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Autore: IFoundABrandNewYou    23/03/2014    2 recensioni
Miranda, una ragazza di 25 anni, scrive ad una persona cara, nel 2018, per raccontarle dei sette giorni passati con Nathan Sykes per farlo innamorare di lei. Ci sarà riuscita? A chi sta scrivendo?
Inoltre Miranda ha un orribile segreto che non ha rivelato mai a nessuno fino ad ora...
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Gloucester mi sembra triste da quando sei partito, e la nostra casa sembra vuota. Non saprei cosa fare se non ci fossero i bambini con me, quelle due piccole pesti che amo più della mia stessa vita.

Odio aprire i miei occhi e non trovarti nel letto accanto a me e cerco di immaginarti, bello come sempre che mi sorridi, mi dici “buongiorno” e poi mi vai a preparare la colazione. Eri sempre tu quello che si alzava la notte se uno dei bambini piangeva, non volevi che mi affaticassi troppo perché la mattina dopo avrei dovuto cucinare, mi sarei dovuta prendere cura dei bambini e pulire la casa perché tu dovevi essere a lavoro e non potendomi aiutare la mattina, volevi farlo comunque la notte. E quando tornavi a casa, cercavi di non far vedere a noi, la tua famiglia, che eri esausto e, se i bambini volevano, giocavi perfino con loro.

Sono contenta di aver continuato questa storia con te.

Come ti ho scritto nella precedente lettera, mi addormentai a casa di Nate e quando mi risvegliai mi ritrovai nel suo letto, accanto a lui. Nath dormiva beatamente e io mi alzai senza farlo svegliare. L'orologio segnava le 6:05, troppo presto per provare a svegliarlo e dirgli che dovevamo andare a scuola.

Mi diressi verso la cucina per bere un bicchiere d'acqua quando mi accorsi della madre che stava facendo colazione. Quindi, senza farmi notare, tornai di nuovo in camera. Provai a ritornare a letto ma non volendo svegliare Nathan, ci rinunciai.

Mi sedetti sulla poltrona accanto al letto e rimasi a fissarlo per un po' di tempo fino a quando non mi suonò in testa una melodia. Quindi mi alzai e mi diressi verso la scrivania, presi un foglio e una penna ed iniziai a scrivere alcune frasi come:

“Someone else has let you down” (Qualcun' altro ti ha deluso) pensando a quando Jazmine lo aveva lasciato

“Tell me that you love me and maybe if you take one more, than I would know for sure” (Dimmi che mi ami e forse se lo dirai un'altra volta, ne sarò sicura). Nathan aveva davvero detto di amarmi la sera precedente o era stato tutto un sogno? Aggiunsi il titolo della mia canzone “Tell me that you love me” (Dimmi che mi ami) prima di sentire una voce alle mie spalle dire: - Cosa stai scrivendo? - Nate si era svegliato! Coprii velocemente il foglio e dissi: - Nulla, nulla!

-Era una canzone?

-No, cosa te lo fa pensare? - dissi in ansia

-Non lo so, ho buttato a caso, oggi ho un grande mal di testa.

-Già, ieri ti sei ubriacato

-Cosa? Hai tolto le prove, vero? Se i miei lo scoprono mi ammazzano

-Si, tranquillo

-Allora... me la fai sentire questa canzone oppure ti devo pregare in ginocchio?

-No no e no! Forse un giorno la sentirai, ma ora non è il momento

-Quindi stai ammettendo che è una canzone! - disse. Mi aveva fregata...

-Si... ma comunque non te la faccio ascoltare!

-Va bene, vuol dire che aspetterò. - sorrisi felice del fatto che non aveva insistito – Anche io scrivo sai?

-Davvero? - chiesi sorpresa

-Già, me la cavo

-E... io posso sentirla questa canzone? - mi guardò per qualche secondo poi disse: - Solo perché sei tu.

Si avvicino ad una piccola pianola che si trovava in camera e iniziò a cantare: “This is not gonna last forever, It's that time when you must hold on. And I won't let you surrender, And I'll heal you if you're brokern

We can stand so tall together. We can make it through the stormy weather. We can go through it all together, do it all together, do it all...”

