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Autore: Ibelieve93    19/03/2014    9 recensioni
Stella Rossi è una hostess su uno degli aerei di lusso della compagnia Skyland .
Ama viaggiare ,volare , ma nonostante i suoi numerosissimi “avanti e indietro” per il mondo , non ha mai incontrato l’amore in vita sua .
Gabriel Gray , un poliziotto americano che non sopporta l'altro sesso per svariate ragioni , è costretto a proteggere Kevin , un sedicenne nonché testimone importante per un processo che si terrà in Italia .
Stella e Gabriel si incontreranno per caso durante un viaggio tutt’ altro che calmo da Los Angeles a Milano , e saranno costretti ad unire le forze per salvarsi la vita .
E se dovesse nascere l'amore ?
Il poliziotto e l'hostess cosa faranno ?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti




Capitolo36. Cuore a Cuore 



Stella

 

Ruvido.
Tanto , molto ruvido, duro e…freddo.
Ghiaccio dentro le ossa .
Dolore.
Un dolore che si propagava dal petto , fino a toccar ogni estremità del corpo.
Ero distesa su qualcosa di tremendamente scomodo.
I capelli sul volto pizzicavano un poco la pelle, e rabbrividivo ogni qual volta un leggero venticello soffiava su di me , fino a scuotermi i vestiti che indossavo .
Sentivo il loro dolce fruscìo .
Avevo le palpebre pesanti , mi impedivano di veder la luce del giorno .
Eppure non vedevo totalmente buio.
Delle simpatiche chiazze colorate , come fossero su una tavola di un pittore, si diramavano di qua e di là.
Le membra stanche riposavano contro la mia volontà , in loro percepivo qualche residuo di forza che presto o tardi avrei ripreso sotto il mio controllo .
Delle dita erano intorno ad una mia mano .
Le sfiorai appena , incuriosita, vogliosa di riconoscerle .
E la curiosità, la voglia di scoprire, di vivere, mi restituirono la forza nelle membra sotto il mio controllo. 
Erano dita prive di forza, viscide, come se fossero bagnate da qualcosa.
Nella mia mente lampeggiò un ricordo.
Qualcuno mi aveva sussurrato dolcemente : 
“ Stella, ti amo. Sono qui . Non voglio lasciarti”
Gabriel.
Il suo nome invase ogni centimetro del mio corpo rimasto ancora da conquistare.
Dov’era?
Obbligai i miei occhi ad aprirsi  .
La luce del sole , meravigliosa e pulita, m’infastidì un poco .
Ma in seguito vidi bene il nero asfalto sul quale mi trovavo distesa .
Confusa sbattei le palpebre diverse volte, per abituarmi alla luce, alla situazione, per ricordare bene ciò che era accaduto.
Dovevo schiarirmi le idee . 
Il ricordo di Johnny riaffiorò nella mente, forte, prepotente, deciso . Come un flash.  
La sua pistola contro di me , poi lo sparo...che non era altro che l’ultima cosa che avevo sentito prima di perdere i sensi.
Mi tastai il petto con una mano con fare frenetico .
Ero viva.
Rinata .
Sopravvissuta .
Emily mi aveva consigliata bene, ed io che non volevo ascoltarla…che sciocca!
Era stata il mio angelo, senza di lei quel giubbotto anti-proiettile non sarebbe mai stato indossato dalla sottoscritta .
Seguii i contorni del foro sui miei vestiti e sospirai di sollievo.
Sorrisi anche .
Dovevo ringraziarla.
Avevo ancora un po’ di dolore , forse si era già formato un ampio livido sul petto…ma in conclusione stavo bene, e non potevo lamentarmi .
Decisi di alzarmi qualche minuto dopo , seppur a fatica , e quando provai a muovere l’altra mano…qualcosa mi ricordò che c’era anche qualcun altro con me .
Doveva esserci un persona importante lì con me .
Gabriel , doveva essere con me .
Johnny aveva puntato la sua pistola anche contro di lui e…oddio, cosa era successo dopo che quel delinquente mi aveva colpita ?
Allarmata, strabuzzai gli occhi .
