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Autore: _Y u s h i_    16/03/2014    6 recensioni
Non mi abituerò mai ai terremoti qui in Giappone.
[...]
Ho paura e lo ammetto, ho una paura folle delle scosse, ma di certo non posso rinunciare al nostro Tour per questo mio timore. Donghae, d'altro canto, ha ancora più paura di me dei terremoti, e saperlo da solo nella sua camera, a pochi metri dalla mia, mi fa stringere il cuore e desiderare di averlo qui con me.
THUMP.
[EunHae]
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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1,2,3... Heart-Quake [두근두근*]
(* In inglese 'Thump Thump' è il suono del cuore che batte)



 


Mi sveglio all'improvviso.
 
Le pareti vibrano, il lampadario cigola spaventosamente e il mio cellulare cade a terra.
Serro gli occhi e rimango immobile nel letto, cercando di tranquillizzarmi e ripetendomi che prima o poi sarà tutto finito.
 
1...2...3.
 
E torna la quiete.
 
Non posso dire che sia la prima volta che capita e inoltre i manager ci hanno assicurato che le camere dell'albergo sono sicure e provviste di ogni mezzo necessario per qualsiasi evenienza, ma non mi abituerò mai ai terremoti qui in Giappone.
 
Le scosse durano in media pochi secondi e non sono mai molto forti, ma è una sensazione difficile da affrontare quando ti ritrovi da solo in una stanza anonima, in un paese sconosciuto e dopo aver litigato con l'unica persona che avrebbe potuto darti un po' di forza.
 
THUMP.
 
Il cuore mi batte all'impazzata, il mio respiro è leggermente irregolare.
Ho paura e lo ammetto, ho una paura folle delle scosse, ma di certo non posso rinunciare al nostro Tour per questo mio timore. Donghae, d'altro canto, ha ancora più paura di me dei terremoti, e saperlo da solo nella sua camera, a pochi metri dalla mia, mi fa stringere il cuore e desiderare di averlo qui con me.
 
Ma Donghae non c'è, lo posso immaginare chiaramente rannicchiato tra le coperte, mentre si dondola cercando di riacquistare un po' di coraggio, indeciso se passare oltre il nostro litigio e venire qui da me.
 
Mi porto una mano sopra il cuore.
Non riesce a calmarsi, continua a battere frenetico, come se avesse bisogno di qualcosa per potersi rilassare.
 
Da fuori sento una porta chiudersi nelle vicinanze e mi ritrovo a trattenere il respiro, in ascolto anche del più piccolo segno di qualcuno fuori dalla mia porta.
Sento anche dei passi e ricomincio la mia conta.
 
1...2...3.
 
- Hyuk? -
 
THUMP.
 
La voce di Donghae mi arriva flebile attraverso la porta, ma per un qualche motivo, nonostante il mio cuore stia battendo ancora frenetico, mi sento già più rilassato, sono felice che sia venuto.
 
- Mmh? - Rispondo piano.
- Posso entrare? -
- Fai come vuoi. -
Per quanto la sua presenza mi rassicuri, non posso fargliela passare sempre liscia, questa volta voglio farlo penare un po'.
Mi ha davvero fatto arrabbiare quando oggi se ne è andato in giro per la città da solo, senza dirmi niente e facendomi preoccupare come un matto, per non parlare di quanto ci sia rimasto male per non essere stato invitato.
Questa volta non lo perdonerò facilmente.
 
Sento la porta della mia stanza che si apre piano e continuo a rimanere girato di spalle per non guardare in faccia il ragazzo.
 
- L'hai sentito? - Mi chiede lui.
- Sì. -
- Hai paura? -
- Sì. -
- Anche io. -
 
Rimaniamo in silenzio per un po', e posso immaginarmi Donghae mentre si morde un labbro, soppesando le parole giuste da dirmi.
 
- Sei ancora arrabbiato? Ti ho chiesto scusa. -
- Sì. -
- Sai dire solamente 'sì'? -
 
Sbuffo e decido di voltarmi, prima finiamo questa discussione e prima possiamo tornare a dormire.
 
