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Autore: yukichan01    26/03/2014    1 recensioni
Yuki è una normale ragazza ma ha nel sangue un grande segreto. Protetta dai suoi migliori amici, Alan e James, cercherà di tornare a vivere una vita quantomeno stabile. Scoprendo nel suo cammino la cultura e i segreti dell'impero nascosto delle creature sovrannaturali.
Preso dal testo:
POV Yuki
Tutto intorno a me era bianco e luminoso. Era rilassante stare li nel nulla.
-Yuki... Yuki...
Mi voltai per cercare la fonte di quella voce. All'improvviso davanti a me anche se in lontananza lo vidi il ragazzo dell'altro giorno. Pian piano si avvicinava a me continuando a chiamarmi dolcemente e allungando la mano verso di me.
- Yuki. Ti ho cercato tanto....
Aveva un tono triste come se stesse per piangere. Lentamente e indugiando un po allungai la mano verso la sua che lui prese gentilmente e tirandola mi vece appoggiare a lui.
-Vieni con me Yuki e allontanati da loro. Ritorna con me....
mi stava quasi supplicando, il cuore mi si strinse in una infinita tristezza e confusione. Chi era lui?
- ma tu ….
Lui scompari all'improvviso e tutto diventò nero come una notte senza stelle.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov James
 Lo sguardo di mio fratello si fece cupo e pieno di rabbia. Odiava così tanto quell'essere da corrodersi l'anima. Era vero ci aveva ferito e ferito lei insieme a milioni di esseri in modo indelebile ma quel odio era puro quasi quanto quello di Lucifero per Dio.
-Yuki non é il momen....
-E' un nemico, ti vuole per se a causa del tuo potere. Il suo nome è Shane.
Mi sorprese un poco che gli avesse appena rivelato la verità anche se solo in parte.
 -Comunque mi spieghi perché sei nuda con solo quell'asciugamano addosso sdraiata sul letto eh! Questo invece era da lui non gli avrebbe detto ciò che era appena successo per non preoccuparla ma mi ero sempre domandato come mai gli piacesse tanto stuzzicarla. Certo che come angelo era proprio strano. Lei nel frattempo avvampo e le unghie e persino i capelli diventarono viola. Aspetta i capelli.... mannaggia. 
 -Aaaaaah! Voltatevi subito!
  Tutto nella stanza incomincio a vibrare. Ecco che succedeva ancora. Alzammo le mani e ci voltammo ma nel frattempo cercavamo di non far crollare l'edificio. Come al solito quando provava un emozione molto forte da far addirittura colorare i capelli incominciano piccoli cataclismi che per fortuna noi sapevamo domare.
 -USCITE ORA!!!!!!
Lentamente uscimmo. Appena fuori sentii che si stava dirigendo verso l'armadio e la sua vergogna sparire quindi smisi di usare i poteri di controllo. Intanto io e Alan non ci eravamo minimamente mossi. Io ero shockato. Shane non era mai entrato in una base, c'erano apposite barriere per impedirgli di entrare da allora.... Mi girai verso la porta non riuscivo a capire ma dovevo trovare un modo per impedirgli di toccarla ancora. All'improvviso sentii Alan creare barriere intorno alla stanza. Bell'idea fratello! Incominciai pure io, lanciamo incantesimi per ore senza smettere fino a quando stremati non ci accasciammo contro il muro. Chiusi gli occhi per un attimo ma in quell'istante la porta lentamente si aprii. Spalancai gli occhi e mi rialzai velocemente. Da dietro la porta spunto lei. I lunghi capelli adesso biondo chiarissimo quasi bianco incorniciavano il suo dolce volto dove i suoi occhi ora azzurri ma un po opachi risplendevano. Indossava ora un vestito color avorio lucido che le arrivava alle ginocchia e senza spalline. Era splendida. Ma perché stava uscendo.
-Ehm.... io avrei fame.
 Cavolo non le avevamo preparato nulla. L'unica alternativa era portarla giù alla mensa ma insieme a tutti gli altri però gli altri....
 -Alan...
-Andiamo in mensa seguici.
 Ci incamminammo scendendo le scale, guardai il suo volto timoroso e incuriosito visto che non era mai uscita da quella stanza. Percorso il lungo corridoio il brusio della mensa si sentii chiaramente. Si fermo impaurita forse per il fatto di dover entrare in un luogo pieno di esseri sconosciuti la fissai negli occhi di un azzurro scuro come l'oceano che fino a poco prima erano di un azzurro chiaro quasi color del ghiaccio . Mi avvicinai e gli presi delicatamente il polso in cui feci comparire un braccialetto con due pietre bianche incastonate
-Ti proteggerà, è uno scudo quindi non aver timore e poi ci siamo noi.
Lei annui e ci posizionammo davanti alla porta. Spalancammo di colpo la porta lasciando lei al centro come ci imponeva il galateo. Tutti i presenti si alzarono di colpo con occhi piena di gioia nel vederla.
-Yukiiiiiiii!!!!
 Nefi una piccola fata dell'aria ci corse in contro e salto al collo di Yuki abbracciandola. Dietro di lei c'erano Lesha, Hitan e Mike. L'ultimo si schiarì la voce per attirare l'attenzione di Nefi, che subito sciolse l'abbraccio e si rimise in fila . Appena raggiunse il posto i 4 si inchinarono e ciò venne poi imitato da tutto il salone. Quei 4 erano i suoi guardiani come noi ma scelti fra le schiere del regno sovrannaturale dagli anziani. Se erano tutti li non era un buon segno...