Ciò che vidi mi fece morir l’anima pezzo per pezzo .
Gabriel…erano le dita di Gabriel intorno la mia mano .
Mani sporche di sangue.
L'odore pungente raggiunse le mie narici proprio in quel momento ed io tremai .
Sentii un peso sullo stomaco intollerabile. 
No, mi sfuggì dalle labbra .
Un no fievole , stanco…sconvolto.
“Gabriel” provai a chiamarlo con voce tremante.
Lentamente strinsi le sue dita mentre con l’altra mano presi a sfiorargli i capelli.
Non avevo possibilità d’incontrare i suoi occhi.
Era disteso bocconi.
Ed io decisi di svegliarlo.
Dovevo farlo.
Forse era solo stanco, forse voleva prendermi un po’ in giro…scherzare.
“Gabriel. Ti prego, non scherzare” sussurrai ma le parole mi morirono in bocca nello stesso istante in cui le avevo pronunciate.
Con orrore crescente avevo notato una enorme pozza di sangue sull’asfalto.
Era proprio…sotto di lui e lentamente si stava espandendo .
No, no, NO  urlai con tutte le forze che avevo .
Ora non vedevo più nulla .
Lacrime con arroganza stavano devastando il mio volto .
Con coraggio girai il suo corpo .
La sua camicia era impregnata del suo sangue.
Johnny aveva colpito anche lui, all'addome .
Ma lui non indossava un giubbotto anti-proiettile. NO.
Lanciai la testa all’indietro vittima del più profondo dolore e cacciai fuori dalla bocca un urlo violento .
Subito dopo presi a singhiozzare forte , disperata .
Incapace di dare un senso a tutto quel che stava accadendo. 
L’attirai  a me, l’accolsi fra le mie braccia e l’abbracciai forte .
Lo strinsi con ogni forza contro il mio petto .
Io non l’avrei lasciato andare…mai.
Lui era il dono più grande che avessi ricevuto su questa Terra, ed io non l’avrei perso.
“Ti prego. Ti prego. Lui no. Lui no.” Sussurrai
Lo baciai sulle labbra
“ Gabriel ” lo chiamai ancora, ma i suoi occhi non potevano veder i miei.
La vita lo stava abbandonando, sempre se non l’aveva già fatto .
Subito dopo qualcuno urlò il mio nome .
Kevin? Alessandro? Non riuscii ad associare quella voce ad un volto .
Ero fin troppo presa dal mio dolore per accorgermi che c’erano altre persone che tenevano a me .
All’improvviso qualcuno mi afferrò , e mi costrinse ad allontanarmi da Gabriel.
Mi ribellai.
Urlai, mi dimenai.
Ma quel qualcuno aveva braccia robuste.
“Tesoro , ti prego non fare così” disse con angoscia.
Mio padre.
E quando mi arresi a lui mi strinse ancor più forte a sé, coccolandomi .
La sua mano accarezzò i miei lunghi capelli, e sentii qualche sua lacrima sulla pelle assieme alle mie.
Stava soffrendo con me , stava condividendo il mio dolore.
Riprovai ad andare ancora una volta da Gabriel , ma lui mi proibì di farlo .
L’uomo che amavo era circondato da persone che non conoscevo, c’era anche Kevin che tratteneva le lacrime disperato, con le mani fra i capelli.
Non osai guardarmi le mani in quel momento .
No, non poteva essere finito tutto . 
                                                                               *****  
Soffrivo.
Il dolore mi travolgeva, mi avvolgeva nella sua crudele coperta, graffiava la mia anima e torturava il mio cuore ormai andato in frantumi .
Da quel terribile giorno erano passati due mesi .
Soltanto due mesi .  
Due mesi esatti senza di lui .
Due mesi da quando il posto nel cuore , che lui aveva riempito ed occupato , era vacante…privo di significato.
Era Febbraio .  Era iniziato da poche settimane un nuovo anno .
Un nuovo anno…senza di lui .
E cos’erano quei due mesi, quel nuovo anno,  in confronto alla vita che avrei dovuto continuare a vivere senza di lui ?
