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Autore: Allie__    17/03/2014    5 recensioni
Caroline era pienamente cosciente del fatto che un matrimonio con un giusto partito, avrebbe risolto molti problemi alla sua famiglia, ma se c'era una cosa che distingueva Caroline da tutti era la sua testardaggine e nessuno l'avrebbe mai convinta a sposarsi con qualcuno che non amava. Pur essendo molto corteggiata e molti attendevano un suo prossimo matrimonio, lei rifiutava con convinzione ogni proposta che le veniva fatta. Eppure non capiva, aveva altre due sorelle Rose ed Elena e non riusciva a capire perchè tutti si accanissero su di lei, quando c'erano anche loro, che non la pensavano come lei e che quindi sarebbero state più propense ad accettare la corte e in seguito il matrimonio con uno di quei damerini impettiti.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Caroline\Klaus, Klaus, Un po' tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1.

 

 

 

La penna scivolava veloce sul foglio, già alle prime ore del mattino senza sosta. La finestra lasciava entrare i primi leggeri raggi del sole, permettendo alla ragazza di avere piena visibilità sul suo scrittoio.
Caroline non era una ragazza come le altre o meglio non era quello che ci si aspettava da una ragazza di quel tempo. Era la fine del settecento ed a una donna non era permesso essere indipendente, ma doveva essere sempre sotto ad un'autorità del padre e in seguito di un marito. Caroline tuttavia, era convinta di avere il diritto di essere indipendente e detestava quella assurda etichetta, che obbligava una donna ad essere sottomessa per tutta la sua vita, a partire dal padre, seppur quello lo accettava di buon grado, a finire ad un'altro uomo, che avrebbe avuto la stessa autorità, senza che lei potesse mai dire la sua.
Una donna a quell'epoca era proibita qualsiasi cosa e destava scandalo una donna con dell'intelletto ed Caroline non poteva essere da meno. La sua passione era sempre stata fin da piccola la scrittura e la sua ingenua curiosità l'aveva portata a voler imparare sempre più cose, che per sua fortuna il padre le aveva concesso.

Purtroppo la famiglia di Caroline non viveva molto agiatamente; il padre era un pastore con molti debiti sulla testa e la madre si occupava giorno e notte della casa e dei suoi fratelli.
Caroline era pienamente cosciente del fatto che un matrimonio con un giusto partito, avrebbe risolto molti problemi alla sua famiglia, ma se c'era una cosa che distingueva Caroline da tutti era la sua testardaggine e nessuno l'avrebbe mai convinta a sposarsi con qualcuno che non amava.
Pur essendo molto corteggiata e molti attendevano un suo prossimo matrimonio, lei rifiutava con convinzione ogni proposta che le veniva fatta.
Eppure non capiva, aveva altre due sorelle Rose ed Elena e non riusciva a capire perchè tutti si accanissero su di lei, quando c'erano anche loro, che non la pensavano come lei e che quindi sarebbero state più propense ad accettare la corte e in seguito il matrimonio con uno di quei damerini impettiti. Come se non bastasse la madre si era intestardita nel volerla far sposare con Mister Tyler Lockwood, ovvero il figlio della famiglia più ben in vista dell'Empshire. Tutto era ovviamente facilitato dal fatto , che il giovane ereditiero era palesemente interessato a lei.

Stava continuano tranquillamente a scrivere i suoi pensieri, quando la porta della sua stanza si spalancò di colpo e fece eruzione sua sorella Elena, tutta eccitata.
« Caroline sorella, vieni che ti auto a sistemarti, è appena arrivato mister Lockwood e ti sta aspettando in salotto per fare una passeggiata» disse tutto d'un fiato, afferrando la sorella per un braccio e trascinandola davanti allo specchio.
Caroline, però non era esattamente dell'umore di vedere quell'uomo pacchiano e pieno di se e non cercò neanche di nasconderlo lontanamente.
« Sorella, perchè non ci vai tu al posto mio?» chiese con un finto sorriso la ragazza.

« Oh non fare la sciocca, quell'uomo è ricco ed è chiaramente infatuato di te, mia cara sorella e pagherei oro per essere al posto tuo, sarebbe..» ma non riuscì a continuare che Caroline aveva alzato una mano e sbuffato sonoramente.

« Ti prego, evitami il tuo sproloquio di quando sarebbe magnifico eccetera eccetera.» ribatté mentre Elena finiva di acconciagli i capelli in un'elaborata treccia.
 

Calò un attimo di silenzio tra le due, mentre Elena terminava di sistemare Caroline e non appena ebbe terminato, la fece alzare prendendola per mano e la portò davanti a lei.
Gli scappò un sorriso divertito nel vedere il volto della sorella imbronciato e le accarezzò lentamente una guancia.
« Forza, sembra che devi andare al patibolo, è solo una passeggiata e se ti farà la proposta, ti prego sorella non dare risposte affrettate, nostra madre è così entusiasta che Mister Lockwood ti stia conteggiando, che non la prenderebbe di certo bene, se saprebbe di un tuo rifiuto, l'ennesimo.» rise infine Elena, per poi soridergli amorevolmente.
Elena era la sua sorella maggiore, era come una seconda madre per Caroline, che non era mai andata d'accordo la madre e aveva quindi preso come punto di riferimento la sorella.
Caroline annuì sommessamente, tirando un profondo respiro.

