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Autore: mikchan    21/03/2014    1 recensioni
Akito Hayama è sempre stato un ragazzino timido e riservato, ma se è certo di qualcosa è dei suoi sentimenti nei confronti di Sana Kurata. Semplice, direte voi. In realtà non lo è affatto, un po' perché Akito non sa come confessarsi, un po' perché la stessa Sana è un po' tarda su certe cose. Se poi si aggiunge anche un damerino rompiscatole come Naozumi Kamura, allora Akito deve davvero ingegnarsi per non lasciarsi sfuggire Sana.
Ma cosa succede nel momento in cui anche i media, i giornali e le televisioni si immischiano, creando un casino di proporzioni bibliche? Akito ha fiducia in Sana, ma ha anche paura di perderla. Forse il nemico da affrontare è troppo forte, forse basta solamente un po' di coraggio...
Quale sarà la decisione di Akito?
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akito Hayama/Heric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MALEDETTA AMICA MIA
 
È buio.
Non ne sono affatto spaventato. Il buio può considerarsi il mio regno, il posto perfetto in cui posso nascondermi. O, almeno, questo credevo fino a qualche tempo fa.
Con la coda dell'occhio vedo una luce farsi sempre più forte alle mie spalle, mi volto velocemente e la vedo.
È lì, davanti a me.
Mi rendo conto che i mesi che sono passati non l'hanno affatto cambiata. Sul suo volto c'è sempre quel sorriso divertito e i suoi occhi castani luccicano felici. Quanto mi era mancato, tutto quello?
Faccio per avvicinarmi, ma appena muovo un passo la vedo indietreggiare, mentre inizia a piangere.
Che cosa...?
"Aspetta", mormoro, ma qualcosa mi blocca sul posto.
Lei si allontana sempre più veloce, scossa dai singhiozzi. Vorrei andare a consolarla, abbracciarla, farle tornare il sorriso.
Ma poi lei scompare.

Mi alzo a sedere sul letto di scatto, ansimando.
Che razza di sogno.
Mi stropiccio gli occhi. È ancora notte fonda, ma la luce della luna penetra dalle tende leggere che coprono la finestra accanto al mio letto.
Volto il capo e incontro il dinosauro che mi ha regalato quella Vigilia di Natale e mi trovo a chiedermi, quasi inconsciamente, cosa sta facendo lei adesso.
So che non dovrei perdemi in pensieri simili, ma dopo quello che è successo oggi non posso proprio farne a meno.
Davvero non mi importa se si è innamorata di quel damerino del cavolo?
Davvero voglio lasciare perdere tutto?

Sapessi quanta musica che c'è

dentro questa voglia che mi soffoca,
ma con indifferenza mi allontano un po' da te,
scemo sì, ma non ruffiano.
Sapessi com'è bello stare qua
visto dalla logica di chi non può
già tenere le distanze dalla tua sincerità,
dalle tue vittorie e dai tuoi guai,
perché voglio liberarmi

dall'idea che non mi vuoi.

Vorrei essere capace di cancellare tutto quello che è successo in questi anni.
Ora sarebbe tutto più semplice se non mi avesse insegnato a rispettare me stesso e la mia vita. Non starei qui a dover combattere contro tutti per convincermi che non mi ha dimenticato. Non sarebbe così difficile alzarsi la mattina e vederla ogni giorno in televisione, con quel sorriso che non mi dedica più da troppo tempo. Non sarebbe così difficile affrontare la voglia di ignorare il mio orgoglio e urlarle i miei sentimenti.
Ho bisogno di tempo, adesso.
Ormai tutti i giornali ne parlano come se fosse cosa certa. "La grande storia d'amore tra Sana Kurata e Naozumi Kamura". Bleah, che schifo. Non posso fare a meno di chiedermi se sia vero o no: lei non ha mai parlato di lui in quel senso, lo ha sempre ammirato dal punto di vista lavorativo, certo, ma non era quello che mi interessava veramente. A Naozumi Sana è sempre piaciuta. Mi è bastato guardarlo negli occhi la prima volta e subito avrei voluto rompergli quel bel musetto carino.
Però, adesso, non sono più così sicuro del fatto che a lei non piaccia. In fondo, sono perfetti l'uno per l'altro. E io, invece, resto solo il cretino che è innamorato della sua migliore amica e che non ha il coraggio di dichiararsi apertamente.
Mi sdraio di nuovo, chiudendo gli occhi.
In questo momento vorrei essere di nuovo tra le sue braccia, come quella sera di tanto tempo fa, quando ancora non parlavo con la mia famiglia. Era la prima volta che provavo un sentimento simile nel mio cuore. Anzi, era decisamente la prima volta che mi accorgevo di averne uno. Ma in questo momento, così lontano da lei, è a quel ricordo che mi aggrappo per convincermi che per lei valgo ancora qualcosa.
Vorrei essere capace di dimenticarla, di cancellare davvero tutto.
Ma la verità è che non ne ho le forze e nemmeno la vera intenzione. Ho solo una grande paura che lei non mi voglia più, che abbia trovato un rimpiazzo in quel damerino.
E io cosa sono, senza di lei?

E mi tuffo nell'immenso della mia banalità,

e va bene anche se ho perso
e chi ha vinto non si sa.
E ora strappo le radici
di un'assurda gelosia,
perché è charo che mi piaci,
maledetta amica mia
Che non ti accorgi di me.