Nulla.
Un battito di ciglia.
Sarei riuscita a farcela? A cavarmela nei momenti in cui mi avrebbero assaliti i ricordi ?
A ritornare a ridere , dato che la mia risata era lui ?  
“ Tesoro. Forse non saresti dovuta ritornare a lavoro così presto ”
Mi voltai verso Charlot e tirai su col naso , poi mi sforzai di mostrarle un sorriso .
Ma ultimamente i miei sorrisi assumevano decisamente di più la forma di una smorfia : “ No. Sono pronta per ritornare a lavoro. Non serve a niente star a casa…lui non tornerà” tagliai corto
Sì, ero ritornata al mio lavoro.
Hostess su uno degli aerei della compagnia Skyland .
Quello sarebbe stato il mio primo volo dopo tutto quel gran casino , dopo aver conosciuto lui .
Ero di nuovo in compagnia delle mie colleghe , e del simpatico pilota George.
Era come se niente fosse successo , ma in cuor mio sapevo bene che non era così.
“  Qualsiasi cosa accadrà da domani , voglio che tu sappia che ti amo . E che…se io non dovessi farcela, tu …devi promettermi che starai alla grande , ok?  Tornerai al tuo lavoro, tornerai la persona che eri prima di conoscermi… non voglio che tu soffra, in alcun modo . Io non posso stare con il pensiero che tu possa star male a causa mia.
Tu troverai un uomo che saprà renderti felice , lo sposerai…e farai tutto ciò che hai sempre desiderato di fare prima di incontrare me . Prometti.”
Mi aveva chiesto di promettere questo quella sera , su quel ponte sul Tevere...a Roma , al chiaro di luna . 
Il ricordo viveva ancora nella mia mente .
Era così fresco, perfetto, vivido, come se non fossero passati mesi , ma soltanto pochi secondi .
Lui credeva che io avessi accettato la promessa .
Scossi la testa con un sorriso amaro sulle labbra .
No, amore mio. Ti avevo detto che non potevi chiedermi una cosa del genere…perché non avrei mai accettato di amare qualcun altro al posto tuo . Io ti amo, perché mi hai lasciata sola ?  
I due anelli al mio anulare sinistro erano ancora lì .
La fede d’oro riluceva . E mai l’avrei tolta .
Io avrei continuato ad amarlo anche oltre la morte , fino alla morte .
Lui per sempre dentro di me.
Cose se fossimo cuore a cuore  
E l’altro anello di color argento , l’anello della promessa – così da me definito – sarebbe rimasto ancora lì per ricordarmi non solo di quella promessa , che avevo deciso di mantenere solo a metà  , ma anche di quei meravigliosi giorni a Roma trascorsi con lui . Indimenticabili.  
Aileen.
La piccola non avrebbe più rivisto suo padre a causa mia .
Adesso viveva con i suoi bis-nonni, ma ero sicura che ben presto i suoi nonni sarebbero corsi da lei per riavere con sé almeno una parte del proprio figlio , che non avevano più potuto rivedere .
“ Dobbiamo chiudere l’imbarco. L’aereo partirà fra pochi minuti dobbiamo andare. ” mi ricordò Charlot , afferrandomi una spalla come per voler darmi un po’ di conforto .
Annuii : “ Sì, d’accordo” risposi , dando un’ultima occhiata al più grande aereoporto di Milano .
In quel preciso momento era affollato , stra-pieno di valigie di ogni forma e dimensione e dai colori più sgargianti.
Sarei dovuta ripartire per Los Angeles proprio da qui…assieme a lui.
Una lacrima mi colse di sorpresa e la cancellai il più in fretta possibile con un veloce gesto della mano .
“Basta piangere” disse una voce
Alzai la testa di scatto e mi ritrovai faccia a faccia con mio padre. 
Alessandro mi sorrideva gioioso : “ Non voglio che mia figlia pianga, non più”
“Papà cosa ci fai qui ? ” domandai sorpresa “ non saresti dovuto partire due settimane fa ?”
Sua moglie si fece avanti : “Beh, tuo padre ha pensato bene di partire oggi . Voleva esserci, per te .”
