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Autore: ilaperla    26/03/2014    5 recensioni
Tommaso e Martina sono tornati a vivere. Li abbiamo lasciati, finalmente, con un finale tanto desiderato, voluto e ottenuto. Tanti sono stati gli ostacoli, materiali e non, nel loro cammino.
Ma cosa è accaduto prima? E cosa accadrà dopo il loro perdersi, ritrovarsi e amarsi?
Ritornano loro, ritornano gli altri e ritornano le emozioni.
[Continuo di Perdersi, ritrovarsi e amarsi. (Consigliata la lettura) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1793747&i=1 ]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Perdersi, ritrovarsi e amarsi'
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Amarsi: E sarà sempre amore



 
 
Dieci anni, come passa veloce il tempo.
Si è piccoli, si cresce, si matura e purtroppo si invecchia anche.
Dieci anni, in cui tutto può cambiare, oppure rafforzarsi.
Dieci anni di vita.
 
La casa è in piena tranquillità. Ancora per poco.
Il campanello squilla e Martina svogliata, si scioglie dalle braccia di Tommaso che sonnecchia sul divano in una calda sera di Maggio, mentre insieme guardano un film alla tv.
Quando la donna apre la porta, due forti braccia la travolgono e la stringono.
“Matt sei il solito cavernicolo! Molla la presa”
“Piccola peste, è sempre un piacere ascoltare le tue soavi parole” Dice allontanandosi dalla stretta, il fratello maggiore.
“Si può?” Urla, sempre lui, entrando in casa.
Martina alza gli occhi al cielo e scuote la testa, guardandosi poi in giro, per poi vedere subito salire le scale una chioma dorata e una testa riccia scura.
“Hei voi due, sempre ritardatari!”
“Ciao Marti, Fede aveva un problema con i lacci” Spiega Miranda arrivando all’ultima rampa.
“Ciao zia” Saluta Federico, secondo genito della coppia.
“C’è Fabio?” Domanda poi, entrando in casa, seguito subito dalle due donne.
“E’ in camera sua” Gli indica con un cenno del capo la seconda porta chiusa, in fondo al corridoio.
“Non fate casino” Lo rimbecca sua madre, sventolando, accaldata per la corsetta sulle scale, i suoi corti capelli biondi.
Federico asseconda e corre a bussare alla porta di suo cugino Fabio.
Più che cugini si possono definire benissimo migliori amici.
In pratica una versione maschile di Martina e Miranda.
Fabio, così simile a Martina e Federico, così simile a Miranda.
In pratica la storia si ripete e con se la grande amicizia, anche se stavolta sono legati già da una parentela, ma d’altronde anche le due erano come sorelle. Sempre state e sempre continueranno ad esserlo.
“Sai che non mi sono ancora abituato a vederti con i capelli corti?” Le dice Tommaso, non appena vede sua cognata entrare nel salotto.
“Lo so Tom, me lo dici ogni volta”
“E’ solo... strano, ti conosco praticamente da sempre con quei capelli lunghi”
“Alle volta si cambia” Spiega lei, scrollando le spalle, sedendosi in poltrona.
“A me piacciono molto di più” Dichiara Matt, seduto accanto a Tommaso.
“Ma tu sei di parte” Lo prende in giro Tommaso, allargando le braccia sopra la spalliera del divano.
“Come se a te non piacessero i capelli di mia sorella”
“Che c’entra? Se decidesse di tagliarli non approverei” Ammette Tommaso, guardando sua moglie di riflesso.
“Ma dico… Che state dicendo? Ci state studiando?” Domanda Martina, alzandosi in piedi, mettendo le mani sui fianchi.
“Chi noi? Assolutamente no” Bofonchia Matt tossendo, resosi conto che il ragionamento con Tommaso è stato fatto ad alta voce con le moglie davanti a loro, cosa che non accade spesso.
Amano ritrovarsi davanti a una birra nel loro bar preferito e confidarsi, si... proprio come fanno le ragazze, tra loro.
Parlare dei loro problemi, delle cose che si presentano nel loro cammino: belle e brutte che siano.
Anche dopo dieci anni, anche all’età di trentott’anni.
Martina si allontana scuotendo la testa, invitando l’amica a seguirla a lasciare i due uomini alle prese con la partita di calcio che presto inizierà alla tv.
 
