Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: xalison    16/03/2014    3 recensioni
Blaine è uno scienziato fidanzato con Kurt, un aspirante attore e suo vicino di casa. Le cose si complicano quando Kurt diventa amico di un attraente ragazzo e compagno di corso: Blaine è geloso.
Scientist!Blaine / Actor!Kurt
Breve OS, ispirata ad un episodio della serie The Big Bang Theory
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A matter of jealousy.

“Com’è andata a lavoro?” chiese Kurt, inviando un messaggio.
“Sono stato tutto il giorno a sintetizzare cristalli isotopicamente  puri per il rilevamento di neutrini.” Rispose Blaine, preparando la tavola.  
Cosa? Pensò Kurt non appena Blaine ebbe finito di parlare. Il loro era un rapporto fuori dalle righe: uno era uno scienzato intelligente e nerd al cento per cento, l’altro un attore che aveva bisogno di una calcolatrice per fare due più due. Nonostante le innumerevoli differenze erano riusciti a trovarsi perché Kurt aveva fatto uscire Blaine dal guscio e quest’ultimo faceva vedere al fidanzato il mondo da un punto di vista diverso, più profondo. Donavano all’altro un pezzo di sé stessi, rendendosi migliori a vicenda. 
“Sembra divertente.” Azzardò Kurt, con lo sguardo perso.
“Si, lo è stato!” esclamò felice l’altro prendendo il cibo dal frigo.
“Ah, bene, c’ho preso!” rispose orgoglioso di sé.
“Con chi ti scrivi?”
Erano a cenare a casa di Kurt, vivevano sullo stesso piano quindi non faceva molta differenza e Blaine stava cucinando per lui, ma quella sera l’attore era un po’ assente.
“Con uno che ho conosciuto a lezione.”
“Oh bene…stiamo ancora insieme, vero?”
Blaine era terribilmente insicuro sulla sua relazione, lui teneva a Kurt e sapeva che era reciproca la cosa ma le differenze tra i due erano abissali. Kurt era desiderato da tutti, era brillante e incredibilmente sexy…lui era uno scienziato e basta.
“Rilassati – disse sorridendo- è solo un amico gay stiamo lavorando insieme su un rapporto orale. È simpatico.”
“Coosa hai detto?! Ho avuto un infarto dopo ‘rapporto orale’.” esclamò sbarrando gli occhi.
“La smetti di fare il geloso? Dai si è appena trasferito da Londra non conosce nessuno.”
“Ahh, perfetto l’accento inglese. L’accento più sexy che ci sia.”
“No, non è vero – tentò di tranquillizzarlo l’altro, poi sorrise-  no, hai ragione… è il più sexy.”
“E glielo hai detto che hai il ragazzo?” chiese Blaine abbassando lo sguardo. Gli faceva ancora una strana sensazione pensare di essere il ragazzo di Kurt Hummel.
“No, non è uscito fuori.” Rispose l’altro tranquillo, continuando a messaggiare.
“Perché non gli scrivi ‘ora ho da fare, sono con il mio ragazzo…l’Inghilterra fa schifo, tu pure...evviva l’America’.” Terminò infastidito, portando gli occhiali più vicino agli occhi.
“Vaa bene, ora glielo scrivo.”
Un altro messaggio.
Kurt controllò il telefono e rise.
“Cosa ha scritto?”
Te lo ha fatto scrivere il tuo ragazzo?” rispose Kurt rileggendo il messaggio, divertito dalla strana situazione. Vedere Blaine geloso era semplicemente adorabile.
Blaine puntò gli occhi a terra cercando una risposta per poi sbraitare: “ Io questo lo odio.”
“Andiamo, non fare l’antipatico. E’ solo un amico. È un grosso problema, per te? Domani verrà a studiare qui.”
“Qui?” ribatté infastidito, aggiustandosi gli occhiali sul naso.
“ Ascolta se ti infastidisce così tanto, anche se non hai nulla di cui preoccuparti, potrei cambiare compagno anche se tutti sono già in coppia e tutto questo servirà solo a farmi bocciare.”
Lo scienziato sorrise: “Sarebbe splendido, grazie.”
***
Lo scienziato era in punta di piedi davanti alla porta per spiare il pianerottolo dallo spioncino, alla fine aveva deciso con Kurt che il "compagno di studi" sarebbe andato da lui in ogni caso.  
