Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: teenagerunaway13    23/03/2014    8 recensioni
-Io dovevo andare a Los Angeles per un'estate da sballo e invece sono qui, ad infilzare vermi in uno stupido ago, ti sembra normale mia cara Wren?- disse il ragazzo scontroso.
-Stai zitto e lavora: neanche io avevo programmato in questo modo la mia estate!- rispose Wren urlando.
-Sai cosa?Ti odio!-
-Il sentimento è reciproco- disse per poi alzarsi dal pontile e correre in una ricerca disperata del suo migliore amico.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'ultimo giorno di scuola. Così comunemente chiamato, ma no, non per Wren. Quel giorno per lei, significava l'inizio di una nuova, bellissima, strabiliante avventura con sua cugina che sarebbe venuta nella sua 'casa' per un'Estate intera. La 'casa' di Wren, non poteva esser definita tale, semplicemente, perchè era molto di più per lei. Era il posto in cui è stata portata per essere protetta, era il posto in cui, dieci anni fa, si rifugiava, quando veniva picchiata dai suoi genitori, era il posto in cui aveva trascorso tutti i bei momenti, seduta sul grande ed ambio davanzale della finestra che dava sul pontile del lago, con la sua migliore amica: Juliet. Era un posto speciale per lei, Juliet e suo nonno. Suo nonno era l'unico parente che Wren avesse, l'unico che si era preso cura di lei dopo che i genitori furono arrestati per sfruttamento minorile, e lei si era dovuta trasferire lì con lui, nella casa in campagna, a lavorare nella pesca sul lago: il suo compito era di dare da mangiare ai pesci, per poi pescarli e venderli al mercato del suo paesino sperduto in mezzo alle campagne dell'America.
Wren si alzò a causa del continuo suonare della sua sveglia, si mise seduta sul suo letto da una piazza e mezza ancora con gli occhi chiusi, se li stropicciò e si tolse i capelli dalla faccia.
Davanti al suo letto si trovava un'ampia finestra, che si affacciava sul lago e Wren vide suo nonno chee stava dando da mangiare ai pesci. Quella scena la fece sorridere come una bambina, era così fiera di suo nonno Derek.

Con la sua maglietta a maniche corte rosa, con dei pantaloncini di cotone neri e con le sue ciabatte a forma di coniglietto, si diresse al piano superiore, meta: la cucina. Come ogni mattina, il nonno, non aveva preparato la colazione ma la povera Wren ci era ormai abituata: beveva il latte dal cartone e se proprio aveva voglia prendeva una manciata di cereali dal contenitore situato nella credenza più in alto per far si che suo fratello di sette anni non si alzasse alla notte per mangiarlseli tutti, e se li 'lanciava' in bocca; nei modi di fare Wren era proprio un maschiaccio , come la definiva il suo ragazzo, Michael.
Finita la breve colazione Wren si preparò per affrontare il suo ultimo giorno di scuola, si guardò allo specchio prima di uscire e pensò che, infondo non era poi così tanto brutta, capelli castani chiaro, occhi profondi e marroni, nasino all'insù e labbra...normali. Non era niente di speciale, era una ragazza 'monotona' , 'comune'. 
Finite le sue riflessioni la ragazza prese la sua borsa a tracolla color verde militare contenente i libri e uscì di casa, andò al pontile per salutare suo nonno con un bacio sulla guancia e un abbraccio. Dopo circa cinque minuti Wren, sentì il clacson del bus suonare ed entrare nella fangosa stradina di casa sua, a quel punto si alzò si mise le scarpe, salutò suo nonno un'ultima volta e si diresse verso l'autobus che aveva come destinazione il manicomio, ovvero la scuola.

- Ciao Catherine! - salutò la ragazza, l'automobilsta. Ormai si conoscevano da anni ed era diventata un po' la sua migliore amica; Wren si guardò intorno cercando un posto libero per poter sedersi, e l'occhio cadde sul suo ragazzo, Michael che la guardò ossessivamente. Si diresse verso di lui, ma nel breve tragitto ricevette una sberla sul sedere. La ragazza si girò divertita sapendo già chi fosse: Ashton Irwin, il suo migliore amico.
-Sempre più sodo Hogan- le disse ridendo.
-Prima o poi te la taglio quella mano, Irwin- rispose ridendo.
 -Sempre gentile Hogan, vero?- disse Ashton ridendo a sua volta.

Wren si sedette al proprio posto e si guardò intorno: c'era il disordine totale in quel bus, c'erano ragazzi e ragazze, e in quel momento pensò: 'Cosa stavo pensando prima?Non ero poi così male?Non ero poi così brutta?Wren, ti si è fuso il cervello!'


Finite le cinque ore di scuola Wren si diresse, a piedi, tutta sola verso casa e pensò a sua cugina che veniva da Sidney, aveva un'amore incondizionato per quella città, ma non so per quale motivo gli australiani non le andavano a genio. La ragazza, così immersa nei suoi pensieri che non si accorse nemmeno che era già arrivata a destinazione. Mille domande le frullarono nella mente vedendo che suo nonno era ancora a casa: perchè non era a prendere sua cugina all'aereoporto?Perchè nonno era ancora a casa?
Wren entrò più veloce della luce in casa e trovò suo nonno in compagnia, ma quella compagnia non era sua cugina, poco ma sicuro.
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: teenagerunaway13