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Autore: foschi    23/03/2014    2 recensioni
[Let's&Go - Sulle ali di un turbo]
Era da poco tornato in Giappone. Era da poco tornato dopo tutti quegli anni passati in America. Quanti anni erano passati? Tre, quattro, cinque... e chi si ricordava più? Tutto quello che sapeva era che era tornato perché non ne poteva più di stare lì. Perché non ne poteva più di stare lontano da suo fratello, dal suo amore...
Genere: Erotico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: Incest
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Un alma sentenciada

 

Buon salve!! :D
Dunque, non so quanti di voi conoscono quest'anime ma comunque ho deciso di scriverci qualche fiction su per ridargli un po' di "antico splendore" v.v

Comunque, scemenze a parte, vi propongo una fanfiction sull'anime "Let'&Go - Sulle ali di un turbo" ed in particolare sulla coppia RickyxGhigo, la mia preferita! *^*

Non vi anticipo niente riguardo alla trama, scoprirete tutto leggendo! ;D
Buona lettura! :D

 

 

 

 

 

 

Era da poco tornato in Giappone. Era da poco tornato dopo tutti quegli anni passati in America. Quanti anni erano passati? Tre, quattro, cinque... e chi si ricordava più? Tutto quello che sapeva era che era tornato perché non ne poteva più di stare lì. Perché non ne poteva più di stare lontano da suo fratello, dal suo amore...

 

Il leggero vento autunnale gli scompigliava i rossi capelli. Nel campo di calcio della sua vecchia scuola superiore un gruppo di ragazzi inseguiva un pallone bianco e nero tra grida, cadute e scivolate. Rimase a guardare da dietro al filo di ferro che delineava il campo. Erano passati secoli da quando anche lui giocava in quel campo a correre dietro un pallone dopo aver lasciato perdere le macchinine da corsa, sua primissima passione.

Sorrise nostalgicamente. L'America aveva rimosso dalla sua memoria quei ricordi che lo avevano accompagnato nei primi anni di Università...

 

- Ehi, Ghigo! -

Uno dei ragazzi attirò l'attenzione di un ragazzo dai capelli blu e madido di sudore

- Cosa c'è? - Sembrava abbastanza irato da quell'interruzione

- Non è tuo fratello quello? -

Gli occhi blu mare si volsero verso il punto indicato. Le lacrime iniziarono ad offuscargli gli occhi. Deglutì a fatica.

- Ri-Ricky? -

Sorpreso, il rosso lo salutò con la mano ed un sorriso malinconico.

- Ricky!! -

Abbandonando la partita,Ghigo corse in lacrime verso il fratello. Erano anni che non lo vedeva! A malapena lo aveva sentito al telefono, talmente era occupato con lo studio.

Ma ora era tornato! E stavolta non lo avrebbe fatto andare via così facilmente. Erano state troppe le notti che aveva passato a piangere preso da una tristezza infinita. Erano stati così tanti i giorni passati senza lui che quelli passati insieme erano stati quasi dimenticati...

- Ciao Ghi... -

Prima che potesse finire la frase, il maggiore si era ritrovato a terra con suo fratello su di lui

- Ricky! Q-quando sei tornato? M-mi sei mancato tantissimo...! -

Ricky sorrise accarezzandogli i capelli sudati. Suo fratello non era cambiato per niente, era rimasto il ragazzo irruento di sempre. - Qualche ora fa. Mi sei mancato tantissimo anche tu, Ghigo! -

I due fratelli si strisero in un caldo abbraccio. Solo.. c'era qualcosa di strano in quell'abbraccio...

 

 

 

Suo fratello era tornato, ma c'era qualcosa di strano in lui. Non era il Ricky che conosceva! O meglio, sapeva che rispetto a lui era più introverso, più timido, più riflessivo ma da quando era tornato l'aveva trovato più introverso e silenzioso del solito. Cosa c'era che non andava? L'America l'aveva cambiato, questo si vedeva. Era diventato più alto, più magro, più fine. I capelli erano leggeremente più lunghi rispetto all'adolescenza e gli occhi - quei profondi occhi nocciola - erano diventati più malinconici. Il suo sorriso, un tempo spensierato ed allegro, era diventato malinconico. Sembrava dilaniato da qualche conflitto interiore...