-E'... è meravigliosa, davvero – dissi con le lacrime agli occhi. Mi sorrise.

-Grazie, ma perché piangi?

-Perché mi ricorda la mia migliore amica. Sai, lei continuava a ripetermi che ce l'avremmo fatto insieme ma io ho mollato... Non ti ho detto proprio tutta la verità, non l'ho detta neanche ai miei genitori... - lui era accanto a me, seduto sul letto, che mi accarezzava la schiena – Io ero vittima di bullismo e noi sai quanto mi costi dirtelo perché me ne vergogno tantissimo così ho finto di essere una cattiva ragazza per fare in modo di trasferirmi, ma io non sono cattiva Nate, non lo sono per niente.

-Lo so, lo so – disse abbracciandomi

-Oh cavolo – dissi all'improvviso – Oggi c'è scuola, devo andare.

-Aspetta! I miei genitori non mi permettono di invitare ragazze a casa per farle rimanere a dormire. Se ti vedono, io sono morto, come cavolo faccio?

Rimanemmo in silenzio per qualche minuto finché non mi venne un'idea

-Nath, c'è un albero accanto alla tua finestra?

-Si, perché? - sorrisi, aprii la finestra e mi arrampicai sull'albero – Sei sicura che non ti farai male?

-Certo, lo faccio fin da quando ero bambina.

-Ok, allora ci vediamo a scuola – stavo per scendere dall'albero quando mi fermai e dissi: -Oh, Nate?!

-Si?

-Ti amo anch'io!

 

 

Tornai a casa, mi feci una doccia veloce e mi diressi verso scuola, avevo appuntamento lì fuori con Kath.

-Salve bellezza – le dissi appena la vidi

-Ciao, vedo che qualcuno è di buon umore oggi – mi disse dandomi un bacio sulla guancia

-Già, Nate ieri mi ha detto che mi ama! - dissi emozionata

-Ma non aveva un'altra? E non voleva fare in modo da non farvi stare insieme?

-Si, ma forse ha cambiato idea... Ma torniamo a noi, fammi vedere il tuo orario – lei me lo mostrò - Storia, fisica... Cavolo non abbiamo nessuna materia in comune oggi. Ma domani abbiano scienze insieme. Vieni, prima che suoni la campanella ti mostro la classe di storia e quando finisce l'ora aspettami lì fuori, intesi?

-Si, signor capitano – mi prese in giro lei

 

 

Dopo aver accompagnato Kath, mi diressi verso l'aula di matematica.

Mi sedetti al mio posto e vidi Nath entrare in classe e accomodarsi accanto a me. Gli sorrisi.

-Come diavolo ti è venuto in mente di dirmi che mi ami? - disse lui arrabbiato

-Come scusa? - chiesi confusa

-Così rovini tutto!

-Guarda che il primo a dirmi che mi amava sei stato tu

-Cosa? No, non è vero!

-Si che è vero! Ieri sera! Ora vuoi rimangiarti tutto?

-Ieri sera ero ubriaco!

-Già ma in vino veritas

-Non parlare in lingue che non conosco

-E' latino, significa che quando sei ubriaco dici sempre la verità

-Questo non è vero!

-Guarda che non l'ho deciso io!

-Comunque io non ti amo, che sia ben chiaro!

Non m'importava quello che diceva, io credevo nel “vino veritas” quindi significava che l'avevo conquistato anche se provava a negarlo.

Alla fine dell'ora disse:- Domani sera i miei danno una festa e vorrei che tu ci fossi. Inoltre vorrei presentarti la mia ragazza

-Bene, ci sarò! - stava provando a farmi ingelosire?

 

 

Raggiunsi Kath e la condussi nell'aula di fisica.

-Ok, io vado nell'aula d'inglese ci rivediamo tra un'ora. Per adesso come ti trovi?

-Bene direi, già mi sono fatta un sacco di amici – lei era fortunata!

 

 

-Non ci crederai mai – mi disse Kath appena la raggiunsi

-Cosa? - le chiesi

-James frequenta questa scuola!!!

-Davvero?

-Già era nella mia stessa classe di fisica

-Domani esco con lui, non ti dispiace, vero?