“Sono i soliti bambinoni. Ti rendi conto?” Sbotta Miranda, sedendosi allo sgabello posto vicino al bancone della cucina.
“Avevi qualche dubbio? Tom avrebbe da ridire se mi tagliassi i capelli. Non ho parole”
“Matt apprezza questo taglio” Dice miranda, passandosi le mani nei suoi capelli.
“Figurati se mi faccio condizionare da quello che dice lui” Sbotta Martina, uscendo un paio di birre dal frigorifero.
“Come sempre”
Martina sorride all’amica, consapevole del fatto che per Tommaso è sempre stata un osso duro da convincere.
Perché Martina raramente si lascia influenzare, tranne per una volta, la famosa volta in cui rischiò di perdere tutto, quella volta in cui i dubbi nella sua mente le fomentavano presagi.
“Hai notizie di Liliana?” Domanda ad un tratto lei, versando le patatine in un recipiente.
“Non che io sappia, perché?” Sgranocchia una patatina scappata dalla busta Miranda.
“Non ho più notizie ne sue ne quelle di Marcello” Spiega Martina, sedendosi accanto alla sua amica.
“Io ero rimasta che erano andati a convivere”
“Mira, stiamo parlando di una decina di anni fa. Chissà che fine hanno fatto”
“Sinceramente non mi interessa, non è che sento la loro mancanza così tanto”
Le due si guardano e scoppiano a ridere.
“Diciamo che non eri una fan accanita di Marcello” La spintona Martina.
“E tu di Liliana” La canzona Miranda.
Martina asseconda con il capo e allunga una mano per pescare una patatina dalla coppa.
“Dov’è Davide?” Domanda poi, per cambiare discorso.
“Uscito… Come sempre, come ogni sabato sera” Sospira Miranda rassegnata.
“Mira, tu facevi di peggio” L’ammonisce Martina, captando il tono di voce della sua amica.
“Ma ora non siamo più io e te Marti, ora è mio figlio che è lì fuori a fare chissà che”
Martina le appoggia una mano sul ginocchio e la stringe.
Si rende conto delle preoccupazioni della sua amica, anche lei le ha, quando Sofia esce per conto suo. Ma non si dovrebbe dare il beneficio del dubbio ai propri figli?
Una possibilità?
Un po’ di… Fiducia?
“Vedrai che non farà cavolate, d’altronde voi genitori gli avete trasmesso dei valori” La tranquillizza Martina.
Miranda scuote la testa e sgranocchia convulsamente un’altra patatina.
“Ma è un’adolescente, ha sedici anni, come pensi ragioni?”
“Te lo devo proprio dire?” Domanda divertita Martina.
“E poi non dimentichiamoci che è figlio a Matt” Continua Martina, alzandosi dalla sedia e prendendo in mano la ciotola allontanandola dalle grinfie dell’amica. Altrimenti non rimarrà nulla della patatine da portare in salotto.
Miranda si alza svogliata dalla sedia e segue Martina.
Ad un tratto, mentre stanno per varcare la soglia del salotto tra le urla dei due uomini che spronano, inutilmente, qualche giocatore all’azione, la porta della stanza di Sofia si apre.
Ne esce una ragazza cresciuta, una ragazza bellissima.
Con un pantalone stretto alle gambe e una magliettina scollata, ma non eccessivamente, che mette in evidenza il suo bel corpo.
“Ciao zia” Saluta lei contenta, rivolta a Miranda.
“Ciao splendore. Ogni volta che ti vedo diventi sempre più bella”
“Grazie” Risponde timida Sofia.
Bhè del resto la timidezza fa parte della sua mamma.
Martina le sorride, resasi conto che la sua bambina cresce giorno per giorno e che oggettivamente di quella bambina che era perennemente aggrappata alle sue gambe non ci sta rimanendo più nulla.
“Dove dovresti andare conciata così?” Domanda dispettoso Tommaso, alzandosi dal divano e mettendosi in mezzo alle donne con le braccia incrociate al petto.
“Ma papà, come dovrei vestirmi?” Sbotta esasperata Sofia.
Ogni volta che mette piede fuori di casa è letteralmente sommersa dalle lamentele del padre, insieme alle mille raccomandazioni.
“Con… Bhè, qualsiasi altra cosa!” Cerca di svignarsela con una scrollata di spalle il padre.
“Se vuoi esco nuda”
“Tu cosa?”
“Alt! Fermi!” Si intrufola Martina nel mezzo.
Miranda ridacchiando fa compagnia a Matt, spaparanzato sul divano mentre mangiucchia le patatine non accortosi di nulla.
“Mamma, ma lo senti?” Si lamenta Sofia.
“Silenzio! E ascoltatemi”
I due, padre e figlia, si guardano in cagnesco e poi si voltano frustati verso Martina.
“Tu Sofia va a metterti una maglia più decente, in modo tale da far contento tuo padre. E poi tu…” Continua puntando il dito contro il petto di suo marito “Si più oggettivo”
“Oggettivo? Ma…”
“Silenzio ho detto!” Istruisce, come una soldatessa, la donna.
Sofia sbuffa e va in camera a cambiarsi.
Al suo ritorno fa una giravolta su se stessa e con l’approvazione dei due genitori esce finalmente di casa, accompagnata, ovviamente dal ‘Bada a dove e con chi esci’ di suo padre.
Non appena Sofia chiude la porta alle spalle, Tommaso si volta interrogativo verso sua moglie.
Lei scoppia a ridere, vedendo la sua espressione.
“Perché ridi? Mi hai trattato come un bambino”
“E’ esattamente quello che eri poco fa, peggio di Fabio”
“Cosa? Ma Fabio ha undici anni!” Si lamenta Tommaso, mettendo il broncio.
“Esattamente” Sorride Martina allacciando le sue braccia al collo dell’uomo, accarezzando i ciuffi di capelli dietro alla nuca.
“Mi stai dando dell’immaturo?” Domanda lui, alzando un sopracciglio e portando le sue mani ai fianchi della moglie.
“Vedo che ti stai impegnando, signore”
“Quanto sei carina quando mi prendi in giro?”
“Troppo”
“Sei una pestifera”
Martina ridacchia divertita e gli lascia un bacio sulla guancia per poi tirarsi indietro.
“Comunque devi accettare il fatto che Sofia sta crescendo”
Tommaso non sembra essere d’accordo e infatti subito arriva la sua solita risposta.
“Ma è la mia bambina”
“Se per questo anche la mia, ma ti ricordo che a tredici anni tua moglie si era già innamorata di te”
Lui sorride, ricordandosi subito quegli anni. Gioia, dolore e ancora gioia. Tutti facenti parte di loro, insieme.
“E suo marito era già innamorato perso”
“Tu dici?”
“Ne sono sicuro”
Sorridono felici e si scambiano un bacio tenero, proprio come sono loro.
“E lo sarà sempre” Ammette Tommaso, stringendo al petto sua moglie.
“Anche lei”
Semplicemente, loro.
Con una famiglia, con alti e bassi.
Con gli amici di sempre.
Con qualche perdita e con qualche vittoria.
Ma con sempre l’amore che li accomuna.
Proprio come un’onda, che perde la corrente, la ritrova e se ne innamora e rimarrà con lei fino alla fine. Anche quando si andrà a infrangere sugli scogli.
L’onda ci sarà sempre, proprio come la corrente.
Proprio come Martina e Tommaso.