- Tutto bene, Ghigo? -

Il ragazzo scosse la testa - Sì, perché? -

- Mi stavi fissando da un po' -

- Davvero? Scusa, ero immerso nei miei pensieri -

Ricky fece spallucce e tornò a sistemare i suoi vestiti nell'armadio. Solo in quel momento Ghigo lo guardò intensamente. Non ricordava che suo fratello fosse così... attraente.

 

 

 

Ogni giorno era sempre più difficile riuscire a nascodergli i suoi sentimenti. Ogni giorno era sempre più difficile cercare di mantenere il controllo su di sè e non avventarsi sulle sue labbra, come una tigre sulla sua preda. Quante volte, lì in America, aveva sognato di avventarsi su quelle labbra. Di baciargli quella pelle liscia, di mordergli quel collo invitante. Quante volte aveva immaginato di percorrere il suo corpo, piacevolmente palestrato, con la lingua umida. Di giocare con i suoi turgidi capezzoli, solleticandoli e mordendoli. Tante volte aveva desiderato di prendere in bocca il suo pene e leccarlo finché il suo seme non veniva nella sua bocca... ed ora che lui era lì al suo fianco, non poteva! Non poteva dichiarargli i suoi sentimenti! Con quale coraggio lo avrebbe guardato in faccia? Il suo era un amore perverso! Un amore che non si sarebbe mai potuto avverare..!

E questo lo gettava nello sconforto più totale! Cosa doveva fare? La cosa più semplice, quella che gli suggeriva la sua mente, era tornare in America. Lontano dagli occhi lontano dal cuore, no? Ma non se lo sarebbe mai perdonato! Avrebbe sempre vissuto con il rimorso di non avergli rivelato quell'amore malsano! Per cui, l'unica scelta possibile era dichiarare quei sentimenti a suo fratello, accettando le eventuali conseguenze. Chissà, forse così si sarebbe messo l'anima in pace...!

 

 

 

- Ricky.. -

Il rosso si voltò - Sì, che c'è, Ghigo? -

- Io sto uscendo con i nostri amici. Vuoi venire con noi? Mi sembra che non sappiano del tuo ritorno -

- Infatti.. va bene, vengo -

- Ok, ti aspetto giù -

Già, era una vita che non vedeva i suoi amici. Moriva dalla voglia di rivederli, di salutarli, ma aveva una strana sensazione. C'era qualcosa che gli diceva di stare in guardia, di tenere gli occhi aperti e sentiva che c'entrava Ghigo in quella storia. Nascose la testa tra le mani, perché l'amore lo stava facendo impazzire fino a quel punto..?

 

 

 

- Ricky! -

Il grido sorpreso di Edoardo attirò l'attenzione dei suoi amici.

- Ciao, ragazzi! -

Il rosso salutò con la mano ed un sorriso malinconico. Possibile che quella malinconia non l'abbandonasse mai?

Ghigo si accigliò nel vedere nuovamente quella malinconia, quella tristezza che lui si ostinava a non mascherare. Cosa avrebbe dato per sapere cosa si celesse nella sua anima! E come era lungi dal pensare che la causa fosse proprio lui...!

- Sentite! - un cresciuto Gerolamo attirò l'attenzione di tutti - Che ne dite di andare a mangiare da qualche parte per festeggiare il ritorno di Ricky? -

- Ottima idea! - Ghigo esultò abbracciando il compagno. Quando si parlava di mangiare, non lo fermava nessuno!

Tutti sembravano entusiasti a quell'idea. Tutti ma non Ricky. Non gli era paciuto come aveva abbracciato Gerolamo. Non gli piaceva come si guardavano nè come scherzavano. C'era qualcosa sotto, lo sapeva. Ecco da cosa gli derivava quella strana sensazione...