Pov yuki
Si erano inchinati tutti. Si erano inchinati davanti a me. Senti la guance diventare rosse e abbassai lo sguardo, vidi le unghie viola intenso. Stavo andando nel panico. Poi sentii la presenza di Alan avvicinarsi, porto le labbra attaccate al mio orecchio. Credo che in quel momento persino i miei capelli fossero viola.
-Se gli dici di smettere lo faranno, qualsiasi cosa tu gli chieda loro lo faranno.
Mi bisbiglio queste parole mentre io rimasi immobile e incredula. Poi ritornò appoggiato al muro dietro di me. Mi schiarii la voce e facendomi coraggio dissi :
 -Ecco.... uhm...... non c'è bisogno ti tutto questo.... quindi....ehm..... potete tirarvi su....ed ecco..... comportarvi in modo normale.
Si tirarono su un po increduli e mi squadrarono da testa a piedi. Volevo sparire. I 4 ragazzi davanti a me però non si alzarono. Rimasero li immobili, senza neanche un movimento. Mi avvicinai preoccupata. Volevo in qualche modo evitare tutto questo ma appena feci per parlare il ragazzo dai capelli castani bloccò il mio intento dicendo :
-Noi non dovremmo alzarci finché lei non esce dalla stanza.
Quelle parole mi spiazzarono, ok eravamo al limite del possibile. Mi avvicinai un po titubante piegai le gambe per far arrivare i nostri capi uno vicino all'altro gli presi il viso fra le mani e glielo tirai su in modo che gli sguardi si incrociassero e pian piano mi rialzai tenendo ancora il suo viso in modo che anche lui fosse costretto a farlo. Ci rimisimo completamente in piedi. Lui non smetté un attimo di fissarmi negli occhi con i suoi color della foresta.
-Visto non era difficile! Su dai andiamo a mangiare.
Anche gli altri si rialzarono e un po spiazzati e in silenzio si diressero verso la porta dalla parte opposta della stanza. Sentii una mano sulla mia schiena e vidi James che sorrideva. Pian piano ci avviammo. Ma verso dove? C'erano un sacco di posti liberi?
-Ehm... dove stiamo andando?
Il gruppo si voltò guardandomi un po confusi.
-Principessa non voleva mangiare?
Il ragazzo dai capelli di fuoco mi aveva appena chiamato "principessa".
-Bhe...si.
-Allora la stanza privata è di la.
Stanza privata? ma era fuori. Io voglio mangiare normalmente almeno quello.
-Non so come stanno le cose qui...ma...io vorrei mangiare qui come tutti.
I 4 mi guardavano stupiti ma i gemelli tranquilli si diressero al tavolo.
Alan si sedette a un tavolo libero inclinando la sedia e mettendo i piedi sul tavolino. Rimasi spiazzata ma mi avvicinai lentamente insieme a James. Ci sedemmo e mi voltai per vedere gli altri 4 se si stavano avvicinando. Cosa che stavano facendo. Nei fui felice almeno non dovevo convincerli pure a far questo. Appena fummo tutti seduti i piatti dal nulla comparirono davanti a noi. Erano tutti dei panini anche se diversi. Io un hamburger, Alan e James avevano il loro lussuoso panino con il filetto di vitello e gli altri 4 non riuscii a capirlo. Avevano strani colori e consistenze però non ci feci troppo caso e addentai il mio. Non parlammo per tutto il tempo così incominciai a guardami intorno. Sembrava una mensa assolutamente normale, una distesa di tavolini bianchi senza fine con vari gruppi di ragazzi seduti intorno sembrava proprio come nei film se non fosse che alcuni di quei ragazzi avevano corna, ali, capelli fatti di fuoco o acqua ma soprattutto tutti ma proprio tutti avevano un arma e uno strano simbolo in alcuni tatuato o ricamato sulla maglia o segnato sul' arma altri ancora lo portavano come accessorio per esempio nelle collane, negli orecchini, alle cinture ecc. Tutti tranne me e i gemelli. Persino i 4 ragazzi lo portavano. Lasciai correre anche quei pensieri ormai avevamo finito e ce ne stavamo andando da quella sala appena sul' uscio mi girai sfoggiando il sorriso più grande che riuscii a fare.

-Arrivederci a tutti.

Mi rigirai e con i miei 2 custodi ritornai nella mia camera. Prima di entrare diedi la buona notte ai due. Chiusi la porta e togliendomi tutti i vestiti tranne la canottiera andai a dormire. Appena appoggia la testa al letto mi addormentai.

Pov alan
Si addormentata subito, era visibilmente stanca. Dopo tutto si era appena ripresa e aveva usato molta energia per sostenere il suo corpo e spirito senza sigilli, in più tutte quelle novità. Era comprensibile. Scendemmo le scale e ci diressi mo verso la sala riunioni dove ci aspettavano gli elementi. Appena li avevo visti tutti insieme avevo capito non solo gli anziani volevano vederla ma senza di noi e a costo di portarla con la forza. Entrammo nella saletta circolare con le pareti ricoperte di cristalli che riflettevano le nostre immagini. Loro erano già li seduti e con i visi seri.
-Lei deve venire con noi.

   
 
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