-No, certo che no e poi io vado ad una festa

-Con Nathan, giusto?

-Già, vuole presentarmi la sua ragazza

-Auch, questa si che fa male!

-Me la caverò

 

 

Tornammo a casa esauste per la giornata a scuola. Kath venne a pranzo da me, l'aiutai con i compiti e poi uscimmo a fare shopping.

Lei doveva scegliere qualcosa da indossare all'appuntamento e io qualcosa da indossare alla festa.

Lei scelse un abito jeansato con una cintura marrone.

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Mentre io ne scelsi più di uno, dicendo che avrei scelto alla fine il più bello.

Quando tornammo a casa, il telefono di Kath squillò

-Scusa è James, devo rispondere!

-Non preoccuparti, io vado di sopra a chiamare Nathan – dissi sorridendole

-James, ciao tesoro come va?... - iniziò a dire Kath. Preferivo andare in camera mia invece di ascoltare le cose sdolcinate che si dicevano quei due. Kath diceva che non erano ancora proprio fidanzati, ma io sapevo che faceva così solo perché voleva sentirselo dire da lui cosa erano in realtà.

Presi il mio cellulare: 10 chiamate perse e 3 messaggi tutti da parte di mio fratello.

Ieri non ero tornata a casa, evidentemente era preoccupato. Cercai velocemente il suo nome nella rubrica, non ho mai imparato il suo numero a memoria, e lo chiamai

-Pronto, Miranda?

-Hey Stev – gli dissi

-Dove diavolo sei stata tutta la notte? Sono rimasto sveglio ad aspettarti ma non sei tornata – disse arrabbiato

-Si, scusa. Mi sono addormentata da Nate e mi sono risvegliata solo stamattina.

-Sicura che avete solo dormito?

-Sicurissima – dissi ridendo

-Comunque non mi piace che vai a dormire a casa di un ragazzo

-Va bene, non lo farò più ok? Adesso devo fare una telefonata, ci vediamo quando torni a casa.

-Ok e comportati bene

-Non preoccuparti, hun.

Attaccai il telefono ed urlai: - Kath, sei ancora a telefono?

-Si, piccola!

-Va bene – dissi sorridendo. Avrebbe passato così tutta la giornata!

Così composi il numero di Nathan per chiedergli che tipo di festa sarebbe stata, ma il telefono risultava sempre occupato. Ci provai per un mezz'ora fino a quando non mi addormentai.

-Hey Mir! Miry ci sei? - mi svegliò Kath

-Oh, che ore sono? - le chiesi assonnata

-E' tardi, dovrei tornare a casa, ti ho svegliata per questo

-Ok, chiamo Steven così ti faccio riaccompagnare ok?

-Ok – mi rispose con un sorriso.

-Stev accompagni Kath a casa?

-Certo? Andiamo?

-Andiamo! Ci vediamo domani, ti voglio bene – mi disse prima di andare via

-Anch'io piccola.

Riprovai a chiamare Nathan e finalmente mi rispose

-Hey, è da più di un'ora che provo a chiamarti

-Scusa...

-Oh... no, scusa tu. Volevo solo chiederti: devo vestirmi elegante?

-Sarebbe meglio, perché è una cena di lavoro, sarà noiosissima perciò ho bisogno di voi due

-Capisco... va bene, ci vediamo domani allora

-Ok a domani

Sorrisi non appena attaccai il telefono: aveva bisogno di noi?

-Ok, basta, mi sto facendo i film mentali – dissi prima di scendere a cenare e poi tornare a dormire

Dirti che sono stanca sarebbe dire poco. Per oggi è tutto ma domani ti spiegherò il resto

Baci

 

Miranda


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Oddio TWfanmily non so come ringrazziarmi per i complimenti posti nelle recensioni. E' da un po che non entro nel sito e vedere tutte quelle dolci parole mi hanno fatto sciogliere.
Volevo inoltre dirvi che sto scrivendo un'altra storia e mi farebbe piacere se la leggeste, in questa ho deciso di mettere tutti i membri del gruppo; volevo inoltre aggiungere che è sul genere fantasy, a differeneza di questa. Un bacio a tutti e grazie ancora.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2096209&i=1

  
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