E da canto suo, Ghigo controllava il fratello. Lui parlava con Gerolamo, Ryo, J ed Edoardo parlavano tra loro mentre Ricky rimaneva solo in un angolo, schivando quasi tutte le domande che i suoi amici gli rivolgevano.

- Cos'ha tuo fratello, Ghigo? -

- Mi piacerebbe saperlo.. -

 

 

 

 

Com'era prevedibile, tutti si stavano si stavano divertendo. Tutti tranne lui. Aveva capito cosa c'era sotto. Finalmente aveva capito perché provava quella gelosia nei confronti di Gerolamo. Lui e Ghigo stavano insieme! Avevano una relazione! E chissà da quanto tempo andava avanti..!

Stizzito si alzò cercando di non destare l'attenzione, ma tanto nessuno se ne era accorto.

Meno male che quel locale aveva un giardinetto dove sfogare la sua frustrazione!

Perché? Perché lo straziava fino a quel punto? Perché gli scappava dalle mani come sabbia? Perché l'amore doveva essere letale come una pugnalata che prima ferisce e poi dissangua?

Perché doveva essere quella pazzia che stava vivendo in quel momento..?

Gli sembrava che tutta la sua vita si stesse spegnendo, che il mondo si stesse accecando. Come voleva chiedergli di tornare da lui! Di lasciare tutti e tornare da lui! Si sentiva devastato. La sua anima era divisa in tantissimi frammenti! Era tornato dall'America con la speranza di liberarsi di quell'odiosa sensazione ma non ci era riuscito... anzi, se possibile era caduto dalla padella alla brace..!

- A quale condanna, a quale dolore mi hai destinato, Ghigo? -

 

 

- Ricky? -

Il rosso sussultò leggermente. Pensava di essere solo con i suoi pensieri ed invece no.

- Ricky tutto bene? -

Il maggiore abbassò lo sguardo. Cosa ci faceva lì? Che avesse sentito le sue preghiere..?

- S-sì -

- Sicuro? -

- Veramente... no -

Con una mano si asciugò le lacrime che bagnavano le sue guance e che gli offuscavano la vista. Era arrivato il momento di dirgli tutto..!

- Cosa c'è che non va, Ricky? - suo fratello sembrava alquanto preoccupato - Stai male? -

- S-sì, sto male, molto male! -

Il suo corpo venne scosso da violenti singhiozzi. Se non l'avesse fatto sedere, sarebbe crollato a terra a come tremava!

- Cosa ti succede, Ricky? E' da quando sei tornato dall'America che ti vedo... strano! -

- Succede che non ce la faccio più! Che questo amore che provo per te mi sta divorando e non lo posso più gestire! -

- Aspetta, cosa intendi per "amore che provi per me"? -

Ghigo sembrava alquanto scioccato da quella rivelazione. Suo fratello era innamorato di lui?

Ricky lo guardò un momento prima di tornare a guardare la nera terra. - Io ti amo, Ghigo. Ti amo.. da troppo tempo. Credo da prima che andassi in America. Io ti amo così tanto che è diventato un tormento stare accanto a te! -

La bocca di Ghigo si aprì e si richiuse subito. Quello sì che lo aveva scioccato!

- P-perché non me l'hai detto prima? -

- E come te lo dovevo dire? Ti dovevo dire "Ehi ciao Ghigo, vuoi sapere una cosa? Io ti amo"? Non avresti voluto vedermi più.. Ma comunque, stai tranquillo. Non voglio rovinare la tua relazione con Gerolamo. Anzi, credo che me ne tornerò in America e non sentirai più parlare di me.. -

Tra i due calò un silenzio gravido di cose non dette - Allora addio, Ghigo -

E prima che il minore potesse dire o fare qualcosa, il rosso corse via, ignorando i suoi amici che li guardavano stupiti e preoccupati.

 

- A quale condanna, a quale dolore mi hai destinato, Ghigo? -

 

 

 

 

 

Quando Ghigo tornò a casa, vide Ricky fare nuovamente le valigie. A cosa era servito sfarle se ora era pronto per un nuovo viaggio?

