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Autore: Sisya    02/07/2008    4 recensioni
Ma in fondo non era poi così strano, a pensarci bene.
Doveva aspettarsela una reazione simile da Winry. Dopotutto, si trattava di Edward.
- Piccolo ennesimo esperimento della sottoscritta *O* -
{Edward/Winry, Ling/Lan Fan, RoyAi}
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Lan Fan, Ling Yao, Winry Rockbell
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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A Story about … What?! Love?

Angolino Iniziale *O*
Questa è la prima Edward/Winry che scrivo.
Ci sono certe storie che un momento prima stavi pensando a chissà cosa, e il momento dopo, puff!, ecco che ti compaiono nei pensieri. Speriamo in bene, non sempre questa è una cosa positiva >//< Giusto un pizzico di RoyAi ad addolcire il tutto (oh, d'accordo, forse un po' più che solo un pizzico XD) e la comparsa non prevista di Ling e Lan Fan, che sono stati coinvolti proprio all'ultimo momento. Essendo la fic un'AU, mi sono presa la libertà di sconvolgere un po' di cose; per eventuali chiarimenti, o se non vi è chiaro qualcosa, chiedete pure e risponderò … ma niente anticipazioni XP Ehm, poi, ho messo ooc nelle note per sicurezza, ma cercherò come sempre di mantenere i caratteri originali dei personaggi, per quello che consente la trama. Infine, non so quanti saranno i capitoli della fic ma di sicuro non molti. Gli aggiornamenti non saranno regolari, perciò non aspettatevi troppo da una pigrona come me XP
Dedicata a tutta la mia famigghia RoyAi, in particolare a Lely, Shatzy, Valy, e Stray, perché sono senza dubbio le mie gelatine ondeggianti preferite *O*
Dedicata alla mia shore Suzuna, perché ama l'edwin e anche se non riesce a comprendere la suprema bellezza del RoyAi per stavolta la perdono ù.ù
E dedicata un po' anche a mia madre, perché come per tante altre cose, se lo merita.



Dire che Winry quella mattina si svegliò molto di buonumore, sarebbe stato un eufemismo bello e buono. Quando riemerse da sotto il lenzuolo, sbadigliando, e scivolò fuori dal groviglio informe delle coperte, ancora non era del tutto sveglia, ma il sorriso le andava già da un lato all'altro della faccia. Si sarebbe messa a saltellare sul letto per la gioia, come faceva sempre da bambina se solo non fosse stato così poco conveniente - perciò si limitò soltanto a due o tre rimbalzi, tappandosi la bocca con una mano per soffocare le risate -
Si sentiva euforica e sciocca - terribilmente sciocca - nello stesso tempo, ma non poteva farne a meno.
Corse in camicia da notte fino al davanzale, alzandosi in punta di piedi e sporgendosi di sotto, il sorriso che non accennava a diminuire. Una folata di vento tiepido le sospinse indietro i capelli biondi, facendola ridere di nuovo e riempiendole le narici del profumo umido dei boschi. I fiori si aprivano dondolanti sul campo di iris che si stendeva a perdita d'occhio sotto la sua finestra. In lontananza, le acque calme di un lago rilucevano dorate. Winry prese un respiro profondo, indietreggiando di qualche passo.
Si infilò in tutta fretta le ciabatte, abbandonate ai piedi del letto, e uscì dalla camera.

 Scese in cucina e trovò la sorella, indaffarata come al solito, che canticchiava mentre preparava la colazione - cosa che invece non era mai stata da lei - Ma d'altra parte, la gravidanza l'aveva cambiata molto. Sembrava risplendere, quando si muoveva per casa, quasi come se vivesse in una dimensione tutta sua. Winry indossò il grembiule pulito e diede un bacio sulla guancia di Riza.
- Ehi, ti sei svegliata finalmente, dormigliona - constatò quella con una risata mentre alzava la fiammella sotto il bricco del latte e finiva di infornare una teglia di torta.
- Sono così eccitata che non riesco a stare ferma, ci credi? - rise lei, inclinando il capo biondo da un lato - Voglio dire, ho atteso questo giorno da mesi! Mesi! Edo sta tornando da Londra! Oh, cavoli, a proposito, devo essere alla stazione tra due ore! Non voglio fare tardi - esclamò poi, bevendo un piccolo sorso dalla tazza di caffè amaro che Riza le aveva passato - Io oh, non vedo l'ora di riabbracciarlo. Sapessi quanto mi è mancato quel nanetto scorbutico! -
- Uh uhm, davvero così tanto? Beh, allora avrete sicuramente molte cose da dirvi - replicò lei facendo spallucce, con l'aria di chi la sapeva lunga ma non voleva parlare. Winry inarcò un sopracciglio con fare sospettoso, ma non fece domande.
- Ehi, Rizey, tu mi accompagni, vero? Vero? -
- Solo se la smetti di chiamarmi così -
- Ah, giusto, dimenticavo solo il tuo adorato Roy può farlo - esclamò lei, giungendo le mani sotto il mento con aria sognante per prenderla in giro.
Riza le lanciò addosso lo strofinaccio, ridendo.
- Vai a vestirti, signorina, o rischiamo di non fare in tempo per il suo arrivo -
- Corro, corro! - esclamò Winry precipitandosi di nuovo di volata su per le scale.
Stava tornando. Il suo migliore amico. Il suo Edward stava tornando!
E lei non stava più nella pelle.
- È una splendida, splendida giornata! - si ripeté facendo i gradini a due a due, convinta più che mai. Senza quasi rendersene conto, cominciò anche lei a canticchiare mentre tirava fuori dall'armadio un vestito dopo l'altro, appoggiandoli con cura sul materasso. Merletti e stoffe colorate sbucavano da tutte le parti. Dal piano di sotto, Riza non poté fare a meno di sorridere nel sentirla.
Ma in fondo non era poi così strano, a pensarci bene.
Doveva aspettarsela una reazione simile da Winry.
Dopotutto, si trattava di Edward.

~

Il giovane Elric si affacciò dal finestrino con un sorrisone felice, i gomiti appoggiati di traverso sul bordo del vetro e il vento che gli sferzava il viso, mentre il treno faceva il suo rumoroso ingresso nella piccola stazione affollata, lasciandosi dietro una nuvola di fumo.
Ma dopo un "ehi piccoletto fai attenzione" e una gomitata che per poco non lo fece precipitare giù dal predellino insieme al suo bagaglio, l'umore gli precipitò istantaneamente sotto le suole delle scarpe. - Edo, accipicchia, come sei cresciuto - constatò una voce ben nota dal tono canzonatorio, che lo costrinse a sollevare lo sguardo avvilito da terra.
- Davvero? - s'illuminò subito lui, tutto sorridente.
- Uhm. Sì, certo. Un paio di millimetri al massimo - replicò la voce, ridacchiando.
Edward sbuffò pesantemente, calcandosi il cappello sulla testa e brontolando qualcosa di imprecisato verso l'uomo davanti a lui, che lo aspettava sulla banchina a braccia incrociate e lo stesso sorrisetto strafottente dei suoi tempi migliori.
- Da quanto tempo, eh? -
- Quattro mesi e undici giorni - replicò Ed scrollando la testa.
- Beh. Sono contento che tu sia tornato al nido, caro il mio
piccolo scienziato -
- Ehi, prova un po' a ripeterlo …! - esclamò lui, sventolandogli un pugno sotto il naso e riprendendo aria per replicare. Ma fu subito costretto a interrompersi. Intravide giusto in tempo Roy che si accostava sorridendo a Riza, posandole un bacio leggero sulla fronte, quando la sua visuale fu coperta da qualcos'altro di non ben identificato. Si vide avvolto da un fruscio di merletti e ancora prima di rendersene conto si ritrovò Winry appesa al collo, che rideva e lo stringeva forte. Talmente forte che per un attimo si domandò se volesse stritolarlo.
- Edo! Edo. Sei qui! -
Un po' interdetto, dovette far passare qualche secondo prima di riuscire a rilassare le braccia e tornare a respirare normalmente.
E riprendere un colorito un po' meno fosforescente. - Perché, dove dovrei essere, scusa? - domandò, sbuffando. Le cinse la vita con un braccio, facendola volteggiare un paio di volte nel bel mezzo della banchina, mentre lei rideva, tenendosi il capello con una mano. Sul volto del giovane si aprì un altro sorriso, in riflesso di quello di lei. Non l'avrebbe mai ammesso ma Dio, se le era mancata.
La conosceva bene, quella sensazione di sollievo all'altezza dello stomaco.
E sapeva anche cosa voleva dire.
Finalmente, era a casa.

~

Il futuro re di Xing, il più delle volte, sembrava fare di tutto pur di non comportarsi come si conveniva al futuro re di Xing. Quasi che lo facesse apposta. Anche adesso, che se ne stava accucciato sul parapetto della nave, sporgendosi all'ingiù, non sembrava avere proprio un bel niente di così principesco o maestoso. Anzi, un filo di vento in più del necessario sarebbe bastato a farlo precipitare - molto poco regalmente - di sotto.
- Altezza, vi prego, scendete da lì una buona volta - ripeté la figura in nero accanto a lui, con voce sconsolata da dietro la sua maschera impassibile. - Non corro alcun rischio! E poi è divertente! Dovresti provare anche tu a …! -
Non aveva ancora finito la frase che il fischio improvviso della nave lo fece sobbalzare, facendogli perdere l'equilibrio.
Se non ci fosse stata una mano fulminea che riuscì a trattenerlo per la casacca, fermando la sua caduta, avrebbe senza dubbio fatto un bel tuffo. Lui per tutta risposta si lasciò andare a una risata, decidendosi però finalmente a scendere dal sopra il parapetto. Da dietro la maschera, la figura in nero tirò un lento respiro di sollievo.
- Foo, ne sei sicuro, allora? Dici che è il posto giusto? -
- Certo signore, è sicuramente il posto giusto per trovare una buona moglie per il futuro re di Xing - concordò il vecchio seduto a pochi passi da loro, inchinandosi ma senza alzare gli occhi dal libro che stava consultando.
Una guida turistica che indicava dove trovare mogli ideali, forse.
- Hai sentito Lan Fan? Presto troverò una moglie e finalmente sarò re! - esclamò Ling sorridendo, coi gomiti appoggiati al parapetto.
La figura in nero si tolse la maschera, rivelando il suo volto da ragazzina, due scurissimi occhi a mandorla e una crocchia di capelli scuri.
- Ne sono lieta, Altezza. Sarà un bene per tutta Xing - Il principe annuì, continuando a tenere lo sguardo fisso sulla linea dell'orizzonte, fiducioso, e non notò l'accenno di sorriso triste della giovane di fianco a lui, che lei comunque si affrettò a nascondere di nuovo dietro la maschera. Sarebbe stato un bene per tutta quanta Xing. Tranne che per lei. Davanti a loro, intanto, si profilavano sempre più nitide le coste dell'Inghilterra.

  
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