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Autore: Tomocchi    19/03/2014    7 recensioni
...ovvero
come Kamar iniziò ad esaudire desideri a destra e manca.
Questa storia è una parodia della storia "il pesce magico" con i personaggi della storia "Quest'amore è un calcio nei c..." di Baldr.
L'ideale per chi vuole farsi due risate con una storia un po' stupida!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: Spoiler!
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Il merluzzetto magico
ovvero
come Kamar iniziò ad esaudire desideri a destra e manca.

 

Lyra Ruffalo stava camminando nervosamente sulla riva di una spiaggia random, calciando conchiglie e sassolini a caso, senza curarsi di ferire paguri o altre creature abitanti di quel posto.
Aveva avuto un piccolo screzio con Sif, la dea della guerra nonché sua madre: la figlia aveva adocchiato una spada niente male, che sarebbe stata davvero perfetta tra le sue mani… solo che anche la genitrice aveva messo l’occhio su quell’arma tanto affascinante, e così si erano ritrovate a litigare per l’oggetto in questione.
Ovviamente la dea era decisamente più forte di lei, una ragazza con metà sangue divino e metà berserker, e per questo aveva perso e per questo si era ritrovata a camminare in questi luoghi.
La sabbia che si infilava ovunque era pure fastidiosa ma… erano esigenze di copione.
Come se non bastasse, un granchio le pizzicò il pollice e lei trattenne un gemito di dolore, oltre alla voglia di calciare quello stupido crostaceo nello spazio infinito…
Ma non era stata pizzicata per caso: ora quel coso stava indicando con la chela il mare bluuu dipinto di bluuu , dove, alzando lo sguardo, notò qualcosa galleggiare.
Curiosa ma anche no, la valchiria decise di camminare in acqua e raggiungere quello che scoprì essere un tritone.
Ma non un tritone qualunque.
Quello era Kamar, il bastardo reale, principe di Atlantide.
Che tra parentesi, non poteva stare in acqua, visto che era stato bandito: quindi che ci faceva lì?
Questa storia che interpretava –costretta da chissà chi- faceva acqua da tutte le parti…
Comunque, trascinò il ragazzo sulla spiaggia, iniziando a provare di tutto per farlo rinvenire.
Sali, insulti, pizzicate e pugni non servirono a nulla, purtroppo; ma Lyra non si perse d’animo, e dopo un’attenta riflessione, si alzò in piedi e, dopo aver preso bene la mira, gli mollò un calcio nei gioielli di famiglia.
Kamar cacciò un urlo di dolore, portandosi subito le mani alla parte offesa, ma l’importante era che si fosse ripreso.
Dopo qualche minuto –in cui controllò che fosse tutto a posto- il tritone, a fatica, si rimise in piedi e guardò con un sorriso la ragazza.
“Oh dolce punzella che mi hai salvato…”
“Kamar.” Lo interruppe lei, sbrigativa “Ci conosciamo già, bando alle ciance, e passiamo subito alla parte dopo, che voglio finire questa storia il prima possibile.”
La solita mancanza di romanticismo…
L’atlantideo sospirò, pieno di sconforto, ma decise di eseguire l’ordine.
“Ok. Allora, grazie per avermi salvato, io sono…- prese respiro a piene branchie e polmoni- Il Merluzzetto magico! Ed esaudirò un tuo desiderio!” esclamò, con un sorriso raggiante sulla faccia.
Silenzio di tomba.
 Lyra inarcò un sopracciglio, incrociando le braccia al se…petto piatto.
“Qualunque cosa?” domandò, annoiata.
“Qualunque cosa.” Assicurò il merluzzo, orgoglioso.
“Allora vorrei mollarti un altro calcio nei c…”
“NO!” il ragazzo riportò le mani sulle sue delicate parti intime, che per quel giorno avevano subito abbastanza. “Qualcosa di materiale!”
“Un calcio È qualcosa di materiale.” ribatté lei con un sorriso furbo, sfregandosi le mani con entusiasmo.
“No, no, no! Qualcosa tipo…” Kamar tirò fuori un libriccino bianco dalle sue mutande, e iniziò a sfogliare frettolosamente le pagine, fino a trovare il punto desiderato, che indicò picchettando con l’indice tanto da sembrare spastico.
“Qui dice villa! Una grande, bella e nobile villa!” esclamò, cercando di far ragionare la valchiria, che sospirò pesantemente, delusa.
“Non me ne faccio nulla di una villa, e questo copione…” Lyra afferrò il libriccino e lo lanciò nel mare a molti metri di distanza, seguito da un gemito disperato del tritone.
Perfetto. Ora avrebbe dovuto improvvisare…
“Allora. Dimmi quello che vorresti in questo momento… tipo la spada di cui parlavi all’inizio…” provò a mediare, le mani sui fianchi ma pronte a scattare per difendersi.