Le lacrime si infrangevano sui vestiti ben piegati, bagnandoli. Sicuramente non sarebbe più tornato in quella casa...

- Ricky.. -

Il rosso si voltò. Il suo sguardo nocciola incontrò quello blu oltremare di Ghigo. C'era rabbia, tristezza e.. amore. Sì, amore.

- Tranquillo, Ghigo. - Il maggiore tornò a sistemare le valigie. - Non rovnerò la tua relazione con Gerolamo. Come vedi me ne sto andando -

Il minore si avvicinò con le lacrime agli occhi - Io non voglio che te ne vada, Ricky! Ho sofferto abbastanza per tutti questi anni. Non voglio soffrire di nuovo.. -

- Ghigo... -

- Ti prego, Ricky. Non te ne andare, non posso stare senza te -
I loro volti erano a pochi centimetri di distanza. I loro nasi quasi si sfioravano.

- Ma allora.. Gerolamo...?-

- E' vero che io e lui stiamo insieme, ma non è altro che un rimpiazzo. Qualcuno che ho scelto per non soffrire ma non c'è amore fra noi. L'unico che amo realmente.. sei tu -

Le loro labbra si sfiorarono. Il loro era un contatto desiderato a lungo ma a lungo rimandato per paura di un rifiuto.

- Ti amo, Ricky -

- Anche io, Ghigo -

 

 

Le loro lingue si accarezzavano lascive, in contatto a lungo desiderato. Le loro mani accarezzavano il corpo bollente, subito spogliato dei vestiti.

La lingua di Ghigo scivolava dal suo collo fino al suo petto. Fino ai suoi capezzoli scuri. Li solleticava e li mordeva provocando gemiti di piacere - e dolore - al fratello. Le mani masturbavano violentemente il suo pene, presto preso in bocca dal minore. La lingua lo leccava lasciva. Ne solleticava la punta. Lo stuzzicava.
Tra un gemito ed un altro, Ricky venne nella sua bocca.

- Era da tanto tempo che volevo sentire il suo sapore. E non mi hai deluso -

Ricky abbozzò un sorriso stringendo tra le dite le coperte del suo letto.

- N-ne sono contento -

 

Inebriato da quel passionale bacio, il rosso non si accorse subito di un dolore proveniente dalle sue natiche. Stordendolo con quel bacio, Ghigo aveva introdotto il suo sesso nell'ano del fratello ed aveva iniziato a spingere, a spingere prima piano, in modo che si abituasse a tenerlo dentro sè e poi più forte.
Dalle labbra aperte di Ricky uscivano gemiti di piacere misti a dolore. Da troppo tempo aveva sognato tutto quello ed ora quel dolore che stava provando gli faceva capire che era tutto... reale!

Con le ultime spinte, il sesso di Ghigo si era ingrandito in lui fino a riversare il suo seme bianco e viscoso. Anche Ricky era venuto, di nuovo, sporcando i loro ventri.

 

Ansimanti, i due giacevano l'uno accanto all'altro.

- Non te ne andare più, Ricky. -

- No, non me ne andrò più, Ghigo. - sussurrò.

Le loro labbra si unirono in un altro contatto. Niente e nessuno li avrebbe potuti separe.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Saalve!! :D
Beh, allora? Che ne pensate? A me è piaciuta (strano ma vero! O.o) v.v

Come già detto, non so quanti di voi conoscono quest'anime per questo ho deciso di scriverci su una fanfiction v.v

Comunque, passando alla storia... sinceramente non ho molto da dire. Solo che questi avvenimenti si sviluppano dopo il ritorno di Ricky dall'America (cosa totalmente inventata xD).

Spero che questa coppia vi piaccia! ^^ Io l'adoro!! *^*

Ok, non credo di avere altro da dire. Spero solo di essere riuscita a rappresentare per il meglio i sentimenti di Ricky e di non essere stata toppo banale! D:
Comunque, bacioni alla prossima,

Olivier_Rei=)

   
 
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