Guerra. Morte dilagante tra le file della trincea. Io, i miei amici, che ci scontriamo contro altre persone, uguali a noi, con idee diverse, ma uguali a noi; anche loro con la paura nell'animo.
Ci fissiamo, schierati gli uni davanti a gli altri. Impassibili, le armature schiaccianti che ci impediscono di respirare liberamente e che pesanti ci rallentano i movimenti.
Lo scontro ha inizio, corriamo e ci scagliamo sulla falange nemica, sangue scorre dai corpi che ci si parano davanti; un uomo mi blocca, si scaglia su di me e mi tira un pugno ed io voltando la testa, vedo i valorosi uomini caduti in battaglia, nel fango, sporchi di sangue e terra, vedo la loro dignità sparire, in battaglia tutto è concesso.
Uno schianto, sono io caduto che mi sono rotto una costola, mi fingo morto e mentre l'uomo che crede di averla fatta franca si gira, gli salto addosso, gli cingo le spalle e lo sgozzo. Era l'ultimo.
Mi volto, i corpi distesi a terra ormai non hanno più speranze e quello che avevano da dire ormai non è più importante, ma non per me!
Intravedo sotto la massa di cadaveri un braccio, un leggero fremito lo percorre.
Mi fiondo su di lui, non ha importanza se sia un nemico o un amico, è un uomo e io finora ho fatto solo il mio dovere.
Caius!
Il volto squarciato, il corpo dilaniato, non vede più, ma può sentirmi, mi inginocchio e lo prendo fra le braccia, capisce chi sono.
<< Oh Carponio! Come sono felice che non ti sia accaduto niente! >>
<< No Caius, no!Non dire così, non preoccuparti per me, io starò bene, ma tu?! Non puoi lasciarmi, non puoi, ci conosciamo da troppo tempo ormai! >>
<< La fine arriva per tutti ed io non sono certo il primo a lasciare l'impero!Ripetimi che starai bene, che non soffrirai >>
<< Non soffrirò, ma non riuscirò a continuare la mia esistenza senza di te! >>
<< Invece ce la farai, sei sempre stato un uomo forte e inscalfibile! >>
<< Inscalfibile, io!? Ma che dici! E tu ? >>
<< Oh no, la mia è sempre stata solo fortuna, legata a questa >>
Mi porse la sua spada, scalfita nella roccia, tutta la sua fama, era legata a quell'oggetto.
<< No, non posso accettare >>
<< Invece si che puoi e non te lo farai ripetere due volte, il mio onore rimarrà inviolato se tu, continuerai a portare l'onore e il rispetto con te .E ovunque andrai, non seminerai dolore, ma gioia >>
<< Non so come ringraziarti >>
<< Di solo che la accetti e che farai ciò che ti chiedo >>
<< Lo farò >>
<< Bene >>
Sorrise.
Gli occhi gli si chiusero e una lacrima mi scese lungo la guancia.
Le mie urla di dolore eccheggiarono in tutta la radura.
Lo seppellii, ma la sua perdita mi aveva scalfito nel profondo, una lama non mi avrebbe potuto ferire di più.
Non sarei riuscito ad andare avanti , d'altronde l'uomo è un essere egoista e soffre quando lo si lascia se lui non vuole.