Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: lollipop 2013    16/03/2014    7 recensioni
Summer, Liam e Melody i tre moschettieri o almeno lo erano ad 11 anni.
L’odio ed il rancora hanno distrutto questa alleanza, questa amicizia pure e semplice, come può esserlo solo ad 11 anni.
Spesso la colpa degli errori dei genitori ricade sui figli, ed’ è ciò che è successo alla dolce Sum.
Costretta ad abbandonare la sua casa, la sua città natale per 5 anni… Ora un ritorno, inatteso e indesiderato, riporterà i tre amici a ritrovarsi, ma se… il padre di Liam si è dato all’alcool a causa del padre di Sum e se il fratello di Sum è stato costretto ad azioni losche a causa del padre di Liam… Come riusciranno a ritrovarsi?
Tratto dal capitolo 1
Pov’s Melody:
Noi non abbiamo colpa delle scelte sbagliate e avventate che prendono i nostri genitori, non dobbiamo crogiolarci nel dolore per errori commessi da chi, dovrebbe insegnarci i valori della vita.
 
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Premessa: Ho due storie in corso attualmente e non mi sembrava il caso di pubblicare anche questa, ma avevo questa idea e non sono riuscita a resistere, anche se ammetto che ho ricevuto qualche spintarella...
Il capitolo è breve e in fin dei conti non fa capire ancora molto della storia ma è questo ciò che volevo, stuzziare le vostre menti, spero di riuscirvi.
Detto questo godetevi la lettura ed io spero di riuscire ad aggiornare presto con un nuovo capitolo più corposo.


 

Capitolo 1

 
Pov’s Narratore:

« L’hai già vista? » a capo chinato Liam percorre il lungo corridoio che conduce alla classe di matematica. Scuote il capo, in risposta alla domanda dell’amica. « E tu? » Melody fa segno di no con la testa, facendo ondeggiare i suoi boccoli neri. 
La campanella suona, le lezioni hanno inizio. Liam e Melody prendono posto nel loro banco, il secondo della fila a sinistra, di fianco alla finestra.
Melody poggia il gomito sul davanzale, osservando il cortile verde che precede il cancello di ingresso e di uscita della Brookside School. Il signor Coleman, l’insegnante di matematica entra in aula. E’ un uomo sulla quarantina, alto almeno 1.80, ha una leggera peluria nera con qualche spruzzo di bianco, che gli colora il viso. I capelli brizzolati, portati corti… Chi non sapesse la sua età, potrebbe scambiarlo facilmente per un trent’enne. « Buongiorno ragazzi, prima di iniziare la lezione volevo annunciarvi che questa classe aumenterà, con la presenza di una nuova studentessa… Per oggi lei salterà questa lezione poiché è impegnata in presidenza con le pratiche burocratiche, ma già da domani l’avremo tra noi. Spero che voi sappiate come ci si debba comportare, mi aspetto che la accogliate al meglio. » Liam si volta di scatto, puntando gli occhi in quelli distratti di Melody.
La lezione prosegue in silenzio, i due amici non parlano, mentre gli altri studenti bisbigliano tra di loro del “nuovo arrivo”, venendo costantemente richiamati al silenzio dal signor Coleman.

Pov’s Liam:

Le parole del signor Coleman mi arrivano come una pugnalata nella schiena, non bastava che la vedessi tutti i giorni nell’edificio, o che me la ritrovassi tra le via di Chittenden, dovrò vedere il suo volto anche durante le lezioni. “Comportarci come di dovere… Accoglierla al meglio…” come potremmo? Quella famiglia a rovinato i nuclei familiari dell’intera contea… Come farò a starle accanto???
Guardo Melody che ha lo sguardo perso nel vuoto, mi chiedo a cosa stia pensando, forse al tempo, al compito di storia, a lei o a niente.
Scuoto il capo e chiudo gli occhi nel tentativo di dimenticare ciò che sta per accadere ma serve a poco, i miei pensieri si poggiano su mio padre o su ciò che resta di lui.
Anche se a distanza riesco a sentire la puzza di vodka mista a sigari che impregna ogni angolo della casa, ingoio il boccone amaro che dimora nella mia bocca quando, con una gomitata Melody richiama la mia attenzione. « Il professore ti ha fatto una domanda… » poggio lo sguardo sul signor Coleman che stringe in una mano un pezzetto di gesso bianco… «Signor Kane, mi fa piacere sapere che è tornato tra noi, vuole condividere i suoi pensieri con la classe? » scuoto il capo accennando un sorriso. Nella mia bocca dimora veleno, le parole che ne uscirebbero, temo, che non sarebbero apprezzate dal mio insegnante. «Venga alla lavagna e risolva questo esercizio. »

Pov’s Melody:

Guardo Liam incamminarsi oltre la cattedra e riesco a riconoscere l’ espressione che ha dipinta in volto…
I miei sentimenti sono confusi, non so se gioire o essere furiosa per il suo ritorno. Mi manca, mi è sempre mancata. Io, lei e Liam abbiamo sempre avuto un rapporto fantastico, un amicizia unbreakable, come usava chiamarla lei… Infrangibile. Ma a quanto pare il nostro idillio si è infranto.
Sapere che sarebbe tornata ha accesso dentro di me una speranza, non posso negarlo, ma guardo Liam e mi rendo conto di quanto ancora la sua ferita sia aperta.
Noi non abbiamo colpa delle scelte sbagliate e avventate che prendono i nostri genitori, non dobbiamo crogiolarci nel dolore per errori commessi da chi, dovrebbe insegnarci i valori della vita. Per me forse è diverso, sono praticamente dovuta crescere da sola, ma Liam, lui ha visto la sua famiglia sgretolarsi e non può fare altro che dare la colpa a tutti.
Non voglio dividermi tra due fuochi ma non voglio rinunciare ai miei migliori amici.
Poso di nuovo lo sguardo sul cortile, il bidello Ralph sta falciando il prato, indossa le sue enormi cuffie rosse… Mi piacerebbe tanto sapere che tipo di musica può ascoltare un bifolco come lui!
Mi perdo tra quei colori, evitando almeno per un po’, di pensare come fare per risanare una vecchia amicizia.

Pov’s Narratore:

Una foto ritrae la maestosa villa dei Geyer immersa nel verde di un area primaverile.
Sono trascorsi cinque anni dall’ultima volta che l’ ha vista così, nonostante tutto, un leggero sorriso riesce ad impreziosire le sue guancia pallide, con quelle fossette che tanto le donano. «Hey, hai intenzione di disfare le tue valige o le userai come soprammobili? » ghigna Summer, ammirando la figura esile ma muscolosa di suo fratello che poggia sullo stipite della porta.
Sum si alza, si avvicina ad essa per poi fare una linguaccia a suo fratello e chiudergli la porta sul naso.
Si tuffa sul letto e continua a guardare quella foto che stringe tra le mani, per poi gettarla sul pavimento con disprezzo.
Domani inizierà il suo primo giorno di scuola, tornare a Chittenden per lei è stato un duro colpo… Non ci sono molti stimatori della famiglia Geyer nella contea, nessuno è felice di sapere che sono tornati, dopo ciò che ha fatto suo padre.
Si comprime le tempie Summer, il mal di testa le pulsa come se avesse un trapano nel cervello.
« Sum, disfa i bagagli… resteremo qui, fattene una ragione! » sua madre entra in camera sbattendo la porta contro il muro. Guarda con aria di sfida sua figlia, la decisione di ritornare a Chittenden è stata sua, a suo dire era arrivato il momento per la famiglia di tornare a casa, affrontando il passato.
Sbuffa Summer mentre tira fuori dagli scatoloni le sue cose. Sul fondo dimora una scatola, sulla quale vi sono appiccicati adesivi di fiori e animali, la prende tra le mani Sum, aprendola…

Pov’s Summer:

Apro la scatola pur sapendo cosa c’è al suo interno, a volte credo di essere un autolesionista.
Tolto il coperchio balza fuori un peluche nero, un gattino dai lunghi baffi, ricordo che era di Mel, la supplicai per farmelo regalare… è ridicolo ciò che può piacere ad una bambina di 11 anni.
Tiro fuori dalla scatola varie cianfrusaglie sino ad arrivare sul fondo, su di esso c’è una cornice capovolta, la prendo tra le mani e la giro verso di me, la foto al suo interno ritrae tre bambini, è stata scattata sulle altalene di legno nel cortile di casa mia, guardo fuori dalla finestra e le vedo quelle altalene, riuscendo quasi a ricordare il momento esatto di quell’istantanea.
La foto ritrae me, i capelli biondi ricci e lunghi, gli occhi color mare e il sorriso splendente.
Sul lato sinistro un’altra bambina, boccoli neri corti, carnagione scura e profondi occhi neri. Il neo sul mento, che le donava un aria quasi regale e signorile. Melody è sempre stata bellissima!
Tra di noi c’è un ragazzino basso e dalle spalle grosse, capelli neri tagliati molto corti e occhi verdi. Lo sguardo serio ed il sorriso contagioso. Stringe con le sue braccia le nostre spalle, sembriamo felici, eravamo felici, prima che accadesse tutto.
Summer, Liam e Melody i tre moschettieri, così ci chiamavano gli anziani della contea… Peccato che non siamo riusciti a tenerci stretta questa alleanza, questa amicizia.
Una lacrima mi bagna il viso, ripongo velocemente la foto nella scatola per poi gettarla sotto al letto, lontano dai miei occhi… Non so come sarà affrontare la scuola e tutto il resto, sicuramente avere Mel e Liam con me renderebbe le cose molto più semplici, ma so che questo non accadrà mai, loro mi odiano e non posso biasimarli.


 



Liam Kane
 

Melody Quinn


Summer Geyer





Pov's Autrice:

Saaalve rieccomi con una nuova storia, dai sapori drammatici e romantici.
Quì si parla di un'amicizia sgretolatasi per dei motivi... Voi avete già capito quali sono?
Il capitolo come vi preannunciavo all'inizio è breve, ma spero sia comunque servito ad incuriosirvi.
Attendo quealche vostro commento, sono curiosa di sapere cosa ne pensate di questo mio nuovo progetto...
Ci si vedeeee  ;)


P-S= che ne pensate della copertina l'ho fatta io... sono fiera di me! (ego al massimo)  XD


xo lollipopo 2013




 


 
 
 

 
 
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: lollipop 2013