Serie TV > Veronica Mars
Ricorda la storia  |      
Autore: Emily Kingston    23/03/2014    2 recensioni
Veronica Mars | Veronica/Logan | What if...?
Che differenza fanno per noi centottanta giorni, Logan?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Logan Echolls, Veronica Mars
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
One hundred and eighty days
 
“Cosa sono per noi centottanta giorni, Veronica?”
 
Il tipo steso atterra sta imprecando e probabilmente minacciando Logan di vendetta, ma tu non lo senti nemmeno.
Non senti la folla di studendi che bisbiglia; non senti Piz che chiama a gran voce il tuo nome.
Vedi solo gli occhi di Logan e quel sorriso. Quel piccolo sorriso complice che dice, anzi no, urla: ‘Non è finita, Veronica Mars. Tra noi non sarà mai finita’.
Il suo sorriso è l’ultima cosa che vedi di lui prima che sparisca tra la folla.
Piz ti raggiunge, ti tocca il braccio, ti chiede come stai e cosa sia successo.
Logan ha preso a cazzotti il tipo che ci ha ripreso. L’ha steso con un destro micidiale, avresti dovuto vederlo. L’ha fatto per me.
Ma non esce alcun suono dalla tua bocca e Piz ti guarda stranito. Perché non riesci a parlare, Veronica? Perché non riesci a staccare gli occhi dal fantasma del sorriso di Logan Echolls?
“Attraversa continenti… Vite rovinate… Battaglie…” farfugli e Piz inarca le sopracciglia: al posto della faccia adesso ha un enorme punto interrogativo.
“Veronica, ma cosa…?”
Ti scuote leggermente per attirare la tua attenzione e, finalmente, ti volti a guardarlo. Capelli castani, leggermente lunghi, occhi scuri, viso gentile, aria da bravo ragazzo.
Piz ti sorride, come per incoraggiarti a parlare, e in quel momento capisci tutto.
Quel momento è il tuo ‘so com’è andata’.
E com’è che è andata, Veronica?
È andata che il sorriso di Piz è puro, cristallino, sincero.
È andata che Piz non è Logan, Veronica, ecco com’è andata.
“Mi dispiace,” sussurri a Piz e ti senti la più stronza del pianeta quando gli volti le spalle e te ne vai, rincorrendo la scia invisibile dei passi di Logan, per raggiungerlo e riacciuffarlo. D'altronde, scovare le persone è quello che sai fare meglio, no?
Ti eri ripromessa di non farlo più: correre dietro al problematico Logan Echolls e cacciarti nei guai. Ti eri ripromessa di stare con Piz, perché lui è diverso da te, lui è la calma che ti ci vuole.
Il fatto è, Veronica, che la calma per te è una noia, hai bisogno dell’adrenalina e l’adrenalina si chiama Logan Echolls.
L’odore pungente della pioggia t’investe appena esci nel cortile dell’istituto e con lo sguardo inizi a scandagliare il giardino. Ma Logan non c’è.
Allora corri. Inizi a correre a perdifiato per tutto il campus e non riesci a smettere di pensare alla faccia confusa di Piz e a quello che stai buttando nella spazzatura.
Lo vuoi davvero, Veronica? Pensaci bene.
Puoi ancora tornare indietro e inventare una scusa con Piz – sei brava in queste cose – e lasciarti Logan alle spalle una volta per tutte.
Ti fermi all’improvviso e la pioggia inizia a scendere dal cielo, inzuppandoti i vestiti.
“Lo vuoi davvero, Veronica?” ti chiedi.
È in quell’esatto istante che noti un ragazzo seduto su una panchina. Indossa la stessa maglietta di Logan e apre e chiude lentamente le dita di una delle mani.
Sorridi: non potrebbe essere altrimenti.
“Logan!” gridi il suo nome e lo raggiungi in poche e veloci falcate. Lui alza lo sguardo su di te, confuso.
“Cosa ci fai qui, Veronica?”
Apri la bocca, ma le parole non ne vogliono sapere niente di uscire. E allora fai la cosa che ti riesce sempre meglio: agisci.
Ti abbassi leggermente, afferri la maglietta di Logan e lo tiri a te,  premedo le tue labbra contro le sue. Ci vuole poco perché lui ti afferri i fianchi e ti tiri sulle sue gambe, baciandoti a sua volta.
Senti una delle sue mani risalirti il busto e fermarsi dietro la tua testa, spingendola leggermente verso di sé per poterti baciare meglio.
La prima cosa che fa, dopo che vi siete allontanati, è chiedere di Piz e tu gli spieghi com’è andata.
“Perché l’hai fatto?” ti chiede, confuso.
“Perché la nostra è una storia epica, Logan,” rispondi, citando le sue stesse parole. “Sarei potuta restare con Piz, oggi, e buttarmi te e il nostro passato alle spalle. Avrei davvero potuto farlo ed era quello che volevo. Quello che non avevo considerato,” continui con una mezza risata, “è che sarei comunque tornata da te, prima o poi. Non sarebbero bastati il tempo o la distanza a tenermi lontana da te.”
“E come mai?”
“Perché io ho bisogno di tutto questo. Ho bisogno delle investigazioni, dei sotterfugi, dell’adrenalina. La tranqullità non mi ‘disintossicherebbe’, mi porterebbe solo noia. Sono nata in questo mondo e, ormai, non posso più scappare. Non posso più scappare da te.” Porti lo sguardo su di lui e lo fissi dritto negli occhi “Quindi che importa se è oggi, domani, tra dieci o tra centottanta giorni? Che differenza fanno per noi centottanta giorni, Logan?”
“Nessuna,” sorride. “Non fanno nessuna differenza.”







Emi's corner
Fin da quando ho visto il finale della serie TV ho desiderato scrivere qualcosa su Veronica Mars e, soprattutto, su Veronica e Logan, siccome ero terribilmente infuriata per l'ingiusta fine della loro storia. Poi ho scoperto del film e ho visto una nuova possibilità per questi due di tornare insieme ed è stata gioia pura! Oggi l'ho finalmente visto e questa storia si è praticamente scritta da sola. E, niente, spero vi piaccia la mia personale versione di come avrei voluto finisse l'ultima puntata della terza stagione!
Grazie mille a tutti :3 

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Veronica Mars / Vai alla pagina dell'autore: Emily Kingston