Sei anni...
E' la prima che scrivo su Frankie e Gee...mi è venuta in mente in un brutto momento, ero triste ed arrabbiata. E questa è la conseguenza. Spero piaccia...grazie in anticipo a tutti! Simmy....
Sei
anni. Sono passati esattamente sei anni da quel giorno.
Sei
anni che ti parlo, sei anni che aspetto una tua risposta, sei anni che la notte
non dormo, sei anni che piango, sei anni che non faccio altro che ricordare quel
giorno.
Avevamo appena finito di suonare, eravamo a NewYork, il
concerto più grande e bello che avessimo mai fatto, era tutto perfetto…la sala, il pubblico,
TU!
Salimmo sul piccolo furgoncino che ci avrebbe portato in
albergo.
“Ho
assolutamente bisogno di una
doccia! Puzzo come un elefante!”
Mi
dicesti, maledettamente bello e fottutamente stronzo.
Quanto odiavo quando, dopo un concerto, non mi davi il
solito bacio. Tu lo sapevi, ma lo facevi di proposito, perché sarebbe stato
bello litigare per poi far pace facendo l’amore tutta la
notte.
Eri
intento a parlare con Ray di chitarre, quando quel camion perse il controllo e
andò a finire dalla tua parte.
Bob
riuscì a chiamare un ambulanza. Cela cavammo tutti con qualche frattura o
contusione, tutti, tranne te.
Sono sei anni che sei in coma, sei anni che vivi e
respiri grazie ad una macchina. Aspetto ancora quel bacio sai? Il bacio
post-concerto, come lo chiamavi tu. Te la darei vinta se ti baciassi. Voglio,
anzi, pretendo, che tu ti svegli, scendi da quell’orribile letto e mi baci.
Inutile dirlo, sono sei anni che aspetto un tuo bacio, e sei anni che le mie
labbra non sfiorano le tue.
Per
gli altri la vita è continuata, si sono fatti forza e sono andati
avanti.
Ray
è tornato nel luogo di partenza, casa dei suoi genitori. Dov’è nato, cresciuto, ed è diventato l’uomo
fantastico che è adesso. Lì lo conoscono tutti, ma non come Ray dei My Chemical
Romance, ma come Raymond Toro,il ragazzo gentile e premuroso, pronto ad aiutare
tutti. Se servirebbe, andrebbe a
tagliare il prato della vicina, ma non per soldi, per sentirsi bene con
sé stesso, per sapere, che ha fatto del bene. Ti dico la verità Frankie, un po’
lo invidio.
Bob, è tornato anche lui nel suo paese, e ha aperto una
scuola di musica. Vorrebbe che tanti ragazzi riescano a realizzare i loro sogni,
proprio come noi. Molti studenti
chiedono di te e delle tue
condizioni. Sono ansiosi di conoscerti, soprattutto Mark, un ragazzino di
diciotto anni che ti considera il Dio della chitarra.
Mickey sta ancora con Alicia, ricordi quando l’abbiamo
conosciuta? Quante parolacce le hai detto…Adesso sono una famiglia, dovresti
vedere che bella nipotina abbiamo. E’ nata due mesi fà.
Mickey è
cambiato tantissimo, quasi non lo riconosco più, certo, è sempre un inguaribile caffèinomane, ma
da quando è nata la piccola non fuma più? Difficile da credere
eh?
La
mia vita è sempre la stessa. Passo
le giornate qui, a raccontarti di cosa succede intorno a noi, di cosa è
cambiato, degli altri ragazzi, di tutto. In questo momento mi viene in mente il
nostro primo bacio, ricordi? Eravamo nella mia camera di albergo, avevamo appena finito
una serie di stressanti interviste. Stavamo parlando del più e del meno, quando,
casualmente, la tua mano sfiorò la
mia.
Che
strana sensazione, è difficile
descriverla ancora oggi, è stato come prendere la scossa. Eppure, eri
solo tu, che male potevi farmi? Tu, così buono e dolce, debole ed
indifeso.
Mi
chiedesti scusa, e poi vidi il tuo volto tingersi di rosso. Sfiorai la tua
guancia calda con la mia mano
fredda. Chiudesti gli occhi e ti
baciai, e che soddisfazione,quando mi accorsi che stavi ricambiando.
Allontanasti il tuo volto dal mio e mi dichiarasti i tuoi sentimenti,
ovviamente, ricambiati da
me.
Come sembra lontano quel giorno
eh?
Ti
guardo, con tutti quei fili che ti circondano, gli occhi chiusi, che una volta
erano pieni di vita. Vogliamo parlare dei capelli? Se vedessi i tuoi capelli
probabilmente mi diresti di chiamarti un parrucchiere, perché ti hanno
“Azzannato i capelli”.
Ma
per me, sei ancora bello, perfetto. E mi viene voglia di baciarti, di provare ancora le
magnifiche sensazioni della prima volta.
Va
bè, questa volta hai vinto
tu!
Avvicino le mie labbra alle tue, finalmente le posso
sfiorare, toccare, baciare. Sembra quasi che tu stia ricambiando questo bacio.
Sento quel maledetto bip, che controlla il tuo battito cardiaco, suonare sempre
più forte. Che succede? E’ sempre stato stabile per sei anni…non ha mai dato
problemi, e adesso? Frankie, stai per
tornare?
Arrivano dei medici, ma nello stesso momento in cui si
avvicinano a te, il bip scompare, e al suo posto un insopportabile fischio.Alzo
gli occhi verso il monitor e vedo solo una linea orizzontale
verde.
I
medici mi guardano, io abbasso il volto ed inizio a piangere e a sussurrare il
tuo nome. I medici staccano tutte quelle macchine che ti tenevano intrappolato
in questo mondo.
Era
questo quello che aspettavi per morire in pace? Un bacio? E’ colpa tua! Mi
avessi dato quel bacio alla fine del concerto saresti morto. Invece no, hai
voluto farmi soffrire fino alla fine. Mi hai deluso, sei solo un debole non ti
perdonerò mai per questo.
Da
oggi inizierà la mia nuova vita, cercherò qualcun altro a cui donare il mio
cuore, qualcuno che non mi lascerà mai, e che vivrà sempre accanto a
me.
Adesso và via, in un mondo sicuramente migliore. Mi
toccherà avvisare gli altri, e
anche organizzarti un funerale a cui non parteciperò. Sai, che sono testardo e
non cambio idea facilmente.
Devo solo trovare la mia strada, come i nostri compagni
di band. Magari insegnerò canto nella scuola di Bob, o farò il brav’uomo come Ray…non
potrò avere figli come Mickey, ma troverò qualcuno con cui passare la mia vita.
Per adesso, rimane solo il dolore, dolore per averti aspettato, invano, sei
anni.