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Autore: Naky94    22/03/2014    0 recensioni
Dalla storia: “Cosa?” ripeté, incrociando le braccia e lanciando un occhiata in tralice al consulente.
“Questi bicchieri di cartone. Non posso bere il mio tea in dei bicchieri di cartone. Il tea bollente va bevuto in tazze di porcellana.”
Spoiler perla 6x16.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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La Tazza

 

Il cucinino del Bull Pen, al CBI, aveva visto diverse situazioni svolgersi al suo interno.
Fra le sue pareti erano nate e si erano consumate diverse relazioni. Era stato teatro di molti degli scherzi architettati da Jane; scherzi il cui unico scopo era quello di rallegrare la squadra, durante i casi più difficili.
Ma, da quando il CBI era stato smantellato, tutto questo si era spostato al cucinino dell’FBI.
Definire “cucinino” l’angolo cucina dell’FBI era un eufemismo. Con la sua isola in granito e le apparecchiature di ultimo modello sembrava più un laboratorio della NASA, piuttosto che una semplice cucina.
Era proprio lì che si trovavano l’agente Lisbon e l’agente Piker quando accadde.
I due stavano “amabilmente” chiacchierando.
Teresa ringraziava Piker per aver portato il pranzo a tutti. Inconsciamente la donna aveva cominciato a rispondere ai velati apprezzamenti dell’uomo.
Infondo non si poteva certo dire che Piker fosse brutto. Forse il suo naso era un po’ troppo lungo per i suoi gusti, ma poteva tranquillamente passarci sopra. Non era questo che le interessava in un uomo.
Erano lì che si sorridevano complici quando Jane entrò nella stanza scusandosi con un’impercettibile “Mi faccio un tea ed esco, giuro.”
Lisbon non diede troppo peso alla strana frase del mentalista, generalmente Jane non avrebbe perso occasione per metterla in imbarazzo.
L’agente mora ritornò a parlare col collega, facendogli credere di essere molto interessata al suo racconto su come avesse sgominato una grossa banda di ladri.
Nel frattempo Jane, che era impegnato a cercare qualcosa con cui poter bere il suo adorato tea, si lasciò sfuggire un singulto disgustato quando constatò che in quella stupida cucina c’erano solo bicchieri di cartone.
“Cosa c’è?” chiese Lisbon esasperata. Sapeva che Jane non avrebbe retto molto senza poter fare commenti.
La mora si girò verso il biondo, senza neanche scusarsi con Piker per l’interruzione.
“Cosa?” ripeté, incrociando le braccia e lanciando un occhiata in tralice al consulente.
“Questi bicchieri di cartone. Non posso bere il mio tea in dei bicchieri di cartone. Il tea bollente va bevuto in tazze di porcellana.” e detto questo il mentalista mise il broncio, già arresosi al fatto di non avere più la sua vecchia tazza azzurra con sé.
Teresa, intenerita dal suo broncio e dall’espressione triste dell’amico, si avvicinò ad uno dei pensili che avevano lì. Aprì una delle ante e ne uscì una nuova e sgargiante tazza in porcellana azzurra che poi porse all’amico.
“Ecco, tieni” disse con un piccolo sorriso a graziarle il viso.
Senza concedere risposta a Patrick, la mora tornò da Piker, il quale non si era lasciato scappare l’intera scena. Così facendo Lisbon non si accorse dell’espressione stupita e felice di Jane che rimase lì impietrito a guardarla, con ancora in mano la sua nuova tazza.
Ci mise qualche attimo il mentalista a riprendersi, spegnere il bollitore che aveva iniziato a fischiare e avvicinarsi all’uscita.
Ma prima di varcarla, si soffermò accanto a Lisbon, le diede un bacio sulla guancia e le sussurrò dolcemente “Grazie Teresa.” per poi uscire.
Impietrita sul posto e confusa per quanto accaduto, soprattutto confusa dalla vampata di calore che aveva sentito appena le labbra di Jane si erano posate sul suo volto, la donna non si accorse dell’occhiata possessiva con cui Patrick l’aveva lasciata.
Occhiata che, invece, non era sfuggita a Piker.
“Ma è il tuo ragazzo? Perché mi avevano detto che eri single, ma da quello che ho visto...” lasciò la frase in sospeso l’agente, sperando che la mora lo contraddicesse.
“No...no... Jane e io... no, non stiamo insieme. Lui.... lui chiude i casi!” si giustificò Teresa, non riuscendo però a fermare quel rossore che ormai le si era diffuso per tutto il viso.
Certo, Jane chiudeva i casi, ma Teresa sapeva benissimo che ricomprandogli quella tazza lo avrebbe reso felice.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Note:
Posto che non sono un’indovina quindi non so cosa si diranno Piker e Lisbon, prima che la mandino sotto copertura con Jane.
Posto che non sarà l’idea dell’anno, quella che muove questa shot.... ma mi piaceva troppo e non ce l’ho fatta a non scriverla prima di vedere la 6x16.
Scusatemi se c’è dell’OOC qua e là ma, un po’ perché è da tanto che non scrivo su questo fandom, un po’ perché, appunto, non so come si svolgerà l’episodio, potrei anche aver cannato personaggi e situazioni.
Spero comunque che vi sia piaciuta e se volete farmi sapere qualcosa io ne sarò felice.
Alla prossima, Naky!

   
 
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