Forse dovrei arrendermi all'evidenza.
In confronto a Kamura io non sono niente. Lui è ricco e famoso, io un bamboccio delle medie troppo attaccato al passato per poterlo affrontare.
Per un attimo, mi dico che forse è meglio così. Lei non si merita uno come me, uno sempre imbronciato, timido fino all'osso, incapace anche di dichiarare i suoi sentimenti. Kamura, invece, è perfetto per lei e non solo perché è un attore. Li vedo durante le pubblicità: stanno bene insieme, dopotutto.
L'attimo dopo, invece, mi ritrovo a negare tutto. Chi ha detto che davvero lei mi ha abbandonato per quel damerino del cavolo?
Sospiro, sempre a occhi chiusi. Vorrei sapere come stanno le cose, per poter finalmente mettere in pace il mio cuore e la mia mente. Vorrei anche essere capace di non pensare a Kamura come un rivale, ma non riesco proprio a cancellare quest'assurda sensazione.
Vorrei anche essere capace di dirle chiaro e tondo quello che provo, anche se, dopo due baci, dovrebbe essere abbastanza chiara come cosa.
Sana Kurata è una stupida, non ci sono altre parole per definirla.
Sana Kurata è la mia migliore amica, di cui sono innamorato.
Sana Kurata, però, non si accorgerà mai di me.

Sapessi come suda la città,

(e fra mezz'ora è lunedì)
si spoglia e si riveste di abitudini,
ma dentro a questo equivoco la tua fragilità
è una doccia fredda su di noi.

La vita va avanti anche senza di lei, dopotutto. Oppure no?
In fondo le cose a scuola proseguono senza problemi e anche a casa va tutto liscio.
E allora perché tutto mi sembra così spento senza la sua energia, senza la sua presenza carismatica al mio fianco, senza il suo sorriso?
Mi balena in mente il sogno che ho appena fatto. Perché quelle lacrime?
La mia mente ritorna indietro nel tempo, a quando una Sana ancora bambina si stringeva, tremante, tra le mie braccia, timorosa che la madre non potesse più volerle bene a causa del libro che aveva pubblicato. In quel momento mi era sembrata così diversa, così fragile, così bisognosa di essere protetta che non ho proprio potuto fare a meno di prometterle che ci sarei sempre stato.
Davvero tutto quello che abbiamo passato non ha più senso?

E la solita bugia

aggredisce ancora gli occhi miei.
Che non vedono attraverso
questa nuvola che va
dietro ai soldi e dietro al sesso
come la pubblicità.
E risalgo le pendici
di ogni nostra geometria.
Perchè è chiaro che mi piaci
maledetta amica mia;
che mi porti al limite
e mi fai spendere, ma inutilmente,
tutta la vita così;
che mi fai promettere
quello che non ti hanno dato mai, ma sì,
prima o poi è così che mi fai.

Forse, di nuovo, dovrei arrendermi all'evidenza.
Il tempo passa e io sono l'unico che non è stato capace di aprire veramente gli occhi, rimasti offuscati dal suo passaggio così violento. Eppure proprio non trovo le forze per dimenticarla.
Sana Kurata è una stupida.
Sana Kurata è la mia migliore amica, di cui sono innamorato.
Sana Kurata, però, non si accorgerà mai di me.
Altri mille ricordi affiorano nella mia mente, togliendomi il respiro.
E vorrei davvero non averla mai incontrata, almeno non mi ritroverei a dover soffrire in questo modo. È così strano per me provare certi sentimenti, pensare solo di poter volere bene a qualcuno in una maniera così assoluta e devastante. Ma con lei è così: ogni cosa è mille volte di più, sempre.
E passerei tutta la mia vita in questo modo se solo fossi certo di non stare perdendo tempo, l'aspetterei anche per sempre se sapessi che anche per lei io sono speciale.
Cosa mi hai fatto, per ridurmi a pensare a queste cose?

Nonostante che mi piaci,

maledetta amica mia.
Che non ti accorgi di me, di me.
Sapessi quanto amore amore c'è
in questa amicizia che mi soffoca.


Aspetterò il momento in cui anche lei capirà quello che provo e, solo allora, arriverà il tempo dei chiarimenti.
Per ora mi accontento di chiudere gli occhi e sognarla, perché so che non posso averla.
Non la dimenticherò, ma anche io ho bisogno di andare avanti, alleviare questo peso che mi soffoca.
"Pensaci sopra, Hayama. Ti piacerebbe essere il mio ragazzo?".
Le parole di Fuka mi ritornano in mente proprio in questo momento.
In fondo, mi ritrovo a pensare, ora lei sta con il damerino e non ho la forza di accertarmi che questo sia o vero o meno. Ho bisogno anch'io della mia felicità, almeno fino a quando non potrò guardarla di nuovo negli occhi.
E allora, solo allora, troverò il coraggio di dirle che mi piace.
A lei, alla mia migliore amica.





Uhm... okay.
Non so esattamente cosa dire, se non che questa storia non mi soddisfa. L'ho scritta totalmente di getto qualche tempo fa e poi l'ho lasciata ad impolverarsi nel computer. Quasi non mi ricordavo nemmeno della sua presenza, ma oggi la riproduzione casuale ha fatto ripartire questa canzone, "Maledetta amica mia" di Marco Masini e mi sono detta: "Oddio, è vero! C'è una povera storia che piange nei meandri del computer!". E così eccomi qua... fatemi sapere cosa ne pensate, se sono da internare per depressione acuta oppure ho ancora qualche speranza.
Ah, un appunto. So che Akito è OOC, ma sinceramente mi sono sembrati normali certi pensieri da parte sua. In fondo, la storia è ambientata nel periodo in cui Sana è in montagna a registrare il film con Kamura e Akito è già innamorato di lei. Mentre leggevo il manga mi sono sempre immagnata Akito pensarla in questi termini, quindi spero di non avere fatto stupidate immani.
In ogni caso, se ci sono errori di ogni tipo, fatemelo sapere che spesso sfuggono alla mia vista tutt'altro che perfetta!
A presto 
mikchan
  
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