19 marzo, festa del papà.

In un piccolo villaggio tutti i bambini erano intenti a preparare bamboline di pezza per i propri papà.
Era bello vedere tutti quei sorrisi sinceri, intenti a lavorare per rendere felice l'uomo per loro così importante. 
Tra quei bambini c'era una testolina color ebano, era una bambina stupenda, di appena tre anni, canticchiava una canzoncina che aveva ascoltato dalla sua mamma.
Voleva impegnarsi, voleva rendere fiero il suo papà.
Il suo eroe, l'uomo che l'avrebbe protetta per sempre.

-Ahia- si lamentò la piccola dopo essersi punta con un rametto.

-cosa ti sei fatta tesoro?- le chiese amorevolmente la mamma. Una donna bellissima. Aveva gli stessi capelli della figlia solo molto
più lunghi. Occhi di un castano scuro che ti avvolgeva e poi c'era quel sorriso così radioso da togliere tutti i tormenti.

-Bua, mamma-

-vieni qui, la mamma ti da una bacio e passa la bua- la piccola corse tra le braccia della sua mamma.

-mammina, piacerà il mio regalo a papà? -

-Sara felicissimo amore-

Sorrise rassicurata la piccola Aimi. Non vedeva l'ora di far vedere il suo regalo al suo papà.
Corse a finire il suo lavoro.  Avrebbe fatto la bambolina di pezza più bella al mondo.
Così passò il pomeriggio per i piccoli del villaggio
Arrivò la sera e tutti entrarono nelle loro capanne per festeggiare quella festa speciale. La piccola Aimi osservava la mamma preparare la cena. S'incantava ad osservarla.

-Quando viene papi?- urlava saltellando per tutta casa.

-tra poco. Peste- Le disse la mamma sorridendo.

-Tra poco viene papà, tra poco viene papà.-

- Se non finisci di saltellare distruggerai casa. – L’ammonì, dolcemente, la madre.

-Sono a casa! – Disse un uomo, entrando nella capanna, con in spalle un sacco pieno di riso.

-Bentornato tesoro.- Gli disse la moglie stampandogli un bacio sulle labbra.

- Ti ha fatto faticare tanto Miroku, siete tornati tardi questa sera. –

-Non me ne parlare, quel monaco deviato, lui i lavori facili e io poi devo fare la parte dura. –

-Papi. – Ad interrompere il discorso fra i due adulti fu l’urlo della piccola Aimi.

- Ciao piccola. –

- Ho un regalo per te papi. Buona festa del papà. – Gli disse la piccola porgendogli la bambolina che aveva fatto in quel
pomeriggio.

- Grazie amore è bellissima. – E le diede un bacio sulla guancia.

- Sai Kagome, questa bambola ti somiglia. –

- Vuol dire che tua figlia ha fatto un capolavoro mio caro Inuyasha. –

Poi l’uomo si rivolse di nuovo alla figlia.

-Grazie tesoro mio, non dovevi farmi questo regalo. Il mio regalo siete tu e la mamma. Il mio regalo più grande. –

- Ti voglio bene papino.-

- anch’io piccola mia ti amo, vi amo a tutt’e due. -  








Mio angolino:
Buonasera a tutti. Scusate ma volevo scriverla anche se piccola.
Auguri a tutti i papà.
Spero che vi piaccia. ^-^
Baci a tutti.