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Autore: Ichizomi    19/03/2014    0 recensioni
Piccola fanfiction sull'origine di Gensokyo e su Ichizomi, shikigami della sacerdotessa Hakurei che effettuò il trasferimento. Narra gli avvenimenti più importanti della mia vita (Ichizomi è il mio OC in Gensokyo) in forma di ricordo/diario.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io e Lady Hakurei ci guardammo sbigottiti, non ci aspettavamo una risposta del genere da Yakumo. “Yukari cosa intendi dire? Col tuo aiuto andrà tutto sicuramente per il meglio.” “Non dire sciocchezze, sai bene a che mi riferisco.”. Detto questo rinfilò la testa nel “buco” e sparì. Guardai Lady Hakurei incredulo. Cos'era questo grande pericolo di cui non ero stato informato? La mia padrona stava dicendo qualcosa ma non l'ascoltai; uscii di corsa dal santuario urlando il nome di Yakumo. La cercai per ore, fino al calar della sera; ero sul punto di rinunciare quando alle mie spalle una voce scocciata disse: “Hai urlato così forte che ti sentivo fin dentro l'altra dimensione; non mi hai fatto di dormire.”. Era lei. Finalmente si era mostrata; e ora? Non sapevo che dirle; ero corso via spinto dalla rabbia. Riorganizzai le idee e la confusione che mi ero creato in testa e decisi che avrei provato a convincerla ad aiutare Lady Hakurei. Iniziai con calma ed esporre le mie ragioni a ad ogni rifiuto diventavo sempre più nervoso. Esplosi. Non riuscii a trattenermi, le urlai contro. Ignorando chi avevo davanti commisi l'errore di sfidarla ad un duello; posi come condizione che se avessi vinto io lei avrebbe aiutato la mia padrona con il trasferimento. Rise, poi accettò. Uscì dall'altra dimensione completamente e per la prima volta la vidi per intero: portava un lungo vestito viola e le braccia erano coperte da un paio di lunghi guanti bianchi. Non ebbi neppure il tempo di osservarla che dopo un istante attaccò, un pugno mi colpì in pieno sul muso e mi sbalzò all'indietro. Non mi sembrava possibile, lei distava circa 5 metri da me, non capii come avesse fatto a colpirmi, poi vidi il suo braccio uscire da uno di quei “buchi” e compresi. Compresi di avere davanti a me un avversario di gran lunga più forte, più esperto e più furbo di tutti quelli affrontati fino a quel momento. Balzai verso di lei a fauci spalancate ma morsi solo aria; mi girai di scatto, cercando di colpire con le code tutto ciò che avevo intorno. La mancai di nuovo, sapeva sfruttare il suo potere con un'abilità fuori dall'ordinario. Non avevo modo di difendermi efficacemente. Mi arrivavano pugni e danmaku da ogni parte ma grazie alla mia agilità ne evitavo la maggior parte; ad ogni balzo, ad ogni schivata lei rideva; ad ogni balzo, ad ogni schivata mi avvicinavo sempre di più. Avevo trovato il suo punto debole: quando usava i suoi poteri per attaccare evitava di muoversi per restare sempre concentrata più che poteva. Ne approfittai. Sfruttando i poteri delle mie code le bloccai lentamente le caviglie nel terreno, coprii il mio corpo con il fuoco per proteggermi dai suoi pugni e le scagliai contro una saetta. Dopo averla lanciata creai un sottile strato di acqua sul terreno. Appena si accorse della saetta generò un confine e ne pose un altro appena sopra di me, collegandolo al primo. Sorrisi, aveva fatto ciò che avevo previsto. Nell'istante prima di essere colpito dal mio stesso fulmine scartai di lato e questo colpì l'acqua sparsa sul terreno. Yakumo ricevette in pieno la scossa e urlò di dolore. Da sciocco pensavo che il fuoco con cui mi ero ricoperto il corpo fosse abbastanza forte da far evaporare l'acqua intorno a me. Non fu così, non l'avevo alimentato a sufficienza. Ricevetti anch'io la scarica elettrica. Poco prima che si facesse tutto nero ricordo che vidi Yakumo rialzarsi da terra sorridendo. Poi ci fu il buio. Quando rinvenni mi trovai accanto Lady Hakurei con un piccolo pezzo di carta in mano. Mi si gettò al collo e mi abbracciò piangendo, mi diede dello stupido, dello scemo e disse che sarei potuto morire se Yakumo non mi avesse salvato. Piano piano recuperò il sorriso, a quel punto mi diede il pezzetto di carta e mi disse che era da parte di Yakumo.
Ora capisco perché Yume ha deciso di prenderti come suo shikigami, hai un grande talento per la magia e sei anche molto sveglio. Nonostante questo però non sei riuscito a vincere. Per questo il trasferimento non può essere fatto.
- Yakumo Yukari”
Ululai di rabbia e, sconfitto, me ne tornai al santuario affiancato da Lady Hakurei.

  
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