Le sorrisi grata per la sua dolcezza nei miei riguardi , non doveva essere facile nemmeno per lei tutta quella situazione.
La cosa bella era che anche mia madre aveva fatto in qualche modo pace con mio padre, e non incolpava più me per la fine della loro storia .
Alle volte basta un semplice chiarimento , ad esempio il coraggio che avuto mio padre nel far quella telefonata a mia madre , per sistemare faccende spesso considerate complicatissime .
“Sorellona” mi salutò Kevin stringendomi in un forte abbraccio , rischiò di stritolarmi.
“Kevin calmo , così mi soffochi ” ammisi , e lui allentò la presa
“Anche tu qui?” domandai , ero contenta di veder anche il mio fratellino 
Il ragazzo annuì mettendosi le mani in tasca: “ Sì, e non ci sono solo io . Vero Aileen ? Bella di zio. ”
Strabuzzai gli occhi: “Aileen?”
La piccola si fece avanti non appena Kevin pronunciò il suo nome .
“Stella” gridò contenta , i boccoli dorati ad incorniciarle la carnagione chiara del viso ondeggiarono giocosi .
La bimba circondò le mie gambe con le sue piccole braccia , ed esplose in una meravigliosa risata .
Così cristallina, pura.
La risata di un bambino era un suono soave per l’udito di chiunque .  
I suoi occhi verdi…furono però un colpo duro per me , erano così identici a quelli di suo padre, che cercai di nascondere il dolore con queste parole : “Amore, cosa ci fai qui?”
Mi piegai sulle ginocchia e le sfiorai il nasino.
Lei non disse nulla ma continuò a sorridere.
Era contenta.
Ed io per lei. 
“ La nostra nipotina verrà con noi . Ti aspettiamo a Los Angeles ” spiegò Dafne con fare sbrigativo .  
Così si chiamava la moglie di mio padre, ed era anche lei particolarmente allegra in quel momento .
Kevin dal canto suo mi fece un occhiolino , e prendendo in braccio Aileen mi sussurrò : “ Divertiti eh ”
Inarcai un sopracciglio e bisbigliai : “ Dafne sa che lavoro sull’aereo che prenderete ? E tu sai bene che volare mi diverte . Cosa avete tutti ? ”
Kevin sospirò sonoramente : “ Ci vediamo” disse semplicemente 
“ Ci vediamo” ripeté Aileen fra le sue braccia .
E si allontanarono da me in compagnia di Dafne e dei loro bagagli a mano .
Charlot si avvicinò alla sottoscritta : “ La tua famiglia è ritardataria , eh?”
Feci spallucce: “ Cosa posso farci?”
Mio padre ridacchiò .
“Papà” esordii io voltandomi verso di lui . Era rimasto con me .
Alessandro era un uomo molto dolce, disponibile, sensibile.
Era il padre che avevo sempre desiderato, e lo era realmente in tutto e per tutto
Non potevo che ringraziare Qualcuno lassù per aver permesso il nostro incontro ed arrivar così a quella meravigliosa conclusione nel nostro rapporto di padre-figlia . 
“ Noi andiamo insieme ?” proposi . 
 Avevo intenzione di salire sull'aereo in sua compagnia .
Lui scosse la testa e mi prese entrambe le mani fra le sue, esattamente il doppio più grandi delle mie  : “ No, figlia mia tu non salirai con me oggi su questo aereo.”
Corrugai la fronte: “ Papà cosa sta succedendo ?” la mia preoccupazione era evidente .
Charlot parlò per prima: “ Ehm, Stella ci vediamo. Vado dalle altre , altrimenti George andrà su tutte le furie.”
“ Sì” risposi distrattamente senza guardarla . 
“ Papà? Se non andiamo rischieremo di rimanere a terra . George non si farà scrupoli, è un tipo preciso oltre che amante di gossip ”
“Non ti preoccupare. Non succederà. Mi aspetterà” disse con sicurezza
Scoppiai in una risata isterica: “ Papà, allora vuoi che io non venga con te…non capisco”
“ Da quando sei nata io non ti ho mai fatto un dono , non ti ho mai dimostrato il mio affetto…” iniziò con tono sincero
“Papà…non sapevi della mia esistenza ” gli ricordai
Lui sorrise: “ Vero. Ma tu meriti tutto il mio amore, e vorrei recuperare in qualche modo il tempo perso”
“L’hai già fatto. Mi sei vicino ”
Occhi lucidi per me .