La ragazza si umettò le labbra e si picchettò l’indice sulla guancia, pensierosa, trovando quella cosa un buon compromesso.
“Mi va bene. Allora voglio quella spada.”
“Perfetto.”
il tritone batté le mani tre volte e apparve in una nuvola di fumo la spada tanto desiderata, che poi porse a Lyra.
“Ecco a te.”
“Grazie.”
Si guardarono un attimo, e poi il ragazzo sporse appena la testa in avanti, così come le labbra.
“Potevi chiedermi un bacio…”
“Perché avrei dovuto? Non mi interessa. Ora ho quello che voglio – e una strana scintilla le passò negli occhi- quindi posso andarmene per andare a combattere contro mia madre visto che mi ha umiliata parecchio. Ciao.” La valchiria si voltò e si incamminò per andare.
Ma…la storia originale non era così!
Avrebbe voluto controllare il copione ma questo era in fondo al mare, ormai…
Sospirante, si sedette a terra, quando sentì delle voci familiari arrivargli alle orecchie: quelli che stavano correndo nella sua direzione erano Gary, Lucas, Selene e Felicia…
Che diamine ci facevano qui?
Non ricordava che fossero presenti anche loro.
“Ragazzi, come mai qui?” domandò stranito, rialzandosi in piedi e notando che avevano tutti un sorriso stampato sulla faccia, che, tra parentesi, non prometteva nulla di buono…
“Maru! Esaudisci anche i nostri desideri per favore!” cinguettò Felicia, congiungendo le mani davanti al prosperoso seno.
Kamar sgranò gli occhi, ma negò col capo: “Non esiste: voi non mi avete salvato! Non esaudisco proprio ness…”
“Maru.” Lucas tossì per palesare la propria presenza.
“Guarda il titolo.” Lo invitò, indicando la parte alta del documento in cui stavano.
“Eh. Dice solo “Il merluzzetto magico”, no?” rispose, stranito.
“Non credo proprio.” Ghignò Gary, tirando fuori il proprio computer e mostrando la realtà della situazione che stavano vivendo.
Il tritone sbiancò.
ovvero
come Kamar iniziò ad esaudire desideri a destra e manca.
Ma scherzavano, vero?
“As…aspettate, certo la morale era che…che…chi troppo vuole nulla striglia…”
“Stringe. Non striglia, stringe.” Lo corresse Lucas, mentre lo bloccava con la propria magia e impedirgli di fuggire.
“Sì, quella cosa lì! Ma era solo per Lyra, è lei che mi ha salvato!”
“Ok, ma anche noi ti abbiamo salvato.” Ribatté la Gatta, che era uscita a riscuotere il suo compenso.
“Dove?” domandò spaesato il  tritone, cercando di capire in che punto della storia quei quattro erano saltati fuori- tralasciando ora.-
“Nella battaglia di New York, pesciolino. Ora io esigo i miei diamanti.” Sibilò la Gatta, leccandosi le unghie diamantate della sua divisa.
“Io voglio un processore nuovo per…” esordì Gary, agitando il suo pc.
“E io vorrei una nuova vacanza con la mia famiglia, magari una bella crociera sulla Costa Azzurra…” si aggiunse Selene, con tono dolce: “Non vorrai fare un torto alla tua insegnante preferita vero?”
“E io…vorrei una notte di passione con te.” Dichiarò teatrale Lucas, con una mano sul cuore.
Kamar in quel momento avrebbe tanto voluto spiccare il volo e fuggire, ma quella maledetta magia lo teneva a terra.
“D’accordo! Avete vinto! Toh! Toh! E Toh!” esclamò, battendo a fatica le mani, e subito i suoi amici ebbero le cose desiderate.
La Gatta iniziò a ridere sguaiata, passandosi i brillanti tra le dita, così come Gary si tramutò in gremlin e iniziò a trafficare con le sue cose elettroniche, mentre Selene agitava i tre biglietti della crociera come se avesse appena vinto la lotteria.
Infine, Lucas si avvicinò al ragazzo magico, tanto da sfiorargli le labbra con le proprie.
“Manca il mio…vogliamo andare?” domandò, sorridendo furbo.
Aveva un bel programmino con lui.
Kamar si arrese, sorridendo a sua volta.
“Con piacere, smilzo.”
E i due si teletrasportarono in un luogo che, purtroppo, non ci è dato conoscere, vivendo per un certo lasso di tempo eccitati e contenti.

Fin~

Parla Tomocchi:  Volevo metterlo su Drive ma non mi funziona e perciò per ora lo pubblico qui °° é una parodia un po' stupida della storia del "Pesce magico" con i personaggi della storia "Quest'amore è un calcio nei c..."di Baldr. Spero possa strappare un sorriso ed eventualmente chiedo scusa ai personaggi per averli usati così xD - e in caso, chiedo venia se la storia era già stata pensata y.y''- 
Alla prossima(?)
   
 
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