22/03/2014
6 recensioniScritta mentre ascoltavo: “River Flows In You – Yimura”, troverete il link giù sotto. Spero solo che vi piacerà e che non mi odierete. Questi saranno pensieri e parole di Burn / Torch (alias Nagumo Haruya / Claude Beacons).
Mentre leggete ascoltate la canzone…
http://www.youtube.com/watch?v=LyTBCaCnYco&feature=kp
Mentre leggete ascoltate la canzone…
http://www.youtube.com/watch?v=LyTBCaCnYco&feature=kp
Staremo per sempre insieme.
Ero li. Ero li e non potevo fare niente. Niente di niente.
Ormai è passato un anno, ma il ricordo è ancora vivo in me come se fosse ieri.
Non lo posso dimenticare. Non devo dimenticare! Ero li, cazzo!
Il vento mi sta scompigliando i capelli mentre vengo a trovarti. Anche il tempo non è cambiato. E’ rimasto lo stesso di allora. Quel giorno il vento era freddo. Era una giornata d’inverno ed eravamo usciti per fare una passeggiata e visitare il centro prima delle feste natalizie. Era una domenica. Una domenica in cui… quella domenica. Il solo ricordo mi spezza il cuore. Qualcosa mi pizzica gli occhi. Lacrime. Quelle stesse lacrime che ho versato quel giorno.
Abbasso la testa nel colletto del giubbotto e aumento il passo. Oggi sembra che non esista nessuno al mondo. Solo io e te. Per sempre. Me l’avevi promesso, vero?
-Nagu-chan!- lo chiamò il ragazzino dai capelli bianchi spettinati.
-Che vuoi, bianco?- gli rispose l’amico smettendo di giocare con le macchinine.
-Io e te staremo per sempre insieme, vero?- chiese innocentemente il bianco con occhi lucidi.
Il rosso a quella domanda ebbe un sussulto, ma poi riprese il controllo.
-Certo- rispose dolcemente.
Crescendo insieme si cambia insieme, ma anche individualmente, ma non loro. La loro è
Un’amicizia speciale. Eterna.
Il rosso e il bianco.
-Che vuoi, bianco?- gli rispose l’amico smettendo di giocare con le macchinine.
-Io e te staremo per sempre insieme, vero?- chiese innocentemente il bianco con occhi lucidi.
Il rosso a quella domanda ebbe un sussulto, ma poi riprese il controllo.
-Certo- rispose dolcemente.
Crescendo insieme si cambia insieme, ma anche individualmente, ma non loro. La loro è
Un’amicizia speciale. Eterna.
Il rosso e il bianco.
Il rosso e il bianco. I due colori che vedevo quel giorno. Gli unici due che dominavano. Bianco come la neve, rosso come il sangue.
Intravedo la struttura e le mie gambe si fermano da sole. Qualcosa di caldo e bagnato riga le mie guance. Il cuore sembra esplodere insieme al petto. Il dolore brucia.
Brucia come il tuo sangue sulle mie mani.
Non riesco a proseguire. Voglio, ma non riesco a muovermi. Come quella volta. Ti venni incontro. Tu eri li, fermo e immobile, accasciato a terra. La gente si era radunata attorno a noi, attorno a te.
Vidi la scena passare davanti a me. Il camion. Il semaforo. Lui. Sangue. Fumo.
Rimasi interdetto e poi capì tutto come un fulmine a ciel sereno.
Urlai il tuo nome. Ma tu eri li. A terra.
Quella domenica nevicava e tutto era coperto dalla neve.
Neve bianca.
Candida come te.
Fredda come te.
Bella come te.
Speciale come te.
Unica come te.
Corsi accanto a te.
Una macchia di sangue si diradava da tutto il tuo corpo.
Corsi in mezzo alla strada e presi la tua testa e la misi sulle mie ginocchia.
Non mi importava di macchiarmi, ma il tuo sangue su di me bruciava peggio di mille schegge.
Ormai inconsciamente avevo già capito come sarebbe andata a finire.
Tu mi guardasti e sussurrasti il mio nome e dopo di che chiusi gli occhi.
Per sempre.
Fu allora che persi il controllo.