Cuore colmo d’amore per mio padre.
“ Sono un padre fortunato ad avere una figlia come te , Stella” aggiunse , anche lui commosso. “Sei una donna fantastica. E sarai una madre meravigliosa con Aileen ed un giorno anche con i tuoi figli , ne sono sicuro…tu meriti più di quanto tu possa immaginare. Non perché sei mia figlia, ma per quello che sei veramente , per quel che dimostri . Nel tuo cuore c’è spazio solo per l’ amore . Ed io oggi, sono riuscito ad organizzare un po’ di cose per assistere ad uno dei tuoi sorrisi più belli , che tra l’altro non ho mai visto , e che sono sicuro sfoderai non appena…in effetti sta facendo un po’ tardi. Ma Aileen e Kevin dicono che sia normale” concluse dando un’occhiata all’orologio che aveva al polso sinistro . 
Qualcuno tra la folla, all’improvviso, iniziò a gridare : “Permesso, permesso”
Guardai con insistenza mio padre: “Papà chi deve arrivare?”
Alessandro mi portò una ciocca di capelli dietro un orecchio: “ mio genero” rispose semplicemente
Tum.
Ed il mio cuore stordito aumentò i battiti .
Tum.
Non era possibile, non era assolutamente possibile…cosa stava dicendo?
Tum.
Un ragazzo dai capelli biondi ed occhi color verde foresta si fermò proprio davanti a me , non appena mio padre si mise da parte.
Il ragazzo aveva l’affanno, era un po’ pallido ma…ma…
“Gabriel” sussurrai a fior di labbra , incredula .
Un nodo mi serrò la gola e difficilmente riuscii a mandar giù .
Le sue labbra rosa perlato si aprirono in un sorriso: “ Scusa il ritardo, ma c’era traffico.”
Il suono della sua voce. Non l'avevo dimenticato. 
“Sei tu?” domandai con occhi sgranati .
Dovevo ancora riprendermi.
Il battito del mio cuore ritornò regolare, soltanto dopo qualche minuto che parve interminabile. 
“ Mi dispiace per tutto quello che è successo, davvero.” Si scusò notando la mia confusione.
Forse ero caduta in stato di shock .
Era veramente l’uomo che amavo ?
Allungai una mano e gli sfiorai una guancia .
Dovevo accertarmi che fosse reale. 
Era vero, era reale quello che stavo vivendo?
Non mi sarei svegliata da quel sogno, vero?
Perché quel momento avrei voluto riviverlo altre innumerevoli volte.
Lui non si mosse , continuò a guardami dritto negli occhi...lasciandomi fare .
“ Tu eri morto. Io ti ho tenuto fra le braccia. Com’è possibile tutto questo ? Se sei tu perché nessuno mi ha parlato di te ? ” proseguii con un filo di voce, deglutii a fatica .
Non avevo più saliva.
Un leggero sorriso affiorò sulla sua bocca : “ In effetti sono stato vicino al raggiungere James nell’ aldilà .” scherzò “ Il perché nessuno abbia aperto bocca sul fatto che fossi ancora vivo era per proteggerti .  Emily mi ha spiegato che è stata dura tenerti per un altro po’ al sicuro in quell’appartamento , pensa se avessi saputo di me . La polizia ha preferito arrestare prima tutti quei criminali per poi lasciarti andare definitivamente .” spiegò senza troppi giri di parole : “ ed io...mi sei mancata moltissimo in questi due mesi . Pensavo che non ti avrei più rivista...ed invece mi sono salvato Grazie a Dio e sono tornato da te per non lasciarti mai più .  ” concluse
La mia mano che aveva continuato a sfiorare il suo viso, le sue spalle…si fermò al centro del suo petto dove sentiva chiaramente battere il suo cuore pieno di vita .
