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Autore: RoloChan105    19/03/2014    2 recensioni
"Per l'ennesima volta quella sera, si lasciò sfuggire dalla bocca un grosso respiro.
Aveva i nervi a fior di pelle ed era nervosa, troppo nervosa.
Le capitava spesso di provare quella sensazione solo se, come il più delle volte le era capitato, quello che stava compiendo era...sbagliato.
Era un sesto senso, un vocina interna e un emozione che la metteva in guardia.
“Stai attenta”, le diceva, “te ne pentirai”, o anche “lascia perdere” e “ignora quel che accade”.
Quella sera, la vocina nella sua testa sembrava non volerla lasciare in pace." - coppia:KiddxNami
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Eustass Kidd, Nami, Nojiko, Portuguese D. Ace
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sesto Senso



Per l'ennesima volta quella sera, si lasciò sfuggire dalla bocca un grosso respiro.

Aveva i nervi a fior di pelle ed era nervosa, troppo nervosa.

Le capitava spesso di provare quella sensazione solo se, come il più delle volte le era capitato, quello che stava compiendo era...sbagliato.

Era un sesto senso, un vocina interna e un emozione che la metteva in guardia.

Stai attenta”, le diceva, “te ne pentirai”, o anche “lascia perdere” e “ignora quel che accade”.

Quella sera, la vocina nella sua testa sembrava non volerla lasciare in pace.

Era lei la prima a pensare che un incontro combinato era sbagliato, ma cosa poteva farci d'altronde?

Era stata costretta da sua sorella dopo circa una mezz'ora in cui, a suo avviso, la riteneva una buona idea. Le piaceva fare nuove conoscenze, non era una persona associale, ma come poche persone, aveva i piedi per terra.

Lasciamo perdere, non è una buona idea”,continuava la voce nella sua testa a borbottare furiosa, “e poi te ne sei dimenticata? Non hai fatto la ceretta questa settimana!”.

Le sue fini sopracciglia si inarcarono furiose dopo quei pensieri.

Non voleva essere bella o farlo cadere ai propri piedi, voleva solo andarsene.

Che cosa stupida.

Ultra stupida.

Super stupida.

Ma perchè infine, ci era andata?

Alle spalle di sua sorella, il promotore di questa uscita fantastica, era stato suo marito Ace.

Aveva un sacco di amicizie e ficcando il naso nei suoi affari, aveva pensato che non era giusto che una ragazza dell'età di Nami fosse ancora Single.

Lei stava bene così però: adorava abitare da sola, non fare caso a nessuno e uscire un po' sgangherata la domenica mattina.

Inoltre, aveva il suo gatto Chopper e il suo duro lavoro di giornalista le lasciava poco spazio. Afferrò il contenitore delle noccioline sul bancone e le osservò stizzita.

Aveva fame, terribilmente fame e quell'idiota era in ritardo...di ben venti minuti. Si maledì per l'ennesima volta mentalmente di aver dovuto dir di si a quella stupida uscita.

E la cosa che maggiormente la mandava in bestia, era il fatto che l'indomani, fosse Domenica.

Il sabato sera, se non era impegnata con le amiche, lei lo passava sul divano a vedere la tv o un vecchio film d'azione. Quelli romantici la mettevano a disagio e le commedie non la facevano ridere.

Con uno schiocco di lingua, afferrò una piccola nocciolina e affamata, si leccò il labbro inferiore.

Al diavolo quell'uomo.

Era stata una pessima idea, tutto qui.

Si portò alle labbra l'arachide e velocemente, la sgranocchiò rigirandosela tra i denti. Lanciò per l'ennesima volta uno sguardo infuriato all'orologio e scosse il volto: altri cinque minuti e sarebbe andata via.

Il locale che avevano scelto per vedersi, grazie ai suoi parenti come intermediari, era stracolmo di gente. In sottofondo al chiacchiericcio deciso dei presenti, si potevano udire diversi brani scorrere inascoltati.

Tutti però, sembravano terribilmente accoppiati.

Un bellissimo e irriverente locale per coppiette. Si morse il labbro inferiore e lesta, afferrò il cappotto alle sue spalle.

Si alzò dalla sedia e ondeggiando sui tacchi, si diresse verso l'uscita.

Se c'era una cosa che lei odiava, era il ritardo. Si poteva capire molto dalla persona in questione anche se essa non era presente e lei, senza tanti complimenti, si era ben stampata in testa i migliori epiteti possibili: irrispettoso, ritardatario, un tipo di cui non fidarsi, un menefreghista e molti altri.

Una persona su cui era impossibile contare, ecco quello che era.

Con una scrollata di spalle, uscì dalla porta seguita dalle occhiate divertite dei camerieri che fino a quel momento, avevano scommesso o meno sull'esito della serata.

L'aria frizzantina della sera la fece rabbrividire e lesta, si infilò il cappotto nero. Che fosse dannata se fosse di nuovo cascata in un altro appuntamento del genere.

Te lo avevo detto io che era meglio non andarci”.

Oh si, tanto che canzonatorio, il suo sesto senso le aveva indicato espressamente l'abito più scollato che possedesse e i tacchi più alti e sensuali della collezione.