La polizia e le ambulanze arrivarono poco dopo.
Rimasi interdetto e poi capì tutto come un fulmine a ciel sereno.
Urlai il tuo nome. Ma tu eri li. A terra.
Quella domenica nevicava e tutto era coperto dalla neve.
Neve bianca.
Candida come te.
Fredda come te.
Bella come te.
Speciale come te.
Unica come te.
Corsi accanto a te.
Una macchia di sangue si diradava da tutto il tuo corpo.
Corsi in mezzo alla strada e presi la tua testa e la misi sulle mie ginocchia.
Non mi importava di macchiarmi, ma il tuo sangue su di me bruciava peggio di mille schegge.
Ormai inconsciamente avevo già capito come sarebbe andata a finire.
Tu mi guardasti e sussurrasti il mio nome e dopo di che chiusi gli occhi.
Per sempre.
Fu allora che persi il controllo.
La polizia e le ambulanze arrivarono poco dopo.
Le mie gambe si muovono da sole verso di te. Più veloci. Sempre più veloci. Mi ritrovo a correre verso di te. Ma qualcosa mi ferma ancora. Qualcosa di freddo e bianco che tocca il mio naso come facevi tu sempre.
Alzo lo sguardo e vedo che ha iniziato a nevicare.
-Gazel…- sussurro e nuovamente il dolore si fa largo in me.
Abbasso la testa e ricomincio a correre verso te. Poco dopo sono davanti al cancello. Inizio a camminare velocemente verso il tuo luogo di pace e quiete. Ormai conosco la strada a memoria.
-Ciao Suzuno-
Mi abbasso e mi siedo accanto a te.
-Sono venuto a salutarti. Lo so, faccio questo ormai da un anno. Ma oggi è diverso. E’ passato esattamente un anno-
Nuove lacrime rigano il mio volto. Stringo con le braccia le ginocchia al petto e mi appoggio con la schiena alla sua lapide.
Suzuno Fuusuke
21 – 12 – 1996
19 – 12 – 2013
Un singhiozzo mi muore in gola, ma faccio finta di niente.
-Non hai mantenuto la promessa- farfuglio.
-Ma una promessa è pur sempre una promessa, no?- dico alzando lo sguardo e osservando la sua foto posta al centro della lapide.
-Allora sarò io a mantenerla.-
Mi alzo ed esco.
Corro. Corro. Corro più veloce che posso. La neve ha ricoperto buona parte della città.
Spalanco la porta e corro su per le scale fino al tetto del palazzo in cui vivevi.
Arrivo in cima e scavalco il parapetto e mi tengo attaccato con le mani.
-Dicevi che saremmo stati insieme per sempre. Era una promessa e le promesse vanno mantenute. Me lo ripetevi sempre. Ti amo Gazel. Per sempre. Staremo per sempre insieme.-
Lasciai la presa e il vuoto mi accolse.
Le loro lapidi furono poste l’una accanto all’altra. Segno del loro grande amore che ha superato qualsiasi cosa. Anche la morte.
Suzuno Fuusuke Nagumo Haruya
21 – 12 – 1996 30 – 10 – 1996
19 – 12 – 2013 19 – 12 – 2014
- Angolo autrice -
Vi prego non ammazzatemi!! T.T
Il titolo originale di questa fic doveva essere: Addio, Gazel. Doveva anche essere una song-fic. Ma poi ho cambiato tutto u.u
Sinceramente non so cosa dire... Mi è venuta così per caso e lo so, è portata avanti nel tempo, ma doveva essere così u.u
Spero che a ogni modo vi sia piaciuta e mi scuso per la presenza di errori :)
Grazie per la lettura!
A presto
_ Cry
Vi prego non ammazzatemi!! T.T
Il titolo originale di questa fic doveva essere: Addio, Gazel. Doveva anche essere una song-fic. Ma poi ho cambiato tutto u.u
Sinceramente non so cosa dire... Mi è venuta così per caso e lo so, è portata avanti nel tempo, ma doveva essere così u.u
Spero che a ogni modo vi sia piaciuta e mi scuso per la presenza di errori :)
Grazie per la lettura!
A presto
_ Cry