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Autore: FrancyCece9    16/03/2014    1 recensioni
Christian si sveglia nel cuore della notte e Francesca non sa più come addormentarlo finche non le viene in mente un modo un po' strano, risulterà efficace?
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un tuo versetto mi sveglia, mi giro lentamente e prendo il cellulare per vedere l’ora, le tre e venticinque, non la smetti, sbuffo, chi me l’ha fatto fare, penso mentre mi metto seduta. Mi affaccio alla sponda del tuo lettino proprio qui di fianco al mio letto troppo grande per essere usato solo da me, mi guardi con i tuoi occhietti vispi verdi, assomigliano a quelli del tuo papà, sorrido guardandoti così sveglio a quest’ora improbabile. Mi alzo e vado in cucina per prepararti un biberon, lasciandoti li da solo a lamentarti perché hai fame, oramai riconosco i  tuoi pianti diversi, comincio a sentirti anche da qui, ciò significa che stai iniziando a piangere sempre più forte, mi spruzzo un po’ di latte sulla mano per testare che non sia troppo caldo, poi corro da te, ti prendo in braccio e questo sembra calmarti, poi ti allatto con il biberon, tu bevi felice, io ti guardo e mi viene in mente il tuo papà, hai i suoi stessi riccioli un po’ ribelli, lo stesso nasino perfetto. Ben presto il late finisce e tu sei più sveglio che mai, gorgogli contento, ti cullo un po’ ma non serve a molto, non sembri cedere, mi alzo e passeggio su e giù per la stanza, passo davanti alla tua foto con Alessio, lui ti tiene in braccio e ti guarda con amore, tu dormivi beatamente tra le sue braccia, siete bellissimi e siete uguali, si vede che siete padre e figlio, penso per un attimo a lui, tu fai dei versi incomprensibili appoggiato alla mia spalla. Chissà dov’è adesso? Chissà se ogni tanto pensa a noi due, a me e te? Chissà se tornerà da noi? Prima che mi venga da piangere, mi concentro nuovamente su di te, che sei la mia ancora di salvezza
-Dai Christian, amore mio, dormiamo un po’- ti dico, ma tu non ne vuoi proprio sapere, ti rimetto nel tuo lettino, ma inizi a urlare, mi ributto a letto e ti lascio piangere, provo a calmarti cantandoti la ninna nanna che ti piace tanto, ma non da l’effetto sperato, muovo il lettino per dondolarti, tu continui a piangere disperato, ora viene da piangere anche a me, ma devo essere forte per te –Chris- mugugno rimettendomi a sedere, ripenso a quante notte insonni abbiamo passato io e papà a cullarti e tu non ne volevi sapere di dormire, facevamo i turni a volte ti cullavo io, a volte ti cullava lui. Alessio aveva un modo tutto suo per cullarti, metteva la tua canzone preferita, e tu ti addormentavi subito, invece adesso sei qui che urli perché ti prenda in braccio e ti coccoli fino a domani mattina, e se provassi a fare come Alessio? Prendo il telefono e cerco tra le canzoni, la tua ninna nanna personale, “Meraviglioso amore mio”, la faccio partire, ti guardo ma non smetti di piangere, sei proprio disperato, ti sollevo e ti abbraccio, comincio a dondolarmi al centro della stanza a ritmo con la musica dolce, finalmente ti calmi –Sai Christian, questa è la tua canzone preferita, ti calma sempre- ti racconto mentre il tuo respiro si regolarizza –La prima sera che abbiamo passato assieme, io, te e papà, tu non volevi dormire, proprio come stasera, così papà ha messo su questa canzone e tu dopo averla ascoltata due volte ti sei addormentato come un angioletto, papà era talmente contento e felice che mi ha letteralmente tirato giù dal letto e mi ha obbligato a ballare un lento su questa canzone, tu dormivi tranquillo e noi ballavamo abbracciati e innamorati vicino a te, sembrava una scenna surreale- continuo a raccontare e mentre ti racconto, ballo, proprio come quella sera –Ehi Christian, questo è il tuo primo lento- ti annuncio mentre tu stai già dormendo sulla mia spalla –E tra qualche anno, non mi venire a dire che hai ballato il tuo primo lento con una biondina perché il tuo primo vero lento l’hai ballato abbracciato alla tua mamma, l'hai ballato con me- ti sussurro sempre muovendomi mentre la canzone continua, mi muovo nella stanza a luci spente, la porta aperta sul corridoio lascia entrare un po’ di luce che ci illumina appena, ripenso a papà, dopo la litigata del pomeriggio non è ancora tornato, sarà andato a dormire dalla nonna oppure a casa di un suo amico, ti guardo e non ho la forza di rimetterti nel tuo lettino, ti tengo in braccio, ti proteggo e continuo a ballare a luci spente tra il letto e l’armadio sul parquet a piedi scalzi, ti stringo un manina e sorrido, sei bellissimo, amore mio.

P.O.V Alessio

Entro in casa facendo più piano possibile, sono le tre e quaranta ma dalla camera sento provenire una melodia quasi ovattata, mi tolgo le scarpe e la giacca e piano piano raggiungo la camera, mi fermo sulla porta e guardo la scena che mi si presenta davanti, Francesca girata di schiena, balla con Christian in braccio con in sottofondo “Meraviglioso amore mio”, stessa canzone sulla quale avevamo ballato io e lei, la prima notte assieme a Christian appena tornati dall'ospedale, lei gli accarezza i riccioli castani mentre lui dorme sereno sulla sua spalla, sorrido, li amo entrambi, sono la mia famiglia, estraggo il telefono e gli scatto una foto, il flash mi tradisce e lei si gira di scatto impaurita, ma la foto l'ho già fatta è salvata sul mio cellulare, stringe a se Christian quasi a proteggerlo, mi vede e sembra stupita
-Credevo non saresti tornato- mi dice sottovoce
-Mi mancavate troppo- confesso abbassando lo sguardo, lei viene verso di me, la musica continua in sottofondo, io mi avvicino e siamo di fronte, la prendo per i fianchi –Meraviglioso amore mio- le canto sottovoce per non svegliare Christian, lei sorride, le accarezzo una guancia, mi mette un braccio attorno al collo e iniziamo a ballare piano per la stanza, lei tiene sempre Christian in braccio, balliamo a luci spente guardandoci negli occhi finche finalmente la bacio, continuiamo a ballare stretti, un lento a tre, io, Francesca e Christian che ignaro di tutto sta tra di noi, lo guardo  e poi guardo Francesca –Vi amo- sussurro a entrambi, Francesca sorride
-Hai capito Christian?- domanda avvicinando l’orecchio al piccolino –Papà ci ama- ripete e poi mi guarda –E noi amiamo papà- mi dice prima di baciarmi nuovamente.


Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! Eccomi tornata con una nuova one-shot che narra di un ballo notturno tra una mamma e il suo bambino, io la trovo dolcissima, voi che ne pensate? Fatemi sapere
Un bacio
Francesca
 

  
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