- Cosa vuoi Donghae? E' tardi e dovresti dormire. -
- Non riesco a dormire dopo che c'è stato un terremoto, il cuore mi sta ancora battendo forte per la paura. -
- Adesso sai come mi sono sentito io oggi, quando non riuscivo a trovarti e tu non rispondevi al telefono! -
- Ho sbagliato è vero, però adesso... -
 
Lo so cosa vuole, so perchè è venuto in camera mia.
So perchè sta esitando così tanto e mi da fastidio. Mi da fastidio perchè nonostante tutto, anche io voglio la sua stessa cosa.
Mi giro nuovamente nelle lenzuola coprendomi fino al naso e stringo i denti cercando il coraggio di non far uscire quelle parole.
 
1...2...3.
 
- Vuoi rimanere qui stanotte? -
 
THUMP.
 
Ecco, l'ho detto.
Ho ceduto ancora una volta, ma so come ci si sente ad avere paura e so come ci si sente ad essere soli e per quanto sia arrabbiato, non voglio che Donghae stia male.
 
Non serve che lo guardi per capire che ha alzato le coperte e si sta infilando nel letto accanto a me, percepisco il suo calore a pochi centimetri dal mio corpo.
Eppure sento ancora tensione tra di noi, come quando dopo un terremoto non puoi permetterti di tranquillizzarti perchè sai che da un momento all'altro potrebbe tornare un'altra scossa.
Quanto durerà ancora questa tensione?
 
- Hyuk? -
- Mmh? -
- Adesso sei ancora arrabbiato? -
- Forse. -
 
Sento Donghae che cerca di sopprimere una risata e capisco che la situazione si sta via via risolvendo.
Non posso farci niente, è impossibile rimanere arrabbiato con lui, ma sono fiero di essere riuscito a tenere duro più del solito.
Alla fine si è scusato e ha capito che la prossima volta deve avvisarmi, no? E comunque non è più un bambino e forse sono io ad essermela presa troppo.
 
Sento i muscoli rilassarsi e la tensione affievolirsi ed anche Donghae deve aver percepito il cambiamento, perchè lo sento prendere forza e avvicinarsi di più a me, finchè le sue dita non incontrano la mia schiena. Il suo respiro si fa sempre più vicino e sempre più caldo finchè non sento la punta del suo naso che comincia a solleticare il mio collo.
 
Chiudo gli occhi e noto con sorpresa che, nonostante la vicinanza di Donghae e la stanchezza piombatami addosso tutto ad un tratto, il mio cuore continua a battere veloce e non accenna a rallentare.
E' come se mi stesse dicendo che manca ancora qualcosa, che non posso ancora calmarmi.
 
Non so davvero cosa fare, così faccio l'unica cosa che mi ha sempre aiutato in queste situazioni.
Svuoto la mente e comincio a contare.
 
1...
 
- Hyuk? -
- Mmh? -
- Scusami ancora. -
 
THUMP.
 
2...
 
- Hyuk? -
- Mmh? -
- Buonanotte e... grazie. -
 
THUMP.
 
3.
 
- Hyuk? -
- Mmh? -
- Ti amo. -
 
...
 
Il cuore si è calmato, anzi, non batte nemmeno più.
Ecco cosa mi serviva, ecco cosa stavo aspettando.
 
- Ti amo anche io Hae. - Ho la voce già impastata dal sonno.
- Lo so, me lo dici sempre. -
- Pfff, vai a dormire adesso. -
- Ok. Ti amo. - Me lo ripete e circonda il mio corpo con le sue braccia forti, cercando quella posizione nella quale siamo abituati a dormire di solito.
 
Adesso ne sono certo, il terremoto se ne è andato, e non tornerà tanto presto.
 
Non ci vuole molto prima che senta il suo respiro farsi più pesante e la sua stretta meno intensa, e poco dopo, crollo anche io.


*
*
*
*
*

NOTE: Ok, è una cosetta che ho scritto davvero di fretta, l'ideale sarebbe leggerla con 'Earthquake' di sottofondo ma va beh~
Comunque il punto di questa storia sono proprio le ripetizioni di vari elementi, volevo che sembrasse come se Eunhyuk contasse per tranquillizzarsi ma ogni volta che sente Donghae parlare o che pensa a lui e a loro due assieme, il cuore parte a battergli finchè non sono assieme dopo essersi chiariti, con il Terremoto che se ne è andato e la pace che è tornata non solo nel paese ma anche tra di loro.
So che è una cosa un po' difficile da capire da come è scritta, però spero sia piacevole lo stesso~
Vado a continuare le altre storie che ho in corso prima che mi abbattiate♥
Alla prossima,
S H I
  
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