« Va bene, se dovesse farmi davvero la proposta, prenderò tempo, ma Elena non potrei mai accettare, io non lo amo e sono anche pienamente convinta che non lo potrei mai amare.» disse risoluta Caroline, mentre si allontanava dalla sorella, per sistemare i fogli sparsi sullo scrittoio.

« L'amore sorella, non ha mai salvato nessuno dalla povertà e sai bene tanto quanto me, quanto in questa casa ci sia bisogno di denaro e dubito che quei fogli possano portarne.» disse chiara e concisa sua sorella.
« Questi fogli, come li chiami tu, mi renderanno indipendente, non sarà di certo una stupida etichetta maschilista a impedirmelo!» esclamò Caroline voltandosi verso la sorella.

« Come dici tu, ma questi resteranno solo bellissimi sogni, sorella, niente di più, dovresti fartene una ragione.» disse pacatamente Elena, ma cercando di essere il più chiara possibile. « Ora è meglio se raggiungiamo nostro padre, che si trova con Mister Lockwood da troppo tempo.» aggiunse in fine, prendendo la sorella per il braccio e accompagnandola verso il salotto.
« Oh Elena, la pena capitale sarebbe mille volte meglio, che vedere quell'uomo.» disse mestamente Caroline, mentre scendeva le scale al braccio della sorella, che si lasciò sfuggire un risolino divertito. Sua sorella era davvero un caso irrecuperabile.

 

 






 

 

***






 




 

Londra si era svegliata da ore ormai, ma un giovane ancora era coricato e non sembrava avere l'intenzione di alzarsi per cominciare la giornata. Un raggio di sole riuscì ad oltrepassare le persiane ancora chiuse della stanza e finì per illuminare in pieno in viso del ragazzo.
Un sonoro ringhio di frustrazione uscì dalla sua bocca, portandosi il cuscino sopra il volto.
Era tornato a casa alle prime luci dell'alba e l'alcool che aveva ingerito quella notte, non lo stavano per niente aiutando. Non gli importava che ore fossero, ma sapeva bene che tra poco, sarebbero venuti a bussare alla sua porta per la ventesima volta e dubitava che questa volta, se ne sarebbero semplicemente andati, urlandogli di alzarsi.
Si, suo fratello Elijah, poteva sembrare un uomo di buone maniere ed educato, ma con lui quella mattina, sembrava che avesse dimenticato improvvisamente tutta la sua galanteria, la forte emicrania, che gli era salita dopo l'ultimo colpo alla porta ne era stata la conferma.
Senza un preavviso, la porta della sua stanza s spalancò di colpo, facendo entrare un Elijah del tutto innervosito, che senza dagli un avvertimento, spalancò le persiane e fece illuminare la stanza in un solo istante.
« Niklaus, ho perso il conto di quante volte ti sono venuto a chiamare questa mattina. Nostro padre è già andata in tribunale e dobbiamo muoverci, se non vogliamo arrivare tardi.» disse mentre toglieva le coperte al fratello, che si era immediatamente coperto il più possibile, appena aveva spalancato le finestre.
« Perchè non mi lasci in pace, fratello? Come puoi vedere non sono nelle condizioni di seguire tutti quei processi oggi.» bisbigliò a sua volta Niklaus, rigirandosi nel letto.

« Nostro padre non sarà di certo contento di non vederti, per l'ennesima volta e sai bene che è contrario a queste tue scappatelle nel cuore della notte e lo sono pure io.» disse con voce risoluta Elijah, mentre si avvicinava al letto del fratello per farlo alzare.

« Nostro padre, sempre nostro padre e come sempre tu gli fai da tappetino. A me non sembra di fare niente di male, mi diverto niente di più.» disse Niklaus alzandosi di scatto, mettendosi a sedere incentro al letto e guardando il fratello dritto negli occhi, con un sorriso sarcastico a incurvargli le labbra.

« Ci si può divertire in altri modi, fratello e non c'è bisogno che cerchi scusanti. In ogni caso io ora ho intenzione di andare al tribunale, cerca di arrivare in tempo.» disse Elijah, congedandosi poco dopo e uscendo dalla camera.

Niklaus alzò gli occhi verso il soffitto e si ributtò, steso supino in mezzo al letto.
Avrebbe riposato un'altro minuto e poi si sarebbe preparato, sapeva bene che non aveva scelta e l'ultima cosa che aveva bisogno quella mattina era sentire le urla di suo padre. Forse prima però gli serviva un bagno, si sentiva addosso, ancora il sangue della donna della notte scorsa.









Rieccomi qui ;) 
spero che questa volta non ci siano problemi con i dialoghi, come per la storia precedente. A proposito, volevo dire per chi si aspettava che l'avrei ripubblicata immediatamente, che per ora non intendo portarla avanti, ho avuto un attimo di ispirazione dopo aver visto un film e ho scritto questa e voglio concentrarmi per ora solo su questa. Quindi tornando a questo capitolo, sono curiosa di sapere cosa ne pensate! Il secondo è già quasi terminato e sarà più lungo di questo, diciamo che questo qui era solo per darvi una idea a grandi linee della storia. 
Spero che lascierete una vostra opinione, positiva o negativa che sia! 
Bene, direi che non ho altro da dire, al prossimo capitolo, che arriverà in questi giorni :) 
Un bacio a tutte! 

p.s. dimenticavo è una Klaroline se non si fosse capito ahah ;)

  
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