Con un cenno della mano, cercò di richiamare l'attenzione di un taxi nei paraggi, in modo, una volta per tutte, di tornare a casa.

Il traffico però sembrava intenso e nessuno pareva notarla sul serio.

Il suo urlo pochi secondi dopo, richiamò invece l'attenzione dei molti passanti accanto a lei. Incredula e impietrita al tempo stesso, osservò gli schizzi di fango che scomposti le imbrattavano volto e vestito. Con sguardo omicida carico di promesse di morte, fissò il veicolo che scomposto, si era ad un elevata velocità, accostato al marciapiede.

Dal veicolo, perfetto e immacolato, uscì un uomo in giacca e cravatta dall'aspetto serio e altezzoso.

Era un colosso di un altezza superiore ai due metri e con quegli abiti e i capelli rossi e ribelli, dava l'idea di non trovarsi a suo agio in quel completo così formale.

Al solo incrociare gli occhi furenti di Nami, si limitò a ringhiare e a muovere pochi passi avanti, in direzione del locale davanti a lei.

I nervi della rossa a quel comportamento, fecero fuoriuscire tutta la sua grinta e furia che fino a qualche minuto prima, aveva cercato di reprimere.

-HEY!-Gli urlò dietro ad alta voce voltandosi del tutto.-Dico a te idiota!- Cercò di richiamare la sua attenzione.-Chi diavolo ti ha dato la patente, Topolino!?-

Al suono di quella provocazione, l'uomo arrestò i suoi lunghi passi. Con uno sguardo pari al suo, si voltò di qualche centimetro, giusto quel tanto da consentirle di leggere le sue labbra.

-Fottiti.-



-Sono così contenta!-Mormorò Nojiko tenendo stretto il braccio di Ace-Era da tempo che Nami non usciva con qualcuno e mi era parsa un po' giù di morale.-Spiegò al marito continuando a camminare verso il locale.

-Vero, ma anche Eustass era nella medesima situazione per me.- Le sorrise-è sempre così serio e mandare avanti le imprese di famiglia da solo lo hanno messo sotto stress ultimamente...-Si strinse nelle spalle-Ad ogni modo, penso che quei due si troveranno bene assie...-Arrestò le sue parole non appena i suoi occhi inquadrarono una folla a semi cerchio davanti al locale.

Due voci ben distinte sopraggiungevano da quella folla rendendo incomprensibili i suoni della grande metropoli.

-Ma che succede!?- Borbottò Nojiko alzandosi sulle punte.

-Non lo so...-Ammise il moro avvicinandosi alla folla. Non appena uno spiraglio consentì loro di vedere, sobbalzarono alla vista dei poliziotti e di due figure che a malincuore conoscevano bene.

-Nami!-Urlò spaventata la sorella portandosi una mano alla bocca e cercando di avvicinarsi a lei-Ma che...-Scosse il volto confusa-Che diavolo stai...-

-Kidd!-Vociò sopra di lei suo marito, chiamando il nome dell'energumeno.-Ma cosa..-

-La colpa è di questo idiota!-Cercò di spiegarsi Nami divincolandosi tra le braccia di un agente-Ha rovinato il mio bellissimo abito e non mi ha neanche chiesto scusa questo per la terribile onta subita, al contrario! Mi ha offeso e ...-

-IO!?-Gracchiò imbestialito il rosso pieno di pesti e con almeno tre agenti a tenerlo calmo.-Sei tu che come una pazza isterica mi sei saltata addosso! Fatti ricoverare sottospecie di virago!-

Nel sentire quelle parole poco lusinghiere uscire dalla sua bocca, per l'ennesima volta, Nami cercò di sfuggire nuovamente dalla ferrea presa del poliziotto per tornare a prenderlo a pugni.

-Nami!-Con un gesto disperato, Nojiko si portò una mano alla fronte-Ci dovevi uscire assieme, non riempirlo di botte!-

-EH!?- Entrambi i contendenti si fissarono rimanendo inebetiti per quella breve e catastrofica frase.

Era lui l'uomo con cui avrebbe dovuto passare una serata romantica?

Quello che non era arrivato e che era mostruosamente in ritardo?

Il tipo menefreghista e scortese che aveva immaginato in quel lasso di tempo!?

Con una faccia contorta dal disprezzo, il suo sesto senso, nuovamente in quella serata, parlò per lei: “Dammi più ascolto la prossima volta...”.





Momento di pura noia, ma che ci vogliamo fare.

Dopo un bel po' di tempo, torno a farmi risentire, ma tra gli impegni e altro, non sarò ancora molto presente ( da dedicarmi a fic più lunghe intendo).

Al momento, spero che possiate accontentarvi di una nuova fic KiddxNami.

Tempo fa avevo notato che fan di questa coppia ce ne erano, ma poi ho immaginato: magari non possono leggere le fic zozze perchè ancora in fascia d'età ristretta e così, scacciando via il maialo dalla mia mente, ho cercato una trama adatta a loro molto, molto soft...

Ci sarà un seguito?

Mha, staremo a vedere, anche se ho qualcosa in mente.

Grazie a tutti quelli che mi seguono ad ogni modo e del loro sostegno!

A presto! :D

   
 
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