me e mi hai sempre sostenuto.

Di lì a poco un ragazzino di nome Hikaru Shindo entrò a far parte del mondo del go e prese il mio posto ai seminari di mio padre.

Hikaru non è ancora al mio livello, ma so che tra poco mi supererà perché lui, a differenza di me, non considera il go solo come un gioco e lo ama con tutto se stesso.

Per quel che mi riguarda, grazie ad un amico più vecchio di me sono riuscito ad avere tutti gli appunti del corso di medicina dell’università di Tokyo, e mi sono accorto di aver trovato un’altra strada, la mia.

   

Fine.

 

Avevo già pubblicato questa storia con l’account di una mia amica (Gre), ma assolutamente non si tratta di plagio, perché l’idea è stata mia e sono stata io a scrivere questa breve fanfiction...

Mi sono chiesta che cosa avrebbe fatto il mio personaggio preferito se si fosse accorto che il go, diversamente da quanto è nel fumetto, non fosse la sua strada ed ecco qua questa breve storiellina, ma soprattutto mi è piaciuto analizzare la reazione della persona più vicina ad Akira, suo padre per l’appunto, al sapere questa notizia...

Spero che vogliate commentare e vi ringrazio per aver letto...

Ciao, dalla vostra Isi.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Hikaru no Go / Vai alla pagina dell'autore: ISI