 

- Fine -
 
 

Siamo arrivati alla fine anche di "Frammenti di noi".
Questa volta sono contenta di aver dato una fine a loro e a tutti coloro che gli vorticavano attorno.
Metto la parola fine dopo un momento di sbandamento, perchè non sapevo come far finire la storia, ma alla fine mi sono ricordata di una cosa... Sono Martina e Tommaso! I NOSTRI Martina e Tommaso, con le loro positività, cavolate, ma sempre, sempre e per sempre l'amore
Di Martina e Tommaso, ormai, sapete tutto. Non posso più nascondervi nulla.
Sapete chi sono, cosa fanno e sapete nella realtà cosa significano per me.
Io vi ringrazio, tutti quanti, per esserci stati anche in questo mini seguito. Che ha raccolto tutti i loro momenti speciali, non ci sono state liti e niente di negativo, tranne la morte di Sofia, ma ero in dovere nello scriverla.
Ho amato tutti i particolari, ho amato voi e sempre lo farò.
Possiamo dire addio a "Perdersi, ritrovarsi e amarsi" stavolta per sempre. 
Sono veramente contenta di aver conosciuto tutti voi con la storia. Siete stati dei grandi!

Una ragazza mi ha fatto pensare a una cosa, che FORSE prenderò in considerazione...
Una storia dal punto di vista dei figli, non so ancora chi, non so ancora quando e non so ancora la trama. Perciò è solo un progetto, che avrà storia diversa dai Martom sicuramente. 
Ho tanta voglia di fare, ma nel mio programma di storie ce ne sono ancora altre.
Perciò che dirvi? Rimanete sintonizzati sul mio profilo.

A presto a tutti quanti e grazie, grazie infinitamente. 
Sempre vostra -Ila-


P.s. Anche per questa volta, non escludo il ritorno. 
 

 
  
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