Blaine voleva convincersi che non gli importava, era una cosa assurda e non aveva nulla di cui preoccuparsi, si sedette sulla scrivania e accese il computer. Voleva tornare a lavorare o fare altro ma una voce lo fece ricadere nel dubbio:
“Statisticamente parlando hai qualcosa di cui preoccuparti, il tuo aspetto fisico è nella media, quindi direi che il cinquanta per cento degli uomini sulla terra è più attraente di te. Stiamo parlando di un miliardo e mezzo di bei maschioni che stanno lì ad aspettare pronti a portarsi via  il tuo Kurt.” Esclamò il suo coinquilino Sebastian, mentre giocava alla Wii.
“Sì, ma non si tratta solo di aspetto fisico, sono ben sopra la media in un mucchio di altri campi…” disse cercando di nascondere la sua preoccupazione.
“Dove non hanno rilevanza l’altezza o  la vista.” 
“Sto parlando di cose più importanti come…la maturità emotiva!”
“Non eri tu quello che un attimo fa spiava il suo ragazzo da uno spioncino?”
Lo scienziato sbuffò, così l’amico cercò di rassicurarlo: “Io non sto dicendo che tu non abbia delle qualità ad esempio scegli gli amici in maniera impeccabile e compri l’uva che piace a me. Sei un ottimo partito.”
“Ti ringrazio, ma io so che Kurt tiene a me e non combinerà nulla con quel tipo.”
“Beeeh, almeno che lui non sia un iptonizzatore.”
“Cosa?” chiese Blaine che non aveva capito una parola.
“Benché improbabile è statisticamente possibile… Kurt potrebbe compiere atti sessuali con lui e non rendersene conto.”
“Ora sei davvero ridicolo!” esclamò.
“La mente è una cosa misteriosa, Blaine. Lui potrebbe spassarsela alla grande mentre Kurt crede di essere una gallina che becca il grano.”
“Cosa?!” urlò ancora più stupito.
Sebastian imitò le mosse della gallina. D’accordo, la situazione stava degenerando e cadendo nel più profondo oblio del ridicolo.
***  
Il piccolo scienziato decise di affrontare direttamente  il problema: avrebbe parlato con il suddetto ragazzo. Così spiando sempre in un punta di piedi dallo spioncino aspettò che uscì dall’appartamento di Kurt. Non lo fece, Blaine lo raggiunse sulle scale.
“Bella, frà!” disse alzando il mento e incrociando le braccia, alzando anche le punte dei piedi e si rese conto che il ragazzo non solo era inglese, ma era anche alto e incredibilemente affascinante: capelli neri ed occhi verdi, perfetto.
“Ciao.” Rispose imbarazzato l’altro, continuando a scendere le scale.
Blaine non mollò la presa.
“Sei quello che ha preso l’appartamento al quinto piano?” chiese con la voce più profonda che avesse.
“No, sono solo venuto a trovare un amico.” Disse continuando a scendere le scale, velocemente.
“Oh fico, quello che abita al quarto? Io lo vedo qui in giro e preferisco stargli alla larga perché il suo ragazzo è uno che mette davvero paura. Fa parte di una gang.” rispose Blaine, fingendosi preoccupato.
L’altro finalmente si fermò: “Davvero? A me ha detto che è uno scienziato.”
“Sì…quello è il nome della sua gang…gli scienziati…brutta gente - lo avvisò- sono schizzati!”
“Grazie per la dritta.” Disse uscendo dal palazzo.
“Ma figurati, frà!” ritornò ad usare il suo tono di voce profondo.
 Si voltò soddisfatto di se stesso, ma trovò Kurt che lo fissava con un’espressione indecifrabile: era sconvolto, meravigliato e arrabbiato allo stesso tempo. Blaine si sentì male.
“Stiamo ancora insieme vero?” chiese intimidito.
Kurt lo fissò e poi si voltò in modo teatrale senza dare nessuna risposta.
***
Lo scienziato più pensieroso che mai si recò il giorno dopo all’università: non aveva il coraggio di parlare con il suo ragazzo. Andò alla caffetteria e prese un caffè, se ne stava seduto fissando la tazza quando una voce lo fece rinvenire.
“Ciao, dottor Anderson!” disse un collega. Si chiamava Tom, era piuttosto simpatico e molto gentile ne suoi confronti.
“Ciao Tom e chiamami Blaine, il dottor Anderson è mio padre, e mia madre e mia sorella e il nostro gatto…anche se sono piuttosto certo che la laurea del dottor Baffo Anderson sia d’onore.”
