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Autore: Federica_69    16/03/2014    1 recensioni
Lola, un'adolescente di New York, è mandata a trascorrere l'estate nella campagna inglese per rimanere un po' di tempo insieme ai cugini. Immersa nella magia pastorale del posto, Lola si innamora perdutamente del cugino Harry fino a quando l'idillio è rotto dallo scoppio improvviso della terza guerra mondiale del ventunesimo secolo. Inizialmente rimasti isolati insieme a Isaac e Gemma, i fratelli minori di Harry, e costretti a provvedere a loro stessi, i due innamorati vengono poi brutalmente separati. Per ricongiungersi all'amato Harry, Lola si imbarca in un viaggio terrificante, durante il quale l'idea di ciò che può o non può ritrovare consuma la sua coscienza e perseguita la sua anima.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, Otherverse | Avvertimenti: Bondage, Tematiche delicate, Violenza
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''fai schifo'' ''sei grassa'' ''sai come sarebbe bello avere successo?'' ''grassa troia'' ''accetta che la vita è ingiusta'' ''non arrenderti.se non ti arrendi non fallirai mai.'' Le voci nella mia mente non mi lasciavano in pace nemmeno mentre camminavo il lungo corridoio dell'aeroporto con la musica al massimo con le cuffie alle orecchie. Mio padre mi aveva fatta partire da New York per mandarmi in Inghilterra ad incontrare i miei cugini e mia zia,da parte di mia madre. Mi guardavo attorno cercando qualcuno che mi fosse venuto a prendere ma nulla. Mi sentii toccare una spalla,mi girai e vidi un ragazzino con gli occhiali con un cartello in mano con scritto ''Megan''. Mi levai le cuffie spegnendo la musica.
-''Ciao.''
disse
-''Ah si. Ciao. Quale sei tu?''
-''Isaac.''
-''Bene.Allora...Nessuno mi chiama Megan. Solo mio padre e mio padre è uno stronzo quindi se non ti dispiace il mio nome è Lola.''
-''Lola.Si.Perfetto.''
-''Dov'è tua madre?''
-''Sta lavorando. Ha mandato me.Vuoi che te le porto?''
disse guardando le valigie.
-''Perchè?''
-''Ehm.Non lo so. Potrebbero essere pesanti.''
-''Si. Lo sono.''
-''Ah beh ok. Noi...Noi dovremmo andare alla macchina.''
-''Si.Si dovremmo.''
Uscimmo dall'aeroporto e ci incamminammo attraverso il grande parcheggio ma di questa presunta macchina non c'era traccia.
-''Dove mi stai portando?''
-''Ti fanno pagare 15£ ogni mezz'ora per il parcheggio. Pft. Fanculo a loro.''
-''Gesù.''
affermai scavalcando un muretto di plastica.
''E' qui giù.''
disse Isaac scendendo una discesa piena di cespugli. Spostò una rete e uscimmo direttamente su una strada dove c'era la macchina.
-''La metto in macchina.''
disse prendendo la valigia.
-''Quanti anni hai tu?''
dissi guardando prima Isaac e poi la macchina.
-''Quattordici.''
-''Quattordici?! E hai una patente?''
-''No ma guido da quando ne ho sei.''
disse aprendo la portiera e salendo in macchina.
-''Tu ti aspetti che io entri in questa cosa?! Con te?!''
-''Beh puoi prendere un pullman se preferisci.''
-''Ottimo. Si lo preferirei.''
-''Ci vogliono otto ore però. E il prossimo pullman non c'è fino alle undici. Di domani mattina.''
guardai il ragazzino schifata perdendo tutte le speranze ed entrai in macchina.
-''cazzo attento. Gesù cristo.''
urlai mentre quasi non andavamo a finire nella macchina che ci veniva incontro.
-''Ha ha. Scusa. Sono meglio quando non ci sono macchine in giro.''
dopo qualche minuto di silenzio il ragazzino disse
-''Quindi rimani con noi per tutta l'estate?''
-''Cosa? Non sono nemmeno arrivata e già ti vuoi liberare di me?!''
-''No no no.Assolutamente. Aspettavamo con ansia il tuo arrivo.Specialmente Gemma. E' l'unica ragazza la maggior parte del tempo e tu beh sei la nostra unica cugina quindi sarai come... Un'ospite d'onore.''
-''Si ma giusto per fartelo sapere. Non sarò una di quelle deficienti che vi baciano il culo solo perchè siete inglesi.''
-''Ok.''
-''Ok?! Va bene?! Abbiamo fatto amicizia?! Ora possiamo stare zitti e guidare?''
''Si certo.Beh...Tu sei il capo.''
disse Isaac accendendo la radio. Cominciò una canzone a dir poco demenziale.
-''Cos'è sta roba.''
il ragazzino si limitò a ridere. Guardavo fuori dal finestrino e vedevo aerei militari ovunque,paesini di campagna. Arrivammo in una stradina di campagna dove passammo con la macchina.
  
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