Era assurdo che uno dei sogni più grandi che avevo , tra l’altro per me irrealizzabile, impossibili,  si fosse avverato .
Per me.
“ Non ti lascerò mai più” ripeté con più convinzione “ ho deciso inoltre di chiedere al capo più scartoffie che...assassini da arrestare , così saremo più contenti entrambi ”
I miei occhi si illuminarono.
Era tutto vero, tutto vero.
“ E poi…abbiamo ancora un viaggio di nozze da fare. Sai, ho pensato Parigi . L’ultima volta che ci siamo stati non abbiamo avuto molto tempo per visitarla. Magari anche un giretto a Disneyland . Ah, giusto perché tutto lo sappia il volo per Parigi partirà fra meno di un quarto d’ora ”
Sfoderò due biglietti da una delle tasche dei jeans scuri , ed io mostrai uno dei miei sorrisi migliori che riservavo soltanto all’ uomo che amavo .
“ Beh , adesso posso andare . Ho visto quel che volevo vedere...un bellissimo sorriso . Divertitevi piccioncini , quando tornerete a Los Angeles poi passeremo una bella serata insieme ” salutò mio padre , prima di scoccarmi un bacio fra i capelli ed avviarsi verso il proprio aereo dopo aver dato una stretta di mano a Gabriel .
“Grazie papà” gli dissi colma di gratitudine  , lui rispose da lontano con un cenno della mano “ non ringraziare me”  
Allargando il sorriso che avevo ancora sulle labbra e ritornai a guardare Gabriel negli occhi .
Intrecciai entrambe le mani con le sue: “ Portami a Parigi”
Mi sorrise: “ Oui . Ma prima voglio una cosa da lei mademoiselle ”
“Tutto quello che vuole monsieur ” risposi prontamente , raggiante.
Avevo ritrovato la mia forza, ed il mio sorriso.
La mia anima era ancora lì , con me. 
Non poteva essere meglio di così la mia vita.
“Un bacio alla francese ” mi sussurrò sulle labbra , per poi iniziarle ad assaporare , amarle come non faceva da tempo .
L’abbracciai forte e alzai gli occhi verso il cielo traboccante di gioia .
Per chi sa aspettare… la gioia nel veder realizzati i propri sogni è ancor più grande

 
                                                                                         
                       Fine 





Angolo Autrice
 

Ciaooooo ragazzi ^^ siamo arrivati al “Fine” di questa storia  , e che dire ?
Spero che questo capitolo finale vi sia piaciuto quanto sia piaciuto a me ^^
Non vedo l’ora di conoscere i vostri pareri  ^^
Amo il lieto fine <3
_lalla27_  tu puoi capirmi ^^
e siccome sono ormai affezionata a Stella e Gabriel ho pensato…perché non scrivere una seconda parte?
Ho in mente una trama molto simpatica , particolare ^^ quindi se qualcuno di voi avesse intenzione di continuare a seguire le “avventure” di Stella, Gabriel e Kevin… troverà presto la nuova storia che si intitolerà : Oltre il mare del mio cuore  
Ringrazio con tutto il cuore ogni singola persona che ha speso un po’ del suo tempo per recensire questa storia  .
Chi soltanto con una recensione , chi con qualcuna rilasciata ogni tanto . Chi ha recensito ogni capitolo
Grazie per avermi fatto conoscere i vostri pareri ^^
In particolare ringrazio :  
Novalis , noemi_ST, MaryGray  
Grazie a tutti voi per queste meravigliose 101 recensioni rilasciate fino ad ora ^^
Ringrazio con tutto il cuore le 28 <3 persone che hanno inserito questa storia tra le preferite, le 73 <3 persone che l’hanno aggiunta tra le seguite e le 8 <3 persone che ricordano questa storia .
Ringrazio chi l'ha solamente letta :)  
Siete meravigliosi  ^^
GRAZIE A TUTTI  ^^
Oggi è la festa del papà, quindi auguri a tutti i papà del mondo <3 
E non resta che dirvi
Un bacione a presto ;) 
   
 
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