Tom sorrise sedendosi accanto a lui.
“Tom, posso farti una domanda? Il mio ragazzo ha conosciuto un tipo al college, lui ha l’accento inglese e…”
“Oh, adoro l’accento inglese!” lo interrupe il collega.
“Sì, a quanto pare piace a tutti. Comunque ho l’impressione che ci stiano provando con lui e lui dice che sono solo amici ma...”
“Io non mi preccuperei, immagino che con te ci provino continuamente…” disse avvicinandosi a Blaine.
Lo scienziato inarcò le sopracciglia: “Esatto, perché i gay fanno tipo ‘uh quello ha due uniformi di Star Trek e si becca un sacco di otiti, devo accalappiarlo!’ “
Tom comprese l’ironia, ma continuò a sorridere: “Capiterà più spesso di quanto pensi, sei carino, simpatico…magari ci provano e tu non te ne accorgi.”
Il collega ci provava con Blaine da circa due mesi, ma niente, sembrava non accorgersene, come ora: lo scienziato scoppiò a ridere.
“D’accordo io vado – disse continuando a ridere- grazie per l’aiuto, Tom.”
“Figurati.” Rispose l’altro, sconsolato.  Blaine aveva degli occhiali giganti, ma era completamente cieco.
***
Lo scienziato tornò a casa e non appena mise piede sul pianerottolo l’attore uscì dal suo appartamento.  Si fissarono per qualche secondo.
“Ciao..” tentò Blaine.
“Ciao, come mai non sei con la tua gang a scrivere equazioni sui muri con lo spray?” ruggì Kurt.
“E dai, mi dispiace.” Rispose avvicinandosi.
“Non ci credo che non ti fidi di me.”
“Ma certo che mi fido di te…”
“Allora perché mi hai messo in imbarazzo con il mio amico, il quale tra l’altro sapeva perfettamente chi eri…c’è la tua foto sul mio frigo!”
“Oh. Comincia davvero a non piacermi quel tizio.” disse incrociando le braccia mettendo il broncio.
“Mi spieghi qual è il problema? Finisci tutta l’intelligenza a lavoro e non te ne rimane quando sei a casa?”
“Non lo so è che a volte è difficile essere il tuo ragazzo. Ovunque tu vada c’è sempre qualcuno che ci prova con te, anche se io sono lì vicino…e…e sono tutti più alti di me. Perché sono tutti più alti ?! -urlò scocciato, poi sospirò- Scusami,è solo una mia paranoia. Il problema è mio non tuo.”  Rispose voltandosi, per andare a casa, ma Kurt lo fermò.
“ Blaine, stammi a sentire, io sto con te, sai che è te che amo. Quindi, puoi darti una calmata perché così divento matto!” Non appena ebbe pronunciato quelle parole si fermò paralizzato, entrambi rimasero immobili.
“E’ la prima volta che mi dici che mi ami…” constatò Blaine.
L’attore annuì con gli occhi spalancati, senza muovere il resto del corpo.
“Dovremmo far finta che non sia una cosa grossa?”
“E’…esattamente…quello che faremo, i-i-io sto per mettermi a piangere e sappiamo entrambi che se io piango inizi anche tu.”
“Hai ragione.” Disse Blaine, trattenendo le lacrime. 
“Va bene, a dopo.” Rispose allo stesso modo Kurt, correndo per le scale.
Lo scienziato aprì la porta felice, felice come non mai. Kurt Hummel amava Blaine Anderson. Proprio così. Amava lui e nessun altro. Il suo telefono squillò: un messaggio da Tom.
Ciao è stato bello prendere un caffè insieme, se ti va di parlare sono sempre qui e disponibile. Per te ci sono.
“Che ragazzo simpatico!” esclamò Blaine. 


Angolo Autrice. 
Buonasera e buona domenica a tutti! 
Allora questa storia è un vero e proprio sclero, tutto è iniziato circa due ore fa: ero sul divano a mangiare il tiramisù mentre guardavo The Big Bang Theroy. L'accoppiamento dolce+ adorabilità di Penny e Leonard mi ha fatto pensare ad una breve e divertente AU, solo per passare un pò il tempo. Qualcosa di leggero, niente angst e drammi. Uno Blaine impacciato e un sassy Kurt. 
Spero vi sia piaciuti, mi renderebbe felice sapere cosa ne pensiate perchè è venuta giù in circa un'ora! 
Alla prossima!

 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: xalison