Irene mi baciò la gola, dolcemente, per poi poggiare la sua nuca nell’incavo del mio collo.
Un mio sorriso.
Dio… Appariva ancora più bella, dopo aver fatto l’amore con me…
Possibile?
- Sherlock…?- mi chiamò.
- Sì, gioia?- sussurrai, abbassando il mio sguardo su di lei. La mia amata si voltò, finendo prona.
- Qual è la… parte che preferisci… nel mio corpo?- fece, suadente.
Avvampai, all’istante.
- Ehm, ecco…-
Mi schiarii la voce.
- Sei… a disagio?- mi chiese.
Ridacchiò, cristallina.
Dovevo trarmi fuori da quell’inusuale per me imbarazzo…
- Beh… Lo sono perché… è di certo una domanda a trabocchetto.- ribattei, con un sorrisetto – La risposta corretta è forse… gli occhi…? Quei… tuoi espressivi, unici occhi verdi?-
Inclinò appena la nuca.
- Non voglio la risposta corretta… Voglio la risposta sincera, Sherlock…- esalò.
Mi baciò il mento.
- E va bene…- acconsentii – Ciò che preferisco del tuo corpo… E’ il tuo cervello.-
Ne rimase stupita.
- Sei… intelligente, arguta, scaltra… Tutte queste qualità, assieme alla tua bellezza, mi hanno colpito…-
Lei fece boccuccia.
- Ecco: lo sapevo. Era una domanda trabocchetto. Dovevo dire gli occhi!- esclamai.
La feci sorridere.
- Credevo… - cominciò - …che avresti detto…-
Mi si avvicinò.
-…le labbra.- mormorò.
Un mio sorrisetto.
- Quali labbra?- feci, scherzoso.
- Queste labbra…- sibilò.
Annullò la distanza che ci separava, posando quelle bellissime labbra sulle mie…
Note dell'Autrice: chiedo scusa ai lettori per la mia lunghissima assenza...
Alla prossima storia!