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Autore: Mana Sputachu    20/03/2014    5 recensioni
Quello, a ben pensarci, sarebbe stato il finale perfetto.
[Flashfic scritta per il Limitaprompt di Piscina di Prompt.]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mousse
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Spaccacuore

L’amore spacca il cuore

Spara! Spara! Spara, amore!

Spaccacuore - Samuele Bersani



Quello, a ben pensarci, sarebbe stato il finale perfetto.

Tornare in Cina, sposare Shan-Pu e passare insieme il resto della loro vita, Saotome definitivamente fuori dalle scatole… il miglior finale che Mousse potrebbe mai auspicare.

Perfezione.

Da sogno.

Feh, un sogno, appunto…

Una pia illusione, ma che non manca di tenergli compagnia ogni giorno, per alleviare le sue pene mentre sgobba come un mulo alla mercé di Shan-Pu e della vecchia Obaba: ritrovarsi a fare lo sguattero di quella vecchia mummia era stata solo l’ultima di una serie di sfortune cominciate nel momento in cui aveva posato gli occhi sulla giovane amazzone dai capelli viola, la quale non mancava mai di ricordargli quanto fosse inetto, inutile, una vergogna per le amazzoni.

Mousse ringhia a quel pensiero, lanciando un’altra patata pelata nella cesta che poi finirà in cucina.

“Tanto sono solo questo, per loro” borbotta, afferrando una patata dal sacco.

“Uno stupido” ringhia, pelandola con troppa forza.

“Inutile” la stringe, affondando le dita e quasi rompendola.

“Sguattero!” la lancia via furiosamente, gettandola nella cesta.

Improvvisamente poggia i gomiti sulle ginocchia e si lascia andare, sospirando; ruota la testa fino a far schioccare il collo, per poi sollevarlo a fissare il cortiletto pieno di cianfrusaglie. Non sta guardando nulla di ciò che si trova davanti, in realtà, è già perso in altri pensieri poco piacevoli.

Improvvisamente, l’idea di una vita felice con Shan-Pu pare non essere più quell’idillio piacevole, sembra addirittura disgustarlo.

Passare anche solo un giorno della mia vita con una persona che mi guarda con tanto disprezzo? pensa. Che per avere le attenzioni del ragazzo che è convinta di amare deve ricorrere a sotterfugi sempre più meschini?

Non che lui sia uno stinco di santo, ne è consapevole… eppure sa che non riuscirebbe ad arrivare a certi livelli infimi di cui Shan-Pu e la vecchia mummia sono capaci.

“Onore e gloria alle amazzoni” borbotta, roteando uno dei suoi coltellini da lancio tra le dita, “un popolo le cui guerriere si sono ridotte ai trucchetti da fattucchiera per accalappiarsi un uomo” e mentre lo dice lancia il coltellino con precisione estrema, centrando l’albero in fondo al cortile. La sua vista pessima non è mai stata un problema per Mousse, ha affinato gli altri sensi che riescono a sopperire perfettamente, soprattutto in combattimento. Essere un artista marziale non sempre vuol dire essere più forte degli altri: alle volte significa anche sapersi ingegnare e trovare le strategie adatte alle proprie limitazioni fisiche. Infatti, Mousse è un ottimo artista marziale…

...ma non mi hanno mai dato la possibilità di dimostrarlo.

Alle amazzoni non importava che Mousse fosse perfettamente in grado di combattere nonostante la pessima vista: aveva commesso l’errore di dichiarare platealmente il suo amore a Shan-Pu, e questo per loro era sinonimo di debolezza.

“Sei troppo tenero per essere un maschio amazzone” gli ripeteva spesso sua madre, quando era ancora un ragazzino. “La tenerezza è una dote notevole per un ragazzo… ma alle amazzoni non importa nulla” sospirava, immaginando già le difficoltà che si sarebbe trovato di fronte una volta cresciuto; Mousse era ancora un bambino, troppo ingenuo per capire la preoccupazione della madre.

“Troppo tenero per essere un maschio amazzone…” ripete, afferrando il coltellino ancora incastrato nella corteccia dell’albero: prima di estrarlo lo incastra più a fondo e scava, probabilmente immaginando sulla superficie dell’albero i volti di chi, negli anni, lo ha deriso perché si era mostrato molto più umano di loro… immaginando la faccia disgustata della vecchia Obaba, o quella strafottente di Shan-Pu.

In un impeto di violenza afferra la lama e con essa colpisce la corteccia, quasi la volesse accoltellare.

Prendersela con quell’albero innocente è l’unico sfogo che Mousse ha per non impazzire.
E quando tira fuori il coltellino, costringendosi a tornare ai suoi doveri, un nuovo solco appare accanto a mille altri.



***


Qualcuno, nei commenti a Second hand news, mi aveva chiesto se avrei mai scritto qualcosa soltanto su Mousse... e, complice la nuova iniziativa di Piscina di prompt (*sussurra*iscriveteviH), il Limitaprompt, ho colto la palla al balzo per scribacchiare sul mio cinese orbo preferito.
Il prompt scelto era Ranma 1/2, Mousse, Troppo tenero per essere un maschio amazzone, con la limitazione Una storia che cominci con la formula "Quello, a ben pensarci, sarebbe stato il finale perfetto. Il tutto condito dalla vecchia, ma sempre bella, Spaccacuore di Samuele Bersani.
Spero che questa cosina breve vi piaccia, e come sempre potete trovarmi su Ask.fm, su Facebook e nel gruppo per le mie fanfiction, dove chiacchierare e ciarlare (se fate richiesta ditemi il vostro nick Efp :>).
Alla prossima!

Mana